Nel primo tempo viene chiamato in causa da Simeone, i pali lo salvano tre volte, incolpevole sul gol di Ceccherini, sfortunato sull'autogol dello 0-2. Una sua parata a metà ripresa su Lazovic tiene in partita l'Atalanta.
- Ceccherini 48’
- Koopmeiners aut 55’
- Scalvini 82’
Nel primo tempo viene chiamato in causa da Simeone, i pali lo salvano tre volte, incolpevole sul gol di Ceccherini, sfortunato sull'autogol dello 0-2. Una sua parata a metà ripresa su Lazovic tiene in partita l'Atalanta.
E' la nota positiva della serata per l'Atalanta, prova a rendersi utile sistematicamente, sfrutta male un'occasione pericolosa, ma spinge bene e sempre. E' suo l'assist per Scalvini in occasione dell'1-2.
Entra subito dopo lo 0-2 del Verona, prova a rendersi utile anche dal punto di vista caratteriale, forse anche troppo perdendo lucidità nelle proiezioni offensive.
Entra con l'Atalanta sotto di due reti per dare ordine alla squadra, ha la fortuna che il Verona da lì in avanti spinge con meno convinzione, ma comunque se la cava nelle situazioni più delicate.
Non riesce mai a proporsi in fase offensiva con convinzione, palla al piede sembra davvero a disagio in questa serata. Emblematica un'azione a fine primo tempo quando di testa in area gialloblù libera l'offensiva come fosse in fase difensiva.
Non riesce mai a proporsi in fase offensiva con convinzione, palla al piede sembra davvero a disagio in questa serata. Emblematica un'azione a fine primo tempo quando di testa in area gialloblù libera l'offensiva come fosse in fase difensiva.
Più utile in fase offensiva anziché in quella difensiva, per uno che fa il suo ruolo non è esattamente una bella notizia. Al passivo anche un cartellino giallo per un fallo al limite che Caprari per poco non trasforma in gol, partecipa alla pessima gestione in occasione del gol di Ceccherini.
Serataccia per il difensore turco, è protagonista negativo su entrambi i gol del Verona, in generale è una serata di sofferenza contro un attaccante molto mobile come Simeone che lo mette in difficoltà a ripetizione.
Partecipa al disastro collettivo della retroguardia nerazzurra in occasione dello 0-1, poi è forse il più propositivo del reparto arretrato in fase di costruzione. Nella ripresa spinge di più e non è un caso che la firma del gol bergamasco sia la sua.
Partecipa al disastro collettivo della retroguardia nerazzurra in occasione dello 0-1, poi è forse il più propositivo del reparto arretrato in fase di costruzione. Nella ripresa spinge di più e non è un caso che la firma del gol bergamasco sia la sua.
Non riesce a reggere il ritmo del centrocampo veronese, più molle anche dal punto di vista fisico: è una notizia di non poco conto per uno come lui.
Non riesce a reggere il ritmo del centrocampo veronese, più molle anche dal punto di vista fisico: è una notizia di non poco conto per uno come lui.
Circa mezzora in campo per lui, è il più pericoloso dell'Atalanta in quel frangente, ma non riesce a mantenere continuità finendo per lasciare il campo con un cartellino giallo per un intervento che gli causa anche un infortunio.
Ha l'occasione di entrare in campo molto prima di quanto magari era preventivabile, ma è una serataccia che non riesce a vederlo mai protagonista positivo.
I ritmi alti lo penalizzano, non sembra al massimo della forma, e poco prima dell'ora di gioca diventa assoluto protagonista negativo del match prima siglando l'autorete dello 0-2, poi prendendosi un cartellino giallo.
Poco più di mezzora a disposizione, non ha la capacità fisica di incidere contro una difesa attenta e muscolare come quella del Verona, non trova compagni con cui dialogare.
Gioca un'ora senza particolare collaborazione della squadra, nonostante ciò si costruisce qualche buona occasione, ma si vede che non è al meglio finendo per sprecare il tutto.
E' il migliore dell'attacco dell'Atalanta, salta sistematicamente l'uomo, non trova mai la collaborazione giusta nei compagni di reparto. A volte si intestardisce, gli manca la giocata finale.
L'atteggiamento mentale dell'Atalanta sembra quasi quello di una squadra che è già con la testa alle vacanze. Il Verona è fisicamente e mentalmente più settato rispetto all'Atalanta, nella ripresa non riesce a dare la scossa neanche con i cambi.
Parte salvando su Malinovskyi, nella ripresa viene chiamato in causa in una sola occasione da un colpo di testa di Palomino che riesce a respingere prontamente. Incolpevole sul gol di Scalvini.
Solita spinta continua sulla fascia di competenza, colpisce anche un palo, potrebbe addirittura pungere più di quanto fatto arrivando in ritardo in un paio di occasioni.
Solita spinta continua sulla fascia di competenza, colpisce anche un palo, potrebbe addirittura pungere più di quanto fatto arrivando in ritardo in un paio di occasioni.
Contro un attacco come quello dell'Atalanta c'è sempre da stare attenti, lui lo fa, soffre anche raccogliendo un giallo nella ripresa, ma nel primo tempo è lui che sblocca il risultato con un colpo di testa ravvicinato.
Tudor lo manda dentro nella fase finale del match, deve fare il compitino mantenendo la posizione e aiutando la squadra a reggere dal suo lato, lo fa con diligenza.
Parte con un giallo per fallo su Zapata, sta in sofferenza su qualunque pallone arrivi dalle sue parti, meriterebbe anche il secondo giallo per un altro fallo ingenuo. L'arbitro lo grazia, Tudor no: sostituito alla mezzora.
Impara la lezione da fuori guardando la prima mezzora di Gunter, dunque lascia sfogare a distanza Zapata. Prova anche a rendersi utile proponendosi, come in occasione dell'azione che porta allo 0-2.
Parte soffrendo la vivacità di Malinovskyi, nella ripresa si sposta più sulla fisicità di Zapata, e ne esce meglio riuscendo a portare a casa la sufficienza.
Parte soffrendo la vivacità di Malinovskyi, nella ripresa si sposta più sulla fisicità di Zapata, e ne esce meglio riuscendo a portare a casa la sufficienza.
Prezioso come quasi sempre, è quasi un centrocampista aggiunto nel dialogo coi compagni. Ha l'occasione per firmare lo 0-3, gli manca la cattiveria per chiuderla.
Entra con la squadra in vantaggio 0-2, dentro per dare tranquillità alla squadra e per addormentare la partita. Lo fa con esperienza, ma senza entusiasmare.
Entra con la squadra in vantaggio 0-2, dentro per dare tranquillità alla squadra e per addormentare la partita. Lo fa con esperienza, ma senza entusiasmare.
Non è al meglio della condizione, si vede, non scatta particolarmente, ma ha l'intelligenza tattica per trovarsi sempre al posto giusto. Geniale il suo assist non sfruttato per poco da Lazovic.
Gioca in qualunque ruolo, lo si trova in ogni zona del campo, il suo rendimento non cala mai né fisicamente, né tecnicamente. Dal punto di vista del rendimento è decisamente il migliore in campo.
Gioca e bene tanti palloni, rompe lo schema nerazzurro in occasione del gol dello 0-1, dirige bene la squadra nella ripresa. Salta, però, a vuoto in occasione del gol di Scalvini che riapre il match.
Entra negli ultimi minuti del match e non lo fa nel modo migliore: un suo disimpegno di testa scatena un contropiede dell'Atalanta poi sventato dai compagni, si fa saltare troppo facilmente da Zappacosta in occasione dell'1-2.
Tudor gli concede poco più di dieci minuti, lui risponde presente colpendo un palo dalla distanza, e rendendosi pericoloso costringendo la difesa dell'Atalanta ad un salvataggio in extremis.
Gli manca la giocata finale che porti al gol, ma è una serata decisamente positiva dialogando bene coi compagni di reparto. Pericoloso sulla punizione con la quale scheggia la traversa.
Gli manca la giocata finale che porti al gol, ma è una serata decisamente positiva dialogando bene coi compagni di reparto. Pericoloso sulla punizione con la quale scheggia la traversa.
Lotta contro tutta la difesa dell'Atalanta, lo fa da leone, prova a trovare la via del gol senza successo, ma è quasi una realizzazione la giocata con la quale serve a Ceccherini la palla dello 0-1.
Lotta contro tutta la difesa dell'Atalanta, lo fa da leone, prova a trovare la via del gol senza successo, ma è quasi una realizzazione la giocata con la quale serve a Ceccherini la palla dello 0-1.
Scelte di formazioni perfette, gestione della partita attenta e da applausi, con i cambi dà nuovo ossigeno alla squadra che resiste sino al fischio finale.