Terza scelta a inizio anno e con la complicità di defezioni altrui e dell'estrosità di Sannino, dal 1' in campo. Esordio con le gambe tremolanti ma la gara è perfetta per non lasciare il segno, proprio ciò che chiedeva prima del match.
Terza scelta a inizio anno e con la complicità di defezioni altrui e dell'estrosità di Sannino, dal 1' in campo. Esordio con le gambe tremolanti ma la gara è perfetta per non lasciare il segno, proprio ciò che chiedeva prima del match.
Terza scelta a inizio anno e con la complicità di defezioni altrui e dell'estrosità di Sannino, dal 1' in campo. Esordio con le gambe tremolanti ma la gara è perfetta per non lasciare il segno, proprio ciò che chiedeva prima del match.
Terza scelta a inizio anno e con la complicità di defezioni altrui e dell'estrosità di Sannino, dal 1' in campo. Esordio con le gambe tremolanti ma la gara è perfetta per non lasciare il segno, proprio ciò che chiedeva prima del match.
Nel primo tempo non disdegna più di un'ottima chiusura difensiva, poi si fissa che vuol pagare la cena ai compagni questa sera e allora esagera e decide di pagarla a tutto lo stadio Braglia franando su Maxi Lopez in area e mettendo paura ai suoi.
Primo tempo perfetto, seconda frazione senza imperfezioni. Spazza come un mediano da terza categoria ad ogni occasione e chiude a doppia mandata fascia sinistra difensiva e centroarea.
L'inizio del secondo tempo è da antidoping obbligatorio. Gara ottima senza imperfezioni.
Non sale agli onori della cronaca nè in negativo, nè con giocate memorabili. È didattico, fa bene, senza esagerare.
Entra per garantire copertura e geometria e non sbaglia alcun punto dei compiti richiesti.
Entra per garantire copertura e geometria e non sbaglia alcun punto dei compiti richiesti.
Intermittente come la sua carriera, la sua parentesi in ogni squadra dove ha militato e la sua gara odierna. Non male nell'analisi totale ma se trovasse continuità sarebbe tra i migliori del torneo.
Non perfetto in più di un'occasione ma fa sentire peso tattico e fisico quando serve. Giocare di fianco a un indiavolato Sannino per 45' non è facile per nessuno.
Nel primo tempo sembra il giocatore fin qui mancato al Carpi. Ottimo sui calci piazzati e a mettere ordine a centrocampo; cala nella ripresa ma timbra comunque una gara da incorniciare.
Nel primo tempo sembra il giocatore fin qui mancato al Carpi. Ottimo sui calci piazzati e a mettere ordine a centrocampo; cala nella ripresa ma timbra comunque una gara da incorniciare.
Come Bianco ma meno sazio e più voglioso di far male agli avversari. Avrà modo di dimostrare il suo valore in altri match.
I fatti narrano di un allenatore che all'esordio su una panchina trova la prima storica vittoria in Serie A. Il resto, aggettivi compresi, trovateli voi.
I fatti narrano di un allenatore che all'esordio su una panchina trova la prima storica vittoria in Serie A. Il resto, aggettivi compresi, trovateli voi.
Seconda autorete in carriera ma almeno in questa occasione non pioveranno critiche ma solo pacche sulle spalle. È attento nei primi minuti del primo tempo, sfortunato dopo e distratto nella ripresa. Poche colpe, ma buone.
Seconda autorete in carriera ma almeno in questa occasione non pioveranno critiche ma solo pacche sulle spalle. È attento nei primi minuti del primo tempo, sfortunato dopo e distratto nella ripresa. Poche colpe, ma buone.
Gioca più per segnare che per difendere e non gli diamo tutti i torti, visto che sfiora il gol quando avanza e va vicino a farlo segnare agli avversari quando difende.
Per un centrale adattato a terzino sinistro le colpe non possono essere esclusive. Il Toro è in mergenza e lui non fa nulla per non darlo a vedere.
Non sbaglia quasi nulla per gran parte della gara, poi decide che il Carpi deve vincere e stende il tappeto rosso a Borriello e Matos, i quali gradiscono e ringraziano.
Senza dubbio tra i migliori del Torino, l'unico a non sbagliare dietro, e anche il più esperto quando si tratta di giocare di sponda. Sfortunato nella prestazione complessiva dei suoi, ma senza colpe.
Senza dubbio tra i migliori del Torino, l'unico a non sbagliare dietro, e anche il più esperto quando si tratta di giocare di sponda. Sfortunato nella prestazione complessiva dei suoi, ma senza colpe.
Si scrive Gabrie Silva, lo legge come il peggior personaggio che possa uscire dalla penna diStephen King. Colpevole in occasione di entrambi i gol, lascia il campo infortunato e tra i fischi.
Entra e cambia il match col suo dinamismo e la sua fame. Se avesse anche trovato il gol del pari non si sarebbe scrollato la certa titolarità neppure sotto tortura.
L'unico a provarci sempre, l'unico a inventare e uno dei pochi a non sbagliare. Paga la prestazione del Torino ma esce con la lode.
L'unico a provarci sempre, l'unico a inventare e uno dei pochi a non sbagliare. Paga la prestazione del Torino ma esce con la lode.
Mai puntuale in chiusura, mai pungente in avanti. Lascia il campo in debito d'ossigeno.
Un finto lento che sa far sparire il pallone quando serve ma che oggi manca troppo spesso l'appuntamento con la giocata utile.
Il solito Belotti che impiega dieci minuti per entrare in partita, uno a mancare l'ottima occasione e altri dieci a rammaricarsi per l'occasione sprecata.
Il solito Belotti che impiega dieci minuti per entrare in partita, uno a mancare l'ottima occasione e altri dieci a rammaricarsi per l'occasione sprecata.
Si ringrazia il tabellino per averci comunicato del suo ingresso in campo. Si narra che abbia giocato anche una buona dose di minuti.
Si ringrazia il tabellino per averci comunicato del suo ingresso in campo. Si narra che abbia giocato anche una buona dose di minuti.
Il migliore dei suoi per distacco, l'unico a provarci e l'unico a conquistare e realizzare un rigore che da speranza, poi rivelatasi vana. Belotti chi?
Il migliore dei suoi per distacco, l'unico a provarci e l'unico a conquistare e realizzare un rigore che da speranza, poi rivelatasi vana. Belotti chi?
Sottovaluta l'avversario, e questo è sotto gli occhi di tutti. Non è supportato dai suoi ma sbaglia formazione e approccio alla gara.