Senza dubbio il migliore della partita. Nel secondo tempo salva il risultato prima su Vecino e poi su Kalinic con due parate prodigiose, che mantengono lo 0-0 e permettono al Frosinone di guadagnare un punto.
Senza dubbio il migliore della partita. Nel secondo tempo salva il risultato prima su Vecino e poi su Kalinic con due parate prodigiose, che mantengono lo 0-0 e permettono al Frosinone di guadagnare un punto.
Allo scadere del primo tempo salva in scivolata una conclusione a botta sicura di Kalinic che sarebbe probabilmente valsa il gol dello 0-1. Nel complesso partita di grande spessore, in cui esce vincitore dal confronto con l'attaccante croato.
Allo scadere del primo tempo salva in scivolata una conclusione a botta sicura di Kalinic che sarebbe probabilmente valsa il gol dello 0-1. Nel complesso partita di grande spessore, in cui esce vincitore dal confronto con l'attaccante croato.
Impiega i primi minuti di gioco a prendere le misure ad Alonso apparentemente in grande forma, ma col proseguire della partita riesce a imporsi e a contenere le scorribande dei viola sulla fascia sinistra.
Davanti non ha certo il miglior Bernardeschi della stagione, ma comunque la sua è una prestazione sicuramente da sottolineare, visto la pericolosità praticamente nulla della Fiorentina sulla fascia destra.
Rischia il cartellino rosso con un'entrata folle su Bernardeschi, ma poi, graziato, riesce a fornire una prestazione d'ordine che permette al Frosinone di uscire imbattuto contro uno degli attacchi più prolifici del campionato.
La partita del capitano ciociaro dura poco di più di venti minuti a causa di un problema al flessore. Per il poco che resta in campo gioca senza infamia e senza lode.
La partita del capitano ciociaro dura poco di più di venti minuti a causa di un problema al flessore. Per il poco che resta in campo gioca senza infamia e senza lode.
Palla o gamba, non importa. Il giovane centrocampista ciociaro non sembra porsi problemi sugli interventi, risultando spesso falloso ben oltre il limite della ragionevolezza. Spesso in ritardo, non brilla in interdizione.
Entra dopo venti minuti di gioco a causa dell'infortunio di Frare e dà una sferzata positiva al centrocampo del Frosinone. Dinamico, attento, è bravo anche a destreggiarsi bene tra gli spazi.
Poco incisivo nella manovra offensiva del Frosinone, si occupa più di raddoppiare in fase di non possesso, risultando di fatto un terzino aggiunto più che un esterno d'attacco nel 4-3-3.
Partita di equilibrio a centrocampo, senza particolari sbavature o spunti.
Entra nel finale e influisce in negativo sul risultato sprecando, con un tiro impreciso dalla distanza, l'occasione che avrebbe potuto significare il gol dell'1-0 in caso di passaggio sull'esterno.
Nel primo tempo si trova a tu per tu con Tatarusanu, senza marcatura, e spara incomprensibilmente molto sopra la traversa. Nel finale tenta di recuperare con una botta dalla distanza che si stampa sulla traversa. Nel complesso poco pungente.
Nel primo tempo si trova a tu per tu con Tatarusanu, senza marcatura, e spara incomprensibilmente molto sopra la traversa. Nel finale tenta di recuperare con una botta dalla distanza che si stampa sulla traversa. Nel complesso poco pungente.
Nel primo tempo si trova a tu per tu con Tatarusanu, senza marcatura, e spara incomprensibilmente molto sopra la traversa. Nel finale tenta di recuperare con una botta dalla distanza che si stampa sulla traversa. Nel complesso poco pungente.
Sicuramente dalla sua ha la buona volontà, ma la realtà dei fatta di un duello lungo settanta minuti con Gonzalo Rodriguez vinto ampiamente da quest'ultimo, sia sulla fisicità sia sul tempo degli interventi.
Sicuramente dalla sua ha la buona volontà, ma la realtà dei fatta di un duello lungo settanta minuti con Gonzalo Rodriguez vinto ampiamente da quest'ultimo, sia sulla fisicità sia sul tempo degli interventi.
Il Frosinone è ben disposto in campo e di certo non sfigura al cospetto di una Fiorentina poco lucida. La vittoria sfuma a causa di un attacco non certo letale, ma la colpa non può essere dell'allenatore.
Non sfigura nelle rare volte in cui viene chiamato in causa.
Dopo una partenza a razzo, nel corso della quale domina la fascia sinistra come fatto in molte altre occasioni in questa stagione, rallenta, complice anche la parallela crescita di Ciofani, incaricato della sua marcatura.
Il migliore dei viola. Da vero capitano è l'ultimo a mollare in una stagione in cui tutti i suoi compagni sembrano essersi arresi, e anche oggi domina nella sua area annullando un volenteroso Ciofani.
Qualche sbandata nel primo tempo sulla marcatura di Kragl, ma nel complesso, come il resto della retroguardia viola, si dimostra affidabile nel contenere un Frosinone mai domo.
Come Roncaglia, non è esente da piccole sbandate, ma complessivamente, grazie anche alla guida di Gonzalo Rodriguez, si dimostra un efficiente tassello della linea difensiva viola.
Le migliori cose sul piano del gioco in una partita tatticamente disastrosa la Fiorentina le fa a centrocampo, grazie a lui e Vecino che tornano ad alzare il livello delle rispettive prestazioni. Più carente del solito, però, in fase di interdizione.
L'imprecisione di tiro è uno dei suoi più grandi limiti, e oggi lo ribadisce: il doppio errore a pochi metri da Leali alla fine del primo tempo, infatti, è alla fine decisivo per la mancata vittoria dei viola. Nel complesso pecca in lucidità e brillantezza.
Come se in realtà esistessero due Ilicic completamente diversi, torna a vestire la maschera di quello di stagione scorsa. Impreciso nel passaggio, indolente nell'attitudine, svogliato in ogni suo gesto, costringe di fatto la Fiorentina a giocare in dieci tutta la partita.
Come se in realtà esistessero due Ilicic completamente diversi, torna a vestire la maschera di quello di stagione scorsa. Impreciso nel passaggio, indolente nell'attitudine, svogliato in ogni suo gesto, costringe di fatto la Fiorentina a giocare in dieci tutta la partita.
Dopo alcune prestazioni negative torna al livello sul quale si era assestato nella prima parte del campionato. È l'ultimo a smettere di correre ed è anche quello ad andare più vicino al gol, evitato però da un miracoloso Leali.
Trascorre praticamente nascondendosi la prima parte del match. Quando poi si fa vedere è solo per mettere insieme un dribbling sbagliato dopo l'altro e per palesare una scarsa condizione, nonostante la chiamata in Nazionale.
Ennesima partita di questo girone di ritorno ricca di errori sotto porta e movimenti sbagliati e povera di quella straripante aggressività nei pressi della porta avversaria che lo avevano contraddistinto nei primi mesi di campionato.
Ennesima partita di questo girone di ritorno ricca di errori sotto porta e movimenti sbagliati e povera di quella straripante aggressività nei pressi della porta avversaria che lo avevano contraddistinto nei primi mesi di campionato.
Paulo Sousa prova ancora a giocare la carta di una sua entrata nel finale per cambiare la partita, ma oggi la Fiorentina non c'è proprio e gli spunti solitari dell'argentino non bastano per evitarle il pareggio.
Entra al posto di un Bernardeschi quantomai spento, e ha così vita facile nel fare relativamente meglio. Frizzante nello stretto, resta l'unico tra i viola a poter creare pericolosità da una situazione di uno contro uno.
Entra al posto di un Bernardeschi quantomai spento, e ha così vita facile nel fare relativamente meglio. Frizzante nello stretto, resta l'unico tra i viola a poter creare pericolosità da una situazione di uno contro uno.
Dopo le sperimentazioni delle ultime settimane torna sui suoi passi riproponendo l'undici titolare di inizio stagione. La differenza però è abissale, a causa di alcuni giocatori, Ilicic su tutti, palesemente fuori forma e di conseguenza inschierabili.