Un paio di interventi nel secondo tempo, più per lo spettacolo che altro. La difesa è solida, la Samp poco pungente: se i pomeriggi dell'Olimpico fossero tutti così ci metterebbe la firma.
Un paio di interventi nel secondo tempo, più per lo spettacolo che altro. La difesa è solida, la Samp poco pungente: se i pomeriggi dell'Olimpico fossero tutti così ci metterebbe la firma.
Un paio di interventi nel secondo tempo, più per lo spettacolo che altro. La difesa è solida, la Samp poco pungente: se i pomeriggi dell'Olimpico fossero tutti così ci metterebbe la firma.
Ordinaria amministrazione contro una Samp in versione spuntata. Non deve mai strafare, per lunghi tratti è come se non fosse in campo: e questo, per un difensore, è un indicatore tutt'altro che negativo.
Ordinaria amministrazione contro una Samp in versione spuntata. Non deve mai strafare, per lunghi tratti è come se non fosse in campo: e questo, per un difensore, è un indicatore tutt'altro che negativo.
Semplicemente devastante. È lui il grimaldello che scardina tutte le certezze della Samp: ridicolizza Regini, spazza via chiunque si presenti dalle sue parti, crossa, dribbla, tira in porta. Una furia.
Semplicemente devastante. È lui il grimaldello che scardina tutte le certezze della Samp: ridicolizza Regini, spazza via chiunque si presenti dalle sue parti, crossa, dribbla, tira in porta. Una furia.
Leader eccellente, guida la difesa da par suo per 90 minuti più recupero. Una roccia, per lunghi tratti insuperabile, non soffre mai la velocità degli attaccanti avversari e si fa trovare sempre al posto giusto al momento giusto.
Inizia benissimo e non si ferma più. Che sia Ivan ad affrontarlo o Christodoulopoulos, il risultato non cambia: sicuro sia in fase offensiva che in difesa, prestazione senza fuochi d'artificio ma solidissima.
Sicurezza, esperienza, senso della posizione: una spanna sotto Glik, ma sempre affidabile. Intelligente e preziosa una sua chiusura su Eder, a pochi centimetri dalla linea di porta.
Rileva lo scatenato Bruno Peres, lasciando intravedere qualità non trascurabili: se non avesse quel fenomeno davanti... Bella una sua sgroppata, con la quale si porta a spasso mezza squadra blucerchiata.
Una partita di grandissima sostanza. Potenza e rapidità, recupera palloni a non finire, è bravissimo nelle ripartenze e mai egoista. La qualità non è altissima, ma sopperiscono la grinta e l'applicazione.
Stavolta non segna, ma non ce n'è bisogno. Cuce il gioco, si inserisce, non si tira mai indietro nei contrasti: centrocampista totale, che non solo avrà un grande futuro, ma vive già uno splendido presente.
Stavolta non segna, ma non ce n'è bisogno. Cuce il gioco, si inserisce, non si tira mai indietro nei contrasti: centrocampista totale, che non solo avrà un grande futuro, ma vive già uno splendido presente.
Stavolta non segna, ma non ce n'è bisogno. Cuce il gioco, si inserisce, non si tira mai indietro nei contrasti: centrocampista totale, che non solo avrà un grande futuro, ma vive già uno splendido presente.
Frangiflutti d'eccezione, raramente si sgancia in avanti. Monodimensionale, ma efficace: lì al centro non si passa mai. Cala leggermente nel finale, com'è normale.
Frangiflutti d'eccezione, raramente si sgancia in avanti. Monodimensionale, ma efficace: lì al centro non si passa mai. Cala leggermente nel finale, com'è normale.
Si batte, si impegna, pressa e dà tutto quel che ha: magari non brilla particolarmente, ma può costituire il partner ideale per Quagliarella, visto il lavoro sporco che si sobbarca. Mette lo zampino nel raddoppio granata.
Entra a dare manforte nella ripresa, senza risparmiarsi. Non gli arrivano tanti palloni giocabili, ma tiene in apprensione la difesa doriana, costringendo in particolare Silvestre ad alcune chiusure in extremis.
Mette in campo un Toro che gioca a memoria, riuscitissimo mix di giovani e veterani: la prima mezzora è da antologia, il resto della gara gestito con accortezza. Ha creato una macchina perfetta, un gioiello che può durare nel tempo.
Può poco sui due gol di Quagliarella, per il resto è reattivo quando serve. La sua difesa oggi è in libera uscita, ma la mira dei granata non è precisissima, così è costretto solo a parate non complicatissime.
Può poco sui due gol di Quagliarella, per il resto è reattivo quando serve. La sua difesa oggi è in libera uscita, ma la mira dei granata non è precisissima, così è costretto solo a parate non complicatissime.
Assiste al naufragio generale senza fare niente per evitarlo. Talvolta fuori posizione, esce con il mal di testa per i continui movimenti di Quagliarella: tatticamente è ancora molto indietro.
Colpevole in occasione del primo gol, quando salta a vuoto e lascia Quagliarella libero di colpire. Si riprende parzialmente nella ripresa, con due chiusure importanti, ma l'errore pesa e non poco.
Colpevole in occasione del primo gol, quando salta a vuoto e lascia Quagliarella libero di colpire. Si riprende parzialmente nella ripresa, con due chiusure importanti, ma l'errore pesa e non poco.
Coinvolto nella mediocrità generale, parte a destra e soffre Molinaro, nella ripresa passa sull'altra fascia e trova il temibile Bruno Peres. Non crolla, ma di sicuro non disputa una partita all'altezza delle aspettative.
L'ultimo ad arrendersi, il migliore dei suoi nella ripresa. Confusionario all'inizio, stenta a trovare la posizione; cresce notevolmente nella seconda frazione, recupera un'infinità di palloni ed è l'unico a crederci fino alla fine.
L'ultimo ad arrendersi, il migliore dei suoi nella ripresa. Confusionario all'inizio, stenta a trovare la posizione; cresce notevolmente nella seconda frazione, recupera un'infinità di palloni ed è l'unico a crederci fino alla fine.
Sprazzi di grande qualità, una delle poche note liete tra i blucerchiati. Poco assistito dai compagni nel suo tentativo di riaprire la partita, ma Zenga ha il dovere di puntare maggiormente sul suo talento.
Sprazzi di grande qualità, una delle poche note liete tra i blucerchiati. Poco assistito dai compagni nel suo tentativo di riaprire la partita, ma Zenga ha il dovere di puntare maggiormente sul suo talento.
Sprazzi di grande qualità, una delle poche note liete tra i blucerchiati. Poco assistito dai compagni nel suo tentativo di riaprire la partita, ma Zenga ha il dovere di puntare maggiormente sul suo talento.
Mezzo destro o mezzo sinistro, un disastro completo. Corre tanto, sempre a vuoto: dovrebbe aiutare i terzini, non riesce quasi mai nel suo compito. Raramente efficace, troppo impreciso: da rivedere.
Entra dopo l'intervallo. Il risultato? Tanta confusione in più. Ha corsa, è innegabile, ma idee poco chiare e tutto quello che prova si conclude alla fine con una palla persa. Non incide, se non in negativo.
Entra dopo l'intervallo. Il risultato? Tanta confusione in più. Ha corsa, è innegabile, ma idee poco chiare e tutto quello che prova si conclude alla fine con una palla persa. Non incide, se non in negativo.
Prestazione irritante, sbaglia praticamente ogni pallone che gli capita tra i piedi. Pur disastroso, rimane inspiegabilmente in campo, lasciando di fatto la Samp in 10 uomini, visto il suo apporto pressoché nullo.
La sua Samp torna nel luogo del grande incubo, l'Olimpico, dove ha visto svanire la possibilità di giocare in Europa. Saranno i fantasmi di quella gara, ma la Samp in campo non scende, se non nella ripresa, quando ormai la partita è bella che andata.
