I quattro punti di vantaggio del girone di andata sono diventati quattro di ritardo per il Napoli di Sarri, in dovere di rincorrere un altro po' la Signora dopo la chilena di Simy e la rimonta all'Udinese nell'ultimo turno di campionato. Anche perché il calendario - sulla carta - strizza l'occhio al Vesuvio: la Juventus, oltre alle "facili" in casa contro Bologna e Verona, dovrà vedersela con l'Inter al Meazza e con la Roma all'Olimpico e in ballo ci sono i milioni della qualificazione in Champions League. Vincere a Torino sarebbe più di una impresa per gli azzurri, sempre KO nelle ultime sei gite in quello che ora si fa chiamare Allianz Stadium. Sarri si affida ai fedelissimi, con Mertens preferito a Milik, Allegri dà via libera a Höwedes sulla corsia di destra, Asamoah è titolare al posto di Alex Sandro e Matuidi vince l'annunciato ballottaggio con Mario Mandžuki?, utile a gara in corso. L'HD argentino, insieme alle fiammate di Douglas Costa, completa il tridente. Fischia Rocchi, alle bandierine Di Liberatore e Tonolini, quarto uomo Massa, a VAR e AVAR Irrati e Vuoto.

PRIMO TEMPO - L'iniziale fase di studio è interrotta da Rocchi dopo dieci minuti di partita: giallo in simultanea per Benatia e Asamoah e infortunio a Chiellini, costretto a chiedere il cambio - dentro Lichtstenier - dopo un intervento in estensione di ginocchio per chiudere i bollenti spiriti di Lorenzo Insigne. Il Napoli pressa alto il palleggio juventino, che fatica ad arrivare dalle parti di un Dybala invisibile e un Higuaín che ci prova, ma senza mai arrivare alla conclusione. I pericoli, per Reina, giungono da una punizione di Pjanic deviata dalla barriera e che bacia il palo prima di spegnersi in calcio d'angolo. La risposta ospite sta nel gol d'Insigne, annullato per posizione, netta, di fuorigioco. Allegri inverte le posizioni di Höwedes e Benatia per coprire al meglio gli inserimenti senza palla di Hamšík, che solo contro Buffon calcia a lato da posizione defilata. Mertens fatica a ricevere palla e le emozioni arrivano più per il nervosismo che porta Khedira, Douglas Costa e Insigne a scatenare una mini baruffa, spenta senza troppi patemi da Rocchi. Si va negli spogliatoi sullo zero a zero dopo due minuti di recupero.

SECONDO TEMPO - I secondi quarantacinque minuti riescono a essere peggio dei primi: il Napoli si rende pericoloso sull'asse Insigne - Hamsik, ma è solo esterno della rete e quando Buffon deve sporcarsi i guantoni, il guardalinee ravvisa offside. Sarri si gioca le carte Milik, Zielinski e Rog, ma la musica non cambia con i bianconeri che controllano e usufruiscono dei muscoli di Mandzukic per le polveri bagnare di Douglas Costa. Sugli scudi Benatia, che non sbaglia una chiusura. Al novantesimo succede l'inverosimile: Buffon accompagna in corner un tiro-cross di Insigne, e Callejon dalla bandierina ispira lo stacco imperioso di Kalidou Koulibaly, che irride Benatia e supera Buffon di prepotenza. La Torino bianconera ammutolisce, vicino al Vesuvio parte il ruggito dopo la magia dell'ottava meraviglia del mondo: King Kong KK. 0-1 all'Allianz Stadium. Allegri mugugna a denti stretti, il Napoli è a una sola lunghezza.