Caicedo lo brucia prima a freddo e poi con un'incornata: non può nulla. Ringrazia i pali che evitano un passivo peggiore. Per il resto, ordinaria amministrazione.
- Caicedo 3’
- Caicedo 20’
- Quagliarella 57’
L'azione parte molto spesso dai suoi piedi, con alterne fortune. Non sempre è preciso nelle chiusure difensive, messo in difficoltà anche da una prestazione di reparto tutt'altro che perfetta.
L'azione parte molto spesso dai suoi piedi, con alterne fortune. Non sempre è preciso nelle chiusure difensive, messo in difficoltà anche da una prestazione di reparto tutt'altro che perfetta.
Entra praticamente a freddo al posto dell'infortunato Colley. E, purtroppo per lui, la sua sorte non si discosta molto da quella del compagno, visto che, a pochi minuti dall'ingresso, è in ritardo sulla seconda conclusione vincente di Caicedo. Con i minuti entra meglio in gara, ma la macchia sulla sua gara resta. Ed è evidente.
Nel primo tempo segue il trend dei suoi compagni di squadra: poche spinte, tante indecisioni. Nella ripresa spinge sull'acceleratore e si fa vedere molto più spesso nella metà campo avversaria e colleziona quattro buoni cross.
Nel primo tempo segue il trend dei suoi compagni di squadra: poche spinte, tante indecisioni. Nella ripresa spinge sull'acceleratore e si fa vedere molto più spesso nella metà campo avversaria e colleziona quattro buoni cross.
Nella prima parte della gara soffre, e tanto, le iniziative di Romulo, che è molto più in palla. Nel secondo tempo prende coraggio e occupa la fascia. Dal suo piede partono tanti cross e, soprattutto, un tiro dalla distanza che colpisce il palo.
Dopo nemmeno due minuti, si fa clamorosamente strappare il pallone da Caicedo, poi gli corre dietro ma inutilmente: l'ecuadoriano segna il vantaggio laziale. Al quarto d'ora si arrende al mal di stomaco e chiede il cambio.
Sostituisce Linetty e fa sicuramente meglio: molto mobile, svaria su tutta la mediana e si sovrappone spesso agli attaccanti. Regala a Defrel un pallone con su scritto "spingimi in porta", ma l'attaccante sbaglia clamorosamente da due passi.
Partita scialba, senza picchi né in positivo né in negativo. Giochicchia, non sbaglia molto nei passaggi ma al contempo non è particolarmente efficace in fase di non possesso. Giampaolo decide di fare a meno di lui all'inizio del secondo tempo sostituendolo con Jankto.
Comincia male, lento, sbaglia molto. Carburando, entra nel vivo del gioco e regala buone idee di gioco ai suoi.
Sembra svogliato, non va oltre l'ordinaria amministrazione ed è impreciso nella gestione del pallone. Impegna Strakosha da punizione. Già ammonito per proteste, sul finire del primo tempo prende il secondo giallo per un pestone su Lulic e anticipa i compagni sotto la doccia.
Dopo un inizio in sordina, il suo dinamismo esplode: ci mette tanta gamba, tanta garra, e tanta intelligenza tattica. Dal suo piede parte l'azione che porta al gol di Quagliarella.
Sempre più capocannoniere, segna il ventitreesimo gol in campionato, che significa anche gol numero 150 in Serie A. C'è altro da aggiungere?
Gara discreta con errore macroscopico. Si porta sulla coscienza il pallone da cui poteva nascere il meritato 2-2 dei suoi: da due passi, però, conclude a lato.
I suoi cominciano male, ma male, male, male. Rientrano negli spogliatoi già in dieci, ma ne escono carichi, e pronti a reagire. Fa i cambi giusti. Viene tradito, ahilui, da Defrel: il pareggio non sarebbe stato uno scandalo.
I suoi cominciano male, ma male, male, male. Rientrano negli spogliatoi già in dieci, ma ne escono carichi, e pronti a reagire. Fa i cambi giusti. Viene tradito, ahilui, da Defrel: il pareggio non sarebbe stato uno scandalo.
Viene veramente chiamato in causa solo una volta, nel primo tempo, quando si distende e devia bene una punizione velenosa di Ramirez. Nulla può sul gol di Quagliarella.
Anche lui, come gli altri, può sbagliare. E in occasione del gol di Quagliarella avrebbe potuto intercettare meglio il lancio di Ekdal. Per il resto, resta fra i più sicuri dei suoi.
Pasticcia con Acerbi in occasione del gol di Quagliarella, nel secondo tempo regala più di un brivido ai suoi tifosi. Prende un giallo evitabile.
Comincia bene la sua gara, senza correre grossi rischi. Ma nel finale è in affanno, come il resto della sua squadra. In ritardo su Defrel quando l'attaccante della Samp va vicinissimo al pareggio.
Entra quando la partita è praticamente infuocata, contribuisce con lavoro da pompiere a spegnere la voglia degli avversari.
Buona prova, di grande dinamismo. Fa un gran lavoro in mezzo al campo, non tocca molti palloni ma corre tanto e si offre sempre come sponda agli attaccanti.
Il capitano laziale resta bloccato e un po' disorientato. Si vede raramente correre sulla fascia, non spicca per intraprendenza e si lascia andare a qualche leggerezza difensiva di troppo.
Fra i più attivi a centrocampo, è sempre nel vivo dell'azione ma perde qualche pallone di troppo. Nel finale si sacrifica molto in fase difensiva. Strappa il pallone dai piedi di Defrel, pronto al tiro, praticamente sul gong.
Se nel primo tempo si vede un giocatore acceso, nel vivo dell'azione, veloce nel pensiero e preciso nella gestione del pallone, nella ripresa è il cugino di Casper: a parte qualche volata finale, non si vede praticamente mai.
Nel primo tempo controlla senza problemi la sua fascia di competenza: tiene a bada Murru e si propone spesso in avanti, fino al dialogo con Correa al termine del quale fa partire l'assist per il raddoppio di Caicedo. Nella ripresa cala un po' il ritmo. Esce per un problema a una spalla a metà secondo tempo.
Entra nella fase finale di gara, quella più concitata, ma riesce a uscirne indenne nonostante il suo avversario diretto, Murru, fosse particolarmente in palla.
Entra nella fase finale di gara, quella più concitata, ma riesce a uscirne indenne nonostante il suo avversario diretto, Murru, fosse particolarmente in palla.
Rispetto ai compagni di reparto sembra quello meno in palla. Ci mette un po' a entrare in partita, e sbaglia qualche passaggio di troppo. Migliora con il passare dei minuti, ma la sua prestazione non è particolarmente brillante.
Rispetto ai compagni di reparto sembra quello meno in palla. Ci mette un po' a entrare in partita, e sbaglia qualche passaggio di troppo. Migliora con il passare dei minuti, ma la sua prestazione non è particolarmente brillante.
Rispetto ai compagni di reparto sembra quello meno in palla. Ci mette un po' a entrare in partita, e sbaglia qualche passaggio di troppo. Migliora con il passare dei minuti, ma la sua prestazione non è particolarmente brillante.
Nella giornata di grazia di Caicedo, Inzaghi lo butta nella mischia solo nella ripresa. Ma lui non fa drammi, fa a spallate e pedala. Va anche vicino al gol direttamente da punizione, ma la traversa gli dice no.
Dopo due minuti, strappa la palla dai piedi di Colley e lo brucia in velocità, corre solo verso la porta e segna il vantaggio. Poi regala il raddoppio con un poderoso stacco di testa. Inzaghi lo ha schierato dal primo minuto al posto di Immobile, e lui gli ha dato ragione.
Dopo due minuti, strappa la palla dai piedi di Colley e lo brucia in velocità, corre solo verso la porta e segna il vantaggio. Poi regala il raddoppio con un poderoso stacco di testa. Inzaghi lo ha schierato dal primo minuto al posto di Immobile, e lui gli ha dato ragione.
Bravo a lanciare Caicedo dal primo minuto, bravo a gestire la partita quando la sua squadra sembrava a un passo dal farsela sfuggire di mano. Resta attaccato al treno Champions.