Poco da fare su tutti i gol. Visto il pomeriggio dei suoi difensori, si rimette alla clemenza della corte.
Poco da fare su tutti i gol. Visto il pomeriggio dei suoi difensori, si rimette alla clemenza della corte.
Pensare che all'inizio sembra cavarsela bene, anche perché la Roma attacca soprattutto dal lato di Patric. Poi riesce a subire anche un Salah non brillantissimo e a farsi contagiare dall'odierna dabbenaggine dei compagni di reparto.
Pensare che all'inizio sembra cavarsela bene, anche perché la Roma attacca soprattutto dal lato di Patric. Poi riesce a subire anche un Salah non brillantissimo e a farsi contagiare dall'odierna dabbenaggine dei compagni di reparto.
Poca attenzione e buchi qua e là, finché all'improvviso non si fa vedere in avanti e si rende pure pericoloso. Poi però decide che deve farsi espellere: entrata da FATALITY su Nainggolan e su Florenzi, doccia leggermente anticipata.
Non tutti i canterani escono col buco. E lui ne è l'esempio. Non è un caso se l'attacco della Roma gioca soprattutto dalle sue parti. Poco reattivo, forse poco cosciente di essere nel bel mezzo di un derby. In ogni caso, pesantemente insufficiente.
Da dove cominciamo? Dal gol di El Shaarawy, in cui si divide le colpe con Patric e Hoedt? O da quello di Dzeko, in cui dopo la respinta si gira senza curarsi di Dzeko? O magari dal gol di Perotti, a cui stende il tappeto rosso? Facciamo così: non cominciamo proprio.
Uno dei pochi a salvarsi nel pomeriggio laziale. Parolo e Cataldi non corrono, e allora corre per loro; Bisevac e Hoedt non offrono garanzie, e lui gli da una mano. Non è preciso come sempre in impostazione, ma non è difficile capire perché.
Non al suo meglio. Nella prima parte di match si vede poco e si segnala soprattutto per nervosismo (ammonito per proteste). Cerca di uscire fuori dal guscio con qualche iniziativa personale a inizio secondo tempo.
Fino a quando si può dire che è "ancora giovane"? H<span style="font-size: 12px;">a ottime, ottime potenzialità, ma a quasi 22 anni la gioventù non vale più come scusante. Sbaglia sul primo gol, corre a vuoto.</span>
Tutto sommato si salva pure lui. Nonostante nel secondo tempo pian piano scompaia, è quello che suona la carica nell'abulico inizio di partita.
Tutto sommato si salva pure lui. Nonostante nel secondo tempo pian piano scompaia, è quello che suona la carica nell'abulico inizio di partita.
Non è nel suo migliore pomeriggio, sembra poco carico e poco attivo. Nella ripresa passa venti minuti di grazia con il resto della squadra: prima Szczesny si salva con un miracolo su suo colpo di testa, poi riesce nel tap in vincente che vale almeno una speranza.
In rampa di lancio da ormai tre anni, sembra giunto al momento del definitivo salto di qualità. La forma è buona, l'estro c'è, la fantasia e la classe pure. Mancano continuità e un po' di carattere. Ma arriveranno.
Campione dei campioni, entra e si mette al servizio della squadra. Ha 38 anni ma fa più di Matri, di sette anni più giovane. Serve a Parolo l'assist per il gol della speranza.
Campione dei campioni, entra e si mette al servizio della squadra. Ha 38 anni ma fa più di Matri, di sette anni più giovane. Serve a Parolo l'assist per il gol della speranza.
Sembra cominciare col piglio giusto: tiene palla, cerca l'iniziativa, fa alzare la squadra. Ma dura poco. Si spegne lentamente, e ricorda al mondo che c'era pure lui solo quando esce.
Cosa si può fare di più? Poco. Forse, lanciare Klose e Keita dall'inizio. Ma con una difesa del genere (dettata, certo, anche dall'emergenza) è il massimo. Sarà probabilmente il suo ultimo derby, sarà sicuramente un brutto ricordo.
Ha da fare solo nei venti minuti in cui la Lazio è viva: risponde d'istinto al colpo di testa ravvicinato di Parolo, ma non è perfetto nell'uscita sulla sponda di Klose che porta all'1-2. Bilancio neutro.
Ha da fare solo nei venti minuti in cui la Lazio è viva: risponde d'istinto al colpo di testa ravvicinato di Parolo, ma non è perfetto nell'uscita sulla sponda di Klose che porta all'1-2. Bilancio neutro.
Ha da fare solo nei venti minuti in cui la Lazio è viva: risponde d'istinto al colpo di testa ravvicinato di Parolo, ma non è perfetto nell'uscita sulla sponda di Klose che porta all'1-2. Bilancio neutro.
Gioca un'ottima partita, è sempre attento e vive qualche piccola difficoltà solo quando ha di fronte Keita. Leggermente in ritardo sul gol di Parolo.
Gioca un'ottima partita, è sempre attento e vive qualche piccola difficoltà solo quando ha di fronte Keita. Leggermente in ritardo sul gol di Parolo.
La vita è semplice finché c'è Matri in campo: la lentezza del marcato gli consente di fare più di una volta bellissima figura. Non perde attenzione quando l'attacco laziale diventa pericoloso. Sempre reattivo.
C'è da dirlo: non comincia poi così bene, sembra contratto, lascia pensare al peggio. Peggio che passa quando disegna un cross perfetto per il vantaggio di El Shaarawy. Partita straordinaria sia in difesa che in fase offensiva, dove è sempre presente.
Con El Shaarawy, e grazie all'apporto di Spalletti, ha cambiato faccia alla Roma: è un continuo problema per gli avversari, propizia il gol di Dzeko e alla fine approfitta del tappeto rosso steso dai laziali per entrare nella festa del gol.
Nella domenica del primo derby da capitano, con De Rossi e Totti in panchina, Florenzi bagna un'ottima prestazione con un gol dei suoi, di quelli difficili che pochi sanno fare: un tiro al volo di rara bellezza e precisione. Vai a vedere che Capitan Futuro alla fine è lui.
Nella domenica del primo derby da capitano, con De Rossi e Totti in panchina, Florenzi bagna un'ottima prestazione con un gol dei suoi, di quelli difficili che pochi sanno fare: un tiro al volo di rara bellezza e precisione. Vai a vedere che Capitan Futuro alla fine è lui.
Si gioca senza particolare velocità: è, insomma, la partita ideale per l'ex Barcellona. Senza strafare, detta bene i ritmi e non manca nel dare supporto ai compagni in fase di contenimento.
Si gioca senza particolare velocità: è, insomma, la partita ideale per l'ex Barcellona. Senza strafare, detta bene i ritmi e non manca nel dare supporto ai compagni in fase di contenimento.
Il giocatore che tutti vorrebbero avere in squadra, sia allenatori che tifosi. Perché è uno che si sacrifica, uno che è ovunque, che ci mette la cattiveria ma anche la saggezza e la classe. Fondamentale per il successo di questa Roma.
Il giocatore che tutti vorrebbero avere in squadra, sia allenatori che tifosi. Perché è uno che si sacrifica, uno che è ovunque, che ci mette la cattiveria ma anche la saggezza e la classe. Fondamentale per il successo di questa Roma.
Si vede molto soprattutto nel primo tempo, quando le azioni romaniste passano più spesso per i suoi piedi. Prova pure a cercare la gloria personale, ma il suo bel tiro si stampa sul palo a Marchetti battuto.
Una ventina di minuti in cui pochi palloni passano fra i suoi piedi. Non si vede moltissimo.
Bene ma non benissimo. Partecipe all'azione d'attacco della Roma, cerca il gol forse con troppa testardaggine senza riuscire a trovarlo nonostante abbia buone occasioni. Ma il suo apporto è importantissimo.
Bene ma non benissimo. Partecipe all'azione d'attacco della Roma, cerca il gol forse con troppa testardaggine senza riuscire a trovarlo nonostante abbia buone occasioni. Ma il suo apporto è importantissimo.
Segna un gol a porta vuota. E pure questa, visti i precedenti, è una notizia. Si fa trovare pronto (sfruttando pure il pomeriggio da brutte statuine dei difensori laziali) e gioca mezz'ora senza risparmiarsi nella lotta.
Il Faraone che si prese Roma. Dopo 15 minuti entra fra le linee della difesa laziale come un coltello nel burro, raccoglie il cross di Digne e di testa fa 0-1. Sempre presente nelle azioni d'attacco romaniste, è in stato di grazia.
Il Faraone che si prese Roma. Dopo 15 minuti entra fra le linee della difesa laziale come un coltello nel burro, raccoglie il cross di Digne e di testa fa 0-1. Sempre presente nelle azioni d'attacco romaniste, è in stato di grazia.
E si prende pure il derby. Il vecchio Luciano ha preso una squadra a pezzi e l'ha fatta diventare un mosaico brillante, bello da qualunque parte si veda. Quella di oggi è una splendida vittoria di collettivo. E quindi, soprattutto, una vittoria dell'allenatore.
E si prende pure il derby. Il vecchio Luciano ha preso una squadra a pezzi e l'ha fatta diventare un mosaico brillante, bello da qualunque parte si veda. Quella di oggi è una splendida vittoria di collettivo. E quindi, soprattutto, una vittoria dell'allenatore.