E' fortunato quando i pali decidono di dargli una mano, più impegnato nelle uscite che in vere parate sulle conclusioni giallorosse, non ha responsabilità sulla meraviglia di Dzeko che decide il match.
Dà peso alla difesa granata, ma è costantemente sotto pressione, soffre soprattutto nelle palle alte. Elevato il numero di palle perse per essere un difensore, ma è attento nei recuperi.
Poco più di metà primo tempo in campo, il giusto spazio per prendere un paio di botte che lo mettono k.o.: fino a quel momento un po' in difficoltà, ma senza affondare su Kolarov.
Bene nei contrasti e nei possessi guadagnati, qualche pallone perso di troppo, soffre in velocità e non potrebbe essere altrimenti, ma se la cava con l'esperienza, la sua vera arma in più.
Bene nei contrasti e nei possessi guadagnati, qualche pallone perso di troppo, soffre in velocità e non potrebbe essere altrimenti, ma se la cava con l'esperienza, la sua vera arma in più.
Puntuale nelle chiusure (può poco sulla cavalcata di Kluivert in occasione del gol, ma si fa portare colpevolmente fuori dalla propria zona di competenza), non soffre particolarmente la fisicità di Dzeko, ma un paio di svarioni pericolosi li concede.
Esordio sfortunato e confuso per il difensore ex Chelsea: il suo fuorigioco è visto dal VAR e costa l'1-0, la sua disattenzione su Dzeko vale lo 0-1. Arriveranno tempi migliori.
Esordio sfortunato e confuso per il difensore ex Chelsea: il suo fuorigioco è visto dal VAR e costa l'1-0, la sua disattenzione su Dzeko vale lo 0-1. Arriveranno tempi migliori.
Prestazione generosissima per l'ex di Genoa e Juve, recupera un buon numero di palloni, nella ripresa paga la stanchezza del periodo, peccato per la traversa colpita al 40' con un bel diagonale di destro.
Partita fra alti e bassi quella del centrocampista italiano, potrebbe incidere di più in alcune fasi di gioco, ma non riesce ad esprimersi con continuità. Pericoloso quando Olsen si fa sfuggire la palla di mano sulla sua conclusione, più utile in fase difensiva.
E' un continuo su e giù sulla fascia, gli manca però la qualità giusta per mettere ripetutamente in difficoltà la difesa giallorossa. Manca anche un pizzico di lucidità che gli fa sprecare un paio di buone ripartenze.
Sarebbe stata una prestazione sufficiente se non fosse per timidezza (troppi pochi palloni giocati, meno di qualunque altro centrocampista in campo) e qualche indecisione di troppo: in un'occasione soprattutto ritarda la conclusione di sinistro quando avrebbe avuto lo spazio giusto per rendersi pericoloso.
E' il solito corridore che combatte fisicamente su ogni pallone, Olsen è attento sulle sue conclusioni, forse a volte troppo isolato fino a perdere la lucidità per rendersi decisivo nel corso dell'intero match.
Cairo dovrà pensarci bene prima di privarsi dell'uomo probabilmente con maggiore tecnica della propria rosa: è il più pericoloso, il VAR gli toglie la gioia del gol, precedentemente aveva anche prodotto un buon assist per Rincon.
Il suo nervosismo nella parte finale fa perdere lucidità alla squadra, non riesce neanche con i cambi a dare la scossa giusta ai suoi che fino a quel momento si erano ben comportati.
Qualche problema ad inizio ripresa con una mezza papera su Baselli e sul gol annullato a Iago Falque, poi cresce e difende bene la sua porta soprattutto sulle iniziative di Belotti.
E' il più in palla della sua difesa, la guida bene anche con carattere, qualche imprecisione di troppo soprattutto dal punto di vista tecnico, ma alla fine porta a casa il risultato senza grossi problemi.
Non si ferma mai sulla propria fascia di competenza, utile in fase difensiva, prova a rendersi utile anche dall'altro lato del campo: un tiro al volo da lontanissimo è fermato da un difensore a portiere battuto.
Parte bene, poi qualche svarione di troppo soprattutto nella gestione della palla nell'uscita dalla difesa, soffre la vivacità di Iago Falque, ma insieme a Manolas riescono a controllare bene lungo l'arco del match.
Meglio nella costruzione che in fase difensiva, dal suo lato la Roma va in difficoltà in più di un'occasione, davanti invece è altra musica: pregevole soprattutto l'assist a Dzeko in occasione del palo colpito da quest'ultimo.
In mezzo al campo guida lui i tempi soprattutto con il fisico, rompe le iniziative avversarie, prova a far nascere qualcosa di buono per i suoi. E' un osso duro per chiunque decida di affrontarlo.
Le gambe non rispondo alla testa con la stessa velocità, il risultato è evidente nelle giocate. Se la cava con l'ordine tattico e l'abitudine ad imporre il proprio ritmo, quando ci riesce bene cala il livello della sofferenza.
Le gambe non rispondo alla testa con la stessa velocità, il risultato è evidente nelle giocate. Se la cava con l'ordine tattico e l'abitudine ad imporre il proprio ritmo, quando ci riesce bene cala il livello della sofferenza.
Ci mette dentro tutta la voglia di spaccare il campo quando Di Francesco gli dà spazio, non fa cose esaltanti, è più utile che determinante, ma è così che si libera lo spazio per i compagni che alla fine decidono il match.
Non è il ritorno in Serie A che sognava: macchinoso nelle giocate, soprattutto in due occasioni si fa stoppare dai difensori due conclusioni da posizioni vantaggiosissime. Giustamente sostituito nella parte finale del match.
Non è il ritorno in Serie A che sognava: macchinoso nelle giocate, soprattutto in due occasioni si fa stoppare dai difensori due conclusioni da posizioni vantaggiosissime. Giustamente sostituito nella parte finale del match.
E' sempre lui l'uomo in più di questa squadra: si vede a fasi alterne, ma quando si accende è un pericolo. Prima il palo, poi la giocata da urlo che vale lo 0-1 che regala la prima vittoria alla Roma ed il primo +3 stagionale per lui.
Si vede poco e quando si vede è tutt'altro che un pericolo per la difesa avversaria: avrebbe anche la palla giusta, ma cerca una conclusione troppo leggera che finisce per essere rimpallata quasi involontariamente dalla difesa granata.
Il minimo indispensabile per l'ex Sampdoria, ha il merito di tenere sulle spine la difesa del Torino indebolendola nei raddoppi, ma non lascia il segno come avrebbe dovuto e voluto per risultare utile ai compagni.
La voglia di fare non gli manca, la serata però non è delle migliori soprattutto in avvio di match quando non trova quasi neanche la posizione del campo. Cresce col passare dei minuti, libera Dzeko al tiro in un paio di occasioni, alla fine lascia il campo a Kluivert.
Entra in campo e spezza il match: prima libera Pastore a tu per tu col portiere, con l'argentino che si distrae e conclude tardi, dopo porta con sé tutta la difesa del Toro prima di pescare Dzeko con l'assist vincente che vale la vittoria della Roma.
Entra in campo e spezza il match: prima libera Pastore a tu per tu col portiere, con l'argentino che si distrae e conclude tardi, dopo porta con sé tutta la difesa del Toro prima di pescare Dzeko con l'assist vincente che vale la vittoria della Roma.
Le sue scelte iniziali non convincono particolarmente, soprattutto Pastore in linea mediana, ma alla fine pesca i giusti jolly dalla panchina, sono le giocate giuste che gli permettono di portare a casa la vittoria.
