Una buona parata su Quagliarella, poco prima del gol di Yoshida. Poco autoritario nelle uscite alte, non può nulla sulla rete di Candreva. Non ha colpe specifiche, ma neppure meriti che giustifichino un voto superiore alla sufficienza.
Mette tutta la sua personalità al servizio della causa: guida la difesa con grinta, con rabbia, la stessa con cui si prende il pallone e trasforma il calcio di rigore del provvisorio 2-0. Perde Yoshida sul gol del 2-1, nella ripresa tuttavia sbaglia pochissimo.
Mette tutta la sua personalità al servizio della causa: guida la difesa con grinta, con rabbia, la stessa con cui si prende il pallone e trasforma il calcio di rigore del provvisorio 2-0. Perde Yoshida sul gol del 2-1, nella ripresa tuttavia sbaglia pochissimo.
Mette tutta la sua personalità al servizio della causa: guida la difesa con grinta, con rabbia, la stessa con cui si prende il pallone e trasforma il calcio di rigore del provvisorio 2-0. Perde Yoshida sul gol del 2-1, nella ripresa tuttavia sbaglia pochissimo.
Entra al posto di Chiesa, la Juventus passa a 3 in difesa e trova solidità. Ci mette la giusta esperienza e una buona dose di furbizia, conquistando calci di punizione e causandoli nel finale, quando c'è bisogno di fermare la trama offensiva degli avversari.
Entra al posto di Chiesa, la Juventus passa a 3 in difesa e trova solidità. Ci mette la giusta esperienza e una buona dose di furbizia, conquistando calci di punizione e causandoli nel finale, quando c'è bisogno di fermare la trama offensiva degli avversari.
Prova sufficiente per gran parte del match, ma quando Candreva si sposta sulla sua fascia sono dolori: soffre nel finale di gara, compreso il taglio dell'avversario in occasione del gol.
Discreta partita, presidia bene la fascia destra e quando spinge fa male agli avversari. Sulla sua valutazione pesa però il pallone perso nel finale, dal quale nasce il gol di Candreva: errore che pesa sul tabellino, anche se non sul risultato.
Discreta partita, presidia bene la fascia destra e quando spinge fa male agli avversari. Sulla sua valutazione pesa però il pallone perso nel finale, dal quale nasce il gol di Candreva: errore che pesa sul tabellino, anche se non sul risultato.
Partita priva di sbavature, l'olandese arriva su tutti i palloni a metà strada, chiudendo la porta agli attaccanti doriani in più di un'occasione. Quasi insuperabile sui palloni alti, disputa una gara di sostanza.
Non riesce a esprimersi come potrebbe. Troppi errori nelle sue giocate, a volte leziose, sicuramente poco incisive; confinato sulla fascia ma con libertà di accentrarsi, non riesce a lasciare il segno sulla partita.
Un assist per Dybala, al termine di un'azione martellante che lui stesso aveva avviato; nella ripresa tante belle giocate e un gran gol. Prende per mano il centrocampo bianconero e lo trascina, dettando i tempi di gioco e provando sempre giocate non banali, anche a rischio di commettere qualche errore di misura.
Un assist per Dybala, al termine di un'azione martellante che lui stesso aveva avviato; nella ripresa tante belle giocate e un gran gol. Prende per mano il centrocampo bianconero e lo trascina, dettando i tempi di gioco e provando sempre giocate non banali, anche a rischio di commettere qualche errore di misura.
Più ombre che luci nella sua gara. Il centrocampista semina il panico con le sue serpentine, ma sbaglia spesso e volentieri la scelta finale; si divora il gol al 12', anche in occasione della rete di Locatelli si fa fermare ritardando troppo il tiro. Allegri lo rimprovera perché ancora una volta vuole arrivare in porta con il pallone; unico merito, procura il calcio di rigore.
Molto bene in fase difensiva, interpreta al meglio il ruolo di schermo davanti alla difesa. Dopo qualche sbavatura iniziale prende coraggio e smista bene il pallone, arrivando anche al tiro al 74': il riflesso di Audero dopo la sua bella giocata gli nega la gioia del gol.
Molto bene in fase difensiva, interpreta al meglio il ruolo di schermo davanti alla difesa. Dopo qualche sbavatura iniziale prende coraggio e smista bene il pallone, arrivando anche al tiro al 74': il riflesso di Audero dopo la sua bella giocata gli nega la gioia del gol.
Rileva Bernardeschi, cerca di dare ordine alla squadra, che deve amministrare il vantaggio. Ci riesce soltanto a tratti, perché nel finale la Sampdoria torna a farsi sotto con generosità.
Non entra bene in partita, costretto a sostituire Dybala: sembra altrove con la testa, sbaglia spesso la giocata e non trova la posizione. Poi arriva la giocata che cambia la partita: pallone riconquistato, accelerazione e palla deliziosa per Locatelli. Da quel momento sale di colpi e sembra più sicuro di sé.
21 minuti di gran classe: la sua posizione tra le linee crea grandi difficoltà alla Sampdoria. In breve tempo confeziona un gol con un sinistro superbo e un assist per Chiesa, che non sfrutta. Bloccato da un problema muscolare, esce in lacrime; fino a quando rimane in campo è nettamente il migliore della Juventus.
21 minuti di gran classe: la sua posizione tra le linee crea grandi difficoltà alla Sampdoria. In breve tempo confeziona un gol con un sinistro superbo e un assist per Chiesa, che non sfrutta. Bloccato da un problema muscolare, esce in lacrime; fino a quando rimane in campo è nettamente il migliore della Juventus.
Tanti errori sia nei movimenti sia sotto porta. Al 14' si divora il gol da solo davanti ad Audero, tirando tra le braccia del portiere. Poco dopo è pericoloso con un tiro-cross, poi gira a vuoto per gran parte del match; avrebbe l'occasione per rifarsi poco prima di uscire, ma tira malamente e spedisce fuori, vanificando l'ennesima buona occasione.
Tanti errori sia nei movimenti sia sotto porta. Al 14' si divora il gol da solo davanti ad Audero, tirando tra le braccia del portiere. Poco dopo è pericoloso con un tiro-cross, poi gira a vuoto per gran parte del match; avrebbe l'occasione per rifarsi poco prima di uscire, ma tira malamente e spedisce fuori, vanificando l'ennesima buona occasione.
La sua Juventus trova continuità di risultati, ma subisce ancora troppi gol. I bianconeri approcciano bene il match, ma si disuniscono e incassano per due volte le reti che accorciano le distanze; una prestazione non del tutto convincente, ma quel che conta in questa fase sono i punti.
La sua Juventus trova continuità di risultati, ma subisce ancora troppi gol. I bianconeri approcciano bene il match, ma si disuniscono e incassano per due volte le reti che accorciano le distanze; una prestazione non del tutto convincente, ma quel che conta in questa fase sono i punti.
3 gol sul groppone, forse un pizzico di responsabilità sul primo, ma il tiro di Dybala è secco e passa in mezzo a una selva di gambe. È strepitoso al 14' su Morata e ancora sullo spagnolo pochi minuti più tardi, così come su Bentancur al 74', quando nega il gol all'uruguaiano con un gran riflesso.
3 gol sul groppone, forse un pizzico di responsabilità sul primo, ma il tiro di Dybala è secco e passa in mezzo a una selva di gambe. È strepitoso al 14' su Morata e ancora sullo spagnolo pochi minuti più tardi, così come su Bentancur al 74', quando nega il gol all'uruguaiano con un gran riflesso.
3 gol sul groppone, forse un pizzico di responsabilità sul primo, ma il tiro di Dybala è secco e passa in mezzo a una selva di gambe. È strepitoso al 14' su Morata e ancora sullo spagnolo pochi minuti più tardi, così come su Bentancur al 74', quando nega il gol all'uruguaiano con un gran riflesso.
Costantemente attaccato sul suo lato, difende poco e male. Quando spinge ne azzecca pochissime, i suoi cross sono spesso sballati. Regala il rigore nel finale del primo tempo allargando troppo il braccio; esce nella ripresa per lasciare spazio ad Augello.
Costantemente attaccato sul suo lato, difende poco e male. Quando spinge ne azzecca pochissime, i suoi cross sono spesso sballati. Regala il rigore nel finale del primo tempo allargando troppo il braccio; esce nella ripresa per lasciare spazio ad Augello.
Inizio difficile, poi si riscatta. Non spinge tanto, ma rimane nella sua zona di competenza e non ha problemi a disinnescare Bernardeschi quando capita dalle sue parti. Quando serve si fa trovare pronto.
Inizio difficile, poi si riscatta. Non spinge tanto, ma rimane nella sua zona di competenza e non ha problemi a disinnescare Bernardeschi quando capita dalle sue parti. Quando serve si fa trovare pronto.
D'Aversa lo schiera dal 1' per dare una struttura più solida alla sua squadra: missione fallita, visto che la Juventus imperversa sulla sua fascia nei minuti iniziali della gara. In avanti poche giocate utili alla squadra e l'impressione che non possa fare molto di più, anche contro avversari più modesti.
Rovina un'ottima prestazione con lo sciagurato disimpegno che regala il gol a Locatelli. Un errore inspiegabile, un eccesso di confidenza che condanna la Sampdoria; prima era stato ottimo in tanti interventi, ruvidi ma efficaci.
Meglio rispetto a Murru, dimostra maggiore solidità difensiva e prova anche a spingersi in avanti con continuità. La Juventus però è più compatta e non lascia tanto spazio, per cui non ci sono molte occasioni per incidere.
Segna un altro gol contro un'avversaria non banale, dopo quello realizzato contro l'Inter. Solida prova difensiva, dalle sue parti non si passa: chiude la porta in varie occasioni, facendosi trovare al posto giusto, al momento giusto.
Un assist e un gol contro la Juventus, difficile chiedergli di più. Parte a sinistra, eppure è il vero playmaker della squadra: tutti i palloni passano dai suoi piedi, prova a innescare le punte o a mettersi in proprio, spesso con ottimi risultati.
Insieme a Thorsby prova a formare una cerniera di centrocampo insuperabile, ma la Juventus non ha problemi a eludere gli interventi dei due mediani, costringendoli a commettere fallo in modo sistematico. Prova a mettere ordine con le sue geometrie, non sempre ci riesce.
Entra al posto di Ekdal, sembra non poter offrire molto di meglio rispetto al compagno di squadra, poi confeziona uno splendido assist per Candreva, che segna il gol e riapre la partita. Bravo a non mollare di un centimetro.
Entra al posto di Ekdal, sembra non poter offrire molto di meglio rispetto al compagno di squadra, poi confeziona uno splendido assist per Candreva, che segna il gol e riapre la partita. Bravo a non mollare di un centimetro.
Il suo pressing asfissiante, uno dei marchi di fabbrica del centrocampista norvegese, è vanificato dalla qualità degli avversari, che lo costringono a numerosi interventi scorretti. Male anche in occasione del gol di Locatelli: l'errore più vistoso è di Colley, ma lui è davvero poco reattivo.
Il suo pressing asfissiante, uno dei marchi di fabbrica del centrocampista norvegese, è vanificato dalla qualità degli avversari, che lo costringono a numerosi interventi scorretti. Male anche in occasione del gol di Locatelli: l'errore più vistoso è di Colley, ma lui è davvero poco reattivo.
Rileva Depaoli, con la sua verve prova a ridare fiducia alla sua squadra. Pochi palloni giocabili, ma riesce a effettuare giocate interessanti: avrebbe meritato più minuti a disposizione, con il suo ingresso la Sampdoria è molto più viva.
Rileva Depaoli, con la sua verve prova a ridare fiducia alla sua squadra. Pochi palloni giocabili, ma riesce a effettuare giocate interessanti: avrebbe meritato più minuti a disposizione, con il suo ingresso la Sampdoria è molto più viva.
Ancora alla ricerca del primo gol in campionato, è difficile che lo trovi se non tira quasi mai in porta. Il suo raggio d'azione è più arretrato rispetto a quello di Caputo, ma fatica a trovare spazio e a cucire il gioco; a parte qualche rara fiammata la sua è una partita vissuta ai margini.
Stretto nella morsa Bonucci-De Ligt, non riesce quasi mai a liberarsi per il tiro; quando succede, al 19', la sua conclusione è tanto potente quanto imprecisa. C'è ancora da lavorare sul dialogo con Quagliarella, visto che i due si cercano pochissimo e non riescono a imbastire azioni degne di nota.
Entra al posto di Caputo, nei pochi minuti che ha a disposizione non ne combina una giusta. Troppi errori, soprattutto di posizionamento: lui e Quagliarella si pestano i piedi molto più rispetto a quanto accade con Caputo. Nel finale vanifica un paio di ripartenze interessanti.
Decide di schierare una formazione accorta, con Darmsgaard inizialmente in panchina: forse non è la mossa giusta. La sua squadra va subito in difficoltà, sembra sulle gambe, anche se tiene in piedi la partita con generosità. Il gioco della Sampdoria è troppo prevedibile e la compatibilità tra i due attaccanti ancora tutta da scoprire: per il tecnico ci sarà da lavorare.
Decide di schierare una formazione accorta, con Darmsgaard inizialmente in panchina: forse non è la mossa giusta. La sua squadra va subito in difficoltà, sembra sulle gambe, anche se tiene in piedi la partita con generosità. Il gioco della Sampdoria è troppo prevedibile e la compatibilità tra i due attaccanti ancora tutta da scoprire: per il tecnico ci sarà da lavorare.