Il gol di Rincon è una fotocopia di quello preso da Rigoni del Chievo: il portierone spagnolo ha le sue colpe, e soprattutto stasera la percentuale più alta. Per il resto, non è praticamente mai davvero impegnato.
Il gol di Rincon è una fotocopia di quello preso da Rigoni del Chievo: il portierone spagnolo ha le sue colpe, e soprattutto stasera la percentuale più alta. Per il resto, non è praticamente mai davvero impegnato.
Super-positivo nella serata in cui Ghoulam non brilla: difende bene, si fa vedere tanto in avanti, si propone molto e propone un assist fenomenale per il gol del pareggio di Higuain.
Super-positivo nella serata in cui Ghoulam non brilla: difende bene, si fa vedere tanto in avanti, si propone molto e propone un assist fenomenale per il gol del pareggio di Higuain.
Koulibaly non è in gran serata: ci pensa lui a coprire per sé e per il compagno. Sempre molto attento nelle chiusure, preciso negli anticipi. Senza responsabilità sul gol.
Nella serata di grazia di Hysaj, si permette di rifiatare: si vede spesso nella metà offensiva della sua fascia ma i suoi cross non sono pericolosi come al suo solito.
Nella serata di grazia di Hysaj, si permette di rifiatare: si vede spesso nella metà offensiva della sua fascia ma i suoi cross non sono pericolosi come al suo solito.
Che non è nella sua serata migliore si capisce sul primo gol, quando non è tosto come al solito su Rincon. Nel secondo tempo rischia su Cerci, poi liscia un pallone che l'ex Torino recupera per involarsi solo verso Reina: ma è bravo a metterci una pezza.
Il solito, grande motorino: non è solo corsa, ma anche tanta qualità. Dialoga con Hysaj e Callejon, crea trame offensive interessanti. Nel secondo tempo continua ad essere carichissimo.
Pochi minti giocati, un gol all'attivo: il bilancio è positivo.
Il primo tempo è da dimenticare: stupisce che possa sbagliare semplici appoggi. Nel secondo tempo è un altro giocatore: guida l'attacco della sua squadra, orchestra l'azione del gol del vantaggio, è sempre nel vivo del gioco. E, soprattutto, non sbaglia.
Il primo tempo è da dimenticare: stupisce che possa sbagliare semplici appoggi. Nel secondo tempo è un altro giocatore: guida l'attacco della sua squadra, orchestra l'azione del gol del vantaggio, è sempre nel vivo del gioco. E, soprattutto, non sbaglia.
Festeggia la sua prima convocazione in nazionale giocando la partita che sta giocando da inizio anno: sta diventando un regista grandioso, cosciente dei propri mezzi, sicuro nell'impostazione. Prende un giallo per un'evitabile trattenuta.
La solita partia di grande sacrificio, fatta di tagli precisi sul filo del fuorigioco e tanta, tanta corsa. Ha una buona occasione a metà primo tempo, ma Laxalt lo anticipa.
Un grande talento sfortunato perché ha davanti un campione da Olimpo del calcio. Sarri potrebbe decidere di farlo giocare con il Pipita, visto che non sfigura. In poco più di un quarto d'ora chiama al miracolo Perin e serve a El Kaddouri l'assist del 3-1.
Disumano. Punto. Segna il ventinovesimo (29) gol in trenta (30) partite di campionato, ribalta la partita con un gol che è una sua personalissima invenzione. I gol del secondo (Dybala) e del terzo (Bacca) in classifica marcatori sono meno dei suoi: serve altro?
Non riesce a pungere come sa. Non è preciso come al solito, ma prende spesso l'iniziativa con il solito carattere. Non smette di convincere, tanto che s'è convinto pure Conte, che l'ha richiamato in nazionale.
Chiamato a riportare colore, si segnala per un paio di ottime iniziative personali. Cerca spesso il dialogo con i compagni ma a volte vuole strafare.
Chiamato a riportare colore, si segnala per un paio di ottime iniziative personali. Cerca spesso il dialogo con i compagni ma a volte vuole strafare.
Nel primo tempo il Napoli sembra irriconoscibile e poco sicuro. Nella ripresa si vede un'altra squadra, la solita. Terza volta che va in svantaggio e rimonta al San Paolo, terza vittoria consecutiva, tre punti di distacco dalla Juventus: sì, si può ancora sognare.
Cosa vuoi fare sui tre gol? Poco, pochissimo. Ma il giovane portiere genoano riesce a tenere a galla il risultato da campione: bellissima la risposta su Hamsik nel primo tempo, è bravissimo su Higuain (colpo di testa deviato), fenomenale su Gabbiadini e Allan nel finale.
Cosa vuoi fare sui tre gol? Poco, pochissimo. Ma il giovane portiere genoano riesce a tenere a galla il risultato da campione: bellissima la risposta su Hamsik nel primo tempo, è bravissimo su Higuain (colpo di testa deviato), fenomenale su Gabbiadini e Allan nel finale.
Comincia la partita con il giusto ardore: preciso nelle chiusure, si disimpegna bene contro avversari complicati da gestire. Ma alza bandiera bianca dopo appena 16 minuti per un infortunio muscolare. Sfortunato.
Comincia la partita con il giusto ardore: preciso nelle chiusure, si disimpegna bene contro avversari complicati da gestire. Ma alza bandiera bianca dopo appena 16 minuti per un infortunio muscolare. Sfortunato.
Al netto dei gol, meriterebbe un voto alto: uscito Burdisso, si mette sulle spalle la difesa genoana, preciso e imponente. Non c'è un calo significativo nel secondo tempo, ma sui gol di Higuain poteva fare molto di più.
Al netto dei gol, meriterebbe un voto alto: uscito Burdisso, si mette sulle spalle la difesa genoana, preciso e imponente. Non c'è un calo significativo nel secondo tempo, ma sui gol di Higuain poteva fare molto di più.
Il ritorno a casa per lui, ragazzo di Scampia, provoca tremolii all'ingresso e lacrime all'uscita. In mezzo, una buona partita, giocata senza sentire la pressione in un campo complicato.
Il ritorno a casa per lui, ragazzo di Scampia, provoca tremolii all'ingresso e lacrime all'uscita. In mezzo, una buona partita, giocata senza sentire la pressione in un campo complicato.
Non gioca una brutta partita ma nella retroguardia del Genoa è quello che convince meno. Sarà perché non è sempre preciso come dovrebbe, sarà perché alla fine alza bandiera bianca e si fa fregare dal tacco di Gabbiadini.
Entra a freddo al posto di Burdisso e tutto sommato non lo fa male: regge bene nel primo tempo in un ruolo non suo, anche se spreca un cartellino giallo evitabilissimo. Cala nella ripresa, Higuain gli passa avanti quando segna il primo gol.
Gioca schiacciato sulla fascia, preoccupandosi più di difendere che di offendere. Per un tempo tiene discretamente a bada Ghoulam e Callejon.
Con determinazione e un tiro potentissimo segna il gol del vantaggio dopo dieci minuti del primo tempo. Per il resto è presenza costante in mezzo al campo fino alla metà del secondo tempo, quando le energie cominciano a mancargli.
Con determinazione e un tiro potentissimo segna il gol del vantaggio dopo dieci minuti del primo tempo. Per il resto è presenza costante in mezzo al campo fino alla metà del secondo tempo, quando le energie cominciano a mancargli.
Entra nel verbale per un tiro dalla distanza che si spegne alla sinistra di Reina.
Nel centrocampo del Genoa è il più negativo: gli manca il dinamismo, gli manca soprattutto l'attenzione. In alcuni casi è troppo leggeroi nei contrasti e, in generale, si vede poco in mezzo al campo.
Torna nello stadio in cui ha giocato per tre anni, e oggi come allora (cit.) corre tantissimo, ruba palloni e si danna l'anima in mezzo al campo, soprattutto nel primo tempo. Fisiologicamente, nel secondo, il suo rendimento cala.
Gioca praticamente come Pavoletti: gli arrivano i palloni, cerca di difenderli e smistarli. Nel primo tempo si vede raramente, nel secondo va un po' meglio dall'ingresso di Cerci in poi. Non abbastanza per giudicarlo sufficiente.
Ritorna in campo da titolare dopo l'infortunio, a sorpresa Gasperini gli affianca Pandev. Combatte, e non di più: il Genoa è quasi sempre chiuso nella propria metà campo, e quando gli arriva il pallone non può far molto. Esce a inizio secondo tempo.
Ritorna in campo da titolare dopo l'infortunio, a sorpresa Gasperini gli affianca Pandev. Combatte, e non di più: il Genoa è quasi sempre chiuso nella propria metà campo, e quando gli arriva il pallone non può far molto. Esce a inizio secondo tempo.
Di fatto, gioca venti minuti e si rende più pericoloso di Pandev e Pavoletti messi insieme: per due volte riesce ad arrivare davanti a Reina: nel primo caso, palla fuori di poco; nel secondo, la deviazione di Hysaj salva porta napoletana e risultato.
A sorpresa tiene fuori Cerci dal primo minuto: la partita si mette subito come vuole, con il gol del vantaggio che premia la scelta di due attaccanti di peso. Cerci entra nel momento giusto, ma la sfortuna e Higuain lo fanno uscire sconfitto (ma a testa alta) dal San Paolo.
A sorpresa tiene fuori Cerci dal primo minuto: la partita si mette subito come vuole, con il gol del vantaggio che premia la scelta di due attaccanti di peso. Cerci entra nel momento giusto, ma la sfortuna e Higuain lo fanno uscire sconfitto (ma a testa alta) dal San Paolo.