Uscita fantastica sui piedi di Nico Gonzalez e poi attento sui tiri (centrali) della squadra toscana.
Uscita fantastica sui piedi di Nico Gonzalez e poi attento sui tiri (centrali) della squadra toscana.
Sopperisce bene all'assenza di Casale chiudendo gli attacchi della Fiorentina con tranquillità.
Un paio di tackle da manuale a stroncare le offensive avversarie e massima precisione nel gioco aereo.
Anello debole del pacchetto arretrato; su due suoi tocchi rischiosi all'indietro nascono altrettante azioni pericolose viola.
Parte con due strappi dei suoi, da applausi, ma poi si ritrae e gioca svolgendo il compitino. Attento.
Ingresso che ha sempre il suo peso. Sfiora il gol con un tiro da fuori, e poi "l'ha ripresa Vecino", la mano di Milenkovic. E' lui a procurarsi il rigore della vittoria.
Ingresso che ha sempre il suo peso. Sfiora il gol con un tiro da fuori, e poi "l'ha ripresa Vecino", la mano di Milenkovic. E' lui a procurarsi il rigore della vittoria.
Non fa meglio del suo predecessore, e su un errore in uscita permette a Maxime Lopez di andare al tiro. Provedel lo salva.
Non fa meglio del suo predecessore, e su un errore in uscita permette a Maxime Lopez di andare al tiro. Provedel lo salva.
Il migliore del pacchetto avanzato, con giocate sempre ficcanti, anche se non capitalizzate dai suoi compagni. Cerca la gloria personale, ma gli dice di no prima Terracciano e poi Milenkovic.
Il migliore del pacchetto avanzato, con giocate sempre ficcanti, anche se non capitalizzate dai suoi compagni. Cerca la gloria personale, ma gli dice di no prima Terracciano e poi Milenkovic.
Altra prestazione che desta preoccupazione. Zaccagni è il lontano parente di quello dell'anno scorso, con Parisi che lo azzera completamente. Si ritaglia una sola occasione in 90 minuti, e calcia male.
Partita non da lui, non da mago. Eloquenti gli errori nel battere i piazzati, che fanno mugugnare l'Olimpico. Ha due occasioni buone, ma calcia prima sull'esterno della rete e poi su Terracciano. L'impegno resta impagabile.
Parte con buona gamba, ma poi alla distanza si fa fagocitare dal centrocampo di Italiano, perdendo più di qualche pallone.
Alterna cose rivedibili, come la palla persa pericolosissima a fine primo tempo su Ikoné, a tante altre cose importanti, che aiutano la squadra a fare legna a centrocampo.
Anche se a ritmo un po' basso, trova sempre delle tracce interessanti, come quella che manda in porta Felipe Anderson.
Non si può dire che quel pallone, bagnato dalla pioggia, pesava quanto una palla medica, per mille motivi. Ma la voglia di esultare sotto la Nord era troppa per sbagliare.
Fa sicuramente meglio di Zaccagni anche giocando pochi minuti, mettendo quantomeno un pochino in apprensione la difesa.
Gara difficile da inquadrare la sua, che per impegno e qualità nel far salire la squadra quasi da 7, ma pesano gli errori sotto porta, in particolare il primo. L'assistente alza la bandierina ma era regolare, e lì deve fare gol. Nel complesso la sua prestazione è sufficiente.
Sfoga tutta la sua gioia sul gol di Immobile, e sono tre vittorie (pesanti) di fila.
Si conferma fattore determinante per i suoi, anche se nulla può sul rigore di Immobile. Se si arriva 0-0 nel recupero è tanto merito suo.
Si conferma fattore determinante per i suoi, anche se nulla può sul rigore di Immobile. Se si arriva 0-0 nel recupero è tanto merito suo.
Se Parisi di là fa sfracelli, il capitano invece non riesce mai realmente a ingranare nell'asse con Nico Gonzalez, e dietro soffre l'intraprendenza di Felipe Anderson.
Se Parisi di là fa sfracelli, il capitano invece non riesce mai realmente a ingranare nell'asse con Nico Gonzalez, e dietro soffre l'intraprendenza di Felipe Anderson.
Altro giocatore che conferma di essere in un tunnel di cattivo rendimento senza fine. Gioca una partita discreta, anche se non priva di sbavature, e la rovina concedendo un rigore all'ultimo secondo di gioco.
Entra nel finale per dare solidità alla difesa e invece partecipa in negativo alla seconda sconfitta di fila. Fuori luogo ormai da terzino.
Questa volta partecipa poco alla manovra offensiva e dietro si comporta in maniera tranquilla, senza infamia e senza lode.
Questa volta partecipa poco alla manovra offensiva e dietro si comporta in maniera tranquilla, senza infamia e senza lode.
Gioca a destra, non una novità, certo, ma colpisce per applicazione e qualità del suo rendimento. Annulla Zaccagni e si propone bene in avanti. E' il migliore dei suoi, anche se fuori ruolo. Chapeau.
La Lazio cerca di non farlo mai accendere anche se quando può, sa sempre come e dove mettere la palla. Si innervosisce nel secondo tempo e viene sostituito, forse troppo presto.
Si conferma titolare della mediana viola, con buoni numeri e tanta corsa, anche se a fine primo tempo va un po' fuori giri, si fa ammonire e viene lasciato negli spogliatoi.
Ringhia a centrocampo ma poi si appiattisce un pochino nella fase di crescendo biancoceleste. Nel complesso è sufficiente.
Ritmo lento per il ceco, che non risulta mai concretamente coinvolto nella manovra.
Ritmo lento per il ceco, che non risulta mai concretamente coinvolto nella manovra.
Torna in versione "andamento lento" dei tempi della Juventus, con la pressione del centrocampo della Lazio che lo fa crollare pian piano, ma inesorabilmente.
Torna in versione "andamento lento" dei tempi della Juventus, con la pressione del centrocampo della Lazio che lo fa crollare pian piano, ma inesorabilmente.
Per mezz'ora è assente ingiustificato, ma poi quando si accende risulta comunque poco produttivo, nonostante siano evidenti i mezzi fisici e tecnici per fare molto meglio.
Per mezz'ora è assente ingiustificato, ma poi quando si accende risulta comunque poco produttivo, nonostante siano evidenti i mezzi fisici e tecnici per fare molto meglio.
Si fa trovare pronto, sicuramente più di Arthur, confezionando anche una discreta occasione da gol.
Ci mette tanta grinta e impegno, ma la sua prova è un susseguirsi di errori tecnici, anche banali, che denotano una stanchezza evidente. Non riesce mai realmente a incidere.
Entrare dalla panchina non gli piace particolarmente, e non perde occasione per farlo notare nel suo frangente di partita senza sussulti.
Dopo le reti di Coppa, ne fa un'altra bellissima, ma condita da una mano galeotta. Ci riprova dopo due minuti, ma la sua capocciata finisce sul palo. Appuntamento col gol in A ancora rimandato, ma con segnali incoraggianti.
Qualche cambio non convince anche se solo una follia di Milenkovic gli costa il punto.
Qualche cambio non convince anche se solo una follia di Milenkovic gli costa il punto.