La Roma lo lascia sonnecchiante per lunghi tratti, ma si dimostra pronto sull'unico tiro pericoloso effettuato da Dzeko nel primo tempo, sorpreso ma lesto a reagire su una bella conclusione dalla distanza di Florenzi ed esagerato nel deviare in angolo un tiro nettamente fuori di El Shaarawy.
Si mette in mostra con diversi interventi difensivi di pregevole fattura. Leggermente imperfetto in alcuni posizionamenti che gli precludono un voto ancora superiore.
Si mette in mostra con diversi interventi difensivi di pregevole fattura. Leggermente imperfetto in alcuni posizionamenti che gli precludono un voto ancora superiore.
Si fa sorprendere solo una volta da Dzeko nel primo tempo, ma per il resto ennesima partita di grande sostanza difensiva con la quale tiene a bada il bosniaco e blocca Zaniolo in una discesa a rete che si stava rivelando pericolosissima.
Partita non semplice da giudicare la sua. Diversi buoni interventi ma anche due svirgolate da serie inferiore che non ci si aspetta da un giocatore che per il resto sembra essere in partita anche a livello mentale. Se limita le disattenzioni può migliorare molto.
Entra nel finale e non si fa sfuggire l'occasione di mettere anche la sua firma sul derby con il tiro da fuori che fissa il risultato sul 3-0. Cosa chiedere di più dai suoi 17 minuti in campo?
Entra nel finale e non si fa sfuggire l'occasione di mettere anche la sua firma sul derby con il tiro da fuori che fissa il risultato sul 3-0. Cosa chiedere di più dai suoi 17 minuti in campo?
E' in giornata e si vede subito. Più volte crea problemi alla Roma nella sua zona di competenza con gli inserimenti ed è autore di una buona partita anche in fase difensiva.
Entra per dare fiato a Luis Alberto e fa il suo per aiutare il centrocampo a mantenere il controllo della partita fino al fischio finale, senza infamia e senza lode.
Entra per dare fiato a Luis Alberto e fa il suo per aiutare il centrocampo a mantenere il controllo della partita fino al fischio finale, senza infamia e senza lode.
Entra per dare fiato a Luis Alberto e fa il suo per aiutare il centrocampo a mantenere il controllo della partita fino al fischio finale, senza infamia e senza lode.
Nei primi dodici minuti due sgroppate micidiali, nella prima viene steso da Juan Jesus e nella seconda serve a Caicedo l'assist dell'1-0. Si prende un meritato riposo nella fase centrale della partita, ma riprende la bacchetta da direttore d'orchestra in mano dopo l'ora di gioco con altre azioni di pregevole fattura e la sgroppata con la quale si guadagna il rigore del 2-0 nonostante avesse già segnalato alla panchina un problema fisico che lo costringe ad uscire subito dopo.
Nei primi dodici minuti due sgroppate micidiali, nella prima viene steso da Juan Jesus e nella seconda serve a Caicedo l'assist dell'1-0. Si prende un meritato riposo nella fase centrale della partita, ma riprende la bacchetta da direttore d'orchestra in mano dopo l'ora di gioco con altre azioni di pregevole fattura e la sgroppata con la quale si guadagna il rigore del 2-0 nonostante avesse già segnalato alla panchina un problema fisico che lo costringe ad uscire subito dopo.
L'aria di derby gli fa bene. Subito in partita fin dai primi minuti, si rivela prezioso sia nelle sponde sui palloni alti che con la palla fra i piedi. Non è il protagonista assoluto della serata, ma la sua prestazione è senza dubbio positiva.
Pur non al meglio dal punto di vista fisico, è fra i protagonisti nel buon primo tempo della Lazio con un buon numero di palloni portati in avanti e giostrati con successo per creare azioni potenzialmente pericolose. La sostituzione è dipesa solo dalla stanchezza e non certo dal demerito.
Pur non al meglio dal punto di vista fisico, è fra i protagonisti nel buon primo tempo della Lazio con un buon numero di palloni portati in avanti e giostrati con successo per creare azioni potenzialmente pericolose. La sostituzione è dipesa solo dalla stanchezza e non certo dal demerito.
All'interno di una squadra con tanti giocatori in grande giornata serve anche chi fa il suo senza strafare. Oggi questo compito è toccato a Marusic che non è entrato nelle azioni migliori della squadra sia a livello offensivo che difensivo ma non si è messo in luce nemmeno per episodi negativi.
All'interno di una squadra con tanti giocatori in grande giornata serve anche chi fa il suo senza strafare. Oggi questo compito è toccato a Marusic che non è entrato nelle azioni migliori della squadra sia a livello offensivo che difensivo ma non si è messo in luce nemmeno per episodi negativi.
Le dà e le prende a centrocampo come da sua abitudine. Le statistiche sui duelli vinti non sono eccezionali, ma riesce comunque a recuperare diversi palloni e aiuta il centrocampo laziale a tenere botta nel corso dei pochi momenti positivi degli avversari.
Come nelle favole, l'eroe laziale che sembrava fuori combattimento per la partita entra nel finale e in pochi minuti chiude il derby entrando per due volte nella costruzione del 2-0: suo il lancio preciso per Correa e suo il rigore che fa esplodere di gioia i tifosi biancocelesti.
Il suo gol indirizza la partita, l'assist di Correa è pregevole ma lui ci mette del suo superando con freddezza Olsen e insaccando l'1-0. Nel resto della partita combatte quando la palla arriva nella sua zona fino alla sostituzione.
Il suo gol indirizza la partita, l'assist di Correa è pregevole ma lui ci mette del suo superando con freddezza Olsen e insaccando l'1-0. Nel resto della partita combatte quando la palla arriva nella sua zona fino alla sostituzione.
Alla vigilia c'erano molti dubbi sulla tenuta fisica dei suoi ragazzi falcidiati da problemi fisici nelle ultime settimane. A volte però la mente fa correre più dei muscoli ed evidentemente da questo punto di vista Inzaghi ha preparato il derby benissimo, dominandolo all'inizio con alti ritmi e controllandolo e chiudendolo nel finale con ritmi più bassi. Serata di gloria.
Sul primo gol forse è un po' lento nei movimenti anche se la situazione per lui non era semplice, non sembra perfetto nemmeno sulla terza rete di Cataldi a partita ormai comunque abbondantemente chiusa.
Se Fazio è il candidato all'Oscar del peggior centrale difensivo della serata, anche lui non è esente da colpe sul primo gol e la sua prestazione sembra condizionata per tutta la partita dalla giusta ammonizione subita dopo appena cinque minuti di gioco.
Mentalmente è uno dei più in partita e uno dei pochi che prova a impensierire la Lazio, anche con una grande conclusione da lontano. Ha però nel suo score numerosi palloni persi e alcune volte l'eccesso di generosità lo spinge a scoprire un po' troppo la sua fascia di competenza.
Mentalmente è uno dei più in partita e uno dei pochi che prova a impensierire la Lazio, anche con una grande conclusione da lontano. Ha però nel suo score numerosi palloni persi e alcune volte l'eccesso di generosità lo spinge a scoprire un po' troppo la sua fascia di competenza.
Correa è più veloce di lui e Fazio soffre terribilmente questa differenza di passo, che si nota amaramente sia sul primo gol che in occasione del rigore del 2-0. La difesa della Roma paga oltre misura l'assenza di Manolas.
Prestazione non sufficiente nel complesso, a partire da un fuorigioco clamorosamente sbagliato nei primi minuti. Ma il carico maggiore lo mette nel finale, quando riesce a farsi ammonire due volte in un minuto e a causa di questa reazione scomposta alla sconfitta sarà anche squalificato per la prossima partita.
Prestazione non sufficiente nel complesso, a partire da un fuorigioco clamorosamente sbagliato nei primi minuti. Ma il carico maggiore lo mette nel finale, quando riesce a farsi ammonire due volte in un minuto e a causa di questa reazione scomposta alla sconfitta sarà anche squalificato per la prossima partita.
Entra al posto di Zaniolo e non si fa notare molto in positivo né in negativo, ma è pregevole un suo assist per Dzeko nel finale di partita che meriterebbe miglior sorte.
Non è abbastanza incisivo da poter raggiungere la sufficienza, ma c'è da dire che in questa serata sembra il capitano di una nave che imbarca acqua da tutte le parti. Davvero poco ci può fare per metterci una pezza. Si dà comunque da fare vincendo alcuni contrasti, meno incisivo in fase offensiva.
Parte molto male sbagliando tutti i primi palloni che gli capitano a tiro. Migliora nella fase centrale del match quando viene spostato più avanti da Di Francesco e da lì riesce a mettersi in mostra con alcune giocate di qualità. Troppo poche comunque per recuperare una sufficienza.
Parte molto male sbagliando tutti i primi palloni che gli capitano a tiro. Migliora nella fase centrale del match quando viene spostato più avanti da Di Francesco e da lì riesce a mettersi in mostra con alcune giocate di qualità. Troppo poche comunque per recuperare una sufficienza.
Il centrocampo della Roma soffre e fra i tre lui è quello che sembra più in difficoltà sia in fase difensiva che offensiva. Spesso richiamato da Di Francesco, si salva dalla sostituzione solo perché Zaniolo si fa male subito prima del cambio e De Rossi finisce la benzina prima di lui.
Il centrocampo della Roma soffre e fra i tre lui è quello che sembra più in difficoltà sia in fase difensiva che offensiva. Spesso richiamato da Di Francesco, si salva dalla sostituzione solo perché Zaniolo si fa male subito prima del cambio e De Rossi finisce la benzina prima di lui.
Sembra entrare bene in partita dando una scossa alla fase offensiva giallorossa, ma l'errore sotto porta che vanifica la più grossa occasione della Roma oscura l'inizio positivo e lo condanna a un voto meno che sufficiente.
E' uno dei pochissimi della Roma a non soffrire il clima derby. Quando ha la palla fra i piedi prova sempre a saltare l'uomo e a creare qualche occasione pericolosa, a volte ci riesce pure altre viene steso con un fallo o si ritrova di fronte una muraglia umana difficile da superare. Il migliore dei suoi ma sfortunato, al termine di una bellissima sgroppata con la quale arriva quasi al tiro dentro l'area di rigore accusa un problema e chiede la sostituzione.
Prova a lottare con i difensori della Lazio ma un po' perché non è serata per lui e molto perché non lo è per tutta la squadra riesce a crearsi poche occasioni buone per tirare in porta al di là del tiro che sveglia Strakosha nel primo tempo.
Nonostante torni spesso indietro per provare a entrare nel vivo del gioco non ci riesce e la sua pericolosità offensiva è vicina allo zero per tutta la partita. Deve ringraziare Strakosha che para un suo tiro nettamente fuori e illude per un attimo che sia andato vicino al gol prima che il replay ristabilisca la verità...
La Roma entra male in partita fin dall'inizio e lui non riesce mai a trovare la chiave giusta per svoltare la gara. Segnali preoccupanti in vista dell'importantissimo ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Porto.
