Che ci vuoi fare, Gigi? Il novantesimo ti dice male, e dopo Cristiano Ronaldo ecco sbucare Koulibaly dal cielo: la zuccata è imprendibile, il morale a terra. L'estremo difensore da Carrara, prima del gol beffa, è perfetto: bellissima la parata su Callejon (in offside), ottima la smanacciata da cui nasce il corner che lancia il Napoli a meno uno. Sfortunato.
Dentro subito al posto dell'infortunato Chiellini, si ritrova a fronteggiare Insigne, l'uomo più pericoloso degli ospiti. Il ventiquattro in azzurro lo punta spesso, a volte cerca il tiro-crosso, ma mai lo svizzero dorme tranquillo. In avanti non ci prova nemmeno, la metà campo un lontano miraggio.
Il giallo dopo nove minuti di gioco non lo condiziona, anzi, il ghanese rischia più volte di rimediare la seconda ammonizione, complice il "mirino" messogli addosso dai partenopei. Segue a dovere Callejon a parte in un caso, quando lo spagnolo, servito da Hamsik, spara alto. Incolpevole per il triste epilogo.
Il migliore in campo dopo novanta minuti, come la signora Longari a "La Ruota della fortuna", cade proprio sul più bello: la marcatura su Koulibaly è posticcia e il difensore del Napoli è libero di svettare e battere Buffon per il gol che riapre la lotta Scudetto. Peccato.
Sempre in prima linea sui calci piazzati, in difesa mette paura ad Allegri, che dopo l'infortunio a Chiellini ne inverte la posizione con Benatia. Sempre in affanno, anche in fase di disimpegno, trasmette la paura anche ai compagni di reparto fino alla beffa all'ultimo minuto.
Allegri gli dà il compito di far da guardaspalle a Pjanic. e il tedesco, ligio al dovere, osserva con mestiere. Non si vede praticamente mai, abile a rallentare le tele del Napoli. Quasi sufficiente.
Allegri gli dà il compito di far da guardaspalle a Pjanic. e il tedesco, ligio al dovere, osserva con mestiere. Non si vede praticamente mai, abile a rallentare le tele del Napoli. Quasi sufficiente.
Della mediana bianconera è il più lucido, il più pericoloso e il più ordinato: una sua punizione, deviata, coglie il palo in avvio. Poi si dimostra presente in fase di interdizione, collezionando recuperi in zone nevralgiche. Ammonito, al rientro dall'infortunio, sembra il più in palla di tutti.
Della mediana bianconera è il più lucido, il più pericoloso e il più ordinato: una sua punizione, deviata, coglie il palo in avvio. Poi si dimostra presente in fase di interdizione, collezionando recuperi in zone nevralgiche. Ammonito, al rientro dall'infortunio, sembra il più in palla di tutti.
Ha la palla giusta al minuto cinquantaquattro per bucare Reina, ma cincischia e viene recuperato. La sua partita, iniziata per Dybala all'intervallo, finisce qui.
Alterna buoni spunti conditi da idee interessanti a momenti di pausa e prevedibilità. Il Napoli gli lascia poco spazio e il brasiliano soffre come una cicala a dicembre. Nella ripresa Allegri gli concede venti minuti scarsi prima d'inserire i muscoli d'acciaio di Mandzukic.
Blaise si salva per la mole di duelli cui partecipa e per essere il bianconero che più tenta la giocata (!) nella metà campo offensiva. Per il resto, però, resta rintanato nelle retrovie limitando al minimo gli inserimenti. E alla fine, come tutti, soccombe.
Vince il ballottaggio con Mandzukic e Cuadrado e ha la chance di riscattarsi dopo le ultime gare, ma fallisce. Gioca un primo tempo anonimo, senza guizzi né volontà di ricevere palla per imbeccare Higuain. Un po' a sorpresa, Allegri decide di sostituirlo già a metà partita con Cuadrado. Bocciato.
Dentro per addormentare la partita coi muscoli e l'esperienza che manca a Douglas Costa, il croato si vede più che altro per la caduta sull'"attentato" involontario compiuto ai suoi danni da Allan. Non ha occasioni per incidere, assiste disarmato al gol di Koulibaly.
La Juventus gioca per non prenderle e il grande ex, fra un battibecco con Hysaj e una punizione guadagnata furbescamente nel primo tempo, non ha mai l'occasione per far male a Reina. Sempre chiuso nella morsa Albiol - Koulibaly, esce dallo Stadium con le pive nel sacco.
La Juventus gioca per non prenderle e il grande ex, fra un battibecco con Hysaj e una punizione guadagnata furbescamente nel primo tempo, non ha mai l'occasione per far male a Reina. Sempre chiuso nella morsa Albiol - Koulibaly, esce dallo Stadium con le pive nel sacco.
Sceglie la linea del "non prenderle", ma viene punito dal karma e dagli episodi. La sua Juventus non fa nulla per dimostrarsi superiore e alla fine gli "assalti" del Napoli pagano. Ora si fa dura, ma è ancora davanti.
Sceglie la linea del "non prenderle", ma viene punito dal karma e dagli episodi. La sua Juventus non fa nulla per dimostrarsi superiore e alla fine gli "assalti" del Napoli pagano. Ora si fa dura, ma è ancora davanti.
Allo Stadium da vincitore, senza subire gol, senza che mai gli tirino in porta. Salvato dal palo, ora può baciare Koulibaly e guidare i suoi all'impresa che pare sempre meno impossibile.
"Solo" sei perché ogni tanto Douglas ha lo strappo giusto per lasciarlo sul posto ed è solo per caso che la Juventus non buchi la porta di Reina. Per il resto, quando il brasiliano si concede lunghe pause, non corre pericoli.
"Solo" sei perché ogni tanto Douglas ha lo strappo giusto per lasciarlo sul posto ed è solo per caso che la Juventus non buchi la porta di Reina. Per il resto, quando il brasiliano si concede lunghe pause, non corre pericoli.
Ghoulam chi? Falloso, ma sempre concentrato, il portoghese gioca allo Stadium una delle migliori partite stagionali. Cuadrado gli scappa una sola volta, Dybala non la vede mai e i cross depositati in area bianconera sono quasi esclusivamente roba sua. Giocatore galvanizzato, titolare meritevole.
Fido compagno di Koulibaly, si fatica a trovare pecche nella sua partita, anche se la Juventus offensivamente combina poco o nulla. Il giallo in avvio lo lascia tranquillo, giocatore di livello superiore.
Fido compagno di Koulibaly, si fatica a trovare pecche nella sua partita, anche se la Juventus offensivamente combina poco o nulla. Il giallo in avvio lo lascia tranquillo, giocatore di livello superiore.
Come coronare una partita giocata senza far toccare biglia a Dybala e HiguaÃn? Col gol vittoria, gol che profuma di libertà, emancipazione, lotta ai poteri forti, Scudetto. Quinta perla stagionale in Serie A per il difensore nato a Saint-Dié-des-Vosges, che muta il morale dell'Italia intera con uno stacco aereo. Decisivo, enorme, l'ottava meraviglia del mondo.
HamÅ¡Ãk non demerita, ma il polacco porta quella ventata di gioventù e freschezza che scalda i guanti quasi intonsi di Gigi Buffon, che per respingere la sua conclusione deve rifugiarsi in corner. Presente.
Stremato, all'ottantesimo Sarri gli dà un po' di respiro inserendo al suo posto Rog. Prima del cambio il brasiliano è una trottola impazzita che a cavallo del 30' e 40' fa di tutto: intercetta, ispira Insigne, calcia da lontano. Inevitabile il calo nella ripresa.
Ha sul mancino due palloni per spaventare Buffon: la prima volta allarga troppo la mira, la seconda stringe la conclusione accarezzando l'esterno della rete. Cuore di capitano. è presente in mezzo al campo e negli inserimenti, anche se la mira fa cilecca. Apprezzabile l'assist che Callejon calcia alto, a poco più di venti minuti dalla fine Sarri gli preferisce la freschezza polacca di Zielinski, ma lo slovacco non demerita.
Instancabile metronomo, col Napoli che fa possesso chiude a centotredici passaggi effettuati, che se all'Allianz Stadium, se non è record, poco ci manca. Bellissimo il passaggio che spalanca a Insigne la vita del gol, ma Lorenzinho è in offside.
Instancabile metronomo, col Napoli che fa possesso chiude a centotredici passaggi effettuati, che se all'Allianz Stadium, se non è record, poco ci manca. Bellissimo il passaggio che spalanca a Insigne la vita del gol, ma Lorenzinho è in offside.
Un destro troppo alto su suggerimento di HamÅ¡Ãk, ma soprattutto il corner da cui nasce il gol di Koulibaly, che può fare la storie. Per stasera va bene così.
Un destro troppo alto su suggerimento di HamÅ¡Ãk, ma soprattutto il corner da cui nasce il gol di Koulibaly, che può fare la storie. Per stasera va bene così.
Lorenzo è il più attivo del tridente dei piccoli fin dalle prime battute. Quando ha palla fra i piedi Lichtsteiner arranca, temendo sempre il peggio. I pericoli maggiori arrivano dal suo mancino a giro, che Buffon contiene a fatica, sia quando calcia, sia quando il "ventiquattro" serve HamÅ¡Ãk in profondità. Nel finale, dopo essersi guadagnato il corner, gode con tutta la sua forza.
Lorenzo è il più attivo del tridente dei piccoli fin dalle prime battute. Quando ha palla fra i piedi Lichtsteiner arranca, temendo sempre il peggio. I pericoli maggiori arrivano dal suo mancino a giro, che Buffon contiene a fatica, sia quando calcia, sia quando il "ventiquattro" serve HamÅ¡Ãk in profondità. Nel finale, dopo essersi guadagnato il corner, gode con tutta la sua forza.
In avvio partecipa all'azione che porta Rocchi ad ammonirne due (Benatia e Asamoah), ma dopo? Prosegue il digiuno del folletto belga, che fra buone sponde e dinamicità viene controllato senza troppe ansie da Benatia e Howedes. Dà l'impressione di non saper più incidere con la giocata decisiva, e Sarri lo sostituisce all'ora di gioco col più in forma Milik.
Un tiro mancino che si spegne molto lontano dalla porta di Buffon e un po' di rude presenza in area di rigore al posto della leggerezza delle Fiandre di Mertens. Il cambio non dà i contributi sperati, ma alla fine è festa anche per lui.
Finalmente una gioia per il maestro che torna di prepotenza a sperare nello Scudetto dopo le due vittorie consecutive. Non aveva mai vinto allo Stadium, lo premia uno dei suoi uomini di fiducia al novantesimo: serata da ricordare, comunque vada.