Sbriga bene l'ordinaria amministrazione, prima che Lautaro lo fulmini con il guizzo della mezz'ora di gioco. Ha la bravura di riprendersi e di stoppare gli ultimi assalti nerazzurri. Fortunato sul palo di Brozovic (deviato).
- Martinez L. 30’
- Milinkovic-Savic 55’
Sbriga bene l'ordinaria amministrazione, prima che Lautaro lo fulmini con il guizzo della mezz'ora di gioco. Ha la bravura di riprendersi e di stoppare gli ultimi assalti nerazzurri. Fortunato sul palo di Brozovic (deviato).
Dopo la prestazione horror contro l'Atalanta, lo spagnolo ripaga la fiducia di Simone Inzaghi con una prestazione a tutto tondo. Argina bene gli attaccanti di Conte e gestisce con furbizia e malizia gli ultimi possessi di gioco, andando a riscuotere il credito con l'arbitro Guida sul rosso a Sensi.
Simone Inzaghi gli chiede di stringere i denti e lui annaspa per 15 minuti contro la verve di Hakimi e Vidal. Esce per una ricaduta al quadricipite sinistro.
Al centro della difesa dà vita a un bel duello rusticano con la fisicità di Lukaku. L'emergenza lo porta sul centrosinistra, e qui diventa un centrocampista aggiunto niente male, come fa vedere quando pennella un cross perfetto sulla testa di Milinkovic-Savic per il gol del pari.
Al centro della difesa dà vita a un bel duello rusticano con la fisicità di Lukaku. L'emergenza lo porta sul centrosinistra, e qui diventa un centrocampista aggiunto niente male, come fa vedere quando pennella un cross perfetto sulla testa di Milinkovic-Savic per il gol del pari.
Entra al posto di Radu e all'intervallo è costretto a chiedere anche lui il cambio. Nel mezzo sgomita, sbraccia e lotta con Romelu Lukaku.
Entra al posto di Radu e all'intervallo è costretto a chiedere anche lui il cambio. Nel mezzo sgomita, sbraccia e lotta con Romelu Lukaku.
Chiamato in causa in un ruolo non suo. Pronti-via e rischia qualcosa lasciando campo a Lukaku. Non sbanda, registra la posizione e chiude in crescendo, sfiorando anche il gol in due circostanze sugli sviluppi da corner.
Chiamato in causa in un ruolo non suo. Pronti-via e rischia qualcosa lasciando campo a Lukaku. Non sbanda, registra la posizione e chiude in crescendo, sfiorando anche il gol in due circostanze sugli sviluppi da corner.
Può e deve dare qualcosa di più, ma ha l'attenuante dell'esordio a freddo per l'infortunio di Marusic. Entra, si fa ammonire e sbaglia qualche pallone di troppo. Nel secondo tempo migliora sensibilmente la sua prestazione.
Può e deve dare qualcosa di più, ma ha l'attenuante dell'esordio a freddo per l'infortunio di Marusic. Entra, si fa ammonire e sbaglia qualche pallone di troppo. Nel secondo tempo migliora sensibilmente la sua prestazione.
Al contrario di Lazzari, lui si lascia trasportare dalle onde, su e giù, ininterrottamente. Prima illumina, poi si assenta, poi riappare. Così per tutta la gara. Ma nel momento più buio suo e della Lazio, ecco che è il suo terzo tempo imperioso a far inginocchiare Handanovic e tutta l'Inter.
Anche lui per un pezzo della gara sembra frustrato da come la squadra non giri, ma poi si accende e regala alla Lazio tutte le convinzioni di cui aveva bisogno. Il gol lo meriterebbe, e glielo negano in ordine Handanovic, Bastoni e Skriniar.
Altro passo indietro dopo l'esordio convincente di Cagliari. Triturato da Vidal, bloccato da Hakimi e quando dalle sue parti si sposta Lukaku è la fine. Esce dopo la mezz'ora per un problema fisico.
Oggi ha aumentato la sua autonomia da 50 a 80 minuti, ma è l'unica vera buona notizia del suo pomeriggio, in cui fatica in mezzo al dinamismo di Vidal e Barella. Poco incisivo nel contrasto che porta al gol di Lautaro.
Rispetto a tutto il resto della sua squadra, è l'unico a non calare mai l'intensità. Arriva tantissime volte sul fondo e scodella sempre bei palloni al centro. Qualche piccola amnesia in difesa, ma non si può volere tutto da lui.
Rientra bene dall'infortunio alla schiena di mercoledì, ma risulta troppo impreciso nei colpi di testa ravvicinati, che di certo non sono il suo forte. Stoico nel finale quando cerca l'assalto da solo ai granitici difensori nerazzurri.
De Vrij lo limita e lui non la prende bene. Quando la Lazio non gira, lui la prende ancora peggio e alla fine casca nella provocazione di Vidal. La sbracciata non è violenta ma il rosso a quel punto è inevitabile.
Tre cambi obbligati in 45 minuti non sono certo una cosa lieta. Inzaghi riesce a trasformarla in un punto ormai quasi inatteso, grazie anche a Parolo centrale difensivo.
Risposta attenta su Luis Alberto, ma poi copre malissimo il palo sul colpo di testa di Milinkovic. Che sarà anche molto ravvicinato, ma Samir doveva fare meglio. Incerto anche quando regala un corner su un tiro non irresistibile del 10 della Lazio.
Risposta attenta su Luis Alberto, ma poi copre malissimo il palo sul colpo di testa di Milinkovic. Che sarà anche molto ravvicinato, ma Samir doveva fare meglio. Incerto anche quando regala un corner su un tiro non irresistibile del 10 della Lazio.
Risposta attenta su Luis Alberto, ma poi copre malissimo il palo sul colpo di testa di Milinkovic. Che sarà anche molto ravvicinato, ma Samir doveva fare meglio. Incerto anche quando regala un corner su un tiro non irresistibile del 10 della Lazio.
Dalle sue parti semplicemente non si passa. Divieto d'accesso per Immobile, Correa e compagnia. Solido negli anticipi e perfetto nei duelli aerei. Nel finale gestisce anche qualche crampo al polpaccio. Nulla per impensierire un gigante così.
Dalle sue parti semplicemente non si passa. Divieto d'accesso per Immobile, Correa e compagnia. Solido negli anticipi e perfetto nei duelli aerei. Nel finale gestisce anche qualche crampo al polpaccio. Nulla per impensierire un gigante così.
Confermato titolare dopo le tantissime voci di mercato. Inizio in salita con qualche pallone gestito male, cresce con il passare del tempo, pur senza brillare.
Confermato titolare dopo le tantissime voci di mercato. Inizio in salita con qualche pallone gestito male, cresce con il passare del tempo, pur senza brillare.
Nel primo tempo soffre pesantemente le incursioni di Manuel Lazzari, per nulla aiutato da Perisic, mentre nella ripresa si riprende, evita un gol di Luis Alberto e si fa vedere spesso anche nella metà campo biancoceleste.
Entra per provare ad arginare Lazzari, ma non c'è nulla da fare. Anche lui gli vede solo la targa e si becca un giallo immediato.
L'anno scorso è stato praticamente sempre titolare; quest'anno entrare dalla panchina è una cosa nuova per lui, ma dimostra grande maturità entrando benissimo in gara, con efficienti chiusure e un tiro che, deviato, finisce la sua corsa sul palo.
Davanti propone qualche sprint accettabile, sebbene limitato dal piede destro sulla fascia sinistra. Dietro soffre incredibilmente le incursioni di Lazzari e lascia colpevolmente staccare Milinkovic per il gol del pareggio.
Davanti propone qualche sprint accettabile, sebbene limitato dal piede destro sulla fascia sinistra. Dietro soffre incredibilmente le incursioni di Lazzari e lascia colpevolmente staccare Milinkovic per il gol del pareggio.
L'Inter compra centrocampisti ma alla fine gioca sempre lui, che svolge il compito senza mai andare troppo in affanno. Quando la partita sale di ritmo Conte lo tira fuori.
Corre su tutti i palloni, e spesso perde per questo motivo in lucidità. Conte lo rimprovera per qualche tempo di gioco perso di troppo, ma alla fine ci mette talmente tanta generosità che non può finire sul banco degli imputati.
Corre su tutti i palloni, e spesso perde per questo motivo in lucidità. Conte lo rimprovera per qualche tempo di gioco perso di troppo, ma alla fine ci mette talmente tanta generosità che non può finire sul banco degli imputati.
Con la situazione creata dal rosso di Immobile l'ultima cosa che doveva fare era cadere nella provocazione di Patric. E invece lascia i suoi in 10.
Ogni minuto che è in campo fa capire perché è più di un anno che Conte lo sogna nel suo centrocampo. Quantità, qualità e sacrificio a disposizione del gruppo. Presenza già fondamentale, di cui Conte si deve privare solo per evitare problemi disciplinari dopo il contatto con Immobile.
La difesa di Inzaghi gli riserva attenzioni molto robuste tra Acerbi e Bastos. Lui per il bene della squadra si sacrifica e lavora perfettamente di sponda. Sfiora il gol a inizio secondo tempo.
Costeggia la partita per 30 minuti scarsi, poi la azzanna con un destro fuori e con il sinistro vincente che brucia l'opposizione di Strakosha. Terzo gol in altrettante gare per l'argentino, che non sembra intenzionato a fermarsi. Sfiora la doppietta e fa salire bene la squadra. E' sempre più completo.
Costeggia la partita per 30 minuti scarsi, poi la azzanna con un destro fuori e con il sinistro vincente che brucia l'opposizione di Strakosha. Terzo gol in altrettante gare per l'argentino, che non sembra intenzionato a fermarsi. Sfiora la doppietta e fa salire bene la squadra. E' sempre più completo.
Costeggia la partita per 30 minuti scarsi, poi la azzanna con un destro fuori e con il sinistro vincente che brucia l'opposizione di Strakosha. Terzo gol in altrettante gare per l'argentino, che non sembra intenzionato a fermarsi. Sfiora la doppietta e fa salire bene la squadra. E' sempre più completo.
Comanda la squadra dalla panchina, ma viene sorpreso dalla reazione della Lazio, che punisce la mancanza di cinismo dell'Inter.