Cinque gol subiti: intuisce la direzione ma non gli riesce di respingere fuori dalla porta il tiro dal dischetto di Vlahovic, bruttissima l'opposizione sul tiro di Dalbert che vale poi la rete del 4-0 firmata ancora dal serbo.
Il migliore della sua retroguardia, di errori grossolani non ne commette e riesce anche a sbrogliare qualche situazione delicata sebbene il contorno non aiuti. Dragowski gli nega il gol con una splendida parata sul finire di primo tempo.
Nell'azione del gol del vantaggio viola viene asfaltato da Vlahovic, si prende poi un'ammonizione dopo il secondo gol del serbo, prima del secondo giallo che arriva per il braccio largo su Pezzella al 40'. Calcio di rigore e Sampdoria in dieci uomini: un disastro.
Non riesce mai ad opporsi con decisione e concretezza: insieme a Thorsby è sfortunato protagonista della prima rete viola, ma in diverse occasioni con maggiore convinzione e prontezza potrebbe fare di più. Non esce sul tiro da fuori di Chiesa che vale il 5-0.
Ha due clamorose occasioni in avanti per accorciare le distanze, non è un attaccante e sbaglia in maniera incredibile. Dietro si soffre e tanto, nel finale si rifà vivo in avanti prima con una galoppata palla al piede e poi con il cross per Gabbadini che segna il gol della bandiera.
Torna dal 1', settima presenza con la maglia della Sampdoria in questa stagione. Non ha un gran minutaggio nelle gambe, nel disastroso primo tempo doriano riesce comunque a vincere più di un duello in mezzo al campo. Badelj lo stende due volte: prima giallo al 35', poi altro giallo e rosso al 44'. Sostituito da Vieira a fine primo tempo.
Entra al 46' al posto di Thorsby ma non riesce a dare nessuna particolare svolta al match: anche lui soffre nel rincorrere Lirola e compagni e non riesce a contrattaccare.
Entra al 46' al posto di Thorsby ma non riesce a dare nessuna particolare svolta al match: anche lui soffre nel rincorrere Lirola e compagni e non riesce a contrattaccare.
Manca organizzazione in mezzo al campo, lui corre e spesso rintuzza gli avversari ma tante altre volte non riesce ad arrestarli; poche giocate di qualità, sulle corsie esterne i viola hanno vita facile con Lirola ma anche con Dalbert.
Dopo la splendida doppietta al Torino, male oggi l'uruguaiano: il fallo di mano in area al 18' costa un calcio di rigore. In avanti prova come al solito ad inventare, a sprazzi ci riesce con le battute dei calci da fermo (Colley spreca) e un lancio illuminante per Quagliarella, ma nessuno dei tentativi si concretizza e perde qualche palla sanguinosa. Esce al 67' per Depaoli.
Entra al 46' al posto di Bertolacci e non cambiano le cose: un suo colpo di testa termina a lato, in mezzo al campo non riesce a fare da diga e i viola hanno ancora vita facile.
Il norvegese classe'96 si rende subito sfortunato protagonista con l'autorete sul cross verso il centro di Vlahovic. Prova qualche fiammata in avanti con gli inserimenti ma è sempre poco preciso. Viene sostituito da Jankto dopo la fine del primo tempo.
Si sbatte per creare occasioni nonostante il risultato netto a favore dei viola, alla fine riesce a trovare la gioia personale con i colpo di testa al 90' che vale il gol della bandiera. Ha il merito di non mollare, ma spesso è poco lucido nelle scelte.
Si sbatte per creare occasioni nonostante il risultato netto a favore dei viola, alla fine riesce a trovare la gioia personale con i colpo di testa al 90' che vale il gol della bandiera. Ha il merito di non mollare, ma spesso è poco lucido nelle scelte.
Non è il solito killer davanti alla porta, sbaglia sia nel primo tempo quando potrebbe riportare sotto i suoi ma spara fuori, sia su un bell'assist di Ramirez ad inizio ripresa. Deludente il suo apporto quest'oggi.
Non gli riesce di chiudere a porta inviolata, ma compie un intervento spettacolare sul finire del primo tempo su Tonelli ed è ancora bravissimo nella ripresa su Quagliarella e una punizione di Ramirez.
Non gli riesce di chiudere a porta inviolata, ma compie un intervento spettacolare sul finire del primo tempo su Tonelli ed è ancora bravissimo nella ripresa su Quagliarella e una punizione di Ramirez.
Per l'uruguaiano quest'oggi giornata abbastanza tranquilla, pochi grattacapi difensivi, non si mette in gran mostra, ma svolge senza patemi il suo compito.
Una furia l'esterno quest'oggi lungo la corsia: si sovrappone con continuità, mette in mostra una gran gamba e un buon dribbling, scodella cross a più riprese, dà il là a Chiesa per il 5-0. Risolutivo anche dietro con due splendidi salvataggi.
Buona anche la sua spinta lungo la corsia, sebbene dall'altra parte Lirola faccia ancora meglio. Impegna Audero nell'occasione del quarto gol, poi il tap-in di Vlahovic. Dimostra di avere un'ottima gamba, non soffre dietro.
Buona anche la sua spinta lungo la corsia, sebbene dall'altra parte Lirola faccia ancora meglio. Impegna Audero nell'occasione del quarto gol, poi il tap-in di Vlahovic. Dimostra di avere un'ottima gamba, non soffre dietro.
Pochi problemi dietro, riesce a limitare Quagliarella, è decisivo davanti nell'occasione dell'espulsione di Murru: al 40' il contatto con il terzino doriano vale anche il calcio di rigore.
Pochi problemi dietro, riesce a limitare Quagliarella, è decisivo davanti nell'occasione dell'espulsione di Murru: al 40' il contatto con il terzino doriano vale anche il calcio di rigore.
Pochi problemi dietro, riesce a limitare Quagliarella, è decisivo davanti nell'occasione dell'espulsione di Murru: al 40' il contatto con il terzino doriano vale anche il calcio di rigore.
Il croato torna titolare dopo sei gare. Un buon primo tempo a dettare i ritmi e a recuperare in mezzo al campo rovinato dall'eccessiva foga: due interventi fallosi e ingenui su Bertolacci gli costano due ammonizioni. Lascia i suoi in dieci uomini al 44' con la parità numerica che viene ristabilita.
Prima presenza con la nuova maglia, qualche buon recupero palla e un tentativo da fuori, niente di eclatante, ma inizia a rimettere minutaggio nelle gambe dopo lo stop. Viene sostituito al 71' da Benassi.
Prima presenza con la nuova maglia, qualche buon recupero palla e un tentativo da fuori, niente di eclatante, ma inizia a rimettere minutaggio nelle gambe dopo lo stop. Viene sostituito al 71' da Benassi.
Entra al 68' al posto di Castrovilli, quando la gara non ha più molto da dire, gestisce palla senza correre rischi e si porta un paio di volte al cross. Normale amministrazione, senza demeritare.
Si vede poco nel primo tempo: trasforma dal dischetto e fa 3-0 al 40', ma è molto più ispirato nella ripresa. Coglie due pali, di cui uno con un bel tiro dalla distanza. Poi riesce a trovare la doppietta personale al 78': ancora una gran botta da fuori e rete del 5-0. Esce felice all'81' per fare spazio a Ghezzal.
Un'ottima gara per il numero 8 che riesce ad innescare i compagni con facilità e precisione. Aiuta la manovra offensiva dei suoi, dà il via all'azione del 4-0 finalizzata da Vlahovic, dimostra di avere idee e qualità. Esce al 68' per fare posto a Pulgar.
Un'ottima gara per il numero 8 che riesce ad innescare i compagni con facilità e precisione. Aiuta la manovra offensiva dei suoi, dà il via all'azione del 4-0 finalizzata da Vlahovic, dimostra di avere idee e qualità. Esce al 68' per fare posto a Pulgar.
Sa fare male con la sua velocità, da una sua percussione nasce il gol dell'1-0 con l'autorete di Thorsby. Realizza dal dischetto al 18' la rete che vale il 2-0. Nella ripresa il tap-in vincente sua respinta di Audero (tiro di Dalbert) e la doppietta personale. Il serbo classe 2000 è un altro bel patrimonio per la Fiorentina.
Una gran vittoria netta in una sfida importante per la salvezza, sale a quota 28 in classifica dopo due sconfitte e può essere sicuramente contento per quanto fatto vedere dai suoi che possono ambire a continuare il campionato in maniera più spensierata e spettacolare.
