Male sul gol di Cataldi: l'ex compagno lo beffa utilizzando la cosiddetta "psicologia inversa". Non irreprensibile nemmeno sulla rete di Guilherme: la palla gli passa sotto il corpo
- Immobile 19’
- Cataldi 23’
- Guilherme 51’
- Caicedo 60’
- De Vrij 66’
- Immobile 68’
- Lucas Leiva 83’
- Luis Alberto rig 90’
Male sul gol di Cataldi: l'ex compagno lo beffa utilizzando la cosiddetta "psicologia inversa". Non irreprensibile nemmeno sulla rete di Guilherme: la palla gli passa sotto il corpo
Prima frazione anonima, ma nel senso che non serve quasi mai la sua maestria. Un po' in ritardo sull'1-2 si Guilherme, poi sigla di testa il fondamentale sorpasso del 3-2 e blinda la retroguardia nel finale
Positivo soltanto l'assist per la splendida rete di Leiva. Per il resto, tante lacune in fase difensiva. Da dilettanti il modo in cui Lombardi lo supera e arriva sul fondo per mettere in mezzo l'assist a Guilherme dell'1-2: deve ancora migliorare parecchio
Partita ordinaria, senza particolari acuti né sviste da segnalare. Tiene bene fisicamente e in velocità gli attaccanti campani, esce a fine primo tempo per fare spazio a Caicedo e permettere alla Lazio di avere maggior peso offensivo
Anche lui, come De Vrij, leggermente in ritardo sul piattone di Guilherme che vale il provvisorio 1-2. Una "mezza macchia" che però non offusca una prestazione ancora una volta diligente e di personalità
Anche lui, come De Vrij, leggermente in ritardo sul piattone di Guilherme che vale il provvisorio 1-2. Una "mezza macchia" che però non offusca una prestazione ancora una volta diligente e di personalità
Perfetto l'assist in profondità per l'1-0 di Immobile: palla sui piedi coi giri giusti. Gli manca solo il gol che prova a trovare, invano, nella ripresa. Inzaghi lo ripropone da esterno, la sensazione è che renda meglio al centro, da trequartista. In ogni caso, serve come il pane a questa Lazio nel finale di stagione
E' quello che ha le maggiori responsabilità sull'1-2 di Guilherme: il centrocampista del Benevento gli sfugge alle spalle e insacca con troppa facilità. In generale, prestazione molto sottotono: confermato il calo di rendimento visto anche in Nazionale. Problema di tenuta fisica o altro?
Prova a togliersi lo "sfizio" di cercare il gol nel finale, quando gli ospiti si sono mai arresi. Non ci riesce, nemmeno su punizione, ma contribuisce a tenere alto il ritmo fino all'ultimo secondo. Fisicità, come al solito, da vendere
Primo tempo a dir poco incolore, da 5 secco in pagella. Nella ripresa esce dagli spogliatoi suo fratello gemello, quello bravo: assist geniale per Caicedo, assist da calcio d'angolo per il 3-2 di De Vrij, rigore del 6-2 allo scadere. Anything else?
Si limita al compitino, soprattutto nei primi 45 minuti: Letizia spinge parecchio e dunque preferisce occuparsi principalmente della fase di copertura. Un pelino meglio nella ripresa, quando sfrutta i tanti spazi per scendere spesso e volentieri sul fondo
Si limita al compitino, soprattutto nei primi 45 minuti: Letizia spinge parecchio e dunque preferisce occuparsi principalmente della fase di copertura. Un pelino meglio nella ripresa, quando sfrutta i tanti spazi per scendere spesso e volentieri sul fondo
Eh sì, ci ha preso gusto. Altro gol del brasiliano, stavolta è un autentico gioiello: destro a giro da fuori su cui Brignoli non può nulla. Solito equilibratore del centrocampo, insostituibile per questa squadra
Si conferma per quello che è: capocannoniere maestoso della Serie A. Implacabile da dentro l'area, quando trova mezzo metro di spazio non dà scampo a difesa e portiere avversari. Doppietta con cui aggancia Crespo a quota 26, miglior bottino in un singolo torneo per un giocatore nella storia della Lazio: il record è a un passo
Entra con lo spirito giusto e fa praticamente subito quello che gli chiede Inzaghi: cambiare volto alla partita. Dopo l'1-2 di Guilherme, ecco la zampata che serviva: ottima finalizzazione su scavetto di Luis Alberto. Atteggiamento più che convincente, lotta su ogni pallone
Entra con lo spirito giusto e fa praticamente subito quello che gli chiede Inzaghi: cambiare volto alla partita. Dopo l'1-2 di Guilherme, ecco la zampata che serviva: ottima finalizzazione su scavetto di Luis Alberto. Atteggiamento più che convincente, lotta su ogni pallone
Come Caicedo, entra in campo con lo spirito giusto: voglioso, combattivo, mai domo. Sfiora il gol in un paio di circostanze, si guadagna il rigore del 6-2 che Luis Alberto gli "scippa" dalle mani. Prova incoraggiante in vista del finale di stagione
Col senno di poi, avrebbe preferito restare volentieri in panchina per tutta la gara. E invece viene chiamato in causa dopo 9 minuti per il rosso a Puggioni, beccandosi alla fine sei reti sul groppone, tra cui la quarta per responsabilità completamente sue: sbaglia in maniera troppo goffa il rinvio e regala a Immobile doppietta e lucchetto al match
Compromette di fatto la gara dei suoi: meglio subire gol subito che farsi espellere in questa maniera e condannare la squadra a quasi 90 minuti di inferiorità. Col senno di poi, vista la prestazione offerta anche in 10 per oltre un'ora di gioco, una scelta ancor più grave
Uno dei pochi a meritare la sufficienza. Soprattutto nel primo tempo, costringe Marusic a occuparsi molto di più della fase difensiva. Pressing e spinta costanti, in leggera flessione fisica nella ripresa e infatti De Zerbi lo sostituisce
Uno dei pochi a meritare la sufficienza. Soprattutto nel primo tempo, costringe Marusic a occuparsi molto di più della fase difensiva. Pressing e spinta costanti, in leggera flessione fisica nella ripresa e infatti De Zerbi lo sostituisce
Gara senza infamia e senza lode macchiata però da un'ingenuità colossale: si perde completamente (e incomprensibilmente) De Vrij sull'angolo del 3-2 laziale. Da lì, la squadra crolla in via definitiva
Gara senza infamia e senza lode macchiata però da un'ingenuità colossale: si perde completamente (e incomprensibilmente) De Vrij sull'angolo del 3-2 laziale. Da lì, la squadra crolla in via definitiva
Pomeriggio da psicanalisi. Almeno tre dei gol della Lazio sono frutto del suo errato posizionamento o di una marcatura troppo molle e tardiva. Se qualche impavido fantallenatore lo ha schierato, se ne pentirà per il resto dei suoi giorni
Pomeriggio da psicanalisi. Almeno tre dei gol della Lazio sono frutto del suo errato posizionamento o di una marcatura troppo molle e tardiva. Se qualche impavido fantallenatore lo ha schierato, se ne pentirà per il resto dei suoi giorni
Prende il posto di Letizia e lo si nota sin da subito: da quel momento, il Benevento non riesce più a spingere e a rendersi pericoloso sulla corsia sinistra e Marusic trova terreno fertile per farsi vedere negli ultimi 20 metri
Prestazione fotocopia del suo compagno di reparto Djimsiti. E' lui a inaugurare la fiera degli errori: beffato da Immobile sia sul lancio di Leiva che porta al rosso di Puggioni, sia sull'assist di Anderson per il provvisorio 1-0. Gara da film horror
"Io so che tu sai", sembra pensare quando il suo sguardo si incrocia con quello dell'ex compagno Strakosha, pochi minuti prima di battere la punizione dell'1-1. E infatti invece di crossare, la mette dentro beffando l'albanese. Ci mette cuore e grinta, ma non bastano
Comincia a ritmi elevati la sua partita, in appoggio a Iemmello prima e a Guilherme-Lombardi poi. Si affloscia, però, col passare dei minuti: sbaglia troppi appoggi e finisce nell'anonimato, oltre che sostituito anzitempo
Comincia a ritmi elevati la sua partita, in appoggio a Iemmello prima e a Guilherme-Lombardi poi. Si affloscia, però, col passare dei minuti: sbaglia troppi appoggi e finisce nell'anonimato, oltre che sostituito anzitempo
Entra nel finale per giocare l'ultimo quarto d'ora al posto di uno spento Djuricic, caratteristiche differenti che De Zerbi preferisce per evitare un passivo ancor più pesante. Di fatto, nessuna colpa per il tracollo dei suoi
Entra nel finale per giocare l'ultimo quarto d'ora al posto di uno spento Djuricic, caratteristiche differenti che De Zerbi preferisce per evitare un passivo ancor più pesante. Di fatto, nessuna colpa per il tracollo dei suoi
Si conferma uno degli elementi di spicco e maggior qualità nella rosa del Benevento. Evidentemente il prato dell'Olimpico gli porta fortuna: lì trovò contro la Roma il suo primo gol in A. Sempre pronto negli inserimenti da dietro, come dimostrato in occasione dell'1-2 che spaventa per qualche minuto Immobile e compagni
Partita piuttosto altalenante, quella del brasiliano: comincia con qualche errore di troppo, poi si riprende e amministra la sua mediana con grande esperienza e intelligenza tattica, fino al 60'. Da lì, crolla fisicamente (non era al meglio) e mentalmente, come il resto della squadra
Partita piuttosto altalenante, quella del brasiliano: comincia con qualche errore di troppo, poi si riprende e amministra la sua mediana con grande esperienza e intelligenza tattica, fino al 60'. Da lì, crolla fisicamente (non era al meglio) e mentalmente, come il resto della squadra
De Zerbi sa che dalle parti di Patric può fare sfracelli e infatti così è: dopo 2 minuti sfugge via al biondo terzino e sfiora in diagonale lo 0-1. Furbo a scappargli via sulla destra a inizio ripresa, quando serve a Guilherme il cioccolatino dell'1-2. Ottima prestazione, merita maggiore spazio