Dice no, nell'ordine, a Brozovic, Palacio, Perisic, Icardi, ancora Brozovic. Perfetto nelle uscite, grande reattività, confortante sicurezza: In assenza di Perin, la porta del Genoa è in ottimi guantoni.
Dice no, nell'ordine, a Brozovic, Palacio, Perisic, Icardi, ancora Brozovic. Perfetto nelle uscite, grande reattività, confortante sicurezza: In assenza di Perin, la porta del Genoa è in ottimi guantoni.
Paradossalmente, quello che era stato il peggiore del Genoa regala la zampata decisiva per sbloccare la partita. Poco attento in fase difensiva, non la solita roccia, ma l'anticipo su Telles gli vale la giornata e pure gli applausi.
Nonostante Gasperini abbia cominciato da poco a sfruttarlo a tempo pieno, conferma il suo buon momento di forma. Resta impreciso in qualche circostanza (si perde Brozovic sull'ultima grande occasione dell'Inter), ma la sua esperienza è ingrediente fondamentale per la difesa genoana.
Nonostante Gasperini abbia cominciato da poco a sfruttarlo a tempo pieno, conferma il suo buon momento di forma. Resta impreciso in qualche circostanza (si perde Brozovic sull'ultima grande occasione dell'Inter), ma la sua esperienza è ingrediente fondamentale per la difesa genoana.
Una gara in crescendo: comincia con una timidezza che non gli appartiene, la finisce correndo come un matto quando tutti sono in riserva.
La partita comincia con l'unica stonatura, la poca decisione in un disimpegno che diventa occasione per l'Inter. Per il resto, è perfetto: corre, si propone in avanti, è deciso in difesa.
I 18 mesi di prestito al Grifone stanno per scadere, e l'Inter si ritroverà in casa un giocatore ormai formato: veloce, sgusciante, cazzuto. Finalmente sbocciato.
Fa tutto lui in meno di mezz'ora: entra, serve l'assist vincente per De Maio, si fa ammonire.
Fa tutto lui in meno di mezz'ora: entra, serve l'assist vincente per De Maio, si fa ammonire.
La serata è di grande sacrificio, e lui la interpreta al meglio: si fa vedere in avanti ma soprattutto da un grande apporto in fase difensiva.
La serata è di grande sacrificio, e lui la interpreta al meglio: si fa vedere in avanti ma soprattutto da un grande apporto in fase difensiva.
Solita partita di grande generosità difensiva senza disprezzare velocità e qualità in avanti. Poco prima di uscire, mette paura ad Handanovic con un diagonale poco preciso.
Entra a metà secondo tempo ed è chiamato a tenere palla in un momento delicato della partita: lo fa con intelligenza sfruttando la sua qualità.
Lo svizzero è e rimane una certezza, praticamente da sempre: è uno che entra in campo e fa il suo senza mai risparmiarsi, a volte meglio e a volte peggio. Stasera, meglio.
Siamo ai limiti dell'invisibilità, anche per la serata di grazia di Miranda. Un colpo di testa nel primo tempo su cui arriva un'ottima risposta di Handanovic, e poco più.
La salvezza matematica arriva al termine di una grandissima partita, preparata bene e giocata meglio. Non è stata una stagione facile, ma il Gasp si è tolto belle soddisfazioni. Ultima, ma non ultima, una pernacchia alla sua ex squadra.
La salvezza matematica arriva al termine di una grandissima partita, preparata bene e giocata meglio. Non è stata una stagione facile, ma il Gasp si è tolto belle soddisfazioni. Ultima, ma non ultima, una pernacchia alla sua ex squadra.
Risponde alla grande su Pavoletti nel primo tempo. Nulla può sul gol di De Maio. Regala qualche minuto di speranza in più respingendo il bel tiro di Ansaldi nel finale.
Il cuore della partita è stato giocato, quello sì, con cuore. Ma all'inizio e alla fine si distrae, non interviene con la giusta concentrazione e, di fatto, perde tutti i duelli.
Il cuore della partita è stato giocato, quello sì, con cuore. Ma all'inizio e alla fine si distrae, non interviene con la giusta concentrazione e, di fatto, perde tutti i duelli.
Stato di grazia. Pavoletti vive una serata terribile, costantemente sovrastato dal centrale brasiliano. Preciso, pulito, attendo, dalle sue parti non si passa. Ma dalle altre...
Nella serata di uno sfavillante Miranda, nulla da segnalare da parte sua. Gara di ordinaria amministrazione, qualche affanno nel finale ma niente di clamoroso.
Poca spinta e pochi cross. Grave l'aver perso De Maio in occasione del gol. Molto grave.
Più che Epic Brozo, è Epic Fail: Lamanna gli dice di no due volte, ma soprattutto nella seconda occasione è particolarmente mollo. Mollo, ma che mollo...
Più che Epic Brozo, è Epic Fail: Lamanna gli dice di no due volte, ma soprattutto nella seconda occasione è particolarmente mollo. Mollo, ma che mollo...
L'avere accanto uno spezzagambe professionista come Melo, forse, lo porta in uno stato di eccessiva rilassatezza: non il solito leader.
L'avere accanto uno spezzagambe professionista come Melo, forse, lo porta in uno stato di eccessiva rilassatezza: non il solito leader.
Partita di discreta moscerìa: poco mobile, poco attivo, regala venti minuti di sé e cinquanta minuti di qualcun altro. Segnaliamo un colpo di testa ben respinto da Lamanna e poco più.
Il filtro a centrocampo e le caviglie morsicate funzionano per tutto il primo tempo. Pian piano si spegne, lasciando più spazi agli avversari.
Nel primo tempo sembra pimpante, ma è un'illusione: poco capitano e molto svogliato, nel secondo tempo si segnala solo per un colpo di testa finito alto e per l'aver permesso a Tachtsidis di servire De Maio in occasione del gol.
Nel primo tempo sembra pimpante, ma è un'illusione: poco capitano e molto svogliato, nel secondo tempo si segnala solo per un colpo di testa finito alto e per l'aver permesso a Tachtsidis di servire De Maio in occasione del gol.
In una serata grigia per i suoi compagni di reparto, va applaudito per l'orgoglio e la generosità. Dall'inizio è quello che corre di più, smette solo quando Mancini lo sostituisce.
Entra che vorrebbe spaccar la partita neanche fosse tornato ai tempi in cui giocava sotto la Lanterna in compagnia di Gabbiadini. Ma gli riesce molto meno di quanto avrebbe voluto. Al massimo, un diagonale sbilenco a tempo quasi scaduto, a lato di molto.
Nel momento del campionato in cui avrebbe dovuto crederci, finalmente, la sua squadra decide di tirare i remi in barca. A novembre era in testa e si giocava lo scudetto, ora dovrà verosimilmente accontentarsi dell'Europa League: mesto destino.