Non dà mai l'impressione di essere sicuro. Lo salva il fuorigioco di Romero sul primo gol di Lerager; mal posizionato sul secondo tentativo, vincente, del danese.
- Criscito rig 22’
- Gabbiadini 32’
- Lerager 72’
Non dà mai l'impressione di essere sicuro. Lo salva il fuorigioco di Romero sul primo gol di Lerager; mal posizionato sul secondo tentativo, vincente, del danese.
Nel primo tempo è un treno sempre in orario sulla destra; nel secondo si spegne, finché non decide di pugnalare alle spalle i suoi con un pallone perso che non si vede nemmeno nei Primi Calci.
Entra nel momento più difficile della partita e finisce in pasto all'esperienza di Criscito.
Parte malissimo con anticipi sempre sbagliati, che Pinamonti non sfrutta. Non contento, prende a calci Pandev in area senza un reale motivo apparente.
Quando spinge è sempre un belvedere, con cross sempre discretamente precisi. Soffre un pochino di più quando c'è da coprire.
Quando spinge è sempre un belvedere, con cross sempre discretamente precisi. Soffre un pochino di più quando c'è da coprire.
Gigante silenzioso della difesa blucerchiata, sempre pronto a mettere un rammendo sugli strafalcioni di Colley e Bereszynski.
Gigante silenzioso della difesa blucerchiata, sempre pronto a mettere un rammendo sugli strafalcioni di Colley e Bereszynski.
Inizia in sordina, poi Ranieri lo sveglia e lui accende i propulsori per non spegnerli praticamente mai. Corre, sbuffa, lotta, ispira il gol di Gabbiadini e mette in croce Biraschi. Gli manca il gol, ma non è uno stoccatore, sopratutto di testa.
Buon impatto con il derby; mette lo zampino sul gol di Gabbiadini, ma nel secondo tempo rimane praticamente negli spogliatoi, giocando come se aspettasse solo il fischio finale.
Buon impatto con il derby; mette lo zampino sul gol di Gabbiadini, ma nel secondo tempo rimane praticamente negli spogliatoi, giocando come se aspettasse solo il fischio finale.
Buon impatto con il derby; mette lo zampino sul gol di Gabbiadini, ma nel secondo tempo rimane praticamente negli spogliatoi, giocando come se aspettasse solo il fischio finale.
Entra e cestina due chances importanti. Prima si fa scippare il pallone da Goldaniga e poi di destro cestina il gol del possibile 2-2.
Entra e cestina due chances importanti. Prima si fa scippare il pallone da Goldaniga e poi di destro cestina il gol del possibile 2-2.
Gioca solo 30 minuti in cui non sembra il solito, forse condizionato anche dalla distorsione alla caviglia destra che lo costringe ad arrendersi.
Rientra dopo l'infortunio e non a caso il primo quarto d'ora è molto buono. Poi va in immediata riserva di energia e comincia a perdersi in mezzo al centrocampo genoano che sale di ritmo. Nervoso nel finale.
Rientra dopo l'infortunio e non a caso il primo quarto d'ora è molto buono. Poi va in immediata riserva di energia e comincia a perdersi in mezzo al centrocampo genoano che sale di ritmo. Nervoso nel finale.
Rientra dopo l'infortunio e non a caso il primo quarto d'ora è molto buono. Poi va in immediata riserva di energia e comincia a perdersi in mezzo al centrocampo genoano che sale di ritmo. Nervoso nel finale.
Non riesce a trovare lo spunto che spesso ha fornito in questo post lockdown. Prova spesso l'inserimento, salvo arrivare sempre in ritardo.
Quando vede il rossoblù del Genoa si esalta. Terzo gol nella stracittadina e bis rispetto alla gara d'andata. Destro dell'1-1 di pregevole fattura, e sono 11 in campionato.
Quando vede il rossoblù del Genoa si esalta. Terzo gol nella stracittadina e bis rispetto alla gara d'andata. Destro dell'1-1 di pregevole fattura, e sono 11 in campionato.
Interrompe la striscia di reti ma gioca ancora su ottimi livelli, duettando alla grande con Gabbiadini e dando il via al gol del compagno di reparto. Due mancini pericolosi murati da Romero e Criscito.
Non riesce a lasciare il segno, anche se grida vendetta il destro di Ramirez che sciupa una sua ottima sponda in area.
Primo derby perso in Italia per lui. Il suo 4-4-2 non sembra avere difficoltà, ma viene tradito dagli errori individuali di Colley prima e Bereszynski poi.
Primo derby perso in Italia per lui. Il suo 4-4-2 non sembra avere difficoltà, ma viene tradito dagli errori individuali di Colley prima e Bereszynski poi.
Non può nulla sulla stoccata di Gabbiadini, ma si guadagna la "pagnotta" andando giù bene sul destro non irresistibile di Ramirez. La personalità non è mai in discussione.
Viene riportato al centro da Nicola, e lui risponde con una prestazione magari non continua, ma comunque nel complesso efficace.
Buttato nella mischia a freddo, decide di non restare nell'anonimato e chiude con un tackle magistrale Ramirez lanciato a rete. Quasi come un gol.
Parte in maniera frizzante, ma poi soffre la grande intraprendenza di Augello e la costanza di Jankto. Non a caso finisce con i crampi.
Parte in maniera frizzante, ma poi soffre la grande intraprendenza di Augello e la costanza di Jankto. Non a caso finisce con i crampi.
Anche senza pubblico sente la carica del derby. Calcia il rigore di potenza sotto la traversa per l'ottavo gol in campionato (il decimo stagionale), e poi si sacrifica a difendere il fortino con tante giocate di esperienza nel finale. Bravo anche a rimediare al suo errore quando mura Bonazzoli.
Falloso come spesso accade, ma l'arbitro glielo permette. Prova a mettere la museruola a uno sgusciante Bonazzoli, e ne esce un bel duello. Esce perché accusa un piccolo problema fisico e non fa in tempo a dire alla panchina che è tutto a posto. La fretta di Nicola lo tradisce.
Falloso come spesso accade, ma l'arbitro glielo permette. Prova a mettere la museruola a uno sgusciante Bonazzoli, e ne esce un bel duello. Esce perché accusa un piccolo problema fisico e non fa in tempo a dire alla panchina che è tutto a posto. La fretta di Nicola lo tradisce.
Non perfetto in occasione del pareggio di Gabbiadini, ma poi si mette in testa di decidere il derby. La prima esultanza viene frenata dal VAR, la seconda è quella giusta. Sceglie il momento migliore per il primo gol stagionale.
Indirettamente ha determinato il risultato contro il Lecce, e oggi è andato a prendersi lui il derby sfruttando la follia del connazionale Bereszynski e incarnando lo spirito del suo allenatore Nicola.
E' un peccato vederlo giocare con il freno a mano tirato. Quando va in verticale è sempre pericoloso, ma troppo spesso si limita al semplice passaggio orizzontale. Al posto giusto sul sinistro di Vieira.
Ride in faccia alla carta d'identità e spinge ancora i suoi a una vittoria importante, procurandosi il rigore realizzato da Criscito. E' talmente importante che Nicola non lo toglie mai, sbagliando, perché nel finale è cotto e rischia con qualche pallone perso.
Ride in faccia alla carta d'identità e spinge ancora i suoi a una vittoria importante, procurandosi il rigore realizzato da Criscito. E' talmente importante che Nicola non lo toglie mai, sbagliando, perché nel finale è cotto e rischia con qualche pallone perso.
Nicola lo piazza tra le linee e le sue giocate non sono mai banali. Si eclissa per gran parte della gara per aiutare in fase di copertura, pur restando elemento prezioso.
Nicola lo piazza tra le linee e le sue giocate non sono mai banali. Si eclissa per gran parte della gara per aiutare in fase di copertura, pur restando elemento prezioso.
Spalle alla porta deve prendere tutte le botte possibili e immaginabili. Troppo leggero però negli ultimi venti metri.
Spalle alla porta deve prendere tutte le botte possibili e immaginabili. Troppo leggero però negli ultimi venti metri.
Sceglie i suoi uomini: Criscito, Jagiello e Pandev, e su di loro costruisce una vittoria pesantissima, con buona pace del Lecce.