Incolpevole su entrambi i gol dell'Atalanta, del tutto inoperoso nella ripresa quando la Dea, in inferiorità numerica, è tutta ritirata all'indietro a difesa del vantaggio e quasi mai si vede nella metà campo avversaria
Incolpevole su entrambi i gol dell'Atalanta, del tutto inoperoso nella ripresa quando la Dea, in inferiorità numerica, è tutta ritirata all'indietro a difesa del vantaggio e quasi mai si vede nella metà campo avversaria
Incolpevole su entrambi i gol dell'Atalanta, del tutto inoperoso nella ripresa quando la Dea, in inferiorità numerica, è tutta ritirata all'indietro a difesa del vantaggio e quasi mai si vede nella metà campo avversaria
Non è lui a perdersi Cornelius nell'azione dello 0-1, sul raddoppio paga più che altro una responsabilità di reparto. Non sbaglia praticamente nulla nel secondo tempo, anche se l'Atalanta è ben poca cosa con il 6-2-1 dell'ultima mezz'ora
Non è lui a perdersi Cornelius nell'azione dello 0-1, sul raddoppio paga più che altro una responsabilità di reparto. Non sbaglia praticamente nulla nel secondo tempo, anche se l'Atalanta è ben poca cosa con il 6-2-1 dell'ultima mezz'ora
A dir poco ingenuo sul gol di Cornelius: lascia troppo spazio di manovra e tempo per pensare al danese che si sistema la palla sul sinistro e a giro fredda Alisson. Più di qualche volta prova a impostare da dietro. Il risultato? Imbarazzante
Fonte inesauribile di pericoli per l'Atalanta. Mette in mezzo una quantità industriale di cross velenosi, sfiora il gol su punizione nel primo tempo (Dzeko la tocca e la palla esce di nulla), si procura l'espulsione di De Roon, per poco non trova l'eurogol da 25 metri col suo sinistro letale
Gara totalmente incolore per l'argentino. Parte anche abbastanza bene, con il dinamismo giusto che però dura appena una decina di minuti. Col passare dei minuti, infatti, perde progressivamente lucidità, pericolosità e inventiva. E sbaglia una marea di palloni, rendendosi per niente utile specie durante il forcing finale
Spesso in difficoltà nella prima frazione, dal momento che Gomez agisce dalle sue parti e lo costringe a una (affannosa) fase di copertura. Un pelino meglio nella ripresa quando il Papu esce e l'Atalanta si chiude, ma fa ben poco per creare pericoli dalla sua corsia
Spesso in difficoltà nella prima frazione, dal momento che Gomez agisce dalle sue parti e lo costringe a una (affannosa) fase di copertura. Un pelino meglio nella ripresa quando il Papu esce e l'Atalanta si chiude, ma fa ben poco per creare pericoli dalla sua corsia
Prestazione da dimenticare per l'olandese. Unico sussulto degno di nota il preciso lancio in profondità per Dzeko al 41' col bosniaco che spedisce a lato di pochissimo. Nel secondo tempo, un autentico fantasma
Tra i più pimpanti nel primo quarto d'ora, non a caso il primo pericolo (o potenziale tale) per Berisha lo crea lui con un tiro da fuori. Alla lunga, però, perde intensità e lucidità e finisce nell'anonimato, con una prevedibile sostituzione
Primo tempo da film horror: costantemente anticipato dai centrocampisti nerazzurri, si fa bruciare da De Roon nel contrasto che poi consente a Ilicic di lanciare Cornelius per lo 0-1. Così e così nella ripresa, finisce in sofferenza e con qualche errore di troppo negli appoggi
Primo tempo da film horror: costantemente anticipato dai centrocampisti nerazzurri, si fa bruciare da De Roon nel contrasto che poi consente a Ilicic di lanciare Cornelius per lo 0-1. Così e così nella ripresa, finisce in sofferenza e con qualche errore di troppo negli appoggi
Un quarto d'ora abbondante per aumentare la densità offensiva e i pericoli sulla fascia insieme con Florenzi e Perotti. Finisce con l'essere imbrigliato da Masiello, Spinazzola e Toloi e non regala nessuno spunto
Bomber solitario. Contrariamente a tante altre partite, stavolta viene poco assistito dagli esterni e quasi mai accompagnato dall'inserimento dei centrocampisti. Bravo a insaccare l'1-2 su lancio di El Shaarawy, lotta fino all'ultimo contro la solida e compatta difesa atalantina ma non può fare i miracoli
Il più positivo del tridente giallorosso nel primo tempo: impegna Berisha dopo un quarto d'ora con un sinistro a giro, è lucido e sbaglia pochissimo. Serve a Dzeko un cioccolatino da mettere dentro, per atteggiamento e voglia di non mollare sempre tra i migliori
Il più positivo del tridente giallorosso nel primo tempo: impegna Berisha dopo un quarto d'ora con un sinistro a giro, è lucido e sbaglia pochissimo. Serve a Dzeko un cioccolatino da mettere dentro, per atteggiamento e voglia di non mollare sempre tra i migliori
Quaranta minuti abbondanti in campo. Qualcuno l'ha notato? Se sì, solo per qualche passaggio errato e un eccessivo nervosismo, oltre a un'intesa ancora tutta da costruire coi compagni. Siamo ancora lontani anni luce dal giocatore ammirato nella scorsa stagione
Quaranta minuti abbondanti in campo. Qualcuno l'ha notato? Se sì, solo per qualche passaggio errato e un eccessivo nervosismo, oltre a un'intesa ancora tutta da costruire coi compagni. Siamo ancora lontani anni luce dal giocatore ammirato nella scorsa stagione
Non può fare molto sul tiro di Dzeko che regala l'1-2 alla Roma, a conti fatti nonostante l'uomo in meno non deve esibirsi in particolari interventi nella ripresa. Sicuro e tranquillo su Pellegrini ed El Shaarawy a inizio match
Non può fare molto sul tiro di Dzeko che regala l'1-2 alla Roma, a conti fatti nonostante l'uomo in meno non deve esibirsi in particolari interventi nella ripresa. Sicuro e tranquillo su Pellegrini ed El Shaarawy a inizio match
Entra in campo con l'atteggiamento giusto, quando l'Atalanta ha bisogno di compattezza in difesa e di concentrazione fino all'ultimo respiro per portare a casa i tre punti. Stoico quando si immola per due volte su El Shaarawy: sarebbe stata l'azione del 2-2
Buonissimo primo tempo, un po' come tutta la retroguardia bergamasca, almeno dal punto di vista della posizione in campo e del tempismo negli anticipi. Unica pecca, costante per l'intera partita: i pochissimi passaggi riusciti, appena il 40%
Buonissimo primo tempo, un po' come tutta la retroguardia bergamasca, almeno dal punto di vista della posizione in campo e del tempismo negli anticipi. Unica pecca, costante per l'intera partita: i pochissimi passaggi riusciti, appena il 40%
Un gigante della difesa. Tiene a bada Dzeko con quasi imbarazzante facilità nel primo tempo, soffre un po' (comprensibilmente) nei secondi 45' in inferiorità. Fallo ingenuo dal limite (con allegato giallo) che regala una chance a Kolarov: per fortuna sua e della Dea, non sfruttata
Un gigante della difesa. Tiene a bada Dzeko con quasi imbarazzante facilità nel primo tempo, soffre un po' (comprensibilmente) nei secondi 45' in inferiorità. Fallo ingenuo dal limite (con allegato giallo) che regala una chance a Kolarov: per fortuna sua e della Dea, non sfruttata
Molto ordinato e accurato sulla sua corsia, sbaglia pochi passaggi (l'80% vanno a buon fine) e spinge solo quando lo ritiene opportuno. Pressoché impossibile arginare Kolarov in fase di spinta, tutto sommato però se la cava alla grande riuscendo a far alzare il baricentro un paio di volte negli ultimi minuti: oro colato per la Dea
Più gioca, più sembra migliorare e trovarsi a suo agio nel campionato italiano: non è un caso che Gasperini decida di lanciarlo dal 1' su un campo complesso come l'Olimpico. Avrebbe meritato più della sufficienza, mezzo punto in meno per il contrasto 'molle' sull'1-2 di Dzeko
Più gioca, più sembra migliorare e trovarsi a suo agio nel campionato italiano: non è un caso che Gasperini decida di lanciarlo dal 1' su un campo complesso come l'Olimpico. Avrebbe meritato più della sufficienza, mezzo punto in meno per il contrasto 'molle' sull'1-2 di Dzeko
Alti e bassi per l'olandese. Comincia alla grande, rubando la palla che poi Ilicic lancerà per lo 0-1 di Cornelius e poi mettendosi in proprio col la conclusione da fuori del raddoppio. Tanto, troppo ingenuo nel beccarsi il doppio giallo che lascia la sua squadra in dieci per tutto il secondo tempo: fortunato che riesca comunque a fare sua la partita
Ondeggia costantemente tra le linee e manda in tilt centrocampo e difesa della Roma. Suo il lancio lungo che Cornelius controlla e insacca di sinistro per lo 0-1. In due-tre occasioni, però, rallenta forse un po' troppo la manovra, attirando su di sé almeno due giocatori della Roma che lo costringono a ripartire da dietro
Ondeggia costantemente tra le linee e manda in tilt centrocampo e difesa della Roma. Suo il lancio lungo che Cornelius controlla e insacca di sinistro per lo 0-1. In due-tre occasioni, però, rallenta forse un po' troppo la manovra, attirando su di sé almeno due giocatori della Roma che lo costringono a ripartire da dietro
Una dose generosa di vitalità e muscoli regalata alla sua mediana nel momento di maggiore difficoltà, con l'Atalanta in dieci e con Gomez esausto costretto a uscire. Esegue quello che gli chiede Gasperini, facendo filtro sulla trequarti difensiva e appoggiando quando possibile il solo Petagna là davanti
Quantità da vendere, lì in mezzo si sta rivelando un giocatore sempre più insostituibile per l'Atalanta. Sfiora anche lo 0-3 al 37': il suo sinistro da 20 metri si stampa sul palo e poi colpisce Alisson sulla testa. Tanto sfortunato quanto leader della mediana
Quantità da vendere, lì in mezzo si sta rivelando un giocatore sempre più insostituibile per l'Atalanta. Sfiora anche lo 0-3 al 37': il suo sinistro da 20 metri si stampa sul palo e poi colpisce Alisson sulla testa. Tanto sfortunato quanto leader della mediana
Molto più attento alla fase difensiva che a impensierire Florenzi con le sue discese sulla fascia. Si comporta bene in aggiunta al terzetto arretrato e commette pochi errori quando si tratta di impostare. Meno propositivo di Hateboer, predilige la sostanza e alla fine ha ragione lui
Primi 45 minuti spettacolari, sembra un diesel che però carbura più in fretta degli altri: una delizia. Inizio in sordina, poi sale in cattedra al 17' con una giocata da vedere e rivedere: se ne va in velocità sulla sinistra, due finte per disorientare la difesa della Roma e poi il perfetto passaggio all'indietro per la botta vincente di De Roon. Esce stremato al 69'
Prevedibile che non sarebbe riuscito a rendersi pericoloso in attacco: entra al posto di Cornelius con l'Atalanta in dieci, otto minuti dopo esce anche Gomez e resta di fatto l'unico là davanti, con Cristante che prova a non farlo sentire solo. Fa salire bene la squadra quando ne ha la possibilità, costringendo la Roma ad arretrare e consentendo ai suoi di respirare
Prevedibile che non sarebbe riuscito a rendersi pericoloso in attacco: entra al posto di Cornelius con l'Atalanta in dieci, otto minuti dopo esce anche Gomez e resta di fatto l'unico là davanti, con Cristante che prova a non farlo sentire solo. Fa salire bene la squadra quando ne ha la possibilità, costringendo la Roma ad arretrare e consentendo ai suoi di respirare
L'incubo serale per Federico Fazio. Gli sfugge via praticamente sempre e quando l'argentino decide di aspettarlo e di non andare sull'anticipo lui lo beffa con un sinistro a giro che stappa il match. Ingiocabile sulle palle alte, ci mette sempre il fisico e fa la differenza nei contrasti, usando molto bene anche i piedi