Spettatore non pagante del pomeriggio di San Siro, dove può guardare i suoi compagni travolgere il malcapitato Genoa da posizione privilegiata.
Spettatore non pagante del pomeriggio di San Siro, dove può guardare i suoi compagni travolgere il malcapitato Genoa da posizione privilegiata.
Non la sua miglior partita in nerazzurro, ma fa comunque buona guardia dal suo lato sulle avanzate (poche) di Lazovic, portandosi a casa una meritata sufficienza.
Non la sua miglior partita in nerazzurro, ma fa comunque buona guardia dal suo lato sulle avanzate (poche) di Lazovic, portandosi a casa una meritata sufficienza.
Lui e Skriniar compongono ormai una delle coppie più collaudate del nostro campionato, e anche stasera i vari Kouamè, Pandev e Piatek cadono dentro le loro grinfie, uscendone con le ossa rotte.
Una roccia. Come detto per De Vrij, anche lo slovacco gioca un'altra sontuosa partita a San Siro, chiudendo la porta a chiunque gli capiti a tiro. Gran partita anche la sua.
Lui, Gagliardini e Joao Mario sono i simboli di un'Inter rinata, tre giocatori che sembravano ai margini della rosa e che invece a suon di prestazioni si stanno guadagnando il rispetto di Spalletti e dei tifosi. Gran partita anche quella del terzino brasiliano.
Lui, Gagliardini e Joao Mario sono i simboli di un'Inter rinata, tre giocatori che sembravano ai margini della rosa e che invece a suon di prestazioni si stanno guadagnando il rispetto di Spalletti e dei tifosi. Gran partita anche quella del terzino brasiliano.
Entra per dare ordine e disciplina alla manovra nerazzurra sul finale di gara e ci riesce alla perfezione, contando anche sul tracollo fisico dei genoani sul finale di partita.
Entra per dare ordine e disciplina alla manovra nerazzurra sul finale di gara e ci riesce alla perfezione, contando anche sul tracollo fisico dei genoani sul finale di partita.
Qualità e quantità a servizio delle squadra. Altra partita di grande solidità per il regista croato, sempre più un insostituibile dello scacchiere di Spalletti. L'ombra di Modric è ormai un lontano ricordo...
Entra per tastare il terreno di San Siro e mettere minuti delle gambe, e invece oltre agli applausi dei tifosi si prende anche gli elogi per il gol a fine partita, una soddisfazione in più per il Ninja. Ritrovato.
Non si risparmia il buon Ivan, che però stasera gioca una delle sue migliori partite in nerazzurro nel pomeriggio di San Siro e infatti non entra nel tabellino nè con gol, nè con assist. E da uno come lui (specie dopo un roboante 5-0) è quello che si aspettano i fantallenatori...
L'esclusione dalla lista Champions è bruciante, ma il ragazzo di Bergamo non si è dato per vinto, ha lavorato costantemente e si è guadagnato gli elogi per la partita di questa sera con due reti di qualità che gli valgono la maglia del migliore in campo. Chapeau Roberto.
Chiamatelo The Revenant, il redivivo. Il portoghese torna agli antichi splendori di un tempo giocando una partita sontuosa, condita da un gol e un assist che gli valgono la palma di migliore in campo assieme a Gagliardini. Difficile togliere il posto a uno come Nainggolan, ma il messaggio a Spalletti è stato lanciato: Joao c'è.
Buon ingresso in campo il suo, con un paio di giocate di qualità che permettono all'Inter di dilagare sul finale, come l’assist che porta poi al gol di Joao Mario al minuto 91.
Buon ingresso in campo il suo, con un paio di giocate di qualità che permettono all'Inter di dilagare sul finale, come l’assist che porta poi al gol di Joao Mario al minuto 91.
Lo chiudi a destra, e lui sguscia via a sinistra. Gran partita del folletto ex Sassuolo, vera spina nel fianco della difesa del grifone. Bello anche il gol, un bel sinistro che sorprende Radu e mette la partita sui binari giusti.
Leggi 5-0 e ti aspetteresti di trovarlo nel tabellino dei marcatori, e invece El Toro questa sera spara a salve, ingabbiato dall'ottima marcatura di Romero che lo blocca praticamente ad ogni azione. Peccato per Lautaro.
Ormai l'Inter è a sua immagine e somiglianza. Il 5-0 al Genoa è un altro segnale chiarissimo al campionato: i nerazzurri ci sono, e fino alla fine lotteranno con Inter e Juve per il tricolore. Ora sotto col Barcellona, per una serata di Champions tutta da vivere.
Prende 5 gol, ma paradossalmente non ha colpe in quasi nessuno di essi. Anzi, si rende protagonista anche di una gran parata su Perisic nel secondo tempo, peccato poi che i suoi compagni si dimentichino di marcare Gagliardini che può così siglare il 3-0. Abbandonato.
Perde completamente il duello con Dalbert sulla fascia, e col passare dei minuti la sua prestazione cala drasticamente, complice il crollo di tutta la squadra. Non una gran serata per l'ex Samp e Benfica.
Prima regala a Gagliardini il gol che apre il match di San Siro, poi sbaglia in almeno altre 2 occasioni lasciando scoperta la retroguardia e sul finale si dimentica totalmente di Nainggolan in occasione del 5-0. Serata totalmente da dimenticare per il ragazzo classe '94
Lui come tutta la difesa del grifone crolla sotto gli attacchi dell'Inter, perdendo totalmente le misure sul finale di gara e lasciando Joao Mario e Nainggolan liberi di siglare il 4° e 5° gol.
Buona la sua gara in marcatura su Lautaro Martinez, ma quando si tratta di marcare gli altri l'argentino si perde e lascia spesso sguarnita la linea difensiva. Insufficienza meritata.
Buona la sua gara in marcatura su Lautaro Martinez, ma quando si tratta di marcare gli altri l'argentino si perde e lascia spesso sguarnita la linea difensiva. Insufficienza meritata.
Partita da dimenticare per l'esterno genoano, che prima si addormenta in occasione del gol di Politano e poi si fa saltare a più riprese sia da Joao Mario che da Dalbert, chiudendo il match con una prestazione totalmente insufficiente.
Quasi un fantasma per tutta la gara, lui che invece dovrebbe fungere da raccordo tra mediana e attacco e innescare le punte. Brutta gara davanti a quelli che erano i suoi ex tifosi, visto che è cresciuto proprio nel settore giovanile dell'Inter.
Quasi un fantasma per tutta la gara, lui che invece dovrebbe fungere da raccordo tra mediana e attacco e innescare le punte. Brutta gara davanti a quelli che erano i suoi ex tifosi, visto che è cresciuto proprio nel settore giovanile dell'Inter.
Meglio di Sandro, ma comunque non sufficiente la sua gara. Prova a dare ordine alla manovra del grifone, ma la forza dell'Inter è dirompente e anche lui è costretto ad alzare bandiera bianca.
Meglio di Sandro, ma comunque non sufficiente la sua gara. Prova a dare ordine alla manovra del grifone, ma la forza dell'Inter è dirompente e anche lui è costretto ad alzare bandiera bianca.
Non una gran partita per il grande ex nerazzurro, che infatti esce a inizio secondo tempo per lasciar spazio a Piatek, prendendosi però il meritato applauso del pubblico di San Siro che non ha affatto dimenticato i suoi trascorsi con Mourinho nel triplete del 2010.
Il ragazzo ha alcuni lampi da gran giocatore, e anche stasera è uno dei pochi a salvare la faccia nel pomeriggio di San Siro. Gli manca solo un po' di cattiveria in zona gol, ma i margini di miglioramento sono enormi.
Tenere in panchina uno come Piatek per più di un tempo non è stata una mossa azzeccatissima, specie contro un'Inter solida e affamata di punti. E dietro la squadra balla, colpa anche di qualche disattenzione di troppo. Urge un cambiamento di rotta, prima che l'ombra di Ballardini compaia all'orizzonte.