L'ottavo gol della sua stagione vale l'Europa per l'annata più magica della Dea. Terzino, centrocampista, incursore decisivo e uomo gol. È il simbolo e la metafora di questa squadra, sorpresa della stagione, sogno che è divenuto realtà.
L'ottavo gol della sua stagione vale l'Europa per l'annata più magica della Dea. Terzino, centrocampista, incursore decisivo e uomo gol. È il simbolo e la metafora di questa squadra, sorpresa della stagione, sogno che è divenuto realtà.
Un muro difensivo, copre tutto e si propone bene avanti ma il destino sa essere beffardo e lo sa bene il suo ginocchio che devia in rete il gol del pari sul finale.
Un muro difensivo, copre tutto e si propone bene avanti ma il destino sa essere beffardo e lo sa bene il suo ginocchio che devia in rete il gol del pari sul finale.
Il solito Papu, incontenibile nella sua area di competenza, una spina nel fianco per ogni avversario. Manca il gol, vista la prodezza di Donnarumma ma chiude in bellezza la sua migliore stagione dai tempi di Catania, con l'Europa conquistata in bacheca.
In ogni posizione della metà campo e non solo. Quando calcia all'angolo da fermo, trovando per un soffio il pari, ai suoi probabili prossimi sostenitori quelle treccine ricordano un olandese che 14 anni oggi padroneggiava il centrocampo rossonero, contro i cugini, nel ritorno del derby Champions.
La prodezza sul tiro di Gomez vale la copertina ma il successivo errore è imperdonabile. Si riscatta su Kessie e strappa la sufficienza che tiene a galla il Milan nella corsa Europa.
La prodezza sul tiro di Gomez vale la copertina ma il successivo errore è imperdonabile. Si riscatta su Kessie e strappa la sufficienza che tiene a galla il Milan nella corsa Europa.
Tra i migliori della gara, si propone in avanti e copre discretamente bene dietro. Il piede, in fase di cross e tiro, è quello che conosciamo ma nella mediocrità generale è uno dei pochi a salvarsi.
Disastroso su Conti e ad inizio gara, si riscatta parzialmente con un ottima copertura nel prosieguo della gara ma non basta per conquistare la sufficienza.
In un modo o in un altro mette il bavaglio alle incursioni offensive avversarie ma è troppo rozzo e si concede qualche errore di troppo, pur essendo abbandonato nella sua area di competenza.
Montella lo piazza a coprire fascia e compagni a destra, il risultato è pessimo e Spinazzola ne sa qualcosa, nonostante in fase offensiva riscatta parzialmente la sua prestazione.
Entra per scuotere i suoi e vi riesce parzialmente, non entrando nella manovra ma proponendo una buona diga nella metà campo che vale l'avanzamento del baricentro, fondamentale in quella fase del match.
Entra per scuotere i suoi e vi riesce parzialmente, non entrando nella manovra ma proponendo una buona diga nella metà campo che vale l'avanzamento del baricentro, fondamentale in quella fase del match.
Entra per scuotere i suoi e vi riesce parzialmente, non entrando nella manovra ma proponendo una buona diga nella metà campo che vale l'avanzamento del baricentro, fondamentale in quella fase del match.
il ritorno del Capitano rossonero avviene in una gara complessa. Il Milan gioca male ma lui è uno dei pochi che prova a mettere ordine, pur senza l'assistenza dei compagni.
il ritorno del Capitano rossonero avviene in una gara complessa. Il Milan gioca male ma lui è uno dei pochi che prova a mettere ordine, pur senza l'assistenza dei compagni.
Come spesso accade è l'unico a provarci e a scuotere i suoi quando le cose vanno male. Accende a intermittenza la luce ma quando accade il Milan cambia volto.
Come spesso accade è l'unico a provarci e a scuotere i suoi quando le cose vanno male. Accende a intermittenza la luce ma quando accade il Milan cambia volto.
Entra per scuotere i suoi e vi riesce solo parzialmente, conquistando qualche metro di campo ma non rendendosi mai pericoloso nonostante agisca da prima punta.
Entra per scuotere i suoi e vi riesce solo parzialmente, conquistando qualche metro di campo ma non rendendosi mai pericoloso nonostante agisca da prima punta.
Entra per scuotere i suoi e vi riesce solo parzialmente, conquistando qualche metro di campo ma non rendendosi mai pericoloso nonostante agisca da prima punta.
La terza consecutiva da titolare ai danni di Bacca è ancora una delusione. Lotta e si sacrifica ma non riesce mai a rendersi pericoloso. Il pallone conquistato e gestito in occasione del pari, tuttavia, vale la meritata sufficienza.
Assente come di rado accade, nervoso come troppo spesso avviene. Sparisce per 60' del match ma si sveglia quando tutto pare perduto e sigla il gol che vale la speranza europea.
