Incolpevole sulle reti di Simeone e Barak prima, diventa protagonista nella ripresa quando il Genoa inizia a dar vita alla sua incredibile rimonta bloccando diverse conclusioni piuttosto pericolose portate dagli avversari. Si deve arrendere al colpo di testa finale di Kalinic lasciato troppo libero dai suoi compagni di squadra.
Entra quando la partita sta vivendo uno dei suoi momenti salienti, cerca di dare il suo contributo nella rimonta genoana mantenendo il pallone il più lontano possibile dalla propria area di rigore. Non ha particolari responsabilità sulla rete del definitivo 3-3.
In occasione della prima rete si fa dribblare troppo facilmente da Ilic lasciando al centrocampista avversario tutto lo spazio per decidere cosa fare. Nella ripresa affossa ulteriormente le possibilità della sua squadra di andare a punti commettendo un ingenuo fallo da rigore su Simeone. Ammonito in occasione del rigore Ballardini lo richiama rapidamente in panchina per evitare di restare anche in inferiorità numerica.
In occasione della prima rete si fa dribblare troppo facilmente da Ilic lasciando al centrocampista avversario tutto lo spazio per decidere cosa fare. Nella ripresa affossa ulteriormente le possibilità della sua squadra di andare a punti commettendo un ingenuo fallo da rigore su Simeone. Ammonito in occasione del rigore Ballardini lo richiama rapidamente in panchina per evitare di restare anche in inferiorità numerica.
Partita poco appariscente dell'esterno genoano. In attacco non riesce mai a sfuggire a Faraoni ed in difesa palesa qualche incertezza di troppo.
Partita poco appariscente dell'esterno genoano. In attacco non riesce mai a sfuggire a Faraoni ed in difesa palesa qualche incertezza di troppo.
In una serata dove la difesa del Genoa palesa più di qualche incertezza il numero 14 è uno dei pochi a salvarsi. Attento a coprire le défaillance dei propri compagni di reparto, si deve arrendere nella ripresa ad un problema muscolare che lo costringe a gettare la spugna prima della fine della partita.
In una serata dove la difesa del Genoa palesa più di qualche incertezza il numero 14 è uno dei pochi a salvarsi. Attento a coprire le défaillance dei propri compagni di reparto, si deve arrendere nella ripresa ad un problema muscolare che lo costringe a gettare la spugna prima della fine della partita.
Entra per evitare un'improvvida inferiorità numerica ai suoi, ma non riesce a chiudere la partita senza sbavature. Anche lui è corresponsabile nella rete del 3-3 scaligero con un posizionamento non propriamente perfetto nel cuore della propria area di rigore.
Ad inizio partita si rende protagonista di un tiro-cross insidioso che costringe Montipò ad un intervento difficile, poi si eclissa un po' fino a quando non viene chiamato a calciare il rigore che dà il là alla rimonta del Genoa. Il capitano del Grifone dimostra ancora una volta di meritare i suoi gradi e di avere una grande freddezza dal dischetto.
Ad inizio partita si rende protagonista di un tiro-cross insidioso che costringe Montipò ad un intervento difficile, poi si eclissa un po' fino a quando non viene chiamato a calciare il rigore che dà il là alla rimonta del Genoa. Il capitano del Grifone dimostra ancora una volta di meritare i suoi gradi e di avere una grande freddezza dal dischetto.
Ha enormi responsabilità sulla rete del momentaneo 1-0 siglata da Simeone. L'attaccante argentino lo sovrasta nettamente nel contrasto aereo ed insacca senza lasciare alcuno scampo a Sirigu. Successivamente prova a farsi perdonare con una conclusione troppo velleitaria da distanza siderale.
Ha enormi responsabilità sulla rete del momentaneo 1-0 siglata da Simeone. L'attaccante argentino lo sovrasta nettamente nel contrasto aereo ed insacca senza lasciare alcuno scampo a Sirigu. Successivamente prova a farsi perdonare con una conclusione troppo velleitaria da distanza siderale.
Ha enormi responsabilità sulla rete del momentaneo 1-0 siglata da Simeone. L'attaccante argentino lo sovrasta nettamente nel contrasto aereo ed insacca senza lasciare alcuno scampo a Sirigu. Successivamente prova a farsi perdonare con una conclusione troppo velleitaria da distanza siderale.
Serata decisamente negativa per quello che dovrebbe essere il primo costruttore della manovra genoana. Nel primo tempo non riesce mai a dare le giuste geometrie, mentre nella ripresa si rende colpevole di un errato ripiegamento su Kalinic che costa la rete del definitivo 3-3 alla propria squadra.
Serata decisamente negativa per quello che dovrebbe essere il primo costruttore della manovra genoana. Nel primo tempo non riesce mai a dare le giuste geometrie, mentre nella ripresa si rende colpevole di un errato ripiegamento su Kalinic che costa la rete del definitivo 3-3 alla propria squadra.
Il numero 10 del Genoa dovrebbe avere il compito di illuminare la manovra dei rossoblu, invece galleggia in mezzo alla trequarti avversaria senza trovare le tracce giuste per cogliere di sorpresa la retroguardia scaligera e, allo stesso tempo, ispirare le qualità realizzative di Destro.
Il suo ingresso permette al Genoa di aumentare la propria densità in mezzo al campo impedendo al Verona di sviluppare facilmente la propria manovra.
Il suo ingresso permette al Genoa di aumentare la propria densità in mezzo al campo impedendo al Verona di sviluppare facilmente la propria manovra.
In una partita da perdere completamente il lume della ragione il giovane centrocampista genoano è uno dei pochi che riesce a mantenere sempre la lucidità giusta. La sua prestazione viene poi impreziosita dall'assist per il momentaneo 2-2 siglato da Destro.
Entra molto nervoso e si fa ammonire dopo pochissimi secondi, riesce a trasformare il suo nervosismo in energie positive tanto da sfornare uno splendido assist per Destro sulla rete del momentaneo 3-2 genoano.
Nel primo tempo non riesce mai a farsi vedere, ma non tutte le colpe ricadono sulle sue spalle. Le sostituzioni dell'intevallo mandano un campo un Genoa decisamente più aggressivo e lui e quello che ne benificia di più realizzando una doppietta in cinque minuti prima con un colpo di testa e poi con una pregevole giocata tecnica che gli permette prima di saltare Gunter e poi di insaccare con uno scavetto.
Nel primo tempo non riesce mai a farsi vedere, ma non tutte le colpe ricadono sulle sue spalle. Le sostituzioni dell'intevallo mandano un campo un Genoa decisamente più aggressivo e lui e quello che ne benificia di più realizzando una doppietta in cinque minuti prima con un colpo di testa e poi con una pregevole giocata tecnica che gli permette prima di saltare Gunter e poi di insaccare con uno scavetto.
Viene cercato molto fin dai primissimi minuti di gioco, ma l'esterno offensivo del Grifone sembra da subito non essere in serata positiva facendosi anticipare quasi puntualmente da Casale. Nelle rare occasioni in cui riesce a liberarsi del proprio marcatore il numero 91 sbaglia la successiva conclusione risultando molto impreciso.
Entra per aumentare la spinta offensiva del Genoa, invece risulta essere uno dei pochi a non trovare lo spunto giusto durante l'assedio dei rossoblu finendo con il perdere qualche possesso di troppo.
Entra per aumentare la spinta offensiva del Genoa, invece risulta essere uno dei pochi a non trovare lo spunto giusto durante l'assedio dei rossoblu finendo con il perdere qualche possesso di troppo.
Nel primo tempo la sua squadra non ha il consueto fuoco agonistico e la rete del momentaneo 0-2 avrebbe sopito tutte le speranze di rimonta in qualsiasi altro tecnico. Invece il mister rossoblu non si arrende e carica a mille i suoi ragazzi tanto da ribaltare, almeno momentaneamente, le sorti della partita.
La sua partita inizia con un tiro-cross insidioso di Criscito, poi praticamente più nulla fino al secondo tempo. Non può nulla sulle tre reti del Genoa, ma si fa trovare presente su tutte le altre conclusioni alla sua portata.
Che sia un fattore nel nostro campionato è cosa ormai acclarata, ma anche questa sera l'esterno scaligero ha voluto ribadirla fornendo un assist preciso per la rete del momentaneo 0-1 siglata da Kalinic. Esce per un problema muscolare e per il Verona si rivela una perdita molto importante.
Che sia un fattore nel nostro campionato è cosa ormai acclarata, ma anche questa sera l'esterno scaligero ha voluto ribadirla fornendo un assist preciso per la rete del momentaneo 0-1 siglata da Kalinic. Esce per un problema muscolare e per il Verona si rivela una perdita molto importante.
Non impeccabile nella prima rete di Destro, ma sulla seconda combina un vero e proprio disastro lasciandosi saltare facilmente ed aprendo di fatto all'attaccante avversario il corridoio giusto verso la porta difesa da Montipò.
Entra per l'infortunato Faraoni per aumentare la densità difensiva del Verona, invece il suo ingresso è tutt'altro che provvidenziale, proprio da un suo posizionamento errato nasce infatti la rete del 2-2 siglata da Destro.
Entra per l'infortunato Faraoni per aumentare la densità difensiva del Verona, invece il suo ingresso è tutt'altro che provvidenziale, proprio da un suo posizionamento errato nasce infatti la rete del 2-2 siglata da Destro.
Rovina una partita concreta con un clamoroso errore che poteva costare carissimo ai suoi. E' lui l'autore del fallo di mano da cui scaturisce il rigore di Criscito per la rete che dà il via alla rimonta del Genoa. Per sua fortuna arriva però nel finale la rete di Kalinic che riporta l'equilibrio nel risultato.
Rovina una partita concreta con un clamoroso errore che poteva costare carissimo ai suoi. E' lui l'autore del fallo di mano da cui scaturisce il rigore di Criscito per la rete che dà il via alla rimonta del Genoa. Per sua fortuna arriva però nel finale la rete di Kalinic che riporta l'equilibrio nel risultato.
Entra per Lazovic con il compito preciso di rinforzare la linea difensiva, lui mette a disposizione tutte le sue qualità fisiche per arginare le offensive avversarie, ma questo sforzo lo rende innocuo nella fase di spinta.
Prestazione positiva per il difensore scaligero mandato in campo un po' a sorpresa da Tudor. Annulla Kallon fin dai primi minuti di gioco e poi fa altrettanto con Ekuban anche quando la partita inizia a farsi incandescente. Nel finale regala il cross su cui si avventa Kalinic per la rete del definitivo 3-3.
Prestazione positiva per il difensore scaligero mandato in campo un po' a sorpresa da Tudor. Annulla Kallon fin dai primi minuti di gioco e poi fa altrettanto con Ekuban anche quando la partita inizia a farsi incandescente. Nel finale regala il cross su cui si avventa Kalinic per la rete del definitivo 3-3.
Il Verona si affida spesso alle qualità atletiche e tecniche del suo numero 8, questa sera però il suo motore sembra essere ingolfato e, per quanto ci provi, non trova lo spunto giusto per mettere in difficoltà il proprio avversario diretto. Non a caso Tudor lo richiama in panchina durante l'intervallo per inserire un giocatore più difensivo ed evitare il ritorno del Genoa.
Entra per uno stanco Tameze, ma non riesce a rimpiazzarlo nel ruolo di filtro davanti alla difesa finendo con l'essere quasi travolto dalla maggiore aggressività del centrocampo avversario.
Il suo posizionamento alle spalle delle due punte mette in difficoltà i centrocampisti avversari che spesso sono costretti ad uscire dalla propria zona di competenza per arginarlo. Vero che la rete arriva solo su calcio di rigore, ma lui resta una spina nel fianco degli avversari per tutta la partita.
Il suo posizionamento alle spalle delle due punte mette in difficoltà i centrocampisti avversari che spesso sono costretti ad uscire dalla propria zona di competenza per arginarlo. Vero che la rete arriva solo su calcio di rigore, ma lui resta una spina nel fianco degli avversari per tutta la partita.
Il suo posizionamento alle spalle delle due punte mette in difficoltà i centrocampisti avversari che spesso sono costretti ad uscire dalla propria zona di competenza per arginarlo. Vero che la rete arriva solo su calcio di rigore, ma lui resta una spina nel fianco degli avversari per tutta la partita.
Il numero 61 scaligero mette in mostra un'altra prova di grande concretezza. Corre senza soluzione di continuità aiutando sia la difesa a limitare le folate del terzetto dei trequartisti genoani. Non appare neppure un caso che dopo la sua uscita per un giocatore meno fisico il Genoa riesca a guadagnare facilmente molti metri di campo.
Il numero 61 scaligero mette in mostra un'altra prova di grande concretezza. Corre senza soluzione di continuità aiutando sia la difesa a limitare le folate del terzetto dei trequartisti genoani. Non appare neppure un caso che dopo la sua uscita per un giocatore meno fisico il Genoa riesca a guadagnare facilmente molti metri di campo.
Nel primo tempo domina in lungo ed in largo sulla linea mediana mostrando sprazzi di gran classe. Da una sua iniziativa centrale nasce l'azione che porterà al momentaneo 0-1. Cala invece nella ripresa.
Partita di grande dispendio fisico, corre per tutto il fronte offensivo cercando di far andare fuori posizione i difensori avversari, peccato per lui che poi gli attaccanti debbano anche segnare e tutto il dispendio fisico lo rendano fin troppo impreciso quando si è trattato di calciare in porta.
Invisibile per molti dei minuti che passa in campo trova la zampata giusta in una partita folle per regalare un insperato pareggio alla propria squadra. Il Verona sta ritrovando quel finalizzatore che avevamo tanto apprezzato nei suoi primi anni in Italia.
Prestazione che risolleva decisamente il morale dell'attaccante argentino. Non brilla solamente per il gol da vero centravanti vecchio stampo, ma anche per il grande apporto che riesce a dare alla propria squadra in fase di non possesso, diventando il primo difensore dei suoi e portando un pressing forsennato sui portatori di palla avversari.
A differenza di Ballardini prima vede andare i suoi in vantaggio, addirittura per 0-2, poi quando la partita si ribalta il tecnico scaligero dimostra la stessa tempra del proprio avversario, trovando la grinta giusta da trasmettere ai suoi ragazzi che, infatti, non si arrendono e trovano il pareggio nei minuti di recupero.