Si fa trovare pronto su una conclusione dal limite di Santander al 12', poi Mbaye lo grazia colpendo il palo. Attento sul pallonetto di Palacio al 30', non può nulla sul gol dello stesso argentino nel finale della prima frazione. Nella ripresa è ancora bravo su Orsolini al 61' ed è sempre bravo nel gioco con i piedi.
Si fa trovare pronto su una conclusione dal limite di Santander al 12', poi Mbaye lo grazia colpendo il palo. Attento sul pallonetto di Palacio al 30', non può nulla sul gol dello stesso argentino nel finale della prima frazione. Nella ripresa è ancora bravo su Orsolini al 61' ed è sempre bravo nel gioco con i piedi.
Ritrova la sua ex squadra, disputa una partita attenta ma deve fare i conti con lo scatenato Palacio. Tiene botta, è però in ritardo sul gol dell'argentino, anche se le colpe maggiori vanno attribuite ad altri suoi compagni. Perfetto nel finale di gara, quando non concede più nulla agli attaccanti rossoblù.
Ritrova la sua ex squadra, disputa una partita attenta ma deve fare i conti con lo scatenato Palacio. Tiene botta, è però in ritardo sul gol dell'argentino, anche se le colpe maggiori vanno attribuite ad altri suoi compagni. Perfetto nel finale di gara, quando non concede più nulla agli attaccanti rossoblù.
Dopo una prima frazione di sofferenza contro Orsolini, complice anche l'impreparazione difensiva di Zeegelaar, nella ripresa cresce con il passare dei minuti e contribuisce a rendere difficile la vita di Santander. Sui palloni alti è semplicemente perfetto, il bel secondo tempo gli permette di arrivare alla sufficienza.
Agisce da interno di centrocampo con qualche incertezza, soprattutto nel posizionamento difensivo; meglio quando invece si inserisce in avanti. Cresce con il passare dei minuti, al 48' prova anche la conclusione, Skorupski respinge. La svolta arriva al 76': entra Sandro, il danese si sposta sulla destra e qualche minuto più tardi inventa il cross per il gol di Pussetto. Game, set and match.
La battaglia sulla fascia con Dijks è di quelle toste. Un duello molto fisico, in cui a tratti il terzino rossoblù lascia intravedere un pizzico di superiorità, ma il difensore friulano non si abbassa di un centimetro ed è bravo a uscire fuori alla distanza. Esce dal campo dopo aver speso tutto, lasciando spazio a Sandro.
La battaglia sulla fascia con Dijks è di quelle toste. Un duello molto fisico, in cui a tratti il terzino rossoblù lascia intravedere un pizzico di superiorità, ma il difensore friulano non si abbassa di un centimetro ed è bravo a uscire fuori alla distanza. Esce dal campo dopo aver speso tutto, lasciando spazio a Sandro.
Un baluardo. Al 32' mura due conclusioni ravvicinate, sui palloni alti ogni volta è una battaglia con Santander e spesso esce vincitore da un duello tutto fisico. Sbroglia un paio di situazioni scabrose, si distingue per un grande senso della posizione e intelligenza tattica. Un pizzico di responsabilità sul gol di Palacio, quando la linea non è posizionata benissimo.
In grave difficoltà contro Orsolini, contro il quale non trova mai le misure, si fa beffare dall'imbucata che libera l'attaccante rossoblù, lasciando troppo spazio e permettendo al Bologna di riagguantare l'Udinese. Dal punto di vista difensivo è impresentabile per la Serie A, deve ringraziare soltanto il calo del Bologna nell'ultima parte del match.
Nota dolente della mediana friulana, è impreciso in fase di costruzione e impalpabile come schermo davanti alla difesa. Perde un pallone sanguinoso nella sua metà campo, commette fallo e si fa ammonire; dalla punizione si sviluppa l'azione che porta al gol di Palacio. Meglio nella ripresa, quando si fa vedere con un paio di inserimenti; ma non basta per strappare la sufficienza.
Si sfianca in un lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco, sacrificandosi tantissimo in copertura. Nonostante questo è freddo e lucido in occasione del penalty e non lascia scampo a Skorupski. Nella ripresa ha un'occasione gigantesca, ma spara addosso a Danilo; porta troppo il pallone, intestardendosi nel dribbling e bruciando alcune ripartenze pericolose. Ma lotta fino all'ultimo secondo.
Si sfianca in un lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco, sacrificandosi tantissimo in copertura. Nonostante questo è freddo e lucido in occasione del penalty e non lascia scampo a Skorupski. Nella ripresa ha un'occasione gigantesca, ma spara addosso a Danilo; porta troppo il pallone, intestardendosi nel dribbling e bruciando alcune ripartenze pericolose. Ma lotta fino all'ultimo secondo.
Si sfianca in un lavoro di raccordo tra centrocampo e attacco, sacrificandosi tantissimo in copertura. Nonostante questo è freddo e lucido in occasione del penalty e non lascia scampo a Skorupski. Nella ripresa ha un'occasione gigantesca, ma spara addosso a Danilo; porta troppo il pallone, intestardendosi nel dribbling e bruciando alcune ripartenze pericolose. Ma lotta fino all'ultimo secondo.
Rileva Ter Avest, permettendo a Stryger Larsen di allargarsi sulla destra. Anche soltanto per questo il suo ingresso è una delle chiavi del match: sarà proprio l'esterno danese a confezionare l'assist per Pussetto. Il brasiliano porta sostanza e intelligenza in mezzo al campo, il Bologna infatti nel finale non trova più spazio per le sue giocate in mezzo al campo.
Due giocate decisive per il risultato e una marea di spunti positivi, pur con qualcuno dei suoi soliti errori. Procura il rigore soffiando il pallone a Poli e poi facendosi stendere in area; al 51' ha una buona occasione, ma tira centralmente e Skorupski riesce a intervenire. I suoi strappi sono decisivi per allungare la difesa del Bologna, Lyanco non lo prende più; poi, quando sarebbe destinato a uscire per via della stanchezza, trova il tempo giusto per il colpo di testa che decide la gara.
Da salvare c'è soltanto la grande combattività, perché per il resto il suo apporto alla gara è mediocre. Troppi duelli persi contro Danilo, numerosi i palloni toccati in modo impreciso, tante anche le scelte sbagliate dal punto di vista tattico e tecnico. Il lavoro sporco è encomiabile, ma quando va alla conclusione è inguardabile.
Da salvare c'è soltanto la grande combattività, perché per il resto il suo apporto alla gara è mediocre. Troppi duelli persi contro Danilo, numerosi i palloni toccati in modo impreciso, tante anche le scelte sbagliate dal punto di vista tattico e tecnico. Il lavoro sporco è encomiabile, ma quando va alla conclusione è inguardabile.
L'Udinese conquista 3 punti in una gara fondamentale per la corsa salvezza e lo fa con le sue armi: difesa e ripartenza, con fiducia negli unici due uomini capaci di portare qualità, Pussetto e De Paul. I friulani lasciano il pallino agli avversari, resistono per un tempo, poi crescono nella ripresa; decisivo il cambio Ter Avest-Sandro, che riporta Stryger Larsen nel suo ruolo naturale.
Incolpevole sui gol dell'Udinese, commette uno svarione regalando la palla al Bologna, ma per sua fortuna De Paul non ne approfitta; al 48' respinge (anche se con una tecnica rivedibile) la conclusione di Stryger, bravo e fortunato su Pussetto al 51'; al 63' De Paul lo supera, ma per sua fortuna dietro c'è Danilo a murare la conclusione.
Ha la palla che potrebbe cambiare le sorti del match al 12', il suo diagonale non è male ma si infrange sul palo interno: sfortunato. Non demerita sulla destra, ma neppure brilla; qualche buona chiusura, un po' di sofferenza contro De Paul quando si allarga sul suo lato. Nel complesso, una prestazione sufficiente.
Ha la palla che potrebbe cambiare le sorti del match al 12', il suo diagonale non è male ma si infrange sul palo interno: sfortunato. Non demerita sulla destra, ma neppure brilla; qualche buona chiusura, un po' di sofferenza contro De Paul quando si allarga sul suo lato. Nel complesso, una prestazione sufficiente.
Il migliore della difesa felsinea. Il brasiliano ingaggia un lungo duello con Okaka, dal quale esce senza dubbio vincitore; tante le chiusure efficaci, tanti gli scontri aerei in cui ha la meglio sull'attaccante. Decisivo anche al 63', quando è lui a respingere la conclusione di De Paul con Skorupski ormai battuto. Sui gol dell'Udinese non ha alcuna responsabilità.
Il migliore della difesa felsinea. Il brasiliano ingaggia un lungo duello con Okaka, dal quale esce senza dubbio vincitore; tante le chiusure efficaci, tanti gli scontri aerei in cui ha la meglio sull'attaccante. Decisivo anche al 63', quando è lui a respingere la conclusione di De Paul con Skorupski ormai battuto. Sui gol dell'Udinese non ha alcuna responsabilità.
Il migliore della difesa felsinea. Il brasiliano ingaggia un lungo duello con Okaka, dal quale esce senza dubbio vincitore; tante le chiusure efficaci, tanti gli scontri aerei in cui ha la meglio sull'attaccante. Decisivo anche al 63', quando è lui a respingere la conclusione di De Paul con Skorupski ormai battuto. Sui gol dell'Udinese non ha alcuna responsabilità.
Dopo un buon primo tempo, disputa una ripresa inspiegabilmente negativa, forse anche a causa della stanchezza. Diversi errori in fase di costruzione, tante difficoltà nell'arginare Pussetto, che gli scappa via da tutte le parti. Fino al momento topico: al 79' non contrasta l'argentino, che si inserisce perfettamente in area e segna la rete del 2-1. Un errore che costa la gara al Bologna.
Un buon primo tempo, una ripresa in netto calo. Interessante il duello con Ter Avest, che finisce sostanzialmente in parità; bravo in avanti, meno in difesa, dove lascia troppo spazio alle ripartenze dell'Udinese. Colpevole sul gol di Pussetto, Stryger Larsen è fin troppo libero di sollevare la testa e trovare l'inserimento in area dell'argentino.
Un buon primo tempo, una ripresa in netto calo. Interessante il duello con Ter Avest, che finisce sostanzialmente in parità; bravo in avanti, meno in difesa, dove lascia troppo spazio alle ripartenze dell'Udinese. Colpevole sul gol di Pussetto, Stryger Larsen è fin troppo libero di sollevare la testa e trovare l'inserimento in area dell'argentino.
Regala un gol all'Udinese, intestardendosi nel cercare il dribbling vicino alla linea di fondo e facendosi soffiare il pallone da Pussetto, che poi finisce a terra. Rischia più volte di finire sotto la doccia per i ripetuti interventi fallosi, di buono c'è che recupera parecchi palloni: non basta per una valutazione positiva. Al 66' Mihajlovic lo richiama saggiamente in panchina.
Rileva Poli e si sistema in mezzo al campo, risultando più efficace del compagno di squadra. Nessuna giocata particolarmente positiva, né d'altro canto alcun errore di rilievo: una prestazione ordinaria, seppur non brillante, che gli permette di meritare una valutazione sufficiente. Più preciso del compagno nei passaggi, meno bravo nel recupero del pallone.
Rileva Poli e si sistema in mezzo al campo, risultando più efficace del compagno di squadra. Nessuna giocata particolarmente positiva, né d'altro canto alcun errore di rilievo: una prestazione ordinaria, seppur non brillante, che gli permette di meritare una valutazione sufficiente. Più preciso del compagno nei passaggi, meno bravo nel recupero del pallone.
Rileva Poli e si sistema in mezzo al campo, risultando più efficace del compagno di squadra. Nessuna giocata particolarmente positiva, né d'altro canto alcun errore di rilievo: una prestazione ordinaria, seppur non brillante, che gli permette di meritare una valutazione sufficiente. Più preciso del compagno nei passaggi, meno bravo nel recupero del pallone.
Vista l'assenza di Pulgar, Mihajlovic gli affida le chiavi del centrocampo. E non sbaglia: lo svizzero è tra i migliori in campo, non sbaglia un pallone ed è preziosissimo nel far partire tutte le azioni dei suoi. Bravo nel trovare l'imbucata per Orsolini, che poi serve Palacio per il gol. Fino a quando non finisce la benzina, il Bologna è padrone del campo; uscito lui, è l'Udinese a prendere il sopravvento.
Rileva Dzemaili e purtroppo per lui questo cambia tutto. L'Udinese passa in vantaggio pochi minuti dopo, il Bologna è incapace di reagire; in un certo modo dipende anche dall'ungherese, meno efficace del compagno nel far girare la squadra. Non riesce a imporre quel cambio di ritmo che il suo allenatore si sarebbe aspettato.
Rileva Dzemaili e purtroppo per lui questo cambia tutto. L'Udinese passa in vantaggio pochi minuti dopo, il Bologna è incapace di reagire; in un certo modo dipende anche dall'ungherese, meno efficace del compagno nel far girare la squadra. Non riesce a imporre quel cambio di ritmo che il suo allenatore si sarebbe aspettato.
Non male nel primo tempo: si allarga spesso dalle parti di Orsolini, aiutandolo a creare superiorità numerica sulla destra. Giocate di qualità, spunti interessanti, tanto movimento; arriva anche al tiro, al 60', ma schiaccia troppo il pallone e non trova la porta. Nella ripresa tuttavia il suo calo è evidente: non riesce più a essere incisivo. Esce nel finale, dopo il gol del 2-1 dell'Udinese.
Corre il doppio di gente che ha la metà della sua età. Basterebbe questo per capire quanto l'argentino sia da considerarsi di un'altra categoria; in forma smagliante, svaria tantissimo e fa girare l'attacco felsineo, trovando anche la gioia del gol su assist dell'ottimo Orsolini. Al 30' aveva impegnato Musso con un tiro-cross, ma al di là degli episodi è l'atteggiamento indomabile a fare la differenza.
Corre il doppio di gente che ha la metà della sua età. Basterebbe questo per capire quanto l'argentino sia da considerarsi di un'altra categoria; in forma smagliante, svaria tantissimo e fa girare l'attacco felsineo, trovando anche la gioia del gol su assist dell'ottimo Orsolini. Al 30' aveva impegnato Musso con un tiro-cross, ma al di là degli episodi è l'atteggiamento indomabile a fare la differenza.
Tra i migliori in campo nella prima frazione, imperversa sulla fascia destra mandando ai matti lo sprovveduto Zeegelaar e mettendo in seria difficoltà Nuytinck. La catena con Soriano, che spesso si allarga dalle sue parti, funziona. Al 39' confeziona un assist al bacio per Palacio, nell'azione che porta al gol dell'1-1. Nella ripresa però cala troppo, non riuscendo più a rendersi davvero pericoloso.
Va bene la generosità, ma da un attaccante ci si aspetta anche altro. L'argentino duella a lungo con Ekong, per sua sfortuna però il difensore è in grande spolvero e spesso e volentieri lo contiene con bravura. Va al tiro al 12', Musso è attento; sarà l'unica conclusione della sua partita. Nella ripresa in particolare non riesce più a tenere alta la squadra.
Va bene la generosità, ma da un attaccante ci si aspetta anche altro. L'argentino duella a lungo con Ekong, per sua sfortuna però il difensore è in grande spolvero e spesso e volentieri lo contiene con bravura. Va al tiro al 12', Musso è attento; sarà l'unica conclusione della sua partita. Nella ripresa in particolare non riesce più a tenere alta la squadra.
Il Bologna perde, ma la prestazione probabilmente è superiore a quella dell'Udinese. Un gran primo tempo, in cui avrebbe meritato più del pareggio; ottima la catena di destra, con Orsolini devastante, purtroppo per lui i suoi finiscono la benzina troppo presto e i friulani ne approfittano. Ma, visto il gioco mostrato, può ben sperare per il futuro.
