E' tra i meno colpevoli della sconfitta gialloblù. Ha il merito di provare a tenere i suoi a galla con una bella parata su Damsgaard, anche se nelle uscite non fornisce estrema sicurezza.
La prima con la maglia del Parma parte anche molto bene con ottime qualità di costruzione, poi arretra molto il baricentro e soffre le scorribande della Samp. Finisce in apnea quando entra Damsgaard.
La serata è di quelle difficili e non la riesce a gestire al meglio, partecipando alla frittata del gol del vantaggio doriano. Va comunque meglio del suo collega di reparto Iacoponi.
La serata è di quelle difficili e non la riesce a gestire al meglio, partecipando alla frittata del gol del vantaggio doriano. Va comunque meglio del suo collega di reparto Iacoponi.
Dopo la straordinaria prestazione di Reggio Emilia, non riesce a ripetersi anche se alla fine della fiera è il migliore della difesa, pareggiando il duello con un pericoloso Candreva. Non riesce a spingere bene, ma dietro non traballa.
L'emergenza e l'arrivo di Conti lo traslocano nuovamente al centro della difesa, dove fa una fatica tremenda contro gli attaccanti doriani. Non interviene sul cross dello 0-1 tradendo Cornelius e si fa saltare troppo facilmente da Keita.
Assente ingiustificato in mezzo al campo. Viene preso in mezzo dai dirimpettai doriani e spreca l'occasione di riscatto lisciando di testa una palla che poteva valere il gol della speranza.
Non riesce a ritagliarsi un ruolo da protagonista in campo e compie più di qualche fallo di frustrazione.
E' un autentico predicatore nel deserto. Avesse dei compagni che parlano la sua stessa lingua calcistica vicino, potrebbe essere devastante. Chiama Audero a due grandi interventi, colpisce una traversa, lancia Gervinho a rete, vede un suo tiro respinto sulla linea. E', quasi, ovunque; il migliore in campo dei suoi per (tanto) distacco.
Conferisce ai suoi quella precisione nella regia e nell'impostazione che era tanto mancata prima del suo ingresso, forse tardivo.
Conferisce ai suoi quella precisione nella regia e nell'impostazione che era tanto mancata prima del suo ingresso, forse tardivo.
Bene per la prima mezz'ora, poi inizia un'involuzione spaventosa che lo porta a regalare a Ramirez il pallone che poi porta al raddoppio di Keita. Fa infuriare anche D'Aversa che lo lascia negli spogliatoi.
Bene per la prima mezz'ora, poi inizia un'involuzione spaventosa che lo porta a regalare a Ramirez il pallone che poi porta al raddoppio di Keita. Fa infuriare anche D'Aversa che lo lascia negli spogliatoi.
Ha i suoi soliti buoni sprazzi, come il palo e il tiro-cross che spaventa Audero, ma in mezzo a tantissimo fumo, a tratti davvero troppo. Fisicamente non è al meglio, e potrebbe fare di più sulla verticale di Kucka.
Continua nel suo percorso di regressione imbarazzante. Si batte a inizio gara ma poi è un oggetto non identificato. I suoi non lo servono e lui non si propone; la "ciliegina sulla torta" è il goffo intervento che è il miglior assist per Yoshida.
Continua nel suo percorso di regressione imbarazzante. Si batte a inizio gara ma poi è un oggetto non identificato. I suoi non lo servono e lui non si propone; la "ciliegina sulla torta" è il goffo intervento che è il miglior assist per Yoshida.
Continua nel suo percorso di regressione imbarazzante. Si batte a inizio gara ma poi è un oggetto non identificato. I suoi non lo servono e lui non si propone; la "ciliegina sulla torta" è il goffo intervento che è il miglior assist per Yoshida.
D'Aversa lo chiama in causa nel secondo tempo, forse forzando un po' i tempi, e arriva un nuovo stop muscolare. Tra l'ingresso e l'uscita dal campo, però, troppa confusione e poca precisione.
D'Aversa lo chiama in causa nel secondo tempo, forse forzando un po' i tempi, e arriva un nuovo stop muscolare. Tra l'ingresso e l'uscita dal campo, però, troppa confusione e poca precisione.
E' anche vero che la partita è decisa dagli episodi, ma il copione non sembrava di quelli che potevano mettere in difficoltà la sorniona Samp di Ranieri.
E' anche vero che la partita è decisa dagli episodi, ma il copione non sembrava di quelli che potevano mettere in difficoltà la sorniona Samp di Ranieri.
Con la punta delle dita fa la parata più bella su Gervinho, ma poi continua con altri guizzi, in uscita ancora su Gervinho e poi due volte su Kucka. E' sempre più affidabile.
Con la punta delle dita fa la parata più bella su Gervinho, ma poi continua con altri guizzi, in uscita ancora su Gervinho e poi due volte su Kucka. E' sempre più affidabile.
Anche lui, come il dirimpettaio Gervinho, non è proprio molto costante, ma alla fine riesce comunque in qualche modo a tenere botta e a guadagnare la sufficienza.
Anche lui, come il dirimpettaio Gervinho, non è proprio molto costante, ma alla fine riesce comunque in qualche modo a tenere botta e a guadagnare la sufficienza.
Non è appariscente ma è dove serve, quando serve, come quando ricaccia via il destro di Kucka dalla linea di porta. Vince il duello con Cornelius in maniera tranquilla.
Non è appariscente ma è dove serve, quando serve, come quando ricaccia via il destro di Kucka dalla linea di porta. Vince il duello con Cornelius in maniera tranquilla.
Piccolino ma non sfigura nemmeno al cospetto di Kucka. E' molto attento in difesa ma soprattutto è prezioso nel proporre gioco, con alcuni cross davvero perfetti, come quello sciupato incredibilmente da Keita.
Piccolino ma non sfigura nemmeno al cospetto di Kucka. E' molto attento in difesa ma soprattutto è prezioso nel proporre gioco, con alcuni cross davvero perfetti, come quello sciupato incredibilmente da Keita.
Pronti-via e liscia un pallone che poi Colley salva sulla linea, ma poi torna sui suoi grandi livelli di quest'anno, trovando anche fortuna in area di rigore avversaria. Arriva il primo (pesantissimo) gol in Serie A in un momento molto importante.
Pronti-via e liscia un pallone che poi Colley salva sulla linea, ma poi torna sui suoi grandi livelli di quest'anno, trovando anche fortuna in area di rigore avversaria. Arriva il primo (pesantissimo) gol in Serie A in un momento molto importante.
Meno incisivo rispetto ad altre uscite anche se i suoi cross sono sempre insidiosi. Non appena capisce che la partita è in ghiaccio va in risparmio d'energia.
Discreto impatto con la gara; con la sua qualità nel tocco aiuta a tenere alto il pallone nel momento di spinta del Parma
Discreto impatto con la gara; con la sua qualità nel tocco aiuta a tenere alto il pallone nel momento di spinta del Parma
Viene scelto a sorpresa lui largo sulla sinistra e la decisione di Ranieri paga i dividendi. Buona prestazione, con belle verticalizzazioni e il recupero + assist che porta al gol del raddoppio di Keita.
Viene scelto a sorpresa lui largo sulla sinistra e la decisione di Ranieri paga i dividendi. Buona prestazione, con belle verticalizzazioni e il recupero + assist che porta al gol del raddoppio di Keita.
Prestazione totale da parte dell'ex Monaco, che rimpiazza alla grandissima un Ekdal che non era al meglio. Fosforo, idee e qualità di trasmissione del pallone lo mettono nella top 3 della partita insieme ad Audero e Yoshida.
E' il braccio del cervello Adrien Silva. Botte prese e date senza fiatare; mette i suoi centimetri a disposizione della squadra.
Grande ingresso in campo del giovane danese, che prima invita Quagliarella al gol (senza risposta) e poi scalda i guantoni di Sepe con un gran destro al volo. Sempre più una certezza, anche da subentrante.
Ha una voglia matta di segnare e lo si percepisce da subito. Poi il gol lo trova e l'esultanza rabbiosa è per qualche voce di scarso impegno di troppo. Può e deve fare molto meglio sul cross di Augello, che di testa manda alto da buonissima posizione. Poteva chiudere prima la gara.
Ha una voglia matta di segnare e lo si percepisce da subito. Poi il gol lo trova e l'esultanza rabbiosa è per qualche voce di scarso impegno di troppo. Può e deve fare molto meglio sul cross di Augello, che di testa manda alto da buonissima posizione. Poteva chiudere prima la gara.
Molto spesso viene servito dalla parte opposta del suo movimento. La prima volta passi, la seconda anche, ma alla terza è una prova che il capitano non è ben immerso negli schemi della squadra.
Molto spesso viene servito dalla parte opposta del suo movimento. La prima volta passi, la seconda anche, ma alla terza è una prova che il capitano non è ben immerso negli schemi della squadra.
Rispetto all'esordio con gol contro l'Udinese, un bel passo indietro. Entra non benissimo e non sfrutta gli ampi spazi a disposizione, cestinando un paio di ripartenze che potevano chiudere la gara prima.
Nonostante l'età, si sta adattando alla grandissima ai 5 cambi, che sfrutta ancora una volta con sapienza. Gestisce bene la partita e la porta a casa con facilità, e anche con un pizzico di fortuna.