
Un intervento nella ripresa che da solo vale il prezzo del biglietto, poi normale amministrazione.
Un intervento nella ripresa che da solo vale il prezzo del biglietto, poi normale amministrazione.
Un intervento nella ripresa che da solo vale il prezzo del biglietto, poi normale amministrazione.
Non una gara negativa, ma qualche disattenzione di troppo che avrebbe potuto costar cara.
Il migliore del pacchetto difensivo, alterna buone chiusure a ottimi spunti a sostegno di centrocampo e attacco, gara quasi perfetta.
Uno degli eroi della promozione è tornato a casa e il suo apporto è subito fondamentale. Ciò che si nota è la semplicità con cui fa ogni cosa. Caratteristica che gli vale la sufficienza piena.
Non una gara negativa ma le responsabilità in occasione del gol di Gilardino sono quasi tutte sue.
Perde il contrasto su Quaison nel primo gol e si fa superare da Vazquez nel secondo. Nel primo tempo nel complesso non una gara negativa, ma ai punti la sufficienza appare eccessiva.
Perde il contrasto su Quaison nel primo gol e si fa superare da Vazquez nel secondo. Nel primo tempo nel complesso non una gara negativa, ma ai punti la sufficienza appare eccessiva.
Troppe imprecisioni, troppe disattenzioni. Due buone chiusure che non gli valgono la palma di peggiore tra i peggiori ma nulla più
Il migliore della gara per 92'59'', poi il disastro con quel pallone non servito a Lasagna che sarebbe valso i 3 punti sicuri. Poco altro da aggiungere, udiamo il tonfo della sua testa contro il muro a kilometri di distanza.
Il migliore della gara per 92'59'', poi il disastro con quel pallone non servito a Lasagna che sarebbe valso i 3 punti sicuri. Poco altro da aggiungere, udiamo il tonfo della sua testa contro il muro a kilometri di distanza.
Il migliore della gara per 92'59'', poi il disastro con quel pallone non servito a Lasagna che sarebbe valso i 3 punti sicuri. Poco altro da aggiungere, udiamo il tonfo della sua testa contro il muro a kilometri di distanza.
Non trova il terzo gol sonsecutivo ma ci prova. A centrocampo una sicurezza.
Non trova il terzo gol sonsecutivo ma ci prova. A centrocampo una sicurezza.
Non trova il terzo gol sonsecutivo ma ci prova. A centrocampo una sicurezza.
L'uomo in meno del Carpi nel primo tempo. Inizia bene ma termina male, sbagliando passaggi elementari, prendendo un giallo evitabile e lasciando il campo al 45' in favore di Lasagna.
L'uomo in meno del Carpi nel primo tempo. Inizia bene ma termina male, sbagliando passaggi elementari, prendendo un giallo evitabile e lasciando il campo al 45' in favore di Lasagna.
Entra in campo nel Carpi 2.0 e contribuisce con i suoi ritimi a rigenerare i suoi, riuscendoci perfettamente.
Matteo da Cagliari si prende il Carpi a colpi di giocate e gol, suona il rock al Braglia e manda in confusione Goldaniga che lo stende goffamente. Il modo in cui palleggia isolato nel parapiglia post concessione del rigore rimarrà nella memoria del match.
L'eroe di San Siro avrebbe potuto aggiungere un'altra pietra al suo sogno ma Di Gaudio gli nega la gioia. Di questo passo le occasioni non mancheranno.
Qualche spunto, più di un'iniziativa ma la solitudine offensiva di cui soffre gli sono letali.
Se cercate una valutazione su Castori, scovatela nel fatto che sbaglia tutto il possibile nel primo tempo ma corregge ogni sbavatura nella ripresa. Alla definizione "sufficienza ed equilibrio in un match", presto troveremo la sua immagine.
Se cercate una valutazione su Castori, scovatela nel fatto che sbaglia tutto il possibile nel primo tempo ma corregge ogni sbavatura nella ripresa. Alla definizione "sufficienza ed equilibrio in un match", presto troveremo la sua immagine.
I tiri verso la sua porta latitano e l'unico intervento degno di nota è il cross errato di Lollo sul quale è sufficientemente attento.
La sua una buona gara ma la facilità con la quale abbatte Mancosu in occasione del rigore è da titolare in tribuna da qui a fine anno.
Una gara a fasi alterne condita da molte disattenzioni ma la chiusura su Di Gaudio nel finale e l'immobilismo dettato a Mbakogu gli valgono la sufficienza.
Una gara a fasi alterne condita da molte disattenzioni ma la chiusura su Di Gaudio nel finale e l'immobilismo dettato a Mbakogu gli valgono la sufficienza.
Qualche errore di troppo nel primo tempo ma cresce nella ripresa, senza ostentare.
Il migliore della gara senza dubbi, quando accellera non v'è avversario che possa trattenerlo. È una chioccia, ma nel primo tempo assume per un attimo fattezze da pulcino, sbagliando due elementari palloni e mandando in bestia Tedesco.
Il migliore della gara senza dubbi, quando accellera non v'è avversario che possa trattenerlo. È una chioccia, ma nel primo tempo assume per un attimo fattezze da pulcino, sbagliando due elementari palloni e mandando in bestia Tedesco.
Gara disciplinata senza errori e senza il desiderio di voler rubare la scena.
Gara disciplinata senza errori e senza il desiderio di voler rubare la scena.
Inizia male ma serve a Gilardino il passaggio che verrà trasformato in rete e nel secondo tempo si fa spesso carico dell'intero centrocampo rosanero senza demeritare.
Inizia male ma serve a Gilardino il passaggio che verrà trasformato in rete e nel secondo tempo si fa spesso carico dell'intero centrocampo rosanero senza demeritare.
Vedi Chochev e aggiungi più corsa e tenacia e meno disciplina tecnica.
Vedi Chochev e aggiungi più corsa e tenacia e meno disciplina tecnica.
Non la sua migliore gara, condita da qualche errore di troppo e più di un'imprecisione. Mette, tuttavia, lo zampino in occasione del gol e tanto basta per la gara odierna.
L'ex Milan messo in campo nel migliore momento avversario viene tramortito dagli eventi e riesce appena a reagire.
L'ex Milan messo in campo nel migliore momento avversario viene tramortito dagli eventi e riesce appena a reagire.
Due errori a tu per tu con Belec fanno rimpiangere Gilardino e perdere i tre punti ai rosanero.
Vi sono alcuni giocatori che impegano una carriera per stupire il proprio pubblico e gli avversari, al Mudo bastano pochi minuti in ogni partita. Poco concreto e troppo distante dalla porta avversaria, ma se avesse avuto compagni affamati come lui, parleremmo di altro.
Vi sono alcuni giocatori che impegano una carriera per stupire il proprio pubblico e gli avversari, al Mudo bastano pochi minuti in ogni partita. Poco concreto e troppo distante dalla porta avversaria, ma se avesse avuto compagni affamati come lui, parleremmo di altro.
Suona il violino più famoso del calcio italiano e intona una melodia rara e deliziosa. Rara come il numero dei palloni che i compagni mettono nella sua disponibilità, deliziosa come il tocco con il quale si libera di Romagnoli, si sposta il pallone sul sinistro e supera Belec.
Su chi comandi davvero nella panchina rosanero siamo già certi, chi abbia deciso il cambio che ha messo fuori Gilardino e Quaison regalando metà campo al Carpi, vorremmo davvero saperlo. Ottimi gli uomini messi in campo all'inizio, male negli aggiustamenti.