Sfortunato sul primo gol, può poco sulla doppietta di Immobile. Si supera sulla conclusione ravvicinata di Lukaku.
Sfortunato sul primo gol, può poco sulla doppietta di Immobile. Si supera sulla conclusione ravvicinata di Lukaku.
Vero è che a soffrire è tutto il reparto arretrato del Genoa. Ma a vedersela particolarmente brutta sono lui e Zukanovic. Si fa scappare Immobile sul primo gol, non contrasta Caicedo regalandogli un'occasionissima, soffre molto la velocità degli avversari.
Nel primo tempo è in grande difficoltà, come tutta la difesa. Nella ripresa, proprio mentre sembra aver preso le misure, è costretto ad uscire per infortunio.
Prova a metterci la grinta, e per questo è ammirabile. Ma perde tantissimi palloni, è impreciso, e il suo apporto, soprattutto in fase offensiva, non è quello che ci si aspetta da lui.
Entra al posto di Spolli e, nel momento migliore dei suoi, va in confusione e regala all'ex compagno Ciro Immobile l'assist per il gol che vale la vittoria. Un anno fa sarebbe stato +1, oggi una grave insufficienza.
Riscatta parzialmente con l'assist per il secondo gol di Pellegri una prestazione da dimenticare, cominciata con Bastos che gli sbuca alle spalle e segna il gol del vantaggio laziale e conclusa con Immobile che segna senza che nessuno (lui compreso) faccia qualcosa per fermarlo.
Riscatta parzialmente con l'assist per il secondo gol di Pellegri una prestazione da dimenticare, cominciata con Bastos che gli sbuca alle spalle e segna il gol del vantaggio laziale e conclusa con Immobile che segna senza che nessuno (lui compreso) faccia qualcosa per fermarlo.
Nel primo tempo ha qualche momento di confusione, causa anche la velocità del gioco laziale. I suoi passaggi sono sempre poco precisi, ma comunque non fa mancare il suo apporto muscolare e recupera otto palloni.
Timido, impacciato, compresso: non è la solita furia da fascia, non ha la solita corsa e il solito brio. C'è ma non si vede.
Non è sicuramente una punta centrale, ruolo che Juric gli affida per 30 lunghissimi minuti. Quando può inventare alle spalle di Pellegri riesce ad avere un paio di buone intuizioni: una di queste propizia il primo gol genoano. Da lui, comunque, ci si aspetta molto di più.
Juric pensa di poter fare a meno di una punta di ruolo e dal 1' schiera l'argentino con Taarabt e Ricci. Esperimento fallito, e l'ex Boca, dopo una mezz'ora con pochi movimenti giusti e poca precisione, viene sacrificato per far entrare Pellegri.
Lukaku gli scappa via sul gol del 1-2: a sua parziale discolpa, il fatto che il Genoa fosse momentaneamente in 10 - marcature saltate, poco ordine in campo, e lui, appena entrato, non può essere colpevolizzato più di tanto.
Lukaku gli scappa via sul gol del 1-2: a sua parziale discolpa, il fatto che il Genoa fosse momentaneamente in 10 - marcature saltate, poco ordine in campo, e lui, appena entrato, non può essere colpevolizzato più di tanto.
Se l'avete comprato al fantacalcio, magari come sesto, potreste aver fatto l'acquisto dell'anno: con Lapadula fuori, il sedicenne potrebbe ritagliarsi uno spazio importante. Oggi ha dato dimostrazione di meritarselo: due gol da punta vera. Affamata e sicuramente non sazia.
Inspiegabile il tridente schierato dal primo minuto, che di fatto compromette tutto il primo tempo, fra mezz'ora per tornare sui propri passi e l'ingresso di Pellegri. E la difesa, ahilui, balla. E tanto.
Beffato da una deviazione sul primo gol di Pellegri, senza responsabilità sul raddoppio. Evita che il Genoa ribalti il risultato respingendo un colpo di testa di Zukanovic.
Beffato da una deviazione sul primo gol di Pellegri, senza responsabilità sul raddoppio. Evita che il Genoa ribalti il risultato respingendo un colpo di testa di Zukanovic.
Fortunato, perché in una serata in cui non è brillante trova un avversario - Laxalt - addirittura meno brillante di lui. Non corre grandi rischi, ma spreca un'ottima occasione nel primo tempo: solo davanti a Perin, conclude a lato.
Sul primo gol lui e Radu sono sfortunati: deviazione del primo, rimpallo sul secondo e Pellegri va in gol. Poco dopo si fa bucare di nuovo con facilità. Non dà le solite certezze.
Gli abbiamo visto fare sicuramente di meglio. Con De Vrij è vittima della sfortuna in occasione del gol di Pellegri, che riesce a segnare anche grazie a una deviazione del rumeno.
Entra e spacca la partita: va subito vicino al gol (Perin gli dice no) poi si beve Brlek e offre a Immobile l'assist per l'1-2.
Entra e spacca la partita: va subito vicino al gol (Perin gli dice no) poi si beve Brlek e offre a Immobile l'assist per l'1-2.
L'angolano, che nella scorsa stagione s'era fatto vedere poco senza mai impressionare, gioca una buona gara: non male la fase difensiva, la impreziosisce segnando il suo primo gol italiano.
L'angolano, che nella scorsa stagione s'era fatto vedere poco senza mai impressionare, gioca una buona gara: non male la fase difensiva, la impreziosisce segnando il suo primo gol italiano.
L'angolano, che nella scorsa stagione s'era fatto vedere poco senza mai impressionare, gioca una buona gara: non male la fase difensiva, la impreziosisce segnando il suo primo gol italiano.
Mancano l'infamia e la lode: gioca una gara ordinata e silente, facendo il suo lavoro e niente di più.
Incredibilmente non convocato dalla Serbia, Milinkovic gioca un'altra buona partita, soprattutto nel primo tempo: tanto movimento, buona l'intesa con i compagni di reparto, gioca ben 91 palloni. La sua punizione propizia il vantaggio di Bastos.
Inzaghi gli offre la possibilità di farsi notare schierandolo dal primo minuto, lui non delude il tecnico: corre tanto, fa un gran lavoro in mezzo al campo, si fa vedere anche in avanti.
Inzaghi gli offre la possibilità di farsi notare schierandolo dal primo minuto, lui non delude il tecnico: corre tanto, fa un gran lavoro in mezzo al campo, si fa vedere anche in avanti.
Il primo tempo parla di un giocatore dinamico, pieno di voglia, dai piedi buoni e dalle tante idee, che mette in difficoltà i difensori con la propria velocità. Nella ripresa, invece, scompare: è quello che soffre di più la stanchezza.
Si fa subito notare per un'ottima discesa sulla fascia e un cross che quasi manda in rete Lukaku: abbastanza per giustificare la sostituzione di uno spento Basta.
Fa un gran filtro davanti alla difesa, non gioca tantissimi palloni ma fa sentire la sua esperienza e la sua fisicità. Macchia la sua gara più che discreta dimenticandosi Pellegri sul 2-2.
Fa un gran filtro davanti alla difesa, non gioca tantissimi palloni ma fa sentire la sua esperienza e la sua fisicità. Macchia la sua gara più che discreta dimenticandosi Pellegri sul 2-2.
Lontanissimi, ormai, i tempi in cui il gol era incredibilmente diventato un problema. Ciro sta vivendo a Roma una seconda giovinezza: ha già segnato 6 gol in appena 4 partite. E non sembra essere sazio.
Inzaghi lo inserisce per fare un'opzione in più all'attacco dei suoi e per dare ad Immobile qualcuno con cui dialogare. Lui fa tanti ottimi movimenti, e proprio Immobile lo lancia a rete: supera i difensori, ma il suo diagonale finisce di poco a lato.
Nonostante le assenze, la sua squadra regge bene e riesce ad avere l'elasticità mentale giusta per cambiare atteggiamento durante la partita. A tratti, sprazzi di grandissimo calcio. Tre punti guadagnati, e quarto posto solitario conquistato.