Ha grosse responsabilità sulla rete del momentaneo 1-0, lasciando passare il tiro di Spinazzola sul proprio palo. Successivamente chiude per ben due volte su occasioni molto pericolose a favore dei giallorossi. Incolpevole invece sulla rete del definitivo 1-2 siglata da Diawara.
Entra per l'infortunato Igor diventando fondamentale per l'andamento della partita. E' suo infatti il cross su cui Spinazzola interviene maldestramente insaccando alle spalle di Pau Lopez nell'azione del momentaneo pareggio viola.
Nel primo tempo si distingue assieme ai compagni di reparto per l'attenzione messa in campo. Nella ripresa però la sua solidità si va sgretolando e nel finale ha responsabilità sul gol, salendo in ritardo e tenendo in gioco Karsdorp.
Nel primo tempo si distingue assieme ai compagni di reparto per l'attenzione messa in campo. Nella ripresa però la sua solidità si va sgretolando e nel finale ha responsabilità sul gol, salendo in ritardo e tenendo in gioco Karsdorp.
Partita non appariscente dell'esterno viola, chiamato a frenare la verve offensiva di un giocatore come Spinazzola. Non brilla per l'apporto in fase offensiva, ma cerca quanto più possibile di limitare con attenzione l'esterno avversario, riuscendoci solo a fasi alterne.
Nel primo tempo riesce a sventare ogni azione avversaria che passa dalle sue parti, vincendo praticamente tutti i duelli aerei. Nella ripresa complice un po' di stanchezza mostra un po' il fianco agli avversari e soprattutto si fa cogliere completamente alla sprovvista dall'inserimento di Diawara.
Nel primo tempo riesce a sventare ogni azione avversaria che passa dalle sue parti, vincendo praticamente tutti i duelli aerei. Nella ripresa complice un po' di stanchezza mostra un po' il fianco agli avversari e soprattutto si fa cogliere completamente alla sprovvista dall'inserimento di Diawara.
Dà vita ad un bella sfida contro Bruno Peres sulla propria corsia. I due si attaccano senza soluzione di continuità con il viola che spesso e volentieri riesce ad avere la meglio, trovando in Ribery una sponda ideale per i giochi nello stretto. Sfortunatamente la sua partita dura meno di un tempo a causa di un infortunio occorsogli dopo un contrasto con lo stesso Bruno Peres.
L'argentino mette in campo tutta la grinta che ha, riuscendo a vincere più del 50% dei duelli di cui è protagonista, aggiungendoci 3 intercetti e 3 respinte. Come i compagni di reparto però nella ripresa il suo livello scende, soffrendo maggiormente le folate offensive dei trequartisti avversari.
Dovrebbe essere l'uomo che detta i tempi di gioco nella formazione di Prandelli. Invece l'ex Bologna si fa bloccare con fin troppa facilità da Diawara. La pressione dell'avversario lo costringe spesso a sbagliare la precisione dei passaggi, ma la sua serata "no" viene certificata anche sui calci da fermo con cui non riesce ad incidere come al solito.
Dovrebbe essere l'uomo che detta i tempi di gioco nella formazione di Prandelli. Invece l'ex Bologna si fa bloccare con fin troppa facilità da Diawara. La pressione dell'avversario lo costringe spesso a sbagliare la precisione dei passaggi, ma la sua serata "no" viene certificata anche sui calci da fermo con cui non riesce ad incidere come al solito.
Prestazione discontinua per il numero 10 viola. Nella prima frazione sembra essere per lunghi tratti fuori dalla partita, poi si accende improvvisamente allargandosi sulla fascia e tentando di mettere in mezzo un cross pericoloso. Sul finale del primo tempo scatta un attimo in ritardo su un invitante assist di Ribery, permettendo a Pau Lopez di intervenire. E' costretto ad uscire per un infortunio muscolare pochi minuti dopo l'inizio del secondo tempo.
Prestazione discontinua per il numero 10 viola. Nella prima frazione sembra essere per lunghi tratti fuori dalla partita, poi si accende improvvisamente allargandosi sulla fascia e tentando di mettere in mezzo un cross pericoloso. Sul finale del primo tempo scatta un attimo in ritardo su un invitante assist di Ribery, permettendo a Pau Lopez di intervenire. E' costretto ad uscire per un infortunio muscolare pochi minuti dopo l'inizio del secondo tempo.
Prandelli lo manda in campo con il preciso compito di soffocare le fonti di gioco giallorosse. L'ex Verona è costretto a girovagare per il campo sulle tracce di Veretout, Pellegrini e Mkhitaryan. Tutto questo sforzo fisico lo porta ad essere poco incisivo e presente in fase di costruzione.
Prandelli lo manda in campo con il preciso compito di soffocare le fonti di gioco giallorosse. L'ex Verona è costretto a girovagare per il campo sulle tracce di Veretout, Pellegrini e Mkhitaryan. Tutto questo sforzo fisico lo porta ad essere poco incisivo e presente in fase di costruzione.
Nel primo tempo è senza ombra di dubbio il migliore della Fiorentina. Con la sua classe si lancia in slalom in mezzo ai difensori avversari, spingendo diverse azioni di contropiede. Nella ripresa dà il là all'azione che porta al pareggio, ma poco dopo si mangia la possibile occasione per ribaltare il risultato. Per evitare di sbilanciare la squadra Prandelli lo richiama in panchina.
Il punto più alto della sua partita è la partecipazione all'azione che ha portato alla rete del momentaneo pareggio viola. Per il resto prestazione generosa nel cercare di aprire i varchi per Ribery finendo però con l'essere poco incisivo all'interno dei sedici metri avversari.
Entra con la Roma in vantaggio per sostituire l'infortunato Castrovilli ed aumentare il peso offensivo della propria squadra. Nel tempo a sua disposizione non riesce però mai a trovare lo spazio giusto per incidere sull'andamento della gara.
Prepara la partita molto bene, portando i suoi ad un livello di attenzione importante ed utile a bloccare le iniziative dei talentuosi trequartisti avversari. La sensazione però è che i suoi cambi rovinino questo equilibrio e non appare un caso che dopo l'uscita di Ribery la Roma riesca a prendere il sopravvento.
Prepara la partita molto bene, portando i suoi ad un livello di attenzione importante ed utile a bloccare le iniziative dei talentuosi trequartisti avversari. La sensazione però è che i suoi cambi rovinino questo equilibrio e non appare un caso che dopo l'uscita di Ribery la Roma riesca a prendere il sopravvento.
Nel primo tempo tiene a lungo a galla i suoi con almeno due interventi importanti, di cui uno molto coraggioso in uscita bassa sui piedi di Castrovilli sull'invito in profondità di Ribery. Incolpevole sul gol, per il resto ordinaria amministrazione anche se c'è qualche errore di troppo nel gioco con i piedi.
Nel primo tempo tiene a lungo a galla i suoi con almeno due interventi importanti, di cui uno molto coraggioso in uscita bassa sui piedi di Castrovilli sull'invito in profondità di Ribery. Incolpevole sul gol, per il resto ordinaria amministrazione anche se c'è qualche errore di troppo nel gioco con i piedi.
Nel primo tempo si rende protagonista di diverse iniziative interessanti, soprattutto in combinazione con Lorenzo Pellegrini. Con l'andare dei minuti però Igor gli prende bene le misure costringendolo spesso a restare basso nella propria metà campo.
Questa è stata decisamente la sua serata. Inizia la partita molto bene con diverse azioni interessanti create in combinazione con Veretout. Nel secondo tempo trova il movimento giusto per battere l'attenta retroguardia viola, poi rovina quanto di buono fatto in precedenza, regalando di fatto la rete del momentaneo pareggio alla Fiorentina con un intervento goffissimo sul cross di Biraghi.
Entra per Bruno Peres riuscendo a fare quello che il brasiliano non era riuscito a fare. Nel momento saliente dell'azione e della partita trova lo spiraglio giusto per piazzare un cross pericolo su cui Diawara si avventa segnando la rete del definitivo 1-2.
Entra per Bruno Peres riuscendo a fare quello che il brasiliano non era riuscito a fare. Nel momento saliente dell'azione e della partita trova lo spiraglio giusto per piazzare un cross pericolo su cui Diawara si avventa segnando la rete del definitivo 1-2.
Soffre un po' troppo la verve di Ribery nel primo tempo. Nella ripresa si rende protagonista in positivo fornendo l'assist per il momentaneo vantaggio siglato da Spinazzola.
L'ex Verona chiude il suo match con il 100% di contrasti vinti ed un'ottima percentuale di duelli aerei vinti. Utile anche in fase di costruzione con una buona percentuale di passaggi realizzati.
Si impone con una prestazione di grande quantità, sporcando molti possessi avversari e costringendo la Fiorentina a sbagliare. Nel finale corona la sua grande prestazione con la rete che decide la gara.
Partita molto interessante quella del trequartista giallorosso. Nel primo tempo è l'unico dei suoi che riesce ad impegnare il portiere avversario, nella ripresa si muove in continuazione cercando di portare il proprio marcatore fuori della zona di competenza, aprendo i varchi per i compagni di squadra.
Vista l'emergenza Fonseca lo schiera ancora al centro della difesa, affidandogli i compiti di costruzione della manovra dal basso. Il numero 4 si piazza lì nel mezzo palesando qualche incertezza sia in fase di non possesso che quando si è trattato di aprire il gioco sulle fasce.
Fonseca lo sposta qualche metro più avanti, sganciandolo dai compiti di pura regia. Il francese riesce ad approfittare di questa nuova posizione per cogliere alle spalle i difensori avversari. Combina diverse volte con Spinazzola, creando diverse trame di gioco interessanti. Nel secondo tempo si deve arrendere ad un brutto infortunio muscolare, esce tra le lacrime senza riuscire ad appoggiare la gamba a terra.
L'armeno non è decisamente in serata: prova a muoversi tra le linee cercando varchi utili, i compagni si fidano di lui e lo servono spesso, ma quando entra in possesso di palla sembra essere un po' troppo confuso. Spesso fa la scelta sbagliata, condendola con troppa imprecisione per un giocatore della sua classe.
L'armeno non è decisamente in serata: prova a muoversi tra le linee cercando varchi utili, i compagni si fidano di lui e lo servono spesso, ma quando entra in possesso di palla sembra essere un po' troppo confuso. Spesso fa la scelta sbagliata, condendola con troppa imprecisione per un giocatore della sua classe.
Entra per un Mkhitaryan in serata decisamente negativa. Avrebbe l'occasione di rendersi pericoloso all'interno dei sedici metri avversari, invece si perde con il pallone tra i piedi finendo con il concludere addosso al difensore più vicino a lui e vanificando una buona occasione.
Mandato in campo al posto dell'infortunato Veretout lo spagnolo cerca di farsi vedere dai compagni di squadra in posizioni potenzialmente pericolose. Riesce a toccare diversi palloni, ma al momento di trasformare il possesso in una giocata pericolosa pecca di precisione, vanificando quanto di buon fatto in precedenza.
Mandato in campo al posto dell'infortunato Veretout lo spagnolo cerca di farsi vedere dai compagni di squadra in posizioni potenzialmente pericolose. Riesce a toccare diversi palloni, ma al momento di trasformare il possesso in una giocata pericolosa pecca di precisione, vanificando quanto di buon fatto in precedenza.
Mandato in campo al posto dell'infortunato Veretout lo spagnolo cerca di farsi vedere dai compagni di squadra in posizioni potenzialmente pericolose. Riesce a toccare diversi palloni, ma al momento di trasformare il possesso in una giocata pericolosa pecca di precisione, vanificando quanto di buon fatto in precedenza.
Fonseca lo conferma riferimento centrale dell'attacco giallorosso, ma questa sera non sembra essere la scelta giusta. La difesa della Fiorentina lo sovrasta dal punto di vista fisico non lasciandogli la possibilità di incidere in nessun modo sulla partita.
In avvio di partita la sua squadra parte meglio, poi la Fiorentina sale di livello trovando le giuste contromisure. Queste situazioni non fanno scomporre il tecnico giallorosso che sceglie gli uomini giusti su cui puntare quando si è trattato di attaccare nel finale per arrivare alla vittoria.
In avvio di partita la sua squadra parte meglio, poi la Fiorentina sale di livello trovando le giuste contromisure. Queste situazioni non fanno scomporre il tecnico giallorosso che sceglie gli uomini giusti su cui puntare quando si è trattato di attaccare nel finale per arrivare alla vittoria.
