Senza il gigantone polacco l'1-0 non sarebbe mai arrivato. Straordinario a ribattere su HiguaÃn, in uscita, una volta per tempo. Intelligente, poi, a non raccogliere con le mani il retropassaggio ingannevole di Maicon.
Senza il gigantone polacco l'1-0 non sarebbe mai arrivato. Straordinario a ribattere su HiguaÃn, in uscita, una volta per tempo. Intelligente, poi, a non raccogliere con le mani il retropassaggio ingannevole di Maicon.
Senza il gigantone polacco l'1-0 non sarebbe mai arrivato. Straordinario a ribattere su HiguaÃn, in uscita, una volta per tempo. Intelligente, poi, a non raccogliere con le mani il retropassaggio ingannevole di Maicon.
Meglio di Florenzi, dà quella spinta che a Florenzi è mancata per gran parte del primo tempo. Mezzo voto in meno per il retropassaggio killer che Szczesny non raccoglie.
Colpito da Nessuno, dopo venti minuti di gioco il ciclopico difensore greco chiude il cambio, privato della vista. Galeotta fu la mano di HiguaÃn.
Colpito da Nessuno, dopo venti minuti di gioco il ciclopico difensore greco chiude il cambio, privato della vista. Galeotta fu la mano di HiguaÃn.
Preferito a De Rossi come sostituto di Manolas, è graziato dall'imprecisione dei partenopei e dalle pezze messe dai compagni. Si lascia sfilare un paio di volte alle spalle (una voltà, però, rimedia alla grande).
Preferito a De Rossi come sostituto di Manolas, è graziato dall'imprecisione dei partenopei e dalle pezze messe dai compagni. Si lascia sfilare un paio di volte alle spalle (una voltà, però, rimedia alla grande).
Superato da HiguaÃn con la forza del pensiero (primo tempo), si guadagna il "votone" per il tackle salva-gol sull'appisolato HamÅ¡Ãk: scivolata che potrebbe valere i quaranta milioni dell'ingresso in Champions senza passare dai preliminari.
Non eccelle - oggi - né in risolutezza né in personalità. Regala un corner di troppo e cincischia pericolosamente con la palla nell'area piccola. Nel primo tempo si perde il taglio di Callejón-gol, per sua fortuna lo spagnolo era in offside.
Gioca delimitando il perimetro del terreno di gioco prediligendo, come da canovaccio, il lato mancino. Visti i pochi spazi non può far altro che buttarla in mezzo come può, ma alla Roma il centravanti manca: non ci sono nocciolone per il Monito.
Retrocesso a terzino, non cede alla schizofrenia da cambio di ruoli e sfida Mertens concedendo qualcosa al folletto belga, ma senza esagerare. Dopo una botta all'anca gentilmente offerta da Ghoulam non rientra in campo nella ripresa.
Retrocesso a terzino, non cede alla schizofrenia da cambio di ruoli e sfida Mertens concedendo qualcosa al folletto belga, ma senza esagerare. Dopo una botta all'anca gentilmente offerta da Ghoulam non rientra in campo nella ripresa.
Il trentaseienne professore da Bamako può ancora dire la sua in partite così. In campo si vede poco, eppure non lo cogli mai impreparato. D'astuzia su HiguaÃn, indossa la faccia da sfinge migliore e guadagna preziosi momenti d'ossigeno.
Meno guerriero del solito, col gol ha sviluppato un'avvincente storia d'amore. Il nuovo Radja - che un tempo al novantesimo si sentiva come Di Caprio dopo la lotta con l'orso - scaglia al minuto ottantanove il destro utile per portarsi a -2 dal Napoli. Giocatore totale.
Imbottigliato nel traffico di una mediana messa molto peggio del Raccordo Anulare all'ora di punta, Miralem calza i panni dell'interditore e azzecca tutti i passaggi nella propria metà campo. Più grigia la situazione oltre, dove manda molti palloni a perdersi nella lande presidiate dagli azzurri.
Imbottigliato nel traffico di una mediana messa molto peggio del Raccordo Anulare all'ora di punta, Miralem calza i panni dell'interditore e azzecca tutti i passaggi nella propria metà campo. Più grigia la situazione oltre, dove manda molti palloni a perdersi nella lande presidiate dagli azzurri.
Attivo fra le linee, sempre pronto a scagliare il dardo avvelenato come un qualsiasi Figlio dell'Arpia, non si fregia della gloria del +3 ma s'accaparra l'assist del pesantissimo gol vittoria. In precedenza patisce la guardia di Koulibaly.
Attivo fra le linee, sempre pronto a scagliare il dardo avvelenato come un qualsiasi Figlio dell'Arpia, non si fregia della gloria del +3 ma s'accaparra l'assist del pesantissimo gol vittoria. In precedenza patisce la guardia di Koulibaly.
Tenta sette volte il dribbling e perde palla sei. La corsa e l'impegno non mancano, ma nel Faraone latita (troppe volte) il "killer instinct". Nella ripresa, solo contro Reina, riesce a farsi rimontare da quel cavallone di Albiol: imperdonabile.
Fortunato, ma non si può farglielo pesare. Gioca senza Dzeko, con Totti part-time ed esce dall'Olimpico coi tre punti in tasca e con la possibilità di strappare al Napoli l'accesso diretto all'Europa che conta. Meno due, e mancano tre giornate...
Attento in uscita, è paradossale che sia lui fra gli undici in campo quello a cercare maggiormente HiguaÃn. Bravo in uscita, il dolore al fianco non lo condizione. Sul fendente di Nainggolan ci vorrebbe un miracolo, e per Pepe non è più stagione.
Ha il compito di non farsi sfuggire El Shaarawy (e Perotti): salvo una respinta corta di testa che poteva innescare Salah, l'albanese, in fase difensiva, non sbaglia nulla. Sul gol del vantaggio giallorosso è un po' in ritardo nell'uscita su Nainggolan.
Fido compagno del K2, è il re delle "spazzate" difensive e del disimpegno elegante. Sembra che gli artigli della Lupa gli facciano il solletico, ma alla fine capitola sul tiki-taka che vale l'1-0 della Roma.
Pavido e insicuro, è costretto a spendere un giallo per abbattere Salah. Sballa parecchi cross, e non è da lui.
Pavido e insicuro, è costretto a spendere un giallo per abbattere Salah. Sballa parecchi cross, e non è da lui.
Come se fosse il cosplay africano del Gulliver in visita ai lillipuziani Salah, Perotti ed El Shaarawy. Dominante su tutti i fronti, dà una sensazione di strapotere fisico per tutti i novanta minuti. Peccato per il gol nel finale, ma non puà fare nulla.
Il duello con Nainggolan, prima del gol del belga, era finito in parità. In mezzo al campo lottano (quasi...) tutti, e allora il lavoro sporco dell'ex Udinese passa in secondo piano. Esce per David López per un fisiologico cambio polmoni.
Festeggia le 400 gare in maglia azzurra con una delle peggiori partite di sempre. Nel primo tempo regala palla a Nainggolan al limite dell'area e sbaglia un'infinità quantità di passaggi, anche elementari. La pecca più grave resta, tuttavia, la sufficienza con cui s'appresta a calciare a porta vuota e viene recuperato da Rüdiger.
Si salva dall'insufficienza grave grazie al lancio (preciso) che HiguaÃn trasforma in nitida occasione da gol. Sbaglia tanto, ma spesso è colpa dei compagni fuori posizione.
Si salva dall'insufficienza grave grazie al lancio (preciso) che HiguaÃn trasforma in nitida occasione da gol. Sbaglia tanto, ma spesso è colpa dei compagni fuori posizione.
Spesso sparisce dal match, anche perché i compagni preferiscono l'appoggio a Mertens. Unico a dialogare costantemente con HiguaÃn, è bravo a segnare il gol del possibile vantaggio, ma un ginocchio è in offside.
Seppur con un attaggiamento differente da quello affamato col Napoli che ancora si giocava lo Scudetto, il Pipita resta l'unico dei partenopei in grado di risolvere da solo una partita. Magico lo stop che elude Rüdiger e Zukanovi?, Szczesny gli nega (due volte) il gol.
Seppur con un attaggiamento differente da quello affamato col Napoli che ancora si giocava lo Scudetto, il Pipita resta l'unico dei partenopei in grado di risolvere da solo una partita. Magico lo stop che elude Rüdiger e Zukanovi?, Szczesny gli nega (due volte) il gol.
In campo col piglio giusto, il Napoli comincia a rendersi pericoloso dal momento del suo ingresso. Al tiro va maluccio, ma non è una novità.
Primo tempo ottimo, fra occasioni create e conclusioni verso la porta di Szczesny. Ripresa da dimenticare con menù a base di egoismi e giallo per simulazione, un grande classico. Lascia il posto a Insigne a un quarto d'ora dalla fine.
Perso il ritmo-Scudetto, si rilassa ed è sfortunato (dopo quella con la Juventus) a perdere una partita che poteva pure vincere, all'ultimo respiro. Ora avrà da sudare per conservare la seconda piazza...