Nel primo match da quarantenne assiste quasi inerme alla disfatta dei suoi, senza mai avere la possibilità di incidere e con l'onere di raccogliere il pallone in fondo al set ben tre volte.
- Pisacane 17’
- Joao Pedro 33’
- Ionita 44’
Tanti errori a referto, nonostante la determinazione e la voglia di chi ancora ci crede. Ha evidenti limiti tattici e gli avversari sguazzano contro una retroguardia per nulla registrata.
Tanti errori a referto, nonostante la determinazione e la voglia di chi ancora ci crede. Ha evidenti limiti tattici e gli avversari sguazzano contro una retroguardia per nulla registrata.
Il meno peggio della retroguardia clivense prova a mettere una toppa dove i compagni falliscono, ma con poco successo. Crolla sotto i colpi avversari, pur ricoprendo una porzione di campo maggiore di ogni collega di reparto.
Doveva essere il jolly di inizio stagione del Chievo. Si è rivelato spesso l'uomo in meno, con un passo deciso quando c'è da cercare la profondità, ma con evidenti lacune tecniche in fase difensiva, quest'oggi tutte ampiamente evidenziate.
Entra quando gara e risultato sono ormai in ghiaccio, facendo il suo senza particolari acuti e senza evidenti disattenzioni.
Entra quando gara e risultato sono ormai in ghiaccio, facendo il suo senza particolari acuti e senza evidenti disattenzioni.
Nel centrocampo pieno di falle del Chievo gran parte della responsabilità è proprio di uno degli uomini più rappresentativi di questo club. Non è in giornata e lo si nota subito; con la corsa fine a se stessa non si può compensare tutto.
Nel centrocampo pieno di falle del Chievo gran parte della responsabilità è proprio di uno degli uomini più rappresentativi di questo club. Non è in giornata e lo si nota subito; con la corsa fine a se stessa non si può compensare tutto.
Come Bani, entra quando ormai il match ha poco da raccontare. Riesce nel semplice compito di far rifiatare i suoi ed evitare un passivo ancora maggiore, anche grazie al frutto della sua esperienza.
Come Bani, entra quando ormai il match ha poco da raccontare. Riesce nel semplice compito di far rifiatare i suoi ed evitare un passivo ancora maggiore, anche grazie al frutto della sua esperienza.
Finche c'è il Chievo c'è Dioussè, ma quando il gioco si fa duro l'ex Empoli e Saint-Étienne svanisce dal campo lasciando poca traccia di se. Ha grinta e polmoni, ma in gare come quella odierna serve anche altro.
Finche c'è il Chievo c'è Dioussè, ma quando il gioco si fa duro l'ex Empoli e Saint-Étienne svanisce dal campo lasciando poca traccia di se. Ha grinta e polmoni, ma in gare come quella odierna serve anche altro.
In fondo ci prova ed è l'ultimo ad arrendersi. Le imprecisioni non sono poche e il giallo di frustrazione del finale è sintomatico del suo momento, ma con qualche Giak in più quest'oggi sarebbe andata diversamente.
L'esterno che aveva incantato nel match disputato contro la Fiorentina torna a presidiare la fascia di competenza, ma in una gara pretestuosa, condita da molti errori e con un rosso ingenuo di chi per primo abbandona la nave che affonda.
Con il compagno di reparto c'è un'ottima intesa, il tocco di classe non manca mai, ma alla lunga ogni giocata pare troppo fine a se stessa e il Chievo crolla sotto il peso delle individualità. Tra le altre, la sua.
Entra per dar brio alla manovra offensiva dei suoi, con poca fortuna. Ha ancora tanto da dire con questa maglia, probabilmente non in questa categoria.
Un palo, tante occasioni ma alla fine la casellina dei punti per i suoi e dei bonus per lui è miseramente vuota. C'è da ripartire dai migliori, dal polacco classe '95, ma quest'oggi va tutto storto.
Un palo, tante occasioni ma alla fine la casellina dei punti per i suoi e dei bonus per lui è miseramente vuota. C'è da ripartire dai migliori, dal polacco classe '95, ma quest'oggi va tutto storto.
Come ogni attaccante (quasi tutti) adattato ad esterno con compiti difensivi, è uno spettacolo quando c'è da attaccare, ma quando il compito richiede il ripiegamento difensivo si distingue in negativo e non riesce mai a trovare la giocata decisiva. Sfiora il gol, ma oggi il Chievo è ance tanto sfortunato.
Non crede ai suoi occhi alla fine del primo tempo. Sa già come andrà a finire, ciò che ad oggi è più in dubbio è la sua permanenza sulla panchina dei clivensi.
In nazionale è andato solo da terzo portiere, con la maglia del suo Cagliari prende tutti gli onori che merita. Anche questa volta chiudendo a doppia mandata la porta dei suoi con una serie di prodezze che gli valgono il podio tra i migliori in campo.
Il buco difensivo su Meggiorini nel primo tempo avrebbe potuto costar caro. Salvato da Cragno rende il servizio con l'assist che vale il tris dei suoi. Prova anche il sigillo personale sul finire di gara, ma con poca fortuna.
La sua una gara lineare, senza particolari acuti e senza disattenzioni. Alla fine del match porta a casa tre preziosi punti e una prestazione di tutto rispetto.
La sua una gara lineare, senza particolari acuti e senza disattenzioni. Alla fine del match porta a casa tre preziosi punti e una prestazione di tutto rispetto.
La sua una gara lineare, senza particolari acuti e senza disattenzioni. Alla fine del match porta a casa tre preziosi punti e una prestazione di tutto rispetto.
Il gol nel momento più importante per i suoi, l'esultanza che lascia poco spazio all'immaginazione. Ha voglia di vincere e convincere e con la prestazione odierna riesce alla perfezione nello scopo!
Gara di grinta, spessore e lotta. Come ci ha abituati, come ha abituato Maran e il pubblico isolano che non riesce più a fare a meno delle sue doti.
Probabilmente la sorpresa più lieta di giornata. Assist -delizioso- a parte, mette in campo tutta la sua tecnica senza demeritare ed entrando di diritto nel cuore di ogni supporters cagliaritano.
Meno brillante del solito, ma in crescita dopo il primo quarto d'ora di totale appannamento. È uomo di fiducia e determinazione e tanto basta in match come quelli odierni.
Il gol mancava da troppo tempo all'uomo più impiegato dal Cagliari in questa stagione. Decide di sfatare il tabù a modo suo, in torsione con un colpo di testa delizioso e preciso. Nella magica serata cagliaritana c'è onore a gloria anche per lui.
Due percussioni palla al piede che incantano il Bentegodi e che al primo tentativo portano al prezioso raddoppio cagliaritano. Ha fame di gloria e con gare come quella disputata quest'oggi la consacrazione non tarderà ad arrivare.
Due percussioni palla al piede che incantano il Bentegodi e che al primo tentativo portano al prezioso raddoppio cagliaritano. Ha fame di gloria e con gare come quella disputata quest'oggi la consacrazione non tarderà ad arrivare.
In stand-by per la prima mezzora di gioco, sale in cattedra nel momento più opportuno e si fa trovare pronto, con i giusti tempi di inserimento, quando Barella gli suggerisce il pallone del raddoppio. Punto fermo di questa squadra, non ha alcuna intenzione di fermarsi adesso, proprio sul più bello.
In stand-by per la prima mezzora di gioco, sale in cattedra nel momento più opportuno e si fa trovare pronto, con i giusti tempi di inserimento, quando Barella gli suggerisce il pallone del raddoppio. Punto fermo di questa squadra, non ha alcuna intenzione di fermarsi adesso, proprio sul più bello.
In stand-by per la prima mezzora di gioco, sale in cattedra nel momento più opportuno e si fa trovare pronto, con i giusti tempi di inserimento, quando Barella gli suggerisce il pallone del raddoppio. Punto fermo di questa squadra, non ha alcuna intenzione di fermarsi adesso, proprio sul più bello.
Entra con la voglia di spaccare il mondo, ma rimedia un giallo dopo 40''. Con un solo pallone giocabile, ci prova di testa, con poca fortuna, ma la grinta e la voglia ci sono tutte.
Non è un ottimo momento di forma e lo testimonia la mancanza di dialogo coi compagni nel reparto offensivo. In fondo ci prova e lotta, ma le lacune sono troppo evidenti e lascia il campo insoddisfatto per un Cerri che rischia di soffiargli il posto da prima riserva.
L'ex di turno non doveva sbagliare e non l'ha fatto. Si gode i tre punti e soprattutto una salvezza adesso davvero alla portata.