Grande serata la sua, nonostante la sconfitta: prima mura Murgia, poi ipnotizza Luis Alberto dal dischetto ed infine conclude con una parata pazzesca su Leiva. Incolpevole sul gol, resta largamente il migliore dei suoi.
L'unico a salvarsi nella retroguardia granata. Si aiuta con l'esperienza nella marcatura di Caicedo ed è sempre ben posizionato sui vari lanci dalle retrovie. Peccato che i suoi compagni non gli siano di alcuna assistenza.
E' suo l'unico tiro in porta, degno di nota, del Toro. Oltre questo, poco altro. Perde quasi sempre il duello individuale con Lulic, che lo sovrasta fisicamente e lo governa tecnicamente in maniera abbastanza agevole. Non bastano motivazioni e grinta: partita insufficiente.
I mezzi tecnici sono quelli che sono, la grinta ed il fisico arrivano lì dove mente e piedi non possono. Soffre comunque in maniera piuttosto importante Marusic, che lo sfila più e più volte. Resta uno degli ultimi a mollare, e, almeno di questo, gli va dato atto.
I mezzi tecnici sono quelli che sono, la grinta ed il fisico arrivano lì dove mente e piedi non possono. Soffre comunque in maniera piuttosto importante Marusic, che lo sfila più e più volte. Resta uno degli ultimi a mollare, e, almeno di questo, gli va dato atto.
Soffre spesso e volentieri la fisicità di Milinkovic, che spesso gli gira attorno, e la velocità di Marusic. Diverse entrate scomposte, diversi errori di posizione (come quando salva su Lucas dopo averlo abbandonato a centro area) e nel complesso troppe incertezze.
Stasera non ne azzecca mezza: travolge Milinkovic, dopo esserselo perso, in occasione del rigore, si perde lo stesso Milinkovic sul gol decisivo e lascia strada libera a Caicedo quando quest'ultimo si presenta a tu per tu con Sirigu. Nel mezzo, un'altra miriade di cose sbagliate. Meglio dimenticare.
Stasera non ne azzecca mezza: travolge Milinkovic, dopo esserselo perso, in occasione del rigore, si perde lo stesso Milinkovic sul gol decisivo e lascia strada libera a Caicedo quando quest'ultimo si presenta a tu per tu con Sirigu. Nel mezzo, un'altra miriade di cose sbagliate. Meglio dimenticare.
Oggi non ringhia come al solito. Il centrocampo dei padroni di casa assomiglia ad una groviera in più occasioni ed il demerito è anche suo. Quando non ci mette il giusto mordente, non riesce mai ad elevarsi al di sopra della media.
Oggi non ringhia come al solito. Il centrocampo dei padroni di casa assomiglia ad una groviera in più occasioni ed il demerito è anche suo. Quando non ci mette il giusto mordente, non riesce mai ad elevarsi al di sopra della media.
Daniele sta regredendo sempre di più verso livelli calcistici embrionali dopo un inizio di carriere promettentissimo. Si trova piuttosto male nel centrocampo a due assieme a Rincon e fa di tutto per non nasconderlo: appoggi sbagliati a go-go, distanze mal tenute, falli a iosa. Urge riprendersi, per non sprecare tutto quel talento.
Rispetto a Falque, lui, almeno, prova a fare qualcosina in più, venendosi a prendere più di qualche pallone nelle retrovie e provando a duellare coi centrali della Lazio. I risultati non sono dei migliori, ma l'impegno, almeno per stasera, c'è stato.
E' sicuramente generoso a correre su e giù per il campo per rastrellare qualche pallone giocabile, ma stasera, con De Vrij incollato sulla targa, non riesce mai a giocare un pallone decente negli ultimi venti metri. La stagione che doveva essere della consacrazione volge al termine con tante ombre: chi è il vero Belotti?
E' sicuramente generoso a correre su e giù per il campo per rastrellare qualche pallone giocabile, ma stasera, con De Vrij incollato sulla targa, non riesce mai a giocare un pallone decente negli ultimi venti metri. La stagione che doveva essere della consacrazione volge al termine con tante ombre: chi è il vero Belotti?
Non stava benissimo prima della partita e questo può sicuramente essere un alibi, ma stasera, anche se impiegato per poco più di mezz'ora, non si è visto il solito Iago. Tocca pochissimi palloni e non dà mai l'impressione di essere sul punto di inventarsi qualcosa di prezioso. Qualche altro giorno di riposo gli farà bene.
Il più positivo dei suoi assieme a Burdisso, senza molte discussioni. Le pochissime occasioni dei granata passano dai suoi piedi, e nel finale si ricicla pure centrocampista centrale, toccando un buon numero di palloni con discreta fortuna. Al novantesimo fa venire a Strakosha l'unico brivido della serata con una bella punizione. Promosso.
Il più positivo dei suoi assieme a Burdisso, senza molte discussioni. Le pochissime occasioni dei granata passano dai suoi piedi, e nel finale si ricicla pure centrocampista centrale, toccando un buon numero di palloni con discreta fortuna. Al novantesimo fa venire a Strakosha l'unico brivido della serata con una bella punizione. Promosso.
Chi si aspettava un incremento del peso offensivo all'ingresso di Falque per il giovane Simone si sbagliava. Anzi, il Toro si era dimostrato più propositivo, soprattutto in fase di pressing, con Edera in campo. I numeri sembrano esserci, la voglia pure: toccherà vedere se sarà un Baselli-bis o meno.
Sbaglia il modulo iniziale, con un centrocampo troppo leggero ed incapace di contrastare qualsiasi tipo di iniziativa laziale, e prosegue peggio sbagliando anche i cambi. La maniche di camicia ed i gesti verso l'orologio stavolta non portano fortuna: altra sconfitta per Walter.
Un tiro di De Silvestri dopo pochi minuti, poi il nulla cosmico. Si fa ammonire in maniera stupida per alleviare il senso di noia. Ad avercene di serate così...
Rileva Radu facendo esattamente quello che faceva il compagno: lavoro silenzioso in copertura, senza sbavature e senza eccessi. Del resto è stato preso proprio per questo.
Rileva Radu facendo esattamente quello che faceva il compagno: lavoro silenzioso in copertura, senza sbavature e senza eccessi. Del resto è stato preso proprio per questo.
Rileva Radu facendo esattamente quello che faceva il compagno: lavoro silenzioso in copertura, senza sbavature e senza eccessi. Del resto è stato preso proprio per questo.
Solita eleganza, solita leggerezza. Contiene Belotti manco fosse l'ultimo arrivato, senza mai dare l'impressione di essere in affanno. Sale in cattedra soprattutto nel secondo tempo con un paio di anticipi di notevole intelligenza tattica. Un muro.
Partita ordinata e composta, senza infamia e senza lode, un po' come tutta la sua carriera. Onesto mestierante d'alto borgo, lascia il campo dopo 45 minuti per un fastidio muscolare. Altra pagnotta portata a casa, nonostante tutto.
Entra per dare manforte sulla corsia sinistra nel finale, per arginare l'arsenale offensivo del Torino (comunque poca roba, almeno stasera). Missione compiuta senza particolari patemi: bene così.
Entra per dare manforte sulla corsia sinistra nel finale, per arginare l'arsenale offensivo del Torino (comunque poca roba, almeno stasera). Missione compiuta senza particolari patemi: bene così.
E' il più incerto dei tre centrali biancocelesti: sbaglia un paio di volte i tempi delle uscite e rischia il giallo in due o tre circostanze. Meglio nel finale, quando svetta di testa su un paio di palloni interessanti. Prestazione comunque insufficiente.
E' il più incerto dei tre centrali biancocelesti: sbaglia un paio di volte i tempi delle uscite e rischia il giallo in due o tre circostanze. Meglio nel finale, quando svetta di testa su un paio di palloni interessanti. Prestazione comunque insufficiente.
In alcuni istanti fa letteralmente ammattire la corsia destra del Torino, incapace di leggere i suoi movimenti a tagliare dentro il campo. E' uno degli uomini di maggiore esperienza e lucidità ed è a lui che si affidano spesso e volentieri i compagni. Stremato nel finale, resiste da prode condottiero senza mai mollare un centimetro. Capitano.
Ogni volta che ha il pallone tra i piedi si ha l'impressione, come con pochissimi altri giocatori, che da un momento all'altro possa tirare fuori qualcosa di pazzesco. Paradossalmente il gol è una delle cose meno belle della sua partita, ma è quella che pesa di più ai fini del risultato. La completezza fisica, tecnica e tattica sono imbarazzanti: il nuovo "Mr.100 Milioni" è qui.
Una della poche note stonate in casa Lazio, Si divora un paio di gol niente male, sparando prima addosso a Sirigu e poi a lato in apertura e chiusura di match. Per il resto non fa neanche malissimo, ma gli errori pesano..
Una della poche note stonate in casa Lazio, Si divora un paio di gol niente male, sparando prima addosso a Sirigu e poi a lato in apertura e chiusura di match. Per il resto non fa neanche malissimo, ma gli errori pesano..
Oggi gli riescono davvero poche cose. Sulla sua valutazione pesa gravemente il rigore sbagliato (tirato anche male male..), e l'assist per il gol decisivo risolleva di poco la sua prestazione. Peccato, perchè, prima di presentarsi sul dischetto, sembrava davvero in palla: da lì in poi gli è girata decisamente la partita.
Oggi gli riescono davvero poche cose. Sulla sua valutazione pesa gravemente il rigore sbagliato (tirato anche male male..), e l'assist per il gol decisivo risolleva di poco la sua prestazione. Peccato, perchè, prima di presentarsi sul dischetto, sembrava davvero in palla: da lì in poi gli è girata decisamente la partita.
Quando accende il motore e parte sulla fascia destra è davvero difficile fermarlo: chiedere a Molinaro, che spesso è costretto a prendergli il numero di targa. Non sarà sempre elegantissimo, ma resta uno dei prospetti più interessanti sulla corsia di competenza. Approvato.
Quando accende il motore e parte sulla fascia destra è davvero difficile fermarlo: chiedere a Molinaro, che spesso è costretto a prendergli il numero di targa. Non sarà sempre elegantissimo, ma resta uno dei prospetti più interessanti sulla corsia di competenza. Approvato.
Partita molto positiva sia in fase di costruzione della manovra, sia negli ultimi sedici metri: Moretti e Sirigu devono fare gli straodinari per evitare che timbri il cartellino. Bellissima anche la triangolazione volante con Milinkovic. Poco da dire, è uno di quelli che eleva il gioco di questa squadra e questa situazione è evidente ad ogni pallone toccato.
Quando, al quattordicesimo minuto di gioco, dopo un paio di corse in ripiegamento, un bellissimo stop e diversi palloni giocati, sente tirare i flessori della coscia destra, il dramma di Ciro diventa il dramma di tantissimi tifosi sparsi per l'Italia. La Lazio vince anche senza di lui, che era parso però parecchio pimpante (basti pensare che Caicedo, nei rimanenti 30 minuti del primo tempo, mette assieme praticamente gli stessi numeri) con 12 palloni toccati in 13 minuti, 9 passaggi completati ed un tentativo di tiro. Le prossime ore saranno ore di attesa: la sua stagione è volta al termine?
Come Murgia, sulla sua testa pendono un paio di grosse occasioni non sfruttate a dovere (particolarmente importante l'errore a tu per tu con Sirigu, con un pallonetto piuttosto pretestuoso mandato alto e non di poco). Il fisico ce lo mette, la testa pure: a quanto pare, però, i mezzi tecnici non sono sufficienti per questo livello.
Come Murgia, sulla sua testa pendono un paio di grosse occasioni non sfruttate a dovere (particolarmente importante l'errore a tu per tu con Sirigu, con un pallonetto piuttosto pretestuoso mandato alto e non di poco). Il fisico ce lo mette, la testa pure: a quanto pare, però, i mezzi tecnici non sono sufficienti per questo livello.
La sua Lazio è sempre più vicina ad una qualificazione Champions che in pochi pronosticavano ad inizio stagione. Ogni singolo punto, però, è stato sudato e guadagnato in maniera meritata, con la forza dei concetti e delle idee: le sue.
