Mette la sicura alla propria porta con un paio di interventi attenti che aiutano la squadra a restare sempre in vantaggio o comunque a distanza di sicurezza, incolpevole sul gol di Scamacca.
- Kulusevski 5’
- Morata 22’
- Scamacca 49’
- Mckennie 70’
Non sembra in formissima, ed allora prova a giocarsela di mestiere, comunque soffrendo la fisicità di Scamacca. Emblematico il raddoppio molle in occasione del tiro respinto da Szczesny sul centravanti rossoblù a fine primo tempo.
Pirlo lo manda in campo ad inizio ripresa per evitare il secondo giallo a Cuadrado, fa il suo in fase difensiva senza dover strafare, nel finale prova a trovare gloria personale davanti, ma senza successo.
In campo solo nella prima frazione, trova il tempo di lasciare il segno sulla partita fornendo a Kulusevski l'assist dell'1-0 con una giocata delle sue. Porta a casa anche un giallo per un mani ad un passo dalla propria area di rigore.
In campo solo nella prima frazione, trova il tempo di lasciare il segno sulla partita fornendo a Kulusevski l'assist dell'1-0 con una giocata delle sue. Porta a casa anche un giallo per un mani ad un passo dalla propria area di rigore.
Puntuale in fase difensiva, ed ormai non è più una novità, oggi trova anche la giocata giusta che manda McKennie solo davanti al portiere in occasione del 3-1 che chiude la sfida.
Primo tempo mostruoso durante il quale chiunque gli sbatte addosso rimbalzando, poi due leggerezze che gli fanno perdere sicurezza: il dribbling subito da Scamacca a fine primo tempo, lo scivolone sul gol del 2-1. Da lì in avanti resta a galla ma con paura.
Primo tempo mostruoso durante il quale chiunque gli sbatte addosso rimbalzando, poi due leggerezze che gli fanno perdere sicurezza: il dribbling subito da Scamacca a fine primo tempo, lo scivolone sul gol del 2-1. Da lì in avanti resta a galla ma con paura.
Gli manca la freddezza necessaria per mettere in difficoltà gli avversari in maniera pungente, ma è sua l'azione dirompente che porta al gol di Morata. Spreca, però, troppe occasioni potenziali, fra queste un contropiede in superiorità numerica.
Tecnicamente lascia a desiderare soprattutto nelle scelte offensive, ma tatticamente e fisicamente fa il suo riuscendo a dare peso al centrocampo bianconero.
Parte benino, ma non riesce a trovare continuità nelle giocate, si intestardisce con qualche tocco di fino anche sbagliato, nel finale Pirlo lo tira fuori quando c'è da tenere la palla lontana dalla propria metà campo.
Parte subito bene con un paio di contrasti che fanno capire che la giornata è quella giusta, subito dopo trova il gol con un bel sinistro a giro. Tante altre belle cose nel primo tempo, cala inevitabilmente nella ripresa fino alla sostituzione.
Riprende confidenza col campo entrando nel momento più morbido della partita, non deve strafare per dare la giusta geometria alla squadra nelle battute finali del match.
Trova il gol subito dopo essere entrato in campo freddando Perin in uscita, sfiora anche la doppietta personale nel finale: i suoi inserimenti sono un'arma ancora poco sfruttata da Pirlo.
Poco più di venti minuti a disposizione, non brilla particolarmente, ma si fa vedere in qualche buona iniziativa nella quale però non riesce a lasciare il segno.
Non è la sua migliore prestazione stagionale, qualche passaggio errato di troppo, non si trova nel dialogo con Ronaldo, ma è lui che firma il 2-0 proprio a correggere l'errore di CR7 a porta vuota.
La Juve segna tre gol e nessuno porta la firma dell'attaccante portoghese, evento più unico che rara: sbaglia tutto lo sbagliabile, compreso una deviazione a porta sguarnita stoppatagli dal palo in occasione del 2-0 di Morata.
Il primo tempo della sua squadra è la naturale continuazione di quanto buono fatto vedere col Napoli mercoledì scorso, poi la squadra cala ad inizio ripresa, ma con un paio di cambi riesce a ridare la scossa giusta.
Il primo tempo della sua squadra è la naturale continuazione di quanto buono fatto vedere col Napoli mercoledì scorso, poi la squadra cala ad inizio ripresa, ma con un paio di cambi riesce a ridare la scossa giusta.
Trafitto subito prima da Kulusevski, poi da Morata, tiene a galla i suoi con due parate nel primo tempo su Rabiot e Kulusevski. Incolpevole anche sulla terza rete, limita i danni uscendo bene su Alex Sandro in conclusione.
Trafitto subito prima da Kulusevski, poi da Morata, tiene a galla i suoi con due parate nel primo tempo su Rabiot e Kulusevski. Incolpevole anche sulla terza rete, limita i danni uscendo bene su Alex Sandro in conclusione.
La difesa rossoblù balla dal 1' al 90', lui non riesce a legare gli spazi, ed addirittura fa un movimento poco apprezzabile sul gol di McKennie, poi tenuto in gioco da Ghiglione sul 3-1.
La difesa rossoblù balla dal 1' al 90', lui non riesce a legare gli spazi, ed addirittura fa un movimento poco apprezzabile sul gol di McKennie, poi tenuto in gioco da Ghiglione sul 3-1.
La difesa rossoblù balla dal 1' al 90', lui non riesce a legare gli spazi, ed addirittura fa un movimento poco apprezzabile sul gol di McKennie, poi tenuto in gioco da Ghiglione sul 3-1.
Nei primi minuti in campo ad inizio secondo tempo crea più di un problema alla difesa bianconera, ma sul più bello commette l'errore fatale tenendo in gioco McKennie sul 3-1 che di fatto fa partire i titoli di coda sul match.
Sull'1-0 si rende pericoloso con una bella giocata personale fermata solo da de Ligt nel momento decisivo, copre bene la zona di competenza, cala nella ripresa uscendo addirittura infortunato.
Chiesa dalle sue parti è un avversario scomodo, lui lo limita con molta a fatica, e soprattutto non riesce a vivacizzare la manovra rossoblù quando l'azione si sviluppa sulla sua fascia di competenza.
Chiesa dalle sue parti è un avversario scomodo, lui lo limita con molta a fatica, e soprattutto non riesce a vivacizzare la manovra rossoblù quando l'azione si sviluppa sulla sua fascia di competenza.
Non ha colpe particolari, ma è proprio per questo che risalta ancora di più la sua sofferenza lungo tutto l'arco del match, ed in qualunque circostanza difensiva.
Non ha colpe particolari, ma è proprio per questo che risalta ancora di più la sua sofferenza lungo tutto l'arco del match, ed in qualunque circostanza difensiva.
E' vero che la posizione che ricopre oggi non è la sua naturale, ma quello che fa in occasione del 2-0 non è spiegabile solo così. Per il resto comunque non dà mai la sensazione di poter risultare utile alla squadra.
Come per Behrami, la squadra soffre lì in mezzo, ma è più un demerito generale che di reparto. Poteva opporsi meglio su Kulusevski in occasione del gol, ma alla fine la colpa non può essere sua nello specifico.
Ballardini lo mette dentro un attimo prima della rete di McKennie, da lì in avanti la squadra esce di fatto dalla partita, non è di certo lui la carta giusta per riportarla dentro: senza infamia e senza lode.
Ballardini lo manda in campo per provare a dare vivacità alla manovra rossoblù sul punteggio di 2-1, ma da lì a poco la Juventus trova la terza rete che di fatto spegne le velleità ospiti: lui non riesce a coinvolgere i compagni.
Ballardini lo manda in campo per provare a dare vivacità alla manovra rossoblù sul punteggio di 2-1, ma da lì a poco la Juventus trova la terza rete che di fatto spegne le velleità ospiti: lui non riesce a coinvolgere i compagni.
Ballardini lo manda in campo per provare a dare vivacità alla manovra rossoblù sul punteggio di 2-1, ma da lì a poco la Juventus trova la terza rete che di fatto spegne le velleità ospiti: lui non riesce a coinvolgere i compagni.
Il centrocampo genoano perde sempre le misure in mezzo al campo, lui è l'ultimo a mollare recuperando anche un paio di palloni poi sfruttati male dal resto dei compagni.
Il centrocampo genoano perde sempre le misure in mezzo al campo, lui è l'ultimo a mollare recuperando anche un paio di palloni poi sfruttati male dal resto dei compagni.
Subito in partenza subisce una dura lezione da Cuadrado in occasione del gol di Kulusevski, pian piano si riprende senza arrivare comunque alla sufficienza nonostante l'assist da corner sul gol di Scamacca.
La sua tecnica non è sufficiente per creare problemi alla difesa bianconera, è troppo poco reattivo - pur non essendo il responsabile principale - in occasione del gol di Kulusevski.
La sua tecnica non è sufficiente per creare problemi alla difesa bianconera, è troppo poco reattivo - pur non essendo il responsabile principale - in occasione del gol di Kulusevski.
Il suo ingresso in campo dà la scossa all'attacco rossoblù, ha due buone occasioni che spiegano il suo voto: sulla prima è bravo Szczesny a stoppare la sua conclusione, sulla seconda spreca malamente la palla che poteva valere il 2-2.
Il suo ingresso in campo dà la scossa all'attacco rossoblù, ha due buone occasioni che spiegano il suo voto: sulla prima è bravo Szczesny a stoppare la sua conclusione, sulla seconda spreca malamente la palla che poteva valere il 2-2.
Lotta contro la difesa bianconera mettendo in difficoltà de Ligt e Chiellini: ha due occasioni. La prima se la costruisce da solo, ma è fermato da Szczesny, sulla seconda di testa trova la rete del 2-1. Poi Ballardini lo sostituisce inspiegabilmente.
Lotta contro la difesa bianconera mettendo in difficoltà de Ligt e Chiellini: ha due occasioni. La prima se la costruisce da solo, ma è fermato da Szczesny, sulla seconda di testa trova la rete del 2-1. Poi Ballardini lo sostituisce inspiegabilmente.
Entra sul 2-1, ma subito dopo arriva la rete di McKennie che manda in tilt i rossoblù, incapaci di arrivare a pungere dalle parti di Szczesny, e dunque escludendolo dalla manovra. Prova a retrocedere per rendersi utile, ma non trova particolari guizzi.
L'atteggiamento del Genoa nel primo tempo è decisamente rinunciatario, e la Juve si trova subito davanti. Rientra con un paio di sostituzioni, ma leva Scamacca dal campo proprio sul più bello.