Incolpevole sui gol subiti, è attento su Ronaldo a fine primo tempo, si ripete in uscita su Higuain nel finale. Si disimpegna bene con i piedi nel dialogo coi compagni.
Ha tanto spazio soprattutto nel secondo tempo, ma lo sfrutta poco bene con qualche errore di troppo nei cross. In fase difensiva dà sempre la sensazione di estrema leggerezza.
La disattenzione iniziale su Demiral è inspiegabile, poi non riesce a mettersi in moto nel resto della partita. Sfrutta male anche un paio di calci da fermo che di solito con lui sono quasi una sentenza.
E' fra i pochi dei suoi a non andare in confusione nel blackout dei primi dieci minuti, poi prende le misure ad Higuain quando l'argentino diventa il punto di riferimento dell'attacco bianconero.
E' fra i pochi dei suoi a non andare in confusione nel blackout dei primi dieci minuti, poi prende le misure ad Higuain quando l'argentino diventa il punto di riferimento dell'attacco bianconero.
Parte con una leggerezza che mette fuori tempo la difesa consentendo la deviazione vincente a Demiral, poi ne risente lungo tutto l'arco del match giocando quasi con paura.
Parte con una leggerezza che mette fuori tempo la difesa consentendo la deviazione vincente a Demiral, poi ne risente lungo tutto l'arco del match giocando quasi con paura.
Prestazione da buon soldatino, non alza mai l'asticella della qualità, se la gioca sul fisico, è una buona presenza, ma non riesce quasi mai a velocizzare il gioco della squadra giallorossa.
Saltella in giro per il campo dando la sensazione di poter creare un pericolo per la difesa avversaria, ma di fatto non realizza mai quello che resta una grande idea. Glaciale, come sempre, dal dischetto.
Saltella in giro per il campo dando la sensazione di poter creare un pericolo per la difesa avversaria, ma di fatto non realizza mai quello che resta una grande idea. Glaciale, come sempre, dal dischetto.
Insolitamente discontinuo, fallisce la facile occasione che avrebbe riaperto il match, perde tanti palloni, e nel finale fallisce anche il tiro da buona posizione che avrebbe potuto regalare il pari ai suoi.
Entra per dare più dinamicità alla squadra giallorossa nella parte finale del match, non riesce a regalare ai suoi il cambio di passo che Fonseca si aspettava col suo ingresso in campo.
Entra per dare più dinamicità alla squadra giallorossa nella parte finale del match, non riesce a regalare ai suoi il cambio di passo che Fonseca si aspettava col suo ingresso in campo.
Si procura il rigore che riapre la partita, ma è l'unico squillo di una partita che non avrebbe dovuto giocare se non ci fosse stato l'infortunio di Zaniolo. Per il resto incide poco e neanche con continuità.
Si procura il rigore che riapre la partita, ma è l'unico squillo di una partita che non avrebbe dovuto giocare se non ci fosse stato l'infortunio di Zaniolo. Per il resto incide poco e neanche con continuità.
Si procura il rigore che riapre la partita, ma è l'unico squillo di una partita che non avrebbe dovuto giocare se non ci fosse stato l'infortunio di Zaniolo. Per il resto incide poco e neanche con continuità.
Perdere una palla come la perde lui in occasione del rigore conquistato da Dybala e conquistato da Ronaldo è un fattore che non può non caratterizzare la valutazione complessiva di una partita comunque poi non tanto ordinata.
Perdere una palla come la perde lui in occasione del rigore conquistato da Dybala e conquistato da Ronaldo è un fattore che non può non caratterizzare la valutazione complessiva di una partita comunque poi non tanto ordinata.
Vivace seppur non preciso dai primi minuti, l'azione del 36' è da urlo, spezza di fatto la Juve in due prima di essere fermato al limite dell'area bianconera. A spezzarsi, però, è anche il suo ginocchio: buona fortuna.
Catalizza tutti i palloni offensivi della Roma, tante sponde, un palo, il cross dal quale nasce il rigore, costringe De Ligt agli straordinari nel finale quando in scivolata gli contrasta un tiro ravvicinato.
Catalizza tutti i palloni offensivi della Roma, tante sponde, un palo, il cross dal quale nasce il rigore, costringe De Ligt agli straordinari nel finale quando in scivolata gli contrasta un tiro ravvicinato.
Catalizza tutti i palloni offensivi della Roma, tante sponde, un palo, il cross dal quale nasce il rigore, costringe De Ligt agli straordinari nel finale quando in scivolata gli contrasta un tiro ravvicinato.
Non avrebbe meritato la sconfitta la sua squadra stasera, ma il calcio sa essere crudele, e lui non ha ricevuto dalla panchina le risposte ai quesiti posti.
Sul rigore è freddato da Perotti, ma un attimo prima aveva chiuso la porta in faccia ad Under. Nel primo tempo è sfortunato quando un suo intervento provvidenziale finisce sui piedi di Pellegrini, che però lo grazia.
Capisce che la serata non sarà fra le migliori per lui, ed allora se la gioca con l'esperienza: scelta saggia, mostra maturità e controllo del gruppo e della fase difensiva.
Capisce che la serata non sarà fra le migliori per lui, ed allora se la gioca con l'esperienza: scelta saggia, mostra maturità e controllo del gruppo e della fase difensiva.
Gli manca concretezza, e l'episodio del rigore è emblematico a riguardo: copre bene, controlla anche come dovrebbe, ma poi quel tocco di braccio che mostra troppa leggerezza.
Entra per dare fisicità alla squadra, lo fa con ordine seppur qualche errorino iniziale che comunque passa senza danni. Un paio di opposizioni finali gli valgono la sufficienza.
Pronti-via e va in gol, poi respinge qualche altro attacco, ma è sfortunato in altra proiezione offensiva che si conclude con un problema al ginocchio che fa tremare i fantallenatori.
Entra praticamente a freddo, ma è bravo a calarsi subito nella mischia senza risentire i ritmi alti dell'attacco giallorosso. Di testa spadroneggia, salva su Dzeko nel finale.
Quando uno come Pjanic commette tanti errori tecnici sembra sempre una notizia negativa a prescindere, lui ha la maturità di travestirsi da recupera palloni e si spende in quel senso.
Il solito grande impegno trasformato in corsa continua sulla fascia, esagera con qualche giocata pericolosa di troppo che mette in difficoltà la difesa e non dà ritmo alla squadra.
Il solito grande impegno trasformato in corsa continua sulla fascia, esagera con qualche giocata pericolosa di troppo che mette in difficoltà la difesa e non dà ritmo alla squadra.
La sua principale caratteristica è sempre stata la fisicità, quando cala questa, cala il suo rendimento. Nel finale, però, con un paio di buone giocate riesce a tenere lontano l'attacco giallorosso dall'area di rigore di Szczesny.
Cala nella ripresa con qualche errore tecnico di troppo, ma la sensazione è che stia crescendo. Diventa anche finalmente protagonista col salvataggio su Pellegrini sullo 0-2 nel primo tempo.
Un po' meglio di Bernardeschi in quella posizione, ma è una prestazione comunque da compitino accademico sufficientemente svolto. Si aspetta un cambio di passo.
Un po' meglio di Bernardeschi in quella posizione, ma è una prestazione comunque da compitino accademico sufficientemente svolto. Si aspetta un cambio di passo.
Sua la punizione-assist per Demiral in occasione del gol, è lui che si procura da rapinatore d'area il rigore poi trasformato da Ronaldo. Poi tante belle giocate in mezzo per il campo, fra tunnel e serpentine varie, fino alla sostituzione.
Un gol lo fa, ma è in fuorigioco ravvisato dal VAR, perde qualche duello con Mancini, ma occupa bene l'area di rigore nella parte finale della partita quando la Juve tenta di tenere alta la palla.
Non entusiasmante come col Cagliari, ma è freddissimo sul rigore che dà il doppio vantaggio ai suoi, e che dunque indirizza in un certo modo la partita. Rallenta troppo l'assist ad Higuain in occasione del gol annullato al VAR.
I primi dieci minuti di stasera sono la continuità di quanto fatto col Cagliari, bene la gestione del primo tempo, qualche problema in più nella ripresa quando non riesce a dare il cambio di passo neanche coi cambi.
