Partita contraddittoria, non soffre tanto in difesa ma sbaglia tanto, fino a quando si riscatta con un cross al bacio per Perisic, che vale l'assist del 2-0. Una prestazione sufficiente, impreziosita dal sigillo finale.
Partita contraddittoria, non soffre tanto in difesa ma sbaglia tanto, fino a quando si riscatta con un cross al bacio per Perisic, che vale l'assist del 2-0. Una prestazione sufficiente, impreziosita dal sigillo finale.
Accanto a uno Skriniar così è tutto più facile. Gioca con la solita tranquillità, ha il demerito di concedere alla SPAL l'unica vera grande occasione con un'uscita alta quanto meno improvvida.
Conferma le belle impressioni di questo inizio di stagione con una prestazione monstre. Insuperabile in difesa, se si eccettua una piccola sbavatura nel secondo tempo, è protagonista di un salvataggio acrobatico e cerca gloria anche in avanti: il suo missile che si stampa sulla traversa grida vendetta.
In grande difficoltà contro il velocissimo Lazzari, sbaglia spesso il posizionamento difensivo e si lascia prendere d'infilata; all'8' si fa anche anticipare da Paloschi, la cui girata finisce fuori di poco. In avanti non fa abbastanza per giustificare la sua inconsistenza difensiva; Spalletti aveva avvisato, il brasiliano dovrà pagare dazio alla Serie A.
Tantissimi tocchi, mai banali, all'interno delle trame di gioco nerazzurre. Non sbaglia praticamente mai, sa sempre qual è la cosa giusta da fare; magari non si metterà in mostra con giocate decisive, ma il suo contributo è sempre intelligente e prezioso.
Entra male in campo, subito fuori partita fin dai primi tocchi. Se vuole ritagliarsi uno spazio in questa squadra deve farsi trovare pronto anche quando è utilizzato a gara in corso.
Entra male in campo, subito fuori partita fin dai primi tocchi. Se vuole ritagliarsi uno spazio in questa squadra deve farsi trovare pronto anche quando è utilizzato a gara in corso.
Tanta quantità, poca lucidità nelle scelte. I suoi cross raramente vanno a buon fine, nel dialogo con i compagni non fa quasi mai la cosa giusta. Però la conclusione neutralizzata da Gomis meritava miglior sorte.
Dopo una partita in cui si fa notare più per le chiusure difensive che per spunti interessanti in avanti, tira fuori dal cilindro il sinistro al volo che chiude il match. Ormai timbra sempre il cartellino.
Dopo una partita in cui si fa notare più per le chiusure difensive che per spunti interessanti in avanti, tira fuori dal cilindro il sinistro al volo che chiude il match. Ormai timbra sempre il cartellino.
Suo il primo squillo della partita, un destro che lambisce il palo al 5'. Ci riprova al 14', ma ancora una volta non inquadra la porta. Gioca una buona gara, mostrando di meritare la fiducia accordatagli dal suo allenatore: in coppia con Borja Valero forma un bel tandem.
Nel primo tempo conquista il calcio di rigore e una punizione dal limite, mettendo in difficoltà la difesa ferrarese con le sue sterzate. Deve migliorare ancora nell'interpretazione del ruolo, ma è sulla buona strada.
Non solo il rigore realizzato con freddezza e propiziato con un bello scambio in velocità: dialoga con i compagni, si impegna, fa reparto. Un altro Icardi rispetto al recente passato, meno finalizzatore e più coinvolto: a Spalletti non può che piacere così.
Vittoria sofferta ma ugualmente preziosa. L'Inter non brilla come gioco ma è concreta, soffre poco contro una squadra ben organizzata e chiude il match quando serve, acquisendo fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. In settimana aveva stimolato Gagliardini: ottiene le risposte che cercava.
Vittoria sofferta ma ugualmente preziosa. L'Inter non brilla come gioco ma è concreta, soffre poco contro una squadra ben organizzata e chiude il match quando serve, acquisendo fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. In settimana aveva stimolato Gagliardini: ottiene le risposte che cercava.
Vittoria sofferta ma ugualmente preziosa. L'Inter non brilla come gioco ma è concreta, soffre poco contro una squadra ben organizzata e chiude il match quando serve, acquisendo fiducia e consapevolezza nei propri mezzi. In settimana aveva stimolato Gagliardini: ottiene le risposte che cercava.
Spiazzato dall'esecuzione dal dischetto di Icardi, si supera prima con il riflesso sullo stesso attaccante, poi con un prodigioso intervento su una sventola di Candreva.
Tanta buona volontà, poca precisione: troppi gli errori, soffre il duo D'Ambrosio-Candreva e in avanti non riesce ad essere efficace con la spinta sulla fascia sinistra.
Acerbo, non riesce a contenere le sfuriate nerazzurre, in particolare quelle della catena D'Ambrosio-Candreva. Lascia intravedere buoni margini di miglioramento in una partita che non era certo semplice.
Acerbo, non riesce a contenere le sfuriate nerazzurre, in particolare quelle della catena D'Ambrosio-Candreva. Lascia intravedere buoni margini di miglioramento in una partita che non era certo semplice.
Ha sulla coscienza l'intervento su Joao Mario che causa il rigore a favore dell'Inter. Dopo quell'episodio non si riprende più, sbagliando anche diversi appoggi in fase di costruzione.
Prestazione altalenante, caratterizzata da qualche buona giocata ma anche da tanti - troppi - errori di misura. Che per un giocatore con le sue qualità sono un'aggravante.
Prestazione altalenante, caratterizzata da qualche buona giocata ma anche da tanti - troppi - errori di misura. Che per un giocatore con le sue qualità sono un'aggravante.
Nettamente il migliore dei suoi, sfugge via a Dalbert in diverse circostanze, mettendo in imbarazzo il brasiliano e mostrando tutti i suoi limiti difensivi. La spinta sulla fascia destra è una delle chiavi che permettono alla SPAL di rimanere in partita.
Il capitano mette in campo tutta la sua grinta e la voglia di trascinare la squadra a un risultato storico. Nel primo tempo è tra i migliori, cala vistosamente nella ripresa, fino all'inevitabile sostituzione; rischia anche l'espulsione con qualche intervento rude di troppo.
Il capitano mette in campo tutta la sua grinta e la voglia di trascinare la squadra a un risultato storico. Nel primo tempo è tra i migliori, cala vistosamente nella ripresa, fino all'inevitabile sostituzione; rischia anche l'espulsione con qualche intervento rude di troppo.
Inizia male, cresce alla distanza, mettendo la sua esperienza al servizio della squadra. Sempre pronto ad aiutare i compagni, non fa nulla di eccezionale ma è utile in entrambe le fasi di gioco.
Inizia male, cresce alla distanza, mettendo la sua esperienza al servizio della squadra. Sempre pronto ad aiutare i compagni, non fa nulla di eccezionale ma è utile in entrambe le fasi di gioco.
Nel primo tempo si vede solo in due occasioni, all'8' quando una sua girata termina fuori di poco e al 47', quando si divora un'incredibile palla-gol spedendo a lato da ottima posizione. In mezzo e dopo, il nulla assoluto; sostituito da Antenucci al 65'.
Nel primo tempo si vede solo in due occasioni, all'8' quando una sua girata termina fuori di poco e al 47', quando si divora un'incredibile palla-gol spedendo a lato da ottima posizione. In mezzo e dopo, il nulla assoluto; sostituito da Antenucci al 65'.
Nel primo tempo si vede solo in due occasioni, all'8' quando una sua girata termina fuori di poco e al 47', quando si divora un'incredibile palla-gol spedendo a lato da ottima posizione. In mezzo e dopo, il nulla assoluto; sostituito da Antenucci al 65'.
Skriniar è un osso duro, con lui non la può mettere sul piano fisico senza uscire perdente. Lavora per la squadra, tenta qualche spunto interessante, ma alla fine si rivela inefficace e ancora un po' indietro di condizione.
Skriniar è un osso duro, con lui non la può mettere sul piano fisico senza uscire perdente. Lavora per la squadra, tenta qualche spunto interessante, ma alla fine si rivela inefficace e ancora un po' indietro di condizione.
La sua squadra si presenta a San Siro con coraggio e organizzazione, riuscendo a mettere in difficoltà i padroni di casa dell'Inter. Manca un po' di concretezza sotto porta, che arriverà quando Borriello e Paloschi entreranno in forma; per il momento si può accontentare delle tante buone indicazioni viste contro l'Inter.
