E' uno dei migliori dei suoi fino al minuto 85, quando decide di giocare un pallone orizzontale senza guardare. Aggravante: in zona c'è "Tazmania" Linetty, e l'esito è la sconfitta dei suoi.
- Gabbiadini 85’
Inizia mettendo un bel cross sulla testa di Sanabria, ma poi la sua partita è una continua discesa verso l'anonimato.
Inizia mettendo un bel cross sulla testa di Sanabria, ma poi la sua partita è una continua discesa verso l'anonimato.
Attento su Ekdal all'inizio e rombante nei recuperi del secondo tempo, si fa trovare impreparato in occasione del gol, con Gabbiadini che gli scivola tranquillamente alle spalle.
Ci prova a tenere in piedi la difesa del Genoa, ma si fa trascinare nel clima teso del match. In occasione del gol forse poteva provare a uscire prima per provare a murare il tiro da fuori di Gabbiadini.
Duro, ma estremamente efficace. Rischia qualcosa quando colpisce Quagliarella in volto, ma alla fine ha ragione lui in tutti i duelli di una partita spigolosa. Chiusure sempre precise e puntuali, sul gol è il meno colpevole del pacchetto arretrato.
Prova a dare una scossa positiva ai suoi e sebbene in pochi minuti riesce a fare meglio di quanto fatto da Pajac nel resto della gara.
Prova a dare una scossa positiva ai suoi e sebbene in pochi minuti riesce a fare meglio di quanto fatto da Pajac nel resto della gara.
Gestisce comunque bene i ritmi della squadra anche nel "Fight Club" che è il centrocampo durante il Derby della Lanterna.
Prova a pungere la difesa della Sampdoria con i suoi inserimenti, ma alla fine non riesce a lasciare una traccia positiva all'interno della partita.
Non è la partita ideale per provare a mettersi in mostra, e così il giovane polacco finisce in breve tempo fagocitato da Thorsby e soci.
Perde un paio di palloni ingenui a centrocampo che fanno propendere Motta a sostituirlo, ma ciononostante risulta uno di quelli in mezzo al campo in grado di poter trovare una giocata positiva.
Perde un paio di palloni ingenui a centrocampo che fanno propendere Motta a sostituirlo, ma ciononostante risulta uno di quelli in mezzo al campo in grado di poter trovare una giocata positiva.
Chiamato in causa all'improvviso complice l'infortunio di Sturaro nel riscaldamento, risponde presente con tanti movimenti, ma il killer instinct è perso in qualche armadietto di Marassi.
Non viene mai servito, e non a caso la sua unica apparizione è un tentativo più che ambizioso di rovesciata, fuori di tanti metri. Spento e asfissiato in mezzo al duo difensivo doriano.
Senza Pandev e Agudelo per squalifica, perde Favilli a un giorno dal match e Sturaro nel riscaldamento. Lui però non riesce a porre rimedio all'emergenza, continuando a fare i conti con la grana Schone.
Senza Pandev e Agudelo per squalifica, perde Favilli a un giorno dal match e Sturaro nel riscaldamento. Lui però non riesce a porre rimedio all'emergenza, continuando a fare i conti con la grana Schone.
Nel primo tempo un'uscita da brividi, ma poi nel secondo risponde presente nelle rare circostanze in cui viene chiamato in causa.
Partita quasi perfetta, che rischia di compromettere con uno stop mancato degno del miglior "vai col liscio!", ma Sanabria lo grazia.
Partita quasi perfetta, che rischia di compromettere con uno stop mancato degno del miglior "vai col liscio!", ma Sanabria lo grazia.
Chiamato in causa all'improvviso senza nemmeno il tempo di scaldarsi, il colombiano, da terzino destro, domina la scena difensiva con un paio di chiusure da applausi.
Torna ai livelli dell'anno scorso sulla sinistra, forse rigenerato dalla presenza di fronte a sé di un super Linetty. Sprinta bene e chiude con precisione, salvando anche in occasione del buco di Ferrari.
Torna ai livelli dell'anno scorso sulla sinistra, forse rigenerato dalla presenza di fronte a sé di un super Linetty. Sprinta bene e chiude con precisione, salvando anche in occasione del buco di Ferrari.
Non si cala a dovere nel clima derby, che ovviamente è diverso da quello delle latitudini veronesi, e si limita a darle e prenderle sulla fascia destra.
Cartellino giallo a parte, con la scarpata rifilata al malcapitato Cassata, si rende protagonista di una prestazione molto buona, fatta di tantissima sostanza e precisione.
Cartellino giallo a parte, con la scarpata rifilata al malcapitato Cassata, si rende protagonista di una prestazione molto buona, fatta di tantissima sostanza e precisione.
Una delle scelte forti di Ranieri, che lo aveva caricato alla vigilia. Il polacco risponde con una prestazione incredibile, fatta di tantissimo sacrificio difensivo, corsa e pericolosità offensiva, con l'assist vincente servito per Gabbiadini.
Prova ad accendere la gara con una serpentina conclusa con una ciabattata in mezzo, poi si spegne e si perde in tacchi ripetuti, inutili in una gara così. Prima di essere sostituito da Ranieri, si becca anche un giallo per simulazione.
Primo tempo di tanta solidità da parte dello svedese, che argina bene le iniziative genoane, prima di arrendersi a un problema fisico nel finire di primo tempo.
Non in una delle sue migliori serate. Il giallo che becca al minuto 26 finisce col tirargli il freno a mano.
Parte terzino destro, male, finisce centrale di centrocampo, molto meglio, perché lì non è un pesce fuor d'acqua. Mette la sua grinta vichinga al servizio del Doria.
Entra, prende una palla e fa gol, sbloccando una partita inchiodata sullo 0-0. Non solo il gol per l'ex Napoli, ma anche giocate intelligenti che rianimano la Samp e addormentano il ritmo del derby. Si concede un bis gustoso di quello che aveva fatto nel 2014.
Viene ingabbiato dalla difesa del Genoa, che non lo fa accendere praticamente mai. Prova qualche sponda, ma l'intesa con Ramirez non è delle migliori.
Viene ingabbiato dalla difesa del Genoa, che non lo fa accendere praticamente mai. Prova qualche sponda, ma l'intesa con Ramirez non è delle migliori.
Vince il nono derby su 10 (l'altro è un pari) in Italia, e lo fa ancora con un doppio cambio vincente, anche se meno coraggioso rispetto a quello Totti-De Rossi in Lazio-Roma.