
Una gara nella quale si sporca i guanti soprattutto al 44' con una deviazione in corner e poco più. Match sereno, quindi, dove ha modo di respirare pure lui.
Una gara nella quale si sporca i guanti soprattutto al 44' con una deviazione in corner e poco più. Match sereno, quindi, dove ha modo di respirare pure lui.
Gioca venti minuti per dare una mano a centrocampo. Compito assolto, anche con facilità, contro un avversario ormai depresso e condannato.
Esce negli ultimi venti minuti della partita, perchè un po' affaticato. Non ha infatti brillato sulla fascia, ma ha compensato con la qualità, una quantità non consistente come è solito fare.
Qualche difficoltà iniziale, con i riflessi un po' appannati. Poi acquisisce più sicurezza e offre una buona prestazione.
Partita d'oro. E lo si capisce già all'11esimo, quando anticipa perentoriamente Zapata a pochi metri dalla porta. Nel resto del match giganteggia senza contro gli attaccanti doriani.
Ha un po' di impaccio iniziale, del quale si libera prestissimo, idem degli avversari in fascia, abbattendo soprattutto Strinic.
Entra al posto di Behrami e non ne azzecca una, anche se il contesto e l'andamento della partita gli concedono una certa tranquillità di esecuzione, che lui pare non afferrare.
Quando entra in campo, ha una fame esagerata, incattivito dal ballottaggio perso con Barak. Si procura due rigori, ne segna uno, crea il panico in area doriana: inarrestabile.
Possente e di sostanza. Ottimo nelle sue salite, capaci di mandare sempre in crisi gli avversari. Nella manovra offensiva si rivela fondamentale.
Possente e di sostanza. Ottimo nelle sue salite, capaci di mandare sempre in crisi gli avversari. Nella manovra offensiva si rivela fondamentale.
Segna il rigore dell'1 a 0 che mette subito in positivo la partita per l'Udinese. Tiene sempre in affanno la difesa blucerchiata, confeziona l'assist in contropiede per la rete di Maxi Lopez.
Delneri lo toglie dal campo nell'ultima mezz'ora. Si comporta bene ma non brilla. Pensare che aveva vinto il ballottaggio con un Fofana che si rivelerà straripante.
Fa subito sentire i tacchetti a Torreira. In realtà la sua è una gara di tamponamento costantemente duro e con falli spesso al limite del giallo. Nel complesso efficace ma - come sempre - mai bello da vedere.
Manca di cattiveria, quando tutti i suoi compagni di reparto sono avvelenati. Al 54' si mangia una rete, ma trova un Puggioni davvero bravo nell'intervento. Nonostante il grande movimento, pochissime volte risulta efficace.
Si procura il primo rigore, anche se più per demerito di Puggioni che merito proprio. Cresce prepotentemente nel secondo tempo, mette a segno un penalty pesante e segna con un pallonetto delizioso. Non esulta mai, per rispetto alla Sampdoria: gentiluomo.
Si procura il primo rigore, anche se più per demerito di Puggioni che merito proprio. Cresce prepotentemente nel secondo tempo, mette a segno un penalty pesante e segna con un pallonetto delizioso. Non esulta mai, per rispetto alla Sampdoria: gentiluomo.
La luce, dopo quattro sconfitte di fila. Vittoria rotondissima e importante. Bravo nel rialzare l'anima ad una squadra insicura e demoralizzata. Compie un solo errore: Barak invece che Fofana, ma poi rimedia.
Sulla sua fascia viene schiacciato da ogni uno contro uno. Impalpabile in fase offensiva, "pericoloso" e incerto in quella difensiva. In più compie un fallo da rigore come ciliegina alla prestazione della giornata.
Riesce ad uscire da una sconfitta rotonda, restando il meno peggio. Solo che è un merito fino ad un certo punto: prestazione insufficiente sia in qualità che quantità.
Pasticcia con Strinic in area, nell'episodio che sancisce il rigore trasformato da Fofana. La partita è però difficile sin dall'inizio, con disattenzioni e poca personalità.
Leggero, contro chiunque si trovi ad affrontare, in particolare Jankto, ma non solo. C'è Lasagna che gli sfugge spesso e volentieri. Incapace di riaffermarsi, di reagire.
Leggero, contro chiunque si trovi ad affrontare, in particolare Jankto, ma non solo. C'è Lasagna che gli sfugge spesso e volentieri. Incapace di riaffermarsi, di reagire.
Due fallacci - uno molto inutile - e due gialli in meno di quaranta minuti. Già aveva iniziato con molte difficoltà, termina la gara con grande anticipo, lasciando in dieci una squadra che non è riuscita mai a reagire.
Sembrava l'unico blucerchiato a salvarsi dall'imbarcata. Nel primo tempo infatti, ha impegnato tanto il centrocampo bianconero. Poi entra nel mood della squadra e si macchia di un fallo da rigore delicatissimo in quella fase della partita.
Quando entra non si fa travolgere dalla depressione della squadra. Si dà da fare, recupera tutti i palloni che può, mantiene una certa lucidità.
Si prende un'insufficienza tra le meno gravi, perchè almeno nel primo tempo, combina qualcosa di efficace nella manovra offensiva. E' poi l'ultimo a perdere lucidità.
Si prende un'insufficienza tra le meno gravi, perchè almeno nel primo tempo, combina qualcosa di efficace nella manovra offensiva. E' poi l'ultimo a perdere lucidità.
Si muove molto, ma senza grande costrutto. A volte pare isolarsi per cercare la soluzione da solo, ma non è mai efficace.
Nel primo tempo si vede davvero poco, nella ripresa tenta una reazione che comunque non sconvolge gli equilibri. Sempre ben marcato e tenuto sotto controllo.
Nel primo tempo si vede davvero poco, nella ripresa tenta una reazione che comunque non sconvolge gli equilibri. Sempre ben marcato e tenuto sotto controllo.
Nel primo tempo è l'unico che fa lavorare la difesa dell'Udinese ma non ha mai uno spunto veloce, brillante e incisivo.
Magari non è in grado di decidere una partita, però qualcosa di suo poteva lasciarlo in una gara così. Pare che entri già demotivato, visto che non lotta mai, nemmeno ci prova.
Ha personalità e la mostra quando nello scampolo di partita che Giampaolo gli concede, ci prova a trovare la porta senza paura. Fa quel che può,a fronte di un disastro di risultato.
Ha personalità e la mostra quando nello scampolo di partita che Giampaolo gli concede, ci prova a trovare la porta senza paura. Fa quel che può,a fronte di un disastro di risultato.
Come si passi da un 2 a 0 col Milan ad uno 0 a 4 contro l'Udinese, ce lo può spiegare solo lui. Squadra molle, mai brillante, come avesse sottovalutato l'avversario o avesse la pancia piena. E' troppo presto per essere già appagati.