Il Cagliari lo impegna poco e lui risponde presente. Sempre prezioso nella costruzione del gioco, è ormai un pupillo di Inzaghi.
Il Cagliari lo impegna poco e lui risponde presente. Sempre prezioso nella costruzione del gioco, è ormai un pupillo di Inzaghi.
Non era al meglio, ma ha stretto i denti e nel primo tempo si è visto tanto. A fatica sulle incursioni di Nandez e Zappa, piano piano migliora nella ripresa e guadagna la sufficienza. Fra tre gare sarà il giocatore della storia della Lazio con più presenze.
Non era al meglio, ma ha stretto i denti e nel primo tempo si è visto tanto. A fatica sulle incursioni di Nandez e Zappa, piano piano migliora nella ripresa e guadagna la sufficienza. Fra tre gare sarà il giocatore della storia della Lazio con più presenze.
E' come suo solito insuperabile; Di Francesco sceglie il fisico di Pavoletti e avversari così gasano ancora di più il 33 biancoceleste, che infiocchetta la solita ottima prestazione con il lancio perfetto da cui nasce il gol vittoria.
E' come suo solito insuperabile; Di Francesco sceglie il fisico di Pavoletti e avversari così gasano ancora di più il 33 biancoceleste, che infiocchetta la solita ottima prestazione con il lancio perfetto da cui nasce il gol vittoria.
Stra ri-acquistando sempre di più la condizione fisica, e sarà per Inzaghi un'arma importante in più da usare nella seconda metà di campionato.
La Lazio gioca molto bene palla a terra, ma quando non ci riesce sa che può sempre alzarla verso il suo colosso lì davanti. Alla fine trova la sponda giusta sovrastando Rugani e regalando a Immobile il gol da tre punti, pesantissimi.
Paradossalmente si fa quasi più notare per la fase difensiva, sempre molto attenta e piena di palle recuperate. Non disdegna le incursioni offensive, ma Cragno gli nega la gioia del gol.
Non riesce a sprigionare la sua velocità e alla lunga perde il duello con Zappa. Non va troppo meglio quando viene traslocato sulla fascia opposta.
Non riesce a sprigionare la sua velocità e alla lunga perde il duello con Zappa. Non va troppo meglio quando viene traslocato sulla fascia opposta.
Non riesce a sprigionare la sua velocità e alla lunga perde il duello con Zappa. Non va troppo meglio quando viene traslocato sulla fascia opposta.
Grandissima partita del numero 6 della Lazio, che argina benissimo (quasi annullando) sia Nainggolan che Joao Pedro, senza perdere la lucidità in fase di impostazione. Determinante.
Grandissima partita del numero 6 della Lazio, che argina benissimo (quasi annullando) sia Nainggolan che Joao Pedro, senza perdere la lucidità in fase di impostazione. Determinante.
Non è lucido come suo solito ma si conferma spina nel fianco di ogni difesa. Fa più fatica con Lykogiannis, mentre sfonda come vuole con Tripaldelli. Prima di uscire si regala un'ottima chiusura difensiva su Pavoletti.
Non è lucido come suo solito ma si conferma spina nel fianco di ogni difesa. Fa più fatica con Lykogiannis, mentre sfonda come vuole con Tripaldelli. Prima di uscire si regala un'ottima chiusura difensiva su Pavoletti.
Entra e garantisce in mediana il fosforo di cui c'era bisogno, cercando anche un paio di inserimenti in area avversaria.
Confermato spalla di Immobile, l'argentino alterna belle giocate a dei momenti di pura confusione. Alla fine della fiera, la sua presenza risulta importante per mettere in apprensione la difesa sarda.
Non sembra la sua miglior partita, ma è un serpente velenoso e lo dimostra in più circostanze. Prima Cragno gli nega la gioia del gol, ma poi deve chinarsi alla 14.a rete del campionato, che lo porta al fianco di Ibrahimovic e Lukaku alle spalle di Ronaldo.
Non sembra la sua miglior partita, ma è un serpente velenoso e lo dimostra in più circostanze. Prima Cragno gli nega la gioia del gol, ma poi deve chinarsi alla 14.a rete del campionato, che lo porta al fianco di Ibrahimovic e Lukaku alle spalle di Ronaldo.
Dopo i due gol a Bergamo, in Coppa e in campionato, il Pirata fa un passo indietro e non segue le indicazioni di Inzaghi. Entra per tenere palla alta, ma non riesce praticamente mai nel suo intento.
Spinge la squadra dall'area tecnica beccandosi anche un giallo. Perde la voce per le continue urla, ma alla fine arriva la settima di fila in campionato. Il miglior modo per preparare la trasferta di Milano.
Spinge la squadra dall'area tecnica beccandosi anche un giallo. Perde la voce per le continue urla, ma alla fine arriva la settima di fila in campionato. Il miglior modo per preparare la trasferta di Milano.
Si traveste da Uomo (C)ragno su Luis Alberto ed è pronto sul tiro centrale di Immobile, che poi lo sorprende all'ora di gioco, nell'occasione del gol vittoria della Lazio.
Si traveste da Uomo (C)ragno su Luis Alberto ed è pronto sul tiro centrale di Immobile, che poi lo sorprende all'ora di gioco, nell'occasione del gol vittoria della Lazio.
I primi passaggi sbagliati in impostazione mostrano tutta la ruggine dei sei mesi di quasi totale inattività (solo due presenze al Rennes). Il duello con Milinkovic-Savic mette a nudo tutte le difficoltà dell'ex Juve, che viene schiacciato dal terzo tempo di Milinkovic-Savic in occasione del gol.
I primi passaggi sbagliati in impostazione mostrano tutta la ruggine dei sei mesi di quasi totale inattività (solo due presenze al Rennes). Il duello con Milinkovic-Savic mette a nudo tutte le difficoltà dell'ex Juve, che viene schiacciato dal terzo tempo di Milinkovic-Savic in occasione del gol.
In un trio difensivo che scricchiola lui mantiene sempre il vestito pulito. Perfetto nel gioco aereo e spavaldo in uscita palla al piede. Viene tradito dai compagni, ma lui non manca mai all'appello.
Gara di totale sacrificio a cercare di arginare Lazzari, spesso anche con le cattive. Un duro scontro con Milinkovic-Savic gli costa infortunio e sostituzione.
Di testa c'è e con il fisico tiene, ma è spesso troppo distratto in marcatura, come quando lascia Alberto libero di tirare o quando si fa dribblare in maniera troppo semplice da Immobile.
Di testa c'è e con il fisico tiene, ma è spesso troppo distratto in marcatura, come quando lascia Alberto libero di tirare o quando si fa dribblare in maniera troppo semplice da Immobile.
Entra malissimo in partita, con Lazzari che lo salta a piacimento. Non contento, anche lui come Rugani guarda il volo di Milinkovic-Savic per l'assist del gol-vittoria della Lazio.
Tiene bene botta sulla destra chiudendo anche qualche pericolo imminente, come quello che poteva essere sul colpo di testa di Marusic. Bene in difesa, ma troppo poco in fase di spinta.
L'emergenza a centrocampo lo porta a ricoprire una posizione ibrida tra mediana e trequarti, ed è in questo limbo che Nainggolan si perde totalmente, sbagliando praticamente tutti i palloni giocati durante la sua pallida prestazione.
Della serie "dove lo metti, sta", l'uruguayano non si pone problemi relativamente alla zona di campo che deve occupare. Si piazza in mediana e si muove con l'argento vivo addosso. Un po' arruffone, ma utile.
Della serie "dove lo metti, sta", l'uruguayano non si pone problemi relativamente alla zona di campo che deve occupare. Si piazza in mediana e si muove con l'argento vivo addosso. Un po' arruffone, ma utile.
La sua prestazione complessiva è da applausi; ogni azione pericolosa del Cagliari nasce dai suoi piedi. Abbina quantità e qualità in grandi dosi. E' per distacco il migliore in campo dei suoi, ma quel pallonetto tentato su Reina gli vale il classico mezzo voto in meno. Lì doveva essere più cinico.
Davvero troppo solo lì davanti. Prova a fare il suo lavorando alacremente di sponda, ma alla lunga viene inglobato dai centrali di Inzaghi e perde l'occasione per lasciare il segno. Ha una chance, ma viene murato da Lazzari.
Ha dei tocchi di classe clamorosi che servono quantomeno a salvarlo da un'insufficienza peggiore. Sente sulle spalle le responsabilità di un momento negativo e si innervosisce. Il baricentro bassissimo alla squadra che impone Di Francesco fa il resto.
Ha dei tocchi di classe clamorosi che servono quantomeno a salvarlo da un'insufficienza peggiore. Sente sulle spalle le responsabilità di un momento negativo e si innervosisce. Il baricentro bassissimo alla squadra che impone Di Francesco fa il resto.
Nonostante la panchina iniziale, entra in campo con il piglio giusto andando a pressare continuamente i difensori della Lazio. Magari non è lucidissimo, ma ci mette almeno grande generosità.
Nonostante la panchina iniziale, entra in campo con il piglio giusto andando a pressare continuamente i difensori della Lazio. Magari non è lucidissimo, ma ci mette almeno grande generosità.
Alla fine si arrabbia con i raccattapalle della Lazio, ma in realtà ce l'ha molto con la cattiva sorte tra episodi e infortuni vari. Incassa continuamente la fiducia ma non riesce a far uscire i suoi dalla spirale negativa.