Lerager avrebbe l'opportunità di impensierirlo, ma alla fine non calcia neanche in porta. Per il resto, domenica da spettatore.
Lerager avrebbe l'opportunità di impensierirlo, ma alla fine non calcia neanche in porta. Per il resto, domenica da spettatore.
A sinistra è praticamente meglio che a destra: pulito in chiusura, bravo col pallone fra i piedi, entra anche nell'azione che porta al gol di Elmas con un pregevole pallonetto. Da quando Gattuso siede sulla panchina azzurra è rinato.
A sinistra è praticamente meglio che a destra: pulito in chiusura, bravo col pallone fra i piedi, entra anche nell'azione che porta al gol di Elmas con un pregevole pallonetto. Da quando Gattuso siede sulla panchina azzurra è rinato.
A sinistra è praticamente meglio che a destra: pulito in chiusura, bravo col pallone fra i piedi, entra anche nell'azione che porta al gol di Elmas con un pregevole pallonetto. Da quando Gattuso siede sulla panchina azzurra è rinato.
Venti minuti scarsi per saggiare il terreno di gioco del San Paolo a match praticamente finito. Il sinistro è sempre vellutato, le condizioni fisiche, come sempre, da valutare.
Sembra essere tornato il vecchio Kalidou che tutti hanno imparato ad amare, nonostante le tante voci di mercato. Destro e Pjaca non lo superano praticamente mai ed anche col pallone fra i piedi sa sempre cosa fare.
Sembra essere tornato il vecchio Kalidou che tutti hanno imparato ad amare, nonostante le tante voci di mercato. Destro e Pjaca non lo superano praticamente mai ed anche col pallone fra i piedi sa sempre cosa fare.
Gioca solo quarantacinque minuti ma non sbaglia praticamente nulla, bruciando attaccanti e centrocampisti del Genoa uscendo vincitore da quasi tutti i duelli.
Gioca solo quarantacinque minuti ma non sbaglia praticamente nulla, bruciando attaccanti e centrocampisti del Genoa uscendo vincitore da quasi tutti i duelli.
Entra con la partita ancora in bilico ma a conti fatti la sua è poco più che una sgambata di allenamento, visto che il Genoa nei secondi quarantacinque minuti non si vede mai oltre la metà campo.
Entra con la partita ancora in bilico ma a conti fatti la sua è poco più che una sgambata di allenamento, visto che il Genoa nei secondi quarantacinque minuti non si vede mai oltre la metà campo.
Entra con la partita ancora in bilico ma a conti fatti la sua è poco più che una sgambata di allenamento, visto che il Genoa nei secondi quarantacinque minuti non si vede mai oltre la metà campo.
Nel primo tempo è sorprendentemente in difficoltà con pallone fra i piedi, nella ripresa però cresce e strappa senza problemi la sufficienza piena.
Primo tempo in sordina con qualche palla persa di troppo, secondo tempo alla Zielinski dei tempi buoni: ventisei secondi ed ha già messo il pallone nel sacco con classe infinita, pochi minuti ed ecco il servizio al bacio per Mertens. Delizioso.
Entra come se il risultato fosse ancora sullo zero a zero, mostrando grinta e determinazione da vendere. Molto bello il gol che chiude l'incontro.
Entra come se il risultato fosse ancora sullo zero a zero, mostrando grinta e determinazione da vendere. Molto bello il gol che chiude l'incontro.
Entra come se il risultato fosse ancora sullo zero a zero, mostrando grinta e determinazione da vendere. Molto bello il gol che chiude l'incontro.
Uno dei pochi a non rubare la scena in questo rotondo successo. Si limita molto spesso al compitino senza mai incidere nelle due metà campo. Per oggi, comunque, va bene anche così.
Uno dei pochi a non rubare la scena in questo rotondo successo. Si limita molto spesso al compitino senza mai incidere nelle due metà campo. Per oggi, comunque, va bene anche così.
Bravo a gestire pallone ed avversari nella fase finale del match. In questo momento potrebbe essere leggermente avanti nelle gerarchie rispetto a Demme.
Quando si accende mostra una tecnica in conduzione ed un controllo palla davvero da predestinato, in una posizione che a quanto pare sembra preferire rispetto a quella da mezz'ala. Tantissime belle speranze su di lui.
Partenza buona, poi un brutto errore che porta ad un uno contro uno di Destro con Manolas e all'infortunio per il capitano del Napoli. Giornata sfortunata.
Gli aggettivi sono abbondantemente finiti: anche a 33 anni resta uno dei 10 giocatori più decisivi di questo campionato. Due assist perfetti, un gol che sembra semplice solo perchè la sua tecnica di tiro è di livello altissimo. Non esiste Napoli senza Dries.
Letteralmente rinato dopo mesi di anonimato, oggi fa vedere a tanti addetti ai lavori che i 42 milioni spesi dal Napoli per portarlo in Italia non erano poi così ingiustificati. Si traveste da Callejon siglando il gol del vantaggio, sfiora la doppietta già nel primo tempo prima di trovarla nella ripresa. Fenice.
Fisicamente è incontenibile, c'è poco da dire. Dialoga bene coi compagni liberando spazi su spazi in cui si infilano tutte le frecce azzurre. Molto bello il colpo di tacco che porta al gol di Zielinski, peccato che in questo festival del gol non abbia trovato la prima gioia in maglia azzurra. Solo questione di tempo.
Napoli che parte bene, concede una sola grossa occasione al Genoa e poi asfalta gli avversari senza alcuna pietà, mostrando una grinta impensabile sino a qualche mese fa. Tutto merito suo.
I giocatori del Napoli arrivano da tutte le parti ed il povero Federico può poco e nulla su quasi tutte le segnature dei padroni di casa. Poco reattivo, per quanto possa servire, sul gol di Elmas.
I giocatori del Napoli arrivano da tutte le parti ed il povero Federico può poco e nulla su quasi tutte le segnature dei padroni di casa. Poco reattivo, per quanto possa servire, sul gol di Elmas.
Lozano prima e Politano poi lo bullizzano senza particolari problemi, è quasi sempre in ritardo nelle chiusure ed anche col pallone fra i piedi fa quasi sempre la scelta sbagliata. Travolto.
Lozano prima e Politano poi lo bullizzano senza particolari problemi, è quasi sempre in ritardo nelle chiusure ed anche col pallone fra i piedi fa quasi sempre la scelta sbagliata. Travolto.
Dopo la bella prestazione contro il Crotone è costretto a guardare dalla panchina il naufragio dei suoi. Forse qualche minuto in più lo avrebbe meritato.
Soffre maledettamente la fisicità di Osimhen, a cui non riesce mai a prendere la misure, e la fantasia di Mertens, che lo salta a più riprese. Entra nei poster dei gol azzurri con disarmante facilità.
Soffre maledettamente la fisicità di Osimhen, a cui non riesce mai a prendere la misure, e la fantasia di Mertens, che lo salta a più riprese. Entra nei poster dei gol azzurri con disarmante facilità.
Soffre maledettamente la fisicità di Osimhen, a cui non riesce mai a prendere la misure, e la fantasia di Mertens, che lo salta a più riprese. Entra nei poster dei gol azzurri con disarmante facilità.
Che sia Mertens, Elmas, Lozano o chiunque altro non fa differenza: oggi il giocatore di proprietà Chelsea prende la targa a chiunque gli passi accanto. Colpevole sul primo gol, quando guarda Mertens servire il pallone a Lozano, è sempre in ritardo su tutti gli altri. Distrutto.
Sufficiente nel primo tempo, molto meno preciso nella ripresa, in cui si fa superare da Elmas a più riprese senza alcuna possibilità di replica. Nervoso, inutilmente, nel finale.
Esordio amato con la maglia genoana per il terzino di proprietà della Juve: tempo dieci minuti e Lozano lo brucia siglando il gol del vantaggio azzurro. Da lì in poi non si riprende mai del tutto, sbagliando anche diversi cross abbondantemente alla sua portata.
Mezz'oretta di legna a match praticamente concluso. Una delle sue specialità.
Mezz'oretta di legna a match praticamente concluso. Una delle sue specialità.
Uno dei pochi a salvarsi in casa Genoa, pur non riuscendo a strappare una sufficienza. Bene nel riciclo del possesso nel primo tempo, discreto in fase difensiva. Poche responsabilità nei gol presi.
Mezz'oretta scarsa per prendere confidenza col terreno di gioco, a match ormai chiuso. Le qualità, per quanto fatto vedere, ci sono.
Troppo molle sia in fase di costruzione sia, soprattutto, quando ad avere la palla sono gli avversari: si lascia sfilare via con facilità da Zielinski troppo, troppo spesso.
Troppo molle sia in fase di costruzione sia, soprattutto, quando ad avere la palla sono gli avversari: si lascia sfilare via con facilità da Zielinski troppo, troppo spesso.
Troppo molle sia in fase di costruzione sia, soprattutto, quando ad avere la palla sono gli avversari: si lascia sfilare via con facilità da Zielinski troppo, troppo spesso.
Passerella nel suo vecchio stadio a partita completamente chiusa. Trotterella un po' in giro per il campo dispensando la solita dose di grinta.
Tutti invitati al Lerager Horror Show: prima si divora l'unica occasione della partita dei suoi, poi si fa bruciare da Zielinski in occasione del due a zero chiudendo il cerchio con l'assist al bacio per Mertens sul gol del tre a zero. Orribile.
Tecnicamente dovrebbe entrare per dare man forte ai suoi in un possibile forcing offensivo, praticamente regala a Mertens il pallone da cui nasce il gol del quattro a zero. Confuso.
Ritrovato contro il Crotone, nuovamente perso stasera, in cui si fa strapazzare in lungo e in largo dai centrali azzurri vedendo il pallone solo a gioco fermo. Male.
Ritrovato contro il Crotone, nuovamente perso stasera, in cui si fa strapazzare in lungo e in largo dai centrali azzurri vedendo il pallone solo a gioco fermo. Male.
Trenta minuti di buon livello, poi scompare dal campo lasciando pochissime tracce della sua presenza, forse complice la tanta ruggine che si porta addosso. Continuità da ritrovare.
Trenta minuti di buon livello, poi scompare dal campo lasciando pochissime tracce della sua presenza, forse complice la tanta ruggine che si porta addosso. Continuità da ritrovare.
Dopo la bella prova col Crotona arriva il naufragio col Napoli, e le colpe sono anche sue: Pellegrini subito dentro, Zappacosta e Destro inadeguati ed in generale tante scelte che lasciano interdetti.