Tocca il pallone solo in un paio di uscite comode, per il resto solo ordinaria amministrazione. Serata serena.
A sinistra non riesce quasi mai a dare il meglio di sè, essendo costretto a fare i conti con doti tecniche non eccelse ed un piede debole continuamente sollecitato. Poco presente avanti, così così dietro: non la sua migliore serata.
Solita statua d'ebano nel giardino di casa, solita grinta, solita progressione: un difensore completo e maturo. Un po' irruento in alcune occasioni, ma resta sempre un corazziere.
Contro la sua ex squadra sfodera una prestazione leggermente titubante nei primi minuti, accendendosi però sulla distanza e ritrovando sicurezza nei suoi mezzi col passare dei minuti. Alla fine, poche sbavature.
Lui ed Aina si scambiano favori in continuazione su quella corsia, alternando sgroppate e chiusure difensive con abnegazione ed un po' di frettolosità. Alla fine, pari e patta e nessun vincitore.
Nel primo tempo è fra i migliori, ma nella ripresa cala in maniera sensibile, pur riciclandosi discretamente anche in mediana. Qualche strappo notevole, qualche pallone banale perso: pesati sulla bilancia, i suoi errori si annullano.
Nel primo tempo è fra i migliori, ma nella ripresa cala in maniera sensibile, pur riciclandosi discretamente anche in mediana. Qualche strappo notevole, qualche pallone banale perso: pesati sulla bilancia, i suoi errori si annullano.
La voglia di spaccare il mondo c'è, ma tra il dire ed il fare ci sono di mezzo ventuno altri giocatori ed il buon Simone non riesce davvero a trovare mai lo spunto vincente, seppur i minuti concessi siano stati pochini.
Quando al novantesimo si fa tutto il campo per contrastare un contropiede da 2 contro 1 del Torino, tutto il San Paolo si alza ad applaudirlo. Negli ottantanove minuti precedenti, niente e nessuno era riuscito a superare il ponte levatoio che ha deciso di issare a metà campo. Insuperabile.
Il nuovo ruolo in cui è costretto a disimpegnarsi nelle ultime settimane sembra stargli a tratti stretto ed a tratti largo, ma ogni tanto se ne esce con qualche giocata che lascia tutti a bocca aperta. Crescerà, come ha sempre fatto in carriera.
Tanta corsa, buone idee, poca concretezza negli ultimi metri: stasera non riesce mai a trovare il guizzo vincente, nonostante le intenzioni fossero più che positive.
Tanta corsa, buone idee, poca concretezza negli ultimi metri: stasera non riesce mai a trovare il guizzo vincente, nonostante le intenzioni fossero più che positive.
Il palo che prende nel secondo tempo grida ancora vendetta, ma già nel primo tempo non era stato lucido abbastanza da freddare Sirigu quasi a tu per tu con lui. Anche stasera, prova leggermente incolore per il neo capitano azzurro: la fascia dovrà caricarlo di responsabilità, e non di ansie.
Il palo che prende nel secondo tempo grida ancora vendetta, ma già nel primo tempo non era stato lucido abbastanza da freddare Sirigu quasi a tu per tu con lui. Anche stasera, prova leggermente incolore per il neo capitano azzurro: la fascia dovrà caricarlo di responsabilità, e non di ansie.
Cerca di metterci l'anima in venti minuti scarsi, trovando buone combinazioni coi compagni senza però mai andare alla conclusione in maniera pericolosa. Forse avrebbe meritato qualche minutino in più.
Le palle gol più ghiotte della partita arrivano tutte sui suoi piedi, stasera freddi come ghiacciai: si muove tanto, è vero, ma stasera buona parte delle responsabilità per la mancata vittoria pesano sono sulle sue spalle.
La squadra, come al solito, è ben messa in campo e concede pochissimo agli avversari, ma 6 punti in 4 partite sono oggettivamente pochini se crei così tanto.. Tocca a lui ridare stimoli alla squadra per un finale di stagione che appare sempre più floscio.
Nessuna parata pazzesca, ma tante pezze messe al posto giusto ed al momento giusto. Una delle stagioni migliori della carriera: Chapeau.
Nel "suo" stadio tira fuori l'ennesima prestazione da grinta e muscoli, sbagliando poco e nulla ed annullando spesso e volentieri il diretto avversario. Qualche rimpianto in casa Napoli?
Nel "suo" stadio tira fuori l'ennesima prestazione da grinta e muscoli, sbagliando poco e nulla ed annullando spesso e volentieri il diretto avversario. Qualche rimpianto in casa Napoli?
Risulta quasi difficile ricordarsi di qualche sua giocata in questa partita, eccezion fatta per un colpo di testa sbilenco in area avversaria e qualche sgroppata. Anonimo.
Risulta quasi difficile ricordarsi di qualche sua giocata in questa partita, eccezion fatta per un colpo di testa sbilenco in area avversaria e qualche sgroppata. Anonimo.
Unico insufficiente della difesa del Toro: un po' affrettato palla al piede ed unico a soffrire Milik fra i tre centrali. Per fortuna, nessuna conseguenza sul risultato.
Questo nuovo ruolo da mezz'ala sembra perfetto per lui, libero di inserirsi e difendere sfruttando le sue caratteristiche migliori: la corsa ed il piede educato. La sua carriera potrebbe essersi allungata di un bel po', grazie a questa intuizione.
Copre da solo qualsiasi buco difensivo nasca nelle retrovie della squadra granata, annullando Milik ed Insigne con una facilità spesso disarmante. La sua seconda stagione in granata lo sta consacrando come uno dei migliori interpreti della difesa a 3 del nostro campionato: applausi meritatissimi.
Fisicamente è a tratti straripante, ma lui e Malcuit si divertono ad alternare cose positive ed altre negative con discreta facilità. Benissimo in un paio di chiusure, troppo scialbo in appoggio e quando spreca un contropiede potenzialmente letale.
Molto presente in area amica ed anche in qualche sgroppata nella metà campo avversaria, Mazzarri lo richiama in panchina per un giallo che avrebbe potuto risparmiarsi. Nel complesso, comunque, prestazione sufficiente.
Fa sicuramente meglio di Berenguer in termini di sostanza e forma, pur non facendosi notare moltissimo. Le chiavi del centrocampo devono tornare ad essere sue, e stasera ha fatto un piccolo passo verso il bersaglio grosso.
Fa sicuramente meglio di Berenguer in termini di sostanza e forma, pur non facendosi notare moltissimo. Le chiavi del centrocampo devono tornare ad essere sue, e stasera ha fatto un piccolo passo verso il bersaglio grosso.
Ci mette muscoli ed anche geometrie interessanti, calando solo nella parte finale del match. L'ennesima buona scoperta mazzarriana.
Parte benino, poi letteralmente scompare dal campo sino alla sostituzione. Cerca di dialogare con Belotti e di svariare molto in ampiezza, ma con pochi risultati tangibili.
Il suo ingresso dà nuova linfa al centrocampo granata, che sfrutta i suoi muscoli ed i suoi centimetri per barricare più facilmente le linee di passaggio avversarie. Presente a sè stesso come non accadeva da un po'.
Il suo ingresso dà nuova linfa al centrocampo granata, che sfrutta i suoi muscoli ed i suoi centimetri per barricare più facilmente le linee di passaggio avversarie. Presente a sè stesso come non accadeva da un po'.
Quanto corre il Gallo! Di palloni giocabili in area ne arrivano zero, ma lui riesce sempre e comunque a rendersi utile per la squadra, dannandosi l'anima su ogni singolo rimpallo, su ogni singola sportellata. Encomiabile.
Quanto corre il Gallo! Di palloni giocabili in area ne arrivano zero, ma lui riesce sempre e comunque a rendersi utile per la squadra, dannandosi l'anima su ogni singolo rimpallo, su ogni singola sportellata. Encomiabile.
Quanto corre il Gallo! Di palloni giocabili in area ne arrivano zero, ma lui riesce sempre e comunque a rendersi utile per la squadra, dannandosi l'anima su ogni singolo rimpallo, su ogni singola sportellata. Encomiabile.
Una ventina scarsa di minuti passati a correre e a dare profondità alla squadra, aiutando anche in fase passiva. Bravo.
Una ventina scarsa di minuti passati a correre e a dare profondità alla squadra, aiutando anche in fase passiva. Bravo.
Come l'anno scorso, porta via dalla sua Napoli un punto prezioso, pur senza brillare mai per qualità del gioco ma mettendo in mostra la solita, granitica, concretezza. Bene così, Walter!
Come l'anno scorso, porta via dalla sua Napoli un punto prezioso, pur senza brillare mai per qualità del gioco ma mettendo in mostra la solita, granitica, concretezza. Bene così, Walter!