Incolpevole in occasione del gol subito e in più di un'occasione sicuro e determinante nei palloni vaganti in area, nel finale manca una presa alta che avrebbe potuto costare cara, rischiando di pregiudicare la gara dei rossoneri, ma paga la cena e Kjaer e Tomori e si gode i tre punti odierni.
Il solito granitico leader difensivo, gioca con la massima attenzione possibile, garantendo fiducia e compattezza a una reparto che a tratti fa faville. Il salvataggio sulla linea del finale merita solo applausi.
Entra per dar brio alla manovra offensiva dei suoi e riesce con merito nel compito opposto, garantendo buona funzionalità difensiva e gamba.
L'uomo più atteso per il riscatto, dopo la deludente prestazione interna contro la Samp di appena due settimane fa, propizia il vantaggio dei rossoneri, abbattendo Strootman e si fa trovare finalmente pronto nello scacchiere dei rossoneri.
La sua dimensione nel Milan ha tutto per apparire quella del predestinato. Questa volta non gioca per emergenza ed è preferito a Romagnoli che si accomoda in panchina, ma bagna questo splendido traguardo con un goffo errore che propizia il gol del pari del Grifone. Nel finale salva prestazione e risultato riscattando pienamente la sua gara.
La sua dimensione nel Milan ha tutto per apparire quella del predestinato. Questa volta non gioca per emergenza ed è preferito a Romagnoli che si accomoda in panchina, ma bagna questo splendido traguardo con un goffo errore che propizia il gol del pari del Grifone. Nel finale salva prestazione e risultato riscattando pienamente la sua gara.
Preferito a Dalot per presidiare la fascia destra, al posto dell'infortunato Calabria, entra in campo con la voglia di conquistare il mondo e la consapevolezza di poter conquistare il match. Riesce certamente nell'intento, meritando gli applausi dei pochi spettatori di San Siro e dei milioni di supporters rossoneri.
Il solito "Presidente" del centrocampo, quest'oggi amministra da dietro le quinte, ma garantendo il consueto apporto che contraddistingue le sue prestazioni.
In leggero calo rispetto alle ultime prestazioni, alterna buone giocate ad errori evitabili. Garantisce apporto alla manovra, ma non riesce ad esprimersi al meglio del proprio potenziale.
È il perno del centrocampo del Milan e finalmente ritrovato, proprio al termine della sua travagliata stagione. Amministra con la solita capacità e determinazione e si gode una giornata a tratti da incorniciare.
Entra per far rifiatare il centrocampo rossonero e riesce nel proprio intento, garantendo a Pioli e al Milan tutto l'apporto sperato.
Entra per far rifiatare il centrocampo rossonero e riesce nel proprio intento, garantendo a Pioli e al Milan tutto l'apporto sperato.
Entra per dare vivacità alla manovra offensiva dei suoi, ma è troppo compassato e non riesce a dialogare a dovere coi compagni di squadra, nonostante l'impegno profuso.
Entra per dare vivacità alla manovra offensiva dei suoi, ma è troppo compassato e non riesce a dialogare a dovere coi compagni di squadra, nonostante l'impegno profuso.
Preferito a Castillejo per presidiare la corsia di destra, non riesce ad incidere nel match come vorrebbe dato che nonostante l'impegno profuso le imprecisioni superano le giocate precise. Lascia il campo a capo chino dopo 20' della ripresa.
Impiega 14' per siglare il vantaggio del Milan, con un sinistra preciso quanto insidioso. Nel momento del bisogno dei rossoneri si fa ancora una volta trovare pronto, confermandosi l'arma in più dei rossoneri.
Impiega 14' per siglare il vantaggio del Milan, con un sinistra preciso quanto insidioso. Nel momento del bisogno dei rossoneri si fa ancora una volta trovare pronto, confermandosi l'arma in più dei rossoneri.
L'uomo più atteso in casa rossonera, riesce a propiziare il secondo vantaggio del Diavolo e garantire il giusto apporto alla fase offensiva del Milan. Da qui alla fine, per lui, sono 8 finali.
L'uomo più atteso in casa rossonera, riesce a propiziare il secondo vantaggio del Diavolo e garantire il giusto apporto alla fase offensiva del Milan. Da qui alla fine, per lui, sono 8 finali.
Chiamato a ricoprire il ruolo di prima punta, al posto dello squalificato Ibrahimovic, è già chiamato in causa al quarto d'ora, ma sciupa malamente. Il suo reale posizionamento offensivo rimane ancora un'incognita.
Chiamato a ricoprire il ruolo di prima punta, al posto dello squalificato Ibrahimovic, è già chiamato in causa al quarto d'ora, ma sciupa malamente. Il suo reale posizionamento offensivo rimane ancora un'incognita.
Esulta a squarcia gola sul secondo vantaggio rossonero, consapevole dell'importanza dei tre punti odierni. Si gode la vittoria, consapevole che lo attendono 8 finali.
Esulta a squarcia gola sul secondo vantaggio rossonero, consapevole dell'importanza dei tre punti odierni. Si gode la vittoria, consapevole che lo attendono 8 finali.
Esulta a squarcia gola sul secondo vantaggio rossonero, consapevole dell'importanza dei tre punti odierni. Si gode la vittoria, consapevole che lo attendono 8 finali.
Puntale e attento in ogni occasione offensiva degli avversari, nulla può sui due gol subiti e si rammarica solo per la sfortuna che ha caratterizzato la giornata odierna dei suoi.
Puntale e attento in ogni occasione offensiva degli avversari, nulla può sui due gol subiti e si rammarica solo per la sfortuna che ha caratterizzato la giornata odierna dei suoi.
Il gol mancato a ridosso del 90' grida ancora vendetta. Didascalico dietro, pungente in avanti, ma ci pensa troppo tardi ad avanzare la propria posizione in campo.
Dalla sua avversari tutt'altro che semplici da contenere, ma nonostante parta con più di una difficoltà, riesce a tornare in carreggiata sacrificando il suo consueto apporto offensivo a favore di una maggiore consistenza difensiva. Lascia il campo per esigenze di modulo, ma a a testa alta.
Con più di un intervento al limite, guadagna un giallo che ne condiziona inevitabilmente il rendimento. L'ex Palermo alterna la buona guardia a qualche imprecisione di troppo e alla lunga ne paga le conseguenze.
Ballardini lo getta nella mischia per dare vivacità ai suoi, ma entra in una fase del match particolare e non riesce a incidere come vorrebbe.
Adattato leader difensivo da questa stagione, garantisce ancora una volta un'ottima prestazione, riuscendo a dirigere la retroguardia a dovere.
Adattato leader difensivo da questa stagione, garantisce ancora una volta un'ottima prestazione, riuscendo a dirigere la retroguardia a dovere.
Metronomo di centrocampo, dirige le danze da dietro le quinte, con la solita compostezza. Non riesce ad emergere come vorrebbe, ma il buon calcio del Genoa di quest'oggi è anche merito suo.
Leader di centrocampo, parte alla grande, reagendo nel migliore die modi al primo vantaggio rossonero. Cala alla lontana, fino al cambio cui è costretto per assenza di tutti i 90' ancora nelle sue gambe.
Parte con qualche disattenzione di troppo e non riesce a leggere in tempo l'azione da cui origina il vantaggio del Milan, chiudendo in ritardo su Rebic. Alla lontana emerge in tutto il suo talento, eleggendosi tra i migliori dei suoi in campo.
Finché in campo una garanzia: corre, si batte e lotta su ogni pallone. Lascia il campo per esigenze tecniche, ma con tutti i meriti del caso.
Entra in campo con la voglia di un ragazzino e subito col suo marchio di fabbrica: grinta mista a una classe che nessuno può non riconoscergli. Sfortunato nel risultato finale, ma sempre determinante.
La bestia nera del Milan, nella stagione in corso, con tre gol segnati in due sfide, sigla ancora il tabellino con un preciso colpo di testa che vale il momentaneo pareggio. Lascia il campo per esigenze tattiche, ma si gode il meritato pomeriggio di gloria.
Messo in campo per dare la scossa ai suoi, si mette subito in mostra per voglia e capacità, ma il tempo che la retroguardia del Milan riesce a prendere le misure ed alza bandiera bianca.
Messo in campo per dare la scossa ai suoi, si mette subito in mostra per voglia e capacità, ma il tempo che la retroguardia del Milan riesce a prendere le misure ed alza bandiera bianca.
Con tutti gli occhi puntati, dati i recenti rumors che parlano di un probabile interessamento, proprio dei rossoneri, per la prossima stagione, si mette subito in evidenza con la specialita della casa: la tecnica mista alla sua ottima fisicità. E proprio da una simile giocata origina il corner che vale il momentaneo pareggio per i suoi. Poco prima della sostituzione propizia l'autorete che vale il nuovo vantaggio dei rossoneri con un deja-vù non indifferente: "Jankulovski segna il più classico degli autogol" nel 2005, poco prima di passare al Milan...
Tra i subentrati di un Genoa con voglia di riscatto è quello che entra in campo in modo più blando, non riuscendo ad emergere come vorrebbe. La concorrenza di Scamacca non sta giovando alla sua crescita.
Sfortunato nella gara odierna, soprattutto negli episodi. Lascia San Siro a bocca asciutta, ma consapevole che la salvezza è alla portata dei suoi.
Sfortunato nella gara odierna, soprattutto negli episodi. Lascia San Siro a bocca asciutta, ma consapevole che la salvezza è alla portata dei suoi.