Rischia molto nell'intervento su Lapadula, ma Abbattista lo grazia col Var. Poi deve raccogliere in rete due palloni senza particolari colpe.
- Joao Pedro 20’
- Sau 41’
- Tuia 44’
Dovrebbe comandare la difesa ma non ci riesce, colpa anche della giornata horror di Walukiewicz. Prova a metterci qualche toppa qua e là, ma non arriva alla sufficienza.
Entra per la (forse) ultima apparizione in rossoblù. Lo fa con la consueta grinta e con il quasi immancabile giallo.
Gli scappa via una volta Sau, e ok. Poi due, e tre, fino al gol, sempre allo stesso modo. Lo salta come un birillo anche Caprari. Insomma, una partita totalmente da dimenticare per il polacco.
Sembra ancora più giovane della sua età (classe '99) sia fisicamente che per produzione in campo. Fa rimpiangere, e tanto, lo squalificato Lykogiannis. Di Francesco lo sostituisce per esasperazione costringendo Nandez a giocare terzino sinistro.
Non riesce a spingere come lui sa, frenato dalla catena sinistra del Benevento, ma almeno riesce a tenere un minimo a livello difensivo. Richiamato spesso da Di Francesco.
Partenza in quinta marcia, con bei lanci, buone idee e quel tiro da centrocampo da cui scaturisce il corner del gol. Poi il pulsante "switcha" su off, e vengono fuori tutti i limiti fisici dovuti alla ruggine dell'ultimo periodo nerazzurro.
E' un po' la mossa a sorpresa di Di Francesco, di cui il tecnico abruzzese probabilmente si pente in un millisecondo. Mai incisivo e "solo passaggi indietro", come dice il suo stesso allenatore. La sua partita dura 45 minuti, forse anche troppo.
E' un po' la mossa a sorpresa di Di Francesco, di cui il tecnico abruzzese probabilmente si pente in un millisecondo. Mai incisivo e "solo passaggi indietro", come dice il suo stesso allenatore. La sua partita dura 45 minuti, forse anche troppo.
Entra bene in partita e quantomeno prova a dare una scossa ai suoi, anche se il suo tentativo a rete viene disinnescato da Montipò.
Entra bene in partita e quantomeno prova a dare una scossa ai suoi, anche se il suo tentativo a rete viene disinnescato da Montipò.
Fino all'84' è forse il migliore dei suoi per quantità e qualità delle giocate, anche da terzino sinistro. Poi gli si "chiude la vena" e costringe letteralmente Abbattista a espellerlo. Con il rischio stangata dietro l'angolo.
Non sbanda mai nemmeno nel momento migliore del Benevento. Dal suo corner nasce il gol dell'1-0 e praticamente quasi tutte le azioni pericolose del Cagliari hanno il suo zampino. Però può e deve fare di meglio quando Nandez lo mette a tu per tu con Montipò.
Non sbanda mai nemmeno nel momento migliore del Benevento. Dal suo corner nasce il gol dell'1-0 e praticamente quasi tutte le azioni pericolose del Cagliari hanno il suo zampino. Però può e deve fare di meglio quando Nandez lo mette a tu per tu con Montipò.
Probabilmente il gol sarebbe arrivato anche senza deviazione di Joao Pedro, ma fatto sta che il tocco del 10 gli toglie la gioia del +3. L'azione del gol è forse l'unica cosa buona del match ma gli vale la sufficienza; per il resto fa molta fatica a liberarsi dalla morsa giallorossa.
Fa dieci in campionato sporcando di quel tanto che basta il colpo di testa di Pavoletti. Davanti è sempre un fattore determinante, anche se ha sulla coscienza un po' troppa libertà concessa a Schiattarella in occasione del magistrale assist dell'1-1.
Fa dieci in campionato sporcando di quel tanto che basta il colpo di testa di Pavoletti. Davanti è sempre un fattore determinante, anche se ha sulla coscienza un po' troppa libertà concessa a Schiattarella in occasione del magistrale assist dell'1-1.
Entra al posto di Tripaldelli per dare peso all'attacco ma ci si accorge della sua presenza solo al 93' per un destro centrale, che non impensierisce Montipò.
Entra al posto di Tripaldelli per dare peso all'attacco ma ci si accorge della sua presenza solo al 93' per un destro centrale, che non impensierisce Montipò.
Nona partita senza vittorie e una rimonta che fa male per come è arrivata. Non convincono le esclusioni iniziali di Sottil e Simeone, e la panchina ora è a rischio.
Si prende qualche rischio sui duelli aerei con Pavoletti, ma l'arbitro gli dà ragione. Gestisce poi bene le folate offensive del Cagliari.
Non si può pretendere da lui la spinta di Improta, e infatti è spesso impreciso quando c'è da crossare il pallone in area. In fase difensiva però fa il suo e aiuta Glik.
Se Tuia sfoggia una delle migliori prestazioni della sua carriera, parte del merito va ascritto anche al gigante polacco, che regala tranquillità e compattezza.
Entra per rinforzare la difesa e tiene senza particolari affanni.
L'inizio è in salita. Fatica a trovare la sua posizione e non è attentissimo sul tap-in di Joao Pedro, ma si riscatta pienamente andando a incornare alle spalle di Cragno il gol che vale tre punti di platino. Resiste stoicamente in campo fino all'89' nonostante il pizzico all'inguine destro.
Il finlandese insegue tutto e tutti, senza mai darsi un freno, e nell'economia della partita il suo apporto è preziosissimo.
Il finlandese insegue tutto e tutti, senza mai darsi un freno, e nell'economia della partita il suo apporto è preziosissimo.
Ritrovarsi di fronte il Cagliari forse lo emoziona, ma fatto sta che non riesce a dare il suo solito contributo in mediana.
Ritrovarsi di fronte il Cagliari forse lo emoziona, ma fatto sta che non riesce a dare il suo solito contributo in mediana.
Ritrovarsi di fronte il Cagliari forse lo emoziona, ma fatto sta che non riesce a dare il suo solito contributo in mediana.
Anche lui parte in salita con qualche palla persa di troppo in fase di impostazione, ma poi prende possesso della mediana e sfoggia un lancio favoloso che manda in porta Sau. Da lì in poi la sua partita è un continuo crescendo. Sempre più determinante per Inzaghi.
Irriconoscibile sulla prima palla-gol, con lo scavetto che finisce fuori, ma uno come lui non sbaglia due volte, e sul lancio di Schiattarella segna un gol bellissimo: la più classica delle reti dell'ex che sposta gli equilibri della partita. D'altronde lui sa bene dov'è quella porta...
Non segna, ancora una volta, ma lascia il suo segno in maniera evidente sulla partita. Si vede togliere un rigore in maniera dubbia, manda in porta Sau che spreca e salva su Joao Pedro dal possibile 2-0. Prezioso in ogni frangente.
Entra, svernicia il malcapitato Walukiewicz pur non riuscendo a regalare la gioia a Di Serio. Poi si innervosisce e prende un giallo evitabile.
Inzaghi gli chiede il sacrificio di giocare da terzino destro e lui non si scompone. Certo, qualcosa dietro concede ma fa il suo, proponendosi anche in maniera abbastanza costante. Finisce stremato.
Appare saltuariamente nei radar della partita, ma quando lo fa son dolori per il Cagliari, come testimoniato dall'assist perfetto pennellato sulla testa di Tuia.
Appare saltuariamente nei radar della partita, ma quando lo fa son dolori per il Cagliari, come testimoniato dall'assist perfetto pennellato sulla testa di Tuia.
Per pochi centimetri non riesce a centrare il suo primo gol in A. Peccato per lui, ci riproverà.
Per pochi centimetri non riesce a centrare il suo primo gol in A. Peccato per lui, ci riproverà.
Non smette più di vincere e di stupire. Il suo Benevento è molto ostico da affrontare e continua a macinare punti. Sono 21, tanti quanti tutti quelli raccolti nell'ultimo anno di A.
Non smette più di vincere e di stupire. Il suo Benevento è molto ostico da affrontare e continua a macinare punti. Sono 21, tanti quanti tutti quelli raccolti nell'ultimo anno di A.