
Sbaglia poco come poco fa per aiutare i compagni, ma nel marasma rosanero è uno dei pochi che si salva.
Sbaglia poco come poco fa per aiutare i compagni, ma nel marasma rosanero è uno dei pochi che si salva.
Sbaglia poco come poco fa per aiutare i compagni, ma nel marasma rosanero è uno dei pochi che si salva.
Come contro il Milan mette in mostra una prestazione ai limiti del ridicolo, facendosi saltare in ogni modo dagli avversari, che non credono mai di avere dinanzi uno dei migliori centrali della passata stagione.
Nel primo tempo è uno dei pochi a provarci ma nella ripresa cala col resto della squadra.
Come Lazaar ma con l'aggravante di non avere la fiducia della panchina che lo sostituisce per avere più profondità. Il risultato è evidente a tutti.
Solo la brutta copia di quello che aveva impressionato in positivo nella prima uscita stagionale e contro il Milan, oggi assente ingiustificato.
Assente ingiustificato del match, che nella ripresa lascia il campo da stremato nonostante i metri percorsi si contino sulle dita di una mano.
Contro il Milan era stato uno dei peggiori in campo, oggi si ripete e mette in dubbio la sua futura titolarità.
Ci prova da calcio piazzato con poco successo e non riesce ad avere altre occasioni per mettersi in mostra.
Ci prova da calcio piazzato con poco successo e non riesce ad avere altre occasioni per mettersi in mostra.
Un accenno di corsa e un tentativo di rubar palla. Poco altro, ma i minuti in campo sono pochi per includerlo nella lista dei negativi senza appello.
Un accenno di corsa e un tentativo di rubar palla. Poco altro, ma i minuti in campo sono pochi per includerlo nella lista dei negativi senza appello.
Non incide nella manovra offensiva ma almeno, questa volta rispetto alla gara col Milan, non concede le sortite offensive.
Non incide nella manovra offensiva ma almeno, questa volta rispetto alla gara col Milan, non concede le sortite offensive.
Ci prova e più di tutti i suoi compagni ma la velleità di certi movimenti e alcune giocate evitabili a vantaggio di tocchi semplici e concreti fanno scadere la sua prestazione.
Il tabellino ci dice che è in campo ma dubitiamo se ne sia accorto anche lui.
Lascia il campo alla mezzora superandosi rispetto alla gara contro il Milan. Se due espulsioni non fanno una prova, almeno fanno un sospetto. L'aspetto tecnico è un disastro incomprensibile dopo i capolavori delle prime uscite. Giù il cappello per la seconda volta consecutiva.
Lascia il campo alla mezzora superandosi rispetto alla gara contro il Milan. Se due espulsioni non fanno una prova, almeno fanno un sospetto. L'aspetto tecnico è un disastro incomprensibile dopo i capolavori delle prime uscite. Giù il cappello per la seconda volta consecutiva.
Giornata di ordinaria amministrazione senza la necessità di alcun intervento degno di nota.
Un po' nervoso nella gestione delle energie ma nel complesso gara perfetta nonostante i pochi pensieri.
Un po' nervoso nella gestione delle energie ma nel complesso gara perfetta nonostante i pochi pensieri.
Gara perfetta anche se l'attacco del Palermo ce la mette tutta per non impensierirlo.
Mai chiamato in causa, mai dentro l'azione e per un difensore va più che bene.
Mai chiamato in causa, mai dentro l'azione e per un difensore va più che bene.
Pericolo coi tiri da fuori, manca il gol per un soffio e non sbaglia un pallone nelle retrovie.
Pericolo coi tiri da fuori, manca il gol per un soffio e non sbaglia un pallone nelle retrovie.
Chiede a gran voce il cartellino al direttore di gara e quando finalmente lo ottiene, lascia il terreno di gioco. In centro al campo perfetto, l'espulsione mancata: il rimpianto di giornata.
Didattico come piace fare a lui, accademico come il compagno di reparto. Ottima gara, senza sbavature.
Vedi Magnanelli e non preoccuparti neppure a cambiare l'iniziale del cognome.
Entra col giusto spirito e cerca subito la strada del gol. In attesa di una condizione impeccabile, la via è quella giusta.
Gara ordinata che da alla squadra il giusto equlibrio che necessita lì davanti.
Gara ordinata che da alla squadra il giusto equlibrio che necessita lì davanti.
Ci prova in tutti i modi ma la scena è tutta del suo compagno di reparto. Se ne fa una ragione, da il cinque a Di Francesco e si prende una meritata piena sufficienza.
Come Berardi, un po' meno dinamico ma con la stessa fame. Il parco attaccanti del Sassuolo farebe invidia a tutta la Serie A!
Non deve neppure sforzarsi troppo, gara da manuale e tre punti portati a casa senza sofferenze.