Sette anni fa Roma-Napoli era - anche - anche Erwin Hoffer contro Marco Andreolli, ed era già Marek Hamšík. Lo slovacco, capitano del Napoli, festeggia oggi le 400 presenze in maglia azzurra e si spartirà la fascia sinistra con Ghoulam e Mertens, preferiti a Strini? e Insigne. In panchina Totti e Džeko, Spalletti s'affida al tridente light con Perotti falso nove: centoquarantacinque gol per le due squadre, si sfidano i migliori attacchi di questa Serie A. Fischia Orsato.

PRIMO TEMPO - Dopo le piogge di gol delle ultime uscite all'Olimpico è solo zero a zero fra le due grandi potenze offensive del nostro campionato. Un gol giustamente annullato (questione di un centimetro, più o meno) a Callejón ed una magia di Higuaín - disinnescata da Szcz?sny - i pericoli creati da un Napoli costretto a sfruttare le ripartenze, nonostante l'equilibrio in fase di possesso palla. Salah è il più in palla del tridente giallorosso: El Shaarawy gira al largo, Perotti rallenta lo sprint per dare una mano a Pjani? a centrocampo. Manolas sostituito da Zukanovi? dopo venti minuti per un problema all'occhio successivo ad una manata di Higuaín. "Non ci vedo" ripeteva il greco ai compagni e a Spalletti che in tutti modi tentavano di rimandare il cambio. Male Hamšík (sciagurata la palla regalata a Nainggolan al limite dell'area), super Kalidou Koulibaly, il migliore dei primi quarantacinque minuti.

SECONDO TEMPO - Maicon per Florenzi (botta all'anca) è la mossa obbligata di Spalletti. Le squadra sembrano accontentarsi del pari a reti bianche, e allora i boati sono tutti per Totti quando inizia la fase di riscaldamento. L'unica occasione degna di nota arriva su - guarda un po' - conclusione di Higuaín nei pressi dell'area piccola, ma ancora una volta è Szcz?sny a respingere mettendoci tutti i centonovantacinque centimetri e pure un po' di materia grigia, visto che Maicon l'induce a raccogliere un retropassaggio con le mani, ma il polacco usa intelligentemente lo stinco. Gli ingressi di Insigne e Totti (penultima all'Olimpico) portano luce all'ultimo quarto d'ora di gara, ed è proprio da un'azione avviata dal capitano che la Roma la sblocca e si porta a -2 dal secondo posto occupato dal Napoli: al limite dell'area Salah attira su di sé tre uomini prima di scaricare per Nainggolan, che piazza il destro dove Reina non può arrivare.

All'Olimpico finisce 1-0, Juventus matematicamente campione d'Italia.