Nella partita che lo vede infrangere l'ennesimo record, da ultimo l'imbattibilità di Castellini; nella gara che lo vede imbattuto per la sesta volta consecutiva si regala e dona ai suoi la prodezza che vale un poderoso pezzo dei tre punti odierni. È la sua annata migliore dopo il debutto con la maglia del Palermo e gli applausi sono tutti per lui.
Nella partita che lo vede infrangere l'ennesimo record, da ultimo l'imbattibilità di Castellini; nella gara che lo vede imbattuto per la sesta volta consecutiva si regala e dona ai suoi la prodezza che vale un poderoso pezzo dei tre punti odierni. È la sua annata migliore dopo il debutto con la maglia del Palermo e gli applausi sono tutti per lui.
Sicuro e sempre impeccabile dietro, si concede come di consueto la licenza sui calci d'angolo che sfrutta come al solito, ma questa volta con meno fortuna.
Parte a mille, chiude con una buona fase difensiva ma qualche tentennamento quando c'è da rifornire il reparto offensivo. Gara pienamente sufficiente nonostante sia un gradino sotto i suoi standard.
Parte a mille, chiude con una buona fase difensiva ma qualche tentennamento quando c'è da rifornire il reparto offensivo. Gara pienamente sufficiente nonostante sia un gradino sotto i suoi standard.
Parte a mille, chiude con una buona fase difensiva ma qualche tentennamento quando c'è da rifornire il reparto offensivo. Gara pienamente sufficiente nonostante sia un gradino sotto i suoi standard.
Doveva essere un'annata da gregario ma "nonno" Moretti è sempre lì, presente e sicuro e anche oggi perfetto in fase difensiva, nonostante l'avversario tutt'altro che irresistibile.
Quando in giornata non ce n'è per nessuno. In campo quasi per caso dopo il forfait di Ola Aina, mette in campo una prestazione maiuscola e sale sul podio tra i migliori del match.
Quando in giornata non ce n'è per nessuno. In campo quasi per caso dopo il forfait di Ola Aina, mette in campo una prestazione maiuscola e sale sul podio tra i migliori del match.
Al centro della retroguardia a tre è un muro invalicabile. Ogni azione difensiva passa dai suoi piedi e quando c'è da impostare usa sapientemente la testa.
Al centro della retroguardia a tre è un muro invalicabile. Ogni azione difensiva passa dai suoi piedi e quando c'è da impostare usa sapientemente la testa.
Muscolare e continuo, quanto affamato come dimostrato in occasione del gol segnato, quando sradica il pallone dai piedi di Diousse e si concede la gloria personale che mette in ghiaccio il risultato finale del match.
Muscolare e continuo, quanto affamato come dimostrato in occasione del gol segnato, quando sradica il pallone dai piedi di Diousse e si concede la gloria personale che mette in ghiaccio il risultato finale del match.
Come De Silvestri non è impeccabile nel disimpegno, nonostante alcun errore degno di nota. Appena sotto tono, ma comunque autore di una buona gara.
Il più in difficoltà nel primo tempo del Toro, l'uomo meno inserito nella manovra granata e la sorpresa sta tutta qui, per un giocatore divenuto indispensabile nei granata ma che forse ha necessità di un po' di riposo.
Il più in difficoltà nel primo tempo del Toro, l'uomo meno inserito nella manovra granata e la sorpresa sta tutta qui, per un giocatore divenuto indispensabile nei granata ma che forse ha necessità di un po' di riposo.
Entra in campo col giusto brio, proprio ciò che gli chiede Mazzarri e quanto esegue per un successo rotondo del Toro e fondamentale per il sogno europeo.
Non la sua gara migliore, con troppe imprecisioni e poca attenzione nel primo tempo. Alla lunga cresce e i benefici sono tutti per la sua prestazione e il successo del Toro.
Entra e spacca la sua gara e quella del Toro. Un assist al bacio e un gol di prepotenza. Si regala la giornata di gloria ed è tutta meritata!
Alza la cresta Belotti che sigla il primo gol personale del 2019 e con tutta la forza in corpo replica ai fischi della prima frazione di gioco, si regala il sigillo d'autore e tre punti con vista Europa per il suo Toro. È tutta in salita la sua personale sfida per tornare nell'Olimpo dei migliori attaccanti della A, ma siamo certi che il Gallo canterà ancora!
Alza la cresta Belotti che sigla il primo gol personale del 2019 e con tutta la forza in corpo replica ai fischi della prima frazione di gioco, si regala il sigillo d'autore e tre punti con vista Europa per il suo Toro. È tutta in salita la sua personale sfida per tornare nell'Olimpo dei migliori attaccanti della A, ma siamo certi che il Gallo canterà ancora!
Sempre presente in ogni azione offensiva del Toro, ma quest'oggi appare eccessivamente macchinoso e ne risente tutta la manovra dei suoi. Gara sufficiente, ma senza particolari acuti.
Sempre presente in ogni azione offensiva del Toro, ma quest'oggi appare eccessivamente macchinoso e ne risente tutta la manovra dei suoi. Gara sufficiente, ma senza particolari acuti.
Teme il peggio dopo i primi 20' della ripresa, ma con i giusti cambi riesce a trarre il meglio dai suoi e portare a casa tre punti preziosissimi.
Quando chiamato in causa, nei limiti del possibile, è sempre pronto, ma con una difesa troppo spesso in vacanza non può nulla e alla lunga cede sotto i colpi a ripetizione degli avversari.
Eppure aveva iniziato bene e nel primo tempo è stato uno dei migliori dei suoi, nella ripresa, soprattutto dopo il primo gol subito crolla sotto i colpi degli avversari.
Entra in campo e il Toro inizia a fare ciò che vuole in attacco, segnando tre gol. Nell'ultimo subito mette in mostra tutta la sua inesperienza, dando anche all'allenatore un inequivocabile segnale per il prosieguo di stagione.
Entra in campo e il Toro inizia a fare ciò che vuole in attacco, segnando tre gol. Nell'ultimo subito mette in mostra tutta la sua inesperienza, dando anche all'allenatore un inequivocabile segnale per il prosieguo di stagione.
Entra in campo e il Toro inizia a fare ciò che vuole in attacco, segnando tre gol. Nell'ultimo subito mette in mostra tutta la sua inesperienza, dando anche all'allenatore un inequivocabile segnale per il prosieguo di stagione.
Sulla corsia di competenza ha da contrastare un avversario tutt'altro che agevole. Nel quarto d'ora rimasto in campo vi riesce con mestiere, prima di alzare bandiera bianca per l'infortunio al ginocchio che lo costringe ad abbandonare il campo in barella.
Il migliore per distacco dei suoi e non è un caso che i tre gol subiti arrivino solo quando lui esce dal campo. Sicuro e preciso nelle chiusure, sempre pronto nelle ripartenze e con la casellina degli errori vuota. Di certo una sicurezza per il futuro.
Dopo il buon primo tempo vanifica tutto con le disattenzioni sui gol, paga un collettivo che troppo presto alza bandiera bianca ma non può essere una scusa.
Dopo il buon primo tempo vanifica tutto con le disattenzioni sui gol, paga un collettivo che troppo presto alza bandiera bianca ma non può essere una scusa.
Dopo il buon primo tempo vanifica tutto con le disattenzioni sui gol, paga un collettivo che troppo presto alza bandiera bianca ma non può essere una scusa.
Tra i migliori dei suoi fino al capitombolo dei tre gol subiti nei quali ha qualche responsabilità, soprattutto sul secondo. Il Chievo, comunque vada, ha l'obbligo di ripartire dalla sua esperienza.
Tra i migliori dei suoi nel primo tempo, uno degli ultimi ad alzare bandiera bianca, ma quando lo fa Rincon lo umilia. Sembra finita ma non è così, perché esce mentalmente dal campo e gli avversari dilagano e il Toro si assicura i tre preziosi punti odierni.
L'unica occasione buona del primo tempo la sciupa malamente, da trequartista funziona a grandi linee, non quest'oggi dove il reparto offensivo del Chievo è un disastro.
Ha dinanzi a se un avversario che definire ostico sarebbe riduttivo, ma quasi mai riesce a chiuderlo. I disastri dietro sono compensati con l'ottima proposizione offensiva, come già avvenuto contro la Fiorentina, ma quest'oggi non può bastare.
il gol non è certo nelle sue corde, con medie che lo accompagnano degne di un difensore. Fa tanto lavoro sporco e lo fa bene, ma quando c'è da concludere meglio lasciar perdere.
Una sola ottima palla concretizzabile e la sciupa maldestramente. Il resto della gara è un continuo correre senza uno scopo e tanta imprecisione, nonostante abbia a sua parziale discolpa la mancanza di assistenza da parte dei compagni.
Entra per dare brio offensivo ai suoi, ma riesce solo a farsi ammonire per simulazione e scaldare i guantoni di Sirigu con un tiro da fuori. Di certo più dei compagni oggi schierati dal 1', ma ancora non basta.
Entra per dare brio offensivo ai suoi, ma riesce solo a farsi ammonire per simulazione e scaldare i guantoni di Sirigu con un tiro da fuori. Di certo più dei compagni oggi schierati dal 1', ma ancora non basta.
Tra i peggiori nel primo tempo, non riesce a riscattarsi nella ripresa. Il suo ruolo da jolly non da punti di riferimento agli avversari, ma troppo spesso neppure ai suoi compagni.
Tra i peggiori nel primo tempo, non riesce a riscattarsi nella ripresa. Il suo ruolo da jolly non da punti di riferimento agli avversari, ma troppo spesso neppure ai suoi compagni.
Evitare la retrocessione è ormai un ostacolo insormontabile, ma così anche gettare le basi per la prossima stagione appare complicato.
Evitare la retrocessione è ormai un ostacolo insormontabile, ma così anche gettare le basi per la prossima stagione appare complicato.