Kouamé gli mette i brividi addosso dopo pochi istanti, per il resto è una partita abbastanza tranquilla durante la quale deve intervenire più per controllare le palle alte anziché le iniziative vere e proprie degli attaccanti avversari. Attento su un tiro velenoso da fuori di Veloso.
- Defrel 3’
- Quagliarella rig 53’
A sorpresa titolare, ripaga la fiducia di Giampaolo andando bene su e giù per la fascia, attento anche in fase difensiva, nella parte finale è stremato e viene ovviamente sostituito quando la benzina finisce.
Così come Sala dall'altro lato, anche lui è un moto continui che dà sempre sfogo al gioco blucerchiato sugli esterni, lì dove probabilmente i blucerchiati hanno avuto la meglio sugli avversari. Bella soprattutto una sua iniziativa non sfruttata di poco da Praet.
L'attacco del Genoa, eccezion fatta per la vivacità di Pandev, non è il cliente più scomodo dell'anno, lui si disimpegna bene soprattutto sulle palle alte, anche se su una di queste quasi causa un autogol, ma è più merito di Veloso che demerito suo.
L'attacco del Genoa, eccezion fatta per la vivacità di Pandev, non è il cliente più scomodo dell'anno, lui si disimpegna bene soprattutto sulle palle alte, anche se su una di queste quasi causa un autogol, ma è più merito di Veloso che demerito suo.
Gioca più sulla posizione che sull'uomo, anche perché comunque non ha a che fare oggi con avversari fisici che possono metterlo in difficoltà. E' un pomeriggio alla fine relativamente tranquillo, non deve mai compiere interventi risolutivi.
Gioca più sulla posizione che sull'uomo, anche perché comunque non ha a che fare oggi con avversari fisici che possono metterlo in difficoltà. E' un pomeriggio alla fine relativamente tranquillo, non deve mai compiere interventi risolutivi.
Fatica a trovare la posizione nella mezzora abbondante in cui Giampaolo lo manda in campo, avrebbe sicuramente potuto fare di meglio per sfruttare l'occasione. Nulla di sconvolgente, ma non è così che conquisterà un posto da titolare.
Vivace e veloce, fa girare bene la palla quando arriva dalle sue parti, peccato per la poca freddezza sotto porta quando gli capitano le occasioni buone, soprattutto al 28' spreca un cross al bacio di Murru dalla sinistra.
Vivace e veloce, fa girare bene la palla quando arriva dalle sue parti, peccato per la poca freddezza sotto porta quando gli capitano le occasioni buone, soprattutto al 28' spreca un cross al bacio di Murru dalla sinistra.
E' l'unica nota dolente della serata blucerchiata, non riesce a dare la scossa all'attacco blucerchiato, ha una buona occasione per siglare il 2-0, ma il suo destro è tutt'altro che pericoloso, e permette a Romero di respingere senza particolari patemi d'animo.
E' l'unica nota dolente della serata blucerchiata, non riesce a dare la scossa all'attacco blucerchiato, ha una buona occasione per siglare il 2-0, ma il suo destro è tutt'altro che pericoloso, e permette a Romero di respingere senza particolari patemi d'animo.
E' l'ago che dà equilibrio al reparto, permette ai suoi due compagni di spingersi con continuità, complice anche un ritmo calante col passare dei minuti, complice anche l'inferiorità numerica avversaria nella ripresa.
Subito in partita, prova a dialogare continuamente con Quagliarella, raccoglie un giallo, poi serve al compagno di reparto una palla che quest'ultimo, seppur a tu per tu col portiere, non riesce a tramutare in gol.
Sparacchia qualche occasione cercando uno dei suoi gol imprevedibili, ma serve l'assist giusto che vale l'1-0 di Defrel. Trova anche il gol nella ripresa mantenendo la giusta freddezza dal dischetto. Nel finale sbaglia l'occasione per la doppietta.
Alla prima palla toccata segna l'1-0, poi qualche passaggio a vuoto, ma quando riappare è ancora una volta decisivo: causa il rigore e dunque l'espulsione di Biraschi. Sono i due episodi che decidono la partita.
L'ha preparata bene lungo tutta la settimana sia mentalmente che fisicamente, la formazione è quella giusta, con i cambi gestisce alla grande: vince nettamente la sfida a distanza con Prandelli.
Sul gol di Defrel non può fare nulla, sul rigore men di meno, poco reattivo in un 1 vs 1 con Quagliarella sul quale viene salvato da Biraschi, ma su Linetty in apertura ed ancora Quagliarella in chiusura è decisivo per non far diventare ancora più pesante il passivo finale.
Soffre costantemente il confronto con Murru, non riesce a rendersi utile in fase offensiva, la manovra rossoblù ne risente particolarmente. In fase difensiva non corre particolari rischi, ma anche lì non riesce mai ad essere decisivo.
Soffre costantemente il confronto con Murru, non riesce a rendersi utile in fase offensiva, la manovra rossoblù ne risente particolarmente. In fase difensiva non corre particolari rischi, ma anche lì non riesce mai ad essere decisivo.
Si perde subito Defrel in occasione dell'1-0, si fa perdonare parzialmente salvando sulla linea il contrasto fra Quagliarella e Radu, ma ad inizio ripresa dà ai suoi il colpo del k.o. causando il rigore con annesso rosso.
Si perde subito Defrel in occasione dell'1-0, si fa perdonare parzialmente salvando sulla linea il contrasto fra Quagliarella e Radu, ma ad inizio ripresa dà ai suoi il colpo del k.o. causando il rigore con annesso rosso.
Eccessivamente nervoso sin dalle prime battute, prova anche conclusioni da posizioni che si fa fatica a pensare considerando le sue caratteristiche. Raccoglie un giallo emblematico: sempre in ritardo ed in difficoltà lungo l'arco del match.
Salva sulla linea una conclusione di Ramirez, per il resto può fare poco vedendosi sbucare quasi da ogni parte gli avversario. Prende un giallo evitabile che lo limita per tutto l'arco del match.
L'offensiva rossoblù sulle fasce è stata praticamente inesistente, e lui avrebbe dovuto dare la scossa proprio lì: se il Genoa non punge praticamente quasi mai in questo senso la responsabilità è principalmente la sua.
Fra le poche note liete della serata in casa genoana c'è sicuramente la sua voglia di dare equilibrio e spinta, anche se la prestazione non è stata tecnicamente eccelsa. Con Pandev è l'ultimo ad arrendersi nelle spinte offensive.
Fra le poche note liete della serata in casa genoana c'è sicuramente la sua voglia di dare equilibrio e spinta, anche se la prestazione non è stata tecnicamente eccelsa. Con Pandev è l'ultimo ad arrendersi nelle spinte offensive.
L'arma più pericolosa messa in mostra oggi dai rossoblù è il calcio da fermo del centrocampista portoghese. Dal suo sinistro nasce un tiro da fuori controllato da Audero, il quasi autogol di Andersen, ed altre situazioni controllate a stento dalla retroguardia blucerchiata.
L'arma più pericolosa messa in mostra oggi dai rossoblù è il calcio da fermo del centrocampista portoghese. Dal suo sinistro nasce un tiro da fuori controllato da Audero, il quasi autogol di Andersen, ed altre situazioni controllate a stento dalla retroguardia blucerchiata.
Tende a strafare, ma lo fa con un atteggiamento fisico che sembra non essere quello adeguato per certi palcoscenici: sembra andare ad una velocità due marce più basse rispetto agli avversari, meglio quando cerca lo scontro fisico in mezzo.
Entra in campo sul 2-0 e la squadra già in inferiorità numerica, sembra quasi spedito per caso nella mischia. Corre, ma lo fa a vuoto e senza mai trovare la giusta dimensione per dare problemi agli avversari, per dare una mano ai suoi.
Entra in campo sul 2-0 e la squadra già in inferiorità numerica, sembra quasi spedito per caso nella mischia. Corre, ma lo fa a vuoto e senza mai trovare la giusta dimensione per dare problemi agli avversari, per dare una mano ai suoi.
Sbatte, ci prova, ci riprova, prende un giallo, protesta ancora: non trova la giocata che raddrizza la sfida, ma la sua forza di volontà è fra le poche spine che la Sampdoria deve togliersi dalle mani per portare a casa i tre punti.
Poco più di un quarto d'ora per provare a riscalare le posizioni nelle gerarchie di Prandelli, non coglie l'occasione agendo con egoismo ed imprecisione. La punizione battuta nel finale, sparata altissima, è l'esempio perfetto della sua prestazione.
Poco più di un quarto d'ora per provare a riscalare le posizioni nelle gerarchie di Prandelli, non coglie l'occasione agendo con egoismo ed imprecisione. La punizione battuta nel finale, sparata altissima, è l'esempio perfetto della sua prestazione.
Poco più di dieci minuti in campo a partita già ampiamente compromessa, prova a fare a sportellate con i difensori avversari, ma praticamente non è mai coadiuvato dalla squadra. Difficile fare qualcosa di particolarmente utile in queste condizioni.
La sua partita finisce praticamente al 1': tiro a giro che si perde di poco a lato alla destra di Audero, poi praticamente null'altro. Non salta l'uomo, non fa una sponda, esce dal campo nella fase finale del match, unica altra occasione in cui si nota la sua presenza allo stadio.
Non riesce a far capire alla squadra come approcciarsi al derby, vede la squadra di Giampaolo tenere il pallino del gioco, non riesce coi cambi a dare una svolta ad una partita comunque già compromessa dopo il rosso a Biraschi.