Il Crotone non lo impensierisce molto in questo pomeriggio soleggiato di Verona, ma lui riesce con un intervento nella ripresa a evitare il pareggio degli uomini di Zenga che avrebbe cambiato la gara. La rete nel finale non gli si può imputare vista la distanza ravvicinata - e comunque con il riflesso aveva deviato anche quella -.
Spinge spesso, ma non con la continuità e la produttività di Gobbi dall'altro lato. Nel primo tempo viene trascinato dalla prestazione di Birsa, nella ripresa si dedica più alla fase difensiva e disimpegna egregiamente. Il suo infortunio muscolare potrebbe lasciarlo ai box in questo finale decisivo per i suoi.
Le parole non bastano per descrivere la sua gara e allora ci si affida ai numeri: migliore per palloni respinti, migliore per palloni intercettati, migliore per duelli aerei vinti e il tutto avendo a che fare con il miglior attaccante del mese appena trascorso insieme a Diabaté. Prestazione solidissima e i tre punti portano anche la sua firma, sebbene non finisca sul tabellino.
Le parole non bastano per descrivere la sua gara e allora ci si affida ai numeri: migliore per palloni respinti, migliore per palloni intercettati, migliore per duelli aerei vinti e il tutto avendo a che fare con il miglior attaccante del mese appena trascorso insieme a Diabaté. Prestazione solidissima e i tre punti portano anche la sua firma, sebbene non finisca sul tabellino.
Non si ferma mai sull'out di sinistra, lui c'è sempre e mette sempre in apprensione Faraoni. Due assist per lui e altrettante occasioni create in una gara che voleva dire tantissimo per chi, come il Chievo, era sull'orlo del precipizio.
Giocare di fianco al Dainelli odierno lo ha galvanizzato e la sua prestazione lo dimostra aiutando ad arginare le avanzate dei pitagorici. Nel finale fa il terzino al posto di Cacciatore, ma non rende altrettanto bene che da centrale, specialmente in fase di spinta.
Giocare di fianco al Dainelli odierno lo ha galvanizzato e la sua prestazione lo dimostra aiutando ad arginare le avanzate dei pitagorici. Nel finale fa il terzino al posto di Cacciatore, ma non rende altrettanto bene che da centrale, specialmente in fase di spinta.
Entra e subito si merita un cartellino giallo per un fallo a metà campo che avrebbe potuto condizionarne la partita, ma nonostante la poca esperienza non perde la calma e aiuta Dainelli in fase di disimpegno durante il serrate finale del Crotone vincendo tre duelli aerei e allontanando anche un paio di palloni velenosi.
DobrodoÅ¡li nazaj, Valter. Bentornato. Questo è quello che staranno pensando i fantallenatori che hanno puntato su di lui in questa stagione che si è rivelata difficile anche dal punto di vista personale. Nel primo tempo è inarrestabile e non solo per il gol che arriva su un fondamentale non proprio della casa. Nella ripresa si dedica alla causa perché la permanenza in Serie A è più importante dei propri numeri, nemmeno se non si segnava da ottobre.
DobrodoÅ¡li nazaj, Valter. Bentornato. Questo è quello che staranno pensando i fantallenatori che hanno puntato su di lui in questa stagione che si è rivelata difficile anche dal punto di vista personale. Nel primo tempo è inarrestabile e non solo per il gol che arriva su un fondamentale non proprio della casa. Nella ripresa si dedica alla causa perché la permanenza in Serie A è più importante dei propri numeri, nemmeno se non si segnava da ottobre.
Se c'è da combattere in mezzo al campo lui è sempre presente, ma oltre a questo poco altro. Si segnala più per le scaramucce con Trotta che per altro, ma in fin dei conti si rende autore di una prestazione sufficiente.
Se c'è da combattere in mezzo al campo lui è sempre presente, ma oltre a questo poco altro. Si segnala più per le scaramucce con Trotta che per altro, ma in fin dei conti si rende autore di una prestazione sufficiente.
È il metronomo di questo Chievo e oggi tutto gira nel modo giusto grazie alla sua concretezza. Non solo tanti passaggi completati, ma anche un ostacolo arduo da aggirare in mezzo al campo dove è praticamente invalicabile. Nella ripresa colpisce un palo che avrebbe chiuso la gara e che per sfortuna non si tramuta in gol, visto che ha colpito la faccia interna.
Gioca a sorpresa al posto di Castro, probabilmente per mettere più pressione su Stoian che gioca dal suo lato, ma la mossa non paga perché fin quando resta in campo Stoian gli sguscia via spesso e volentieri - specialmente nella prima frazione -.
Gioca a sorpresa al posto di Castro, probabilmente per mettere più pressione su Stoian che gioca dal suo lato, ma la mossa non paga perché fin quando resta in campo Stoian gli sguscia via spesso e volentieri - specialmente nella prima frazione -.
Inizia bene grazie al tandem con Gobbi, poi più passa il tempo più cala fisicamente e anche le scelte ne risentono. Sbaglia qualche contropiede di troppo nella ripresa.
Entra subito molto bene in campo senza cercare di strafare. Corre tanto e sbaglia poco quando ha il pallone fra i piedi senza farsi prendere dalla pressione: viste le gerarchie cambiate da D'Anna in mezzo al campo potrebbe essere un rinforzo in vista del finale di campionato.
In apertura di ogni tempo avrebbe due occasioni potenzialmente pericolose da tramutare in gol su cross provenienti dalla trequarti, ma non è la sua giornata sotto porta. Poco male, lui si mette a girare per il campo lottando su ogni pallone nel tentativo di far rifiatare la propria squadra, il tutto collezionando comunque un totale di 5 tiri, il massimo fra i giocatori in campo. Esce perché ha finito la benzina.
In apertura di ogni tempo avrebbe due occasioni potenzialmente pericolose da tramutare in gol su cross provenienti dalla trequarti, ma non è la sua giornata sotto porta. Poco male, lui si mette a girare per il campo lottando su ogni pallone nel tentativo di far rifiatare la propria squadra, il tutto collezionando comunque un totale di 5 tiri, il massimo fra i giocatori in campo. Esce perché ha finito la benzina.
Se fai 4 gol uscendo dalla panchina dei tuoi 5 totali vuol dire che sai calarti bene nella partita. E se poi i gol sono come quello di oggi il talento si lascia intravvedere. Anche perché l'anno scorso un altro attaccante era specialista in questo campo e finì il campionato realizzandone 6 da subentrato e Stepinski ha ancora due gare a disposizione.
Il Chievo stava vivendo il periodo peggiore, lui ha cambiato parte della squadra affidandosi al gruppo storico e ai giocatori di maggior talento caricandoli adeguatamente: ricetta semplice che porta il massimo risultato, tre punti che riaprono tutto e inguaiano il Cagliari.
Il Chievo stava vivendo il periodo peggiore, lui ha cambiato parte della squadra affidandosi al gruppo storico e ai giocatori di maggior talento caricandoli adeguatamente: ricetta semplice che porta il massimo risultato, tre punti che riaprono tutto e inguaiano il Cagliari.
Sul primo gol non può nulla, sul secondo probabilmente valuta male la traiettoria del tiro di Stepinski che non sembrava essere così irresistibile. Va detto che il Chievo arriva spesso davanti alla sua porta, ma lui non si rende autore di interventi decisivi e, anzi, deve ringraziare il palo se il passivo non è più pesante.
Sul primo gol non può nulla, sul secondo probabilmente valuta male la traiettoria del tiro di Stepinski che non sembrava essere così irresistibile. Va detto che il Chievo arriva spesso davanti alla sua porta, ma lui non si rende autore di interventi decisivi e, anzi, deve ringraziare il palo se il passivo non è più pesante.
Nessun errore gravissimo, ma tante piccole cose che ne indirizzano la partita verso l'insufficienza. Sul primo gol lascia troppo spazio a Gobbi per il cross, sul secondo si rende protagonista di un errore che genera il cambio rimessa decisivo ai fini del risultato. Prova a buttarsi in avanti, ma non è la sua giornata.
Non inizia malissimo la sua gara, nonostante lo svantaggio dei suoi. La ripresa però inizia malamente con un intervento goffo e distratto con cui rischia di concedere il rigore e poi tentando di realizzare l'autogol più buffo della Serie A con la nuca nel tentativo di marcare Inglese. Da lì in poi la sua gara prende una piega negativa.
Non inizia malissimo la sua gara, nonostante lo svantaggio dei suoi. La ripresa però inizia malamente con un intervento goffo e distratto con cui rischia di concedere il rigore e poi tentando di realizzare l'autogol più buffo della Serie A con la nuca nel tentativo di marcare Inglese. Da lì in poi la sua gara prende una piega negativa.
È sempre presente in difesa nel tentativo di arginare le avanzate clivensi: è il migliore dei suoi nel reparto arretrato, ma non basta ad evitare la sconfitta.
Si fa superare da Birsa nell'occasione del gol posizionandosi male con il corpo e nel complesso non si rende protagonista di una prestazione sul suo livello abituale. Nel finale trova l'assist per il gol illusorio di Tumminello denotando comunque come lui sia stato uno dei pochi a mollare nella fase finale di gara.
Nel primo tempo in cui sono tantissimi i demeriti del Crotone lui è l'unico a tentare la giocata decisiva, ma non è coadiuvato dai compagni. Nella ripresa esce per dare spazio a Ricci, ma con la sua uscita si spegne la pericolosità del Crotone.
Nel primo tempo in cui sono tantissimi i demeriti del Crotone lui è l'unico a tentare la giocata decisiva, ma non è coadiuvato dai compagni. Nella ripresa esce per dare spazio a Ricci, ma con la sua uscita si spegne la pericolosità del Crotone.
Dai suoi piedi nasce il gol poi annullato a Ceccherini per una posizione di offside, poi prova ad aiutare Stoian nelle avanzate offensive, ma si spegne alla lunga ed esce dalla gara facendosi sopraffare dagli avversari.
È l'unico, prima dell'ingresso di Tumminello, a dare un minimo barlume di speranza con le sue giocate e le sue accelerazioni. Anche il suo cambio contribuisce al "blackout" finale dei suoi.
È l'unico, prima dell'ingresso di Tumminello, a dare un minimo barlume di speranza con le sue giocate e le sue accelerazioni. Anche il suo cambio contribuisce al "blackout" finale dei suoi.
AAA Cercasi Mandragora in mezzo al campo. Dovrebbe essere il metronomo del Crotone, ma completa pochi passaggi e molti di questi sono arretrati o comunque non ficcanti nello spazio. Anche in fase di chiusura non aiuta la propria squadra perdendo ben 15 palloni. Una gara da dimenticare.
Gioca poco, è la mossa della disperazione di Zenga, ma nel poco tempo a disposizione trova la rete dell'1-2 che però non serve a nulla per i suoi. È sicuramente il più attivo fra gli attaccanti calabresi nella giornata odierna ed è l'unico con la grinta e la voglia di cambiare la situazione.
Gioca poco, è la mossa della disperazione di Zenga, ma nel poco tempo a disposizione trova la rete dell'1-2 che però non serve a nulla per i suoi. È sicuramente il più attivo fra gli attaccanti calabresi nella giornata odierna ed è l'unico con la grinta e la voglia di cambiare la situazione.
Passa buona parte della ripresa a litigare con Hetemaj, il resto lo passa perdendo palloni nella trequarti offensiva. Non che il primo tempo fosse stato migliore: colleziona solo un tiro, arriva pochissime volte sul fondo ed è poco nel vivo del gioco, anche in fase difensiva dove soffre le avanzate di Gobbi prima e Cacciatore poi.
Solo il palo gli nega la gioia del gol, ma la sua partita è stata molto più di sacrificio che altro. Aiuta tantissimo in difesa quando deve sbrogliare le matasse sui corner del Chievo, ma in fase offensiva soffre tantissimo la prestazione di Dainelli: lui si sbatte anche, ma non basta in gare come questa.
Tanto impegno e poco altro. Corre molto, ma spesso a vuoto. Sbaglia tanti passaggi a causa della tensione e non riesce a saltare l'uomo come potrebbe. Serve altro in gare come questa.
Tanto impegno e poco altro. Corre molto, ma spesso a vuoto. Sbaglia tanti passaggi a causa della tensione e non riesce a saltare l'uomo come potrebbe. Serve altro in gare come questa.
È vero che i suoi non sono stati proprio fortunati vista l'evoluzione della gara, ma la sua gestione dei cambi è difficile da spiegare: invece di sostituire Mandragora e Trotta nel tentativo di rianimare la manovra dei suoi dandole nuova linfa toglie i due migliori sino a quel momento nel reparto avanzato, schierando, inizialmente 424 troppo offensivo e poco assistito dalla coppia Mandragora-Barberis. Contro la Lazio servirà anche una sua reazione per trovare i punti necessari alla permanenza in A.
