Praticamente mai chiamato in causa, avrebbe potuto fare poco sul palo di Immobile, intuisce il rigore, ma non arriva, non si fa sorprendere sulla punizione nel finale sul punteggio di 2-1.
Troppo distratto ed in più circostanze, in una di queste di fatto regala ad Immobile il rigore del 2-1 che avrebbe potuto rimettere in partita la Lazio. Qualche buona costruzione offensiva non vale la sufficienza.
Troppo distratto ed in più circostanze, in una di queste di fatto regala ad Immobile il rigore del 2-1 che avrebbe potuto rimettere in partita la Lazio. Qualche buona costruzione offensiva non vale la sufficienza.
Ci riprova dopo il gol col Sassuolo, stavolta è il palo a dirgli di no. Più attento a guardare le spalle di Cristiano Ronaldo anziché giocare in sovrapposizione al portoghese.
Ci riprova dopo il gol col Sassuolo, stavolta è il palo a dirgli di no. Più attento a guardare le spalle di Cristiano Ronaldo anziché giocare in sovrapposizione al portoghese.
Ci riprova dopo il gol col Sassuolo, stavolta è il palo a dirgli di no. Più attento a guardare le spalle di Cristiano Ronaldo anziché giocare in sovrapposizione al portoghese.
Entra in campo come fosse una cosa inaspettata, in mezzora non trova mai la frequenza giusta mentalmente e fisicamente, un suo fallo regala una punizione pericolosa alla Lazio proprio ad un passo dal fischio finale.
Gioca praticamente senza una spalla, ma non si tira indietro soprattutto negli scontri fisici. E' un po' in sofferenza, e non potrebbe essere altrimenti, ma toglie più volte le castagne dal fuoco.
Gioca praticamente senza una spalla, ma non si tira indietro soprattutto negli scontri fisici. E' un po' in sofferenza, e non potrebbe essere altrimenti, ma toglie più volte le castagne dal fuoco.
Comincia con tanti errori in disimpegno, soffre la vivacità di D. Anderson, ma col passare dei minuti prende le misure e mette in campo tutta l'esperienza possibile. Spostato in avanti nella fase finale del match, punge poco.
Alterna cose buone ad altre molto meno buone, due episodi su tutti spiegano la sua partita: la palla persa sul palo di Immobile, la palla recuperata sulla traversa di Ronaldo.
Alterna cose buone ad altre molto meno buone, due episodi su tutti spiegano la sua partita: la palla persa sul palo di Immobile, la palla recuperata sulla traversa di Ronaldo.
Capisce che contro Anderson dal suo lato è difficile scappare in velocità, e allora prova a giocarsela più di posizione, più a corredo dei compagni di squadra. Non perde lucidità, ma non trova il guizzo vincente davanti.
Poco più di mezzora a disposizione, entra per fare da guardia al 2-0 bianconero, compie la sua missione seppur con qualche palla persa di troppo soprattutto nella zona offensiva.
Poco più di mezzora a disposizione, entra per fare da guardia al 2-0 bianconero, compie la sua missione seppur con qualche palla persa di troppo soprattutto nella zona offensiva.
Continuità e quantità, qualche errore di troppo dal punto di vista tecnico, ma quella di stasera è fra le sue migliori prestazioni da quando veste il bianconero: sembra stia trovando ritmo e dimensione.
E' la vera nota stonata della serata della Juventus, troppo lento rispetto ai compagni di squadra ma anche agli avversari, tecnicamente non si discute, ma ci pensa sempre un attimo di troppo prima di fare la giocata giusta.
Quando la palla capita dalle sue parti c'è sempre la sensazione che possa succedere qualcosa. Pericoloso in apertura di ripresa, assist al bacio con fuga annessa sul 2-0, altra magia che Ronaldo non riesce a trasformare in gol solo per la traversa.
Nel primo tempo quasi non si vede in campo, nella ripresa esplode e decide il match che vale mezzo scudetto: si procura e realizza il rigore dell'1-0, segna il 2-0 sfruttando l'assist di Dybala, colpisce la traversa che gli sarebbe valsa la tripletta personale.
Nel primo tempo quasi non si vede in campo, nella ripresa esplode e decide il match che vale mezzo scudetto: si procura e realizza il rigore dell'1-0, segna il 2-0 sfruttando l'assist di Dybala, colpisce la traversa che gli sarebbe valsa la tripletta personale.
Le lezioni dei due match precedenti contro la Lazio gli sono servite: scherma bene l'idea tattica di Inzaghi, gli chiude tutte le porte e si affida ai singoli in avanti per vincere la partita.
Il rigore lo intuisce, ma la conclusione è imparabile, sul 2-0 non può nulla quando da solo deve affrontare Dybala e Ronaldo. Per il resto ordinaria amministrazione, nonostante qualche errorino perdonabile di piede.
Regge bene l'urto contro Ronaldo e Dybala, sventaglia bene quando prova a dare un senso alla costruzione biancoceleste, non riesce a mettere le pezze giuste agli errori dei compagni di reparto.
Puoi reggere bene per novanta minuti contro campioni del calibro di Ronaldo, ma basta un centesimo di secondo e la distrazione decide il match: il suo fallo di mano consegna a Ronaldo il gol dell'1-0.
Puoi reggere bene per novanta minuti contro campioni del calibro di Ronaldo, ma basta un centesimo di secondo e la distrazione decide il match: il suo fallo di mano consegna a Ronaldo il gol dell'1-0.
La fesseria con la quale apre l'autostrada del 2-0 a Dybala e Ronaldo vale da sola il voto dell'intera prestazione, globalmente sufficiente, ma l'episodio è troppo determinante per non incidere fortemente.
La fesseria con la quale apre l'autostrada del 2-0 a Dybala e Ronaldo vale da sola il voto dell'intera prestazione, globalmente sufficiente, ma l'episodio è troppo determinante per non incidere fortemente.
La fesseria con la quale apre l'autostrada del 2-0 a Dybala e Ronaldo vale da sola il voto dell'intera prestazione, globalmente sufficiente, ma l'episodio è troppo determinante per non incidere fortemente.
Messo dentro per fare legna in difesa e dare più libertà davanti agli altri compagni di reparto, svolge senza infamia e senza lode il compitino in quella mezzora concessagli da Simone Inzaghi.
Dovrebbe dare imprevedibilità fisica e velocità alla squadra, non riesce a dare la giusta scossa al gioco biancoceleste che praticamente dalle porte di Szczesny non arriva quasi mai.
Dovrebbe dare imprevedibilità fisica e velocità alla squadra, non riesce a dare la giusta scossa al gioco biancoceleste che praticamente dalle porte di Szczesny non arriva quasi mai.
Recupera la palla del palo di Immobile, ma fra nervosismo vario e giocate troppo frettolose, non riesce a mettere in difficoltà il centrocampo bianconero più di tanto.
Si accende troppo a tratti per lasciare il segno sulla partita, inizia con qualche errore di troppo, prova a riprendersi strada facendo giocandosela anche sul fisico, ma non trova mai la giocata vincente per far rientrare in partita i suoi.
Contro Alex Sandro non trova il solito sfogo in fascia, prova a giocarsela di posizione, non è la sua migliore caratteristica, ma se la cava dignitosamente senza mai sprofondare.
Entra e prova subito a trovare la via della porta con un tiro da fuori deviato da Szczesny, per il resto è lì e non può fare più di tanto considerando la confusione in campo nei minuti finali, e l'ordine della difesa bianconera che respinge ogni attacco.
A sorpresa in campo dal 1', inizialmente sembra avere la meglio nel confronto a distanza con Cuadrado. Col passare dei minuti si fa prendere le misure, e finisce per non incidere più come avrebbe potuto.
Si procura due azioni in solitaria, una volta stoppato dal palo, un'altra col gol su rigore, ma per il resto scompare dal campo non risultando utile neanche in fase di interdizione nel primo pressing.
Non trova mai la via del gol, lotta e lo fa anche discretamente, ma tecnicamente lascia molto a desiderare tanto da non essere praticamente mai un vero pericolo per la difesa bianconera.
Ci prova a rendersi utile in quei pochi minuti a disposizione, la velocità mette in difficoltà soprattutto Bonucci, ma alla fine non trova la zampata vincente che poteva valere punti importanti per i suoi.
Non può fare molto di più con gli uomini in campo, per lo meno a livello tattico, a livello nervoso non riesce a dare alla squadra lo spartito giusto per mettere in difficoltà la Juventus. Non lo riscatta particolarmente il forcing finale dei suoi.