La parata su Perisic tiene in piedi il pareggio, prima del gol-vittoria di Pinilla: dopo un primo tempo da disoccupato, si fa trovare pronto quando serve.
Molto bene in fase di spinta, con sovrapposizioni che liberano spazio per Kessie e per gli inserimenti di Kurtic. Grande corsa, va anche vicino al gol di testa: una buona prestazione.
Molto bene in fase di spinta, con sovrapposizioni che liberano spazio per Kessie e per gli inserimenti di Kurtic. Grande corsa, va anche vicino al gol di testa: una buona prestazione.
Straripante nella prima frazione, quando si beffa a più riprese di un Nagatomo totalmente nel pallone; più timido nella ripresa, ma quando parte in velocità fa sempre paura.
Straripante nella prima frazione, quando si beffa a più riprese di un Nagatomo totalmente nel pallone; più timido nella ripresa, ma quando parte in velocità fa sempre paura.
Bravissimo a farsi trovare all'appuntamento con il gol dopo appena 10 minuti, ma non solo: per tutto il match è attento in difesa e propositivo in avanti. Tanto da dilettarsi anche in colpi di tacco in fase offensiva.
Entra al posto di Toloi ed è precipitoso nell'intervento che genera una punizione pericolosa per l'Inter; tanto che gli ospiti la convertono in gol con Eder. Appare un po' impreciso, anche se non commette errori gravissimi.
Dopo un primo tempo di calma piatta è costretto a uscire per un problema muscolare. In precedenza la pochezza offensiva dell'Inter non l'aveva costretto certo a fare gli straordinari.
Controlla con grande serenità i - pochi - attacchi nerazzurri nel primo tempo. Nella ripresa arriva qualche grattacapo in più, ma non soffre particolarmente, pur non brillando.
Sempre prezioso per la sua capacità di svariare su tutto il fronte offensivo, porta a spasso Nagatomo e chiunque gli capiti a tiro. Si fa notare anche in area quando va a saltare, lui che non è certo un gigante. Esce stremato.
La spizzata per il gol di Masiello è la cosa migliore della sua partita. Tanta sostanza ma anche passaggi a vuoto, è prezioso in fase di pressing e crea sempre qualche problema quando si allarga sull'out di destra.
Un buon primo tempo, qualche difficoltà in più nella ripresa, quando il numero dei palloni persi aumenta. Soffre ma non crolla, assicurando comunque geometrie precise in fase di ripartenza.
Un buon primo tempo, qualche difficoltà in più nella ripresa, quando il numero dei palloni persi aumenta. Soffre ma non crolla, assicurando comunque geometrie precise in fase di ripartenza.
Un buon primo tempo, qualche difficoltà in più nella ripresa, quando il numero dei palloni persi aumenta. Soffre ma non crolla, assicurando comunque geometrie precise in fase di ripartenza.
Parte piano, ma arriva fortissimo: la sgroppata con cui si conquista il rigore è da applausi e denota strapotenza fisica e coraggio. Ha alti e bassi all'interno del match, ma sono decisamente più i primi dei secondi.
Parte piano, ma arriva fortissimo: la sgroppata con cui si conquista il rigore è da applausi e denota strapotenza fisica e coraggio. Ha alti e bassi all'interno del match, ma sono decisamente più i primi dei secondi.
Parte piano, ma arriva fortissimo: la sgroppata con cui si conquista il rigore è da applausi e denota strapotenza fisica e coraggio. Ha alti e bassi all'interno del match, ma sono decisamente più i primi dei secondi.
Qualche sponda interessante, protezione della palla, lavoro sporco in fase di non possesso: tutto quello che serve alla squadra. Al tiro si vede poco o nulla, ma per Gasperini rimane imprescindibile.
Si prende la soddisfazione di battere la sua ex squadra con una prestazione maiuscola nel primo tempo. Nella ripresa si fa cacciare per proteste, ma la sua squadra non demorde e nel finale trova anche la vittoria su rigore; eccellente la mossa Pinilla per Petagna.
Non può nulla sul gol di Masiello, para su Conti e si fa sempre trovare pronto quando serve, sia in uscita che tra i pali. Arriva anche a sfiorare il rigore di Pinilla, senza riuscire a intercettarlo.
Non può nulla sul gol di Masiello, para su Conti e si fa sempre trovare pronto quando serve, sia in uscita che tra i pali. Arriva anche a sfiorare il rigore di Pinilla, senza riuscire a intercettarlo.
Nel primo tempo è l'unico a mettere in piedi una prestazione accettabile: qualche errore in fase di disimpegno, ma la sua presenza in area garantisce all'Inter di non affondare. Nella ripresa cala leggermente, ma le colpe della sconfitta risiedono altrove.
Nel primo tempo è l'unico a mettere in piedi una prestazione accettabile: qualche errore in fase di disimpegno, ma la sua presenza in area garantisce all'Inter di non affondare. Nella ripresa cala leggermente, ma le colpe della sconfitta risiedono altrove.
Nel primo tempo è l'unico a mettere in piedi una prestazione accettabile: qualche errore in fase di disimpegno, ma la sua presenza in area garantisce all'Inter di non affondare. Nella ripresa cala leggermente, ma le colpe della sconfitta risiedono altrove.
Al contrario di Miranda, meglio nella ripresa che nella prima frazione. Soffre la fisicità di Petagna, si esalta invece contro Pinilla, esibendosi in un paio di chiusure in extremis.
Al contrario di Miranda, meglio nella ripresa che nella prima frazione. Soffre la fisicità di Petagna, si esalta invece contro Pinilla, esibendosi in un paio di chiusure in extremis.
Travolto sulla sua fascia di competenza da Dramé e Gomez, non ne imbrocca una: è sempre fuori posizione, si lascia superare in velocità e mette in difficoltà i compagni con tocchi imprecisi. Il suo impiego è una scelta inspiegabile.
Rovina una prestazione tutto sommato incoraggiante con un intervento da rigore nel finale. Dopo aver iniziato male era cresciuto, con alcuni begli interventi in chiusura; poi l'intervento su Kessie che regala la vittoria all'Atalanta. Ennesimo passaggio a vuoto stagionale, che costa la sconfitta.
Rovina una prestazione tutto sommato incoraggiante con un intervento da rigore nel finale. Dopo aver iniziato male era cresciuto, con alcuni begli interventi in chiusura; poi l'intervento su Kessie che regala la vittoria all'Atalanta. Ennesimo passaggio a vuoto stagionale, che costa la sconfitta.
Entra al posto di Nagatomo, rispetto al quale era difficile fare peggio. Ma l'argentino non brilla e non riesce a entrare in partita: impreciso sia quando crossa che quando deve chiudere in fase difensiva.
De Boer gli dà una chance, il croato non la sfrutta, esattamente com'era successo in Europa League. Tocchi imprecisi, errori di posizionamento, ma soprattutto un'applicazione mentale non sufficiente. Esce per lasciare spazio a Kondogbia.
De Boer gli dà una chance, il croato non la sfrutta, esattamente com'era successo in Europa League. Tocchi imprecisi, errori di posizionamento, ma soprattutto un'applicazione mentale non sufficiente. Esce per lasciare spazio a Kondogbia.
Era finito nel dimenticatoio, avrebbe la possibilità di far ricredere il suo allenatore: occasione mancata. Ancora una volta troppi giochetti in mezzo al campo, poca concretezza e scarsa efficacia in fase di copertura.
Perde Masiello in area, regalandogli la possibilità di segnare il gol del momentaneo 1-0. Un centrocampista difensivo incapace di assicurare filtro davanti alla difesa, così come di impostare l'azione in modo decente: più dannoso che altro per la sua squadra.
Perde Masiello in area, regalandogli la possibilità di segnare il gol del momentaneo 1-0. Un centrocampista difensivo incapace di assicurare filtro davanti alla difesa, così come di impostare l'azione in modo decente: più dannoso che altro per la sua squadra.
Rileva Eder, svaria senza trovare una posizione in cui possa rendersi pericoloso. Qualche bel tocco, ma niente che si riveli decisivo per la sua Inter. In un quarto d'ora abbondante tuttavia era difficile fare di più.
L'unico a provarci insieme a Eder. Impegna Berisha con un tiro di sinistro troppo centrale, prova l'affondo andando al cross senza mai trovare un compagno pronto a raccogliere l'invito. Tanta corsa, ma trova poca collaborazione.
Dov'è finito il bel centrocampista visto all'Europeo e a inizio stagione? Molle, impreciso, a tratti svogliato e fuori dal match, si fa notare a sprazzi ma commette troppi errori, sia in chiusura che in fase offensiva.
Dov'è finito il bel centrocampista visto all'Europeo e a inizio stagione? Molle, impreciso, a tratti svogliato e fuori dal match, si fa notare a sprazzi ma commette troppi errori, sia in chiusura che in fase offensiva.
Ancora una volta ha il dono dell'invisibilità. Nel primo tempo non tocca un pallone, prova a svegliarsi nella ripresa ma senza rendersi mai pericoloso; è vero che ha poca assistenza, ma i movimenti sono spesso sbagliati e il dialogo con i compagni inesistente.
Segna bel gol e mette in mostra alcuni spunti interessanti. Sbaglia troppe scelte, a volte per eccesso di generosità, ma almeno ci mette la voglia che sembra mancare ai compagni di squadra.
Quella di Bergamo potrebbe essere stata la sua ultima panchina da allenatore dell'Inter. Nel primo tempo la squadra è inguardabile, spaurita, mentalmente fuori dal match; la situazione migliora nella ripresa, ma arriva un'altra sconfitta, che lo avvicina all'esonero.