Ci si ricorda della sua presenza in campo solamente nel finire del match quando recupera in scivolata su Henry, ma il gioco era fermo per fuorigioco.
Ci si ricorda della sua presenza in campo solamente nel finire del match quando recupera in scivolata su Henry, ma il gioco era fermo per fuorigioco.
Fa il compitino, lo fa con diligenza, copre la zona di competenza dando sfogo alla manovra biancoceleste dal suo lato quand'è il caso di farlo.
Fa il compitino, lo fa con diligenza, copre la zona di competenza dando sfogo alla manovra biancoceleste dal suo lato quand'è il caso di farlo.
Non parte benissimo contro Haps che è forse il più attivo fra gli avversari, ma migliora col passare dei minuti trovando anche una buona discesa poi sprecata dal tiro alto di Luis Alberto.
Preciso negli interventi ed ordinato nella posizione, spalla affidabile per Luiz Felipe, per una sera lascia le luci della ribalta al compagno di reparto.
Preciso negli interventi ed ordinato nella posizione, spalla affidabile per Luiz Felipe, per una sera lascia le luci della ribalta al compagno di reparto.
Gli attaccanti del Venezia, nessuno escluso, non riescono mai ad impensierirlo, allora trova lo spazio per spingere in avanti procurandosi addirittura il rigore che decide la partita.
Nel primo tempo è il più attivo dei suoi procurandosi una punizione dal limite e sprecando a lato da buona posizione, nella ripresa si controlla di più in fase di spinta rimanendo attento in ripiegamento.
Ha il passo per far male alla difesa del Venezia, ma esagera con la facilità di caduta: l'arbitro lo grazia la prima volta, non può non ammonirlo alla seconda. Nella ripresa è limitato dal giallo, Sarri decide di toglierlo a metà tempo.
Ha il passo per far male alla difesa del Venezia, ma esagera con la facilità di caduta: l'arbitro lo grazia la prima volta, non può non ammonirlo alla seconda. Nella ripresa è limitato dal giallo, Sarri decide di toglierlo a metà tempo.
Alterna cose buone a momenti di assenteismo dal gioco, ed è un peccato perché con continuità di giocata spaccherebbe la partita in qualunque momento.
Alterna cose buone a momenti di assenteismo dal gioco, ed è un peccato perché con continuità di giocata spaccherebbe la partita in qualunque momento.
Insolitamente poco puntuale, anche se comunque mostra tutta la sua pericolosità con qualche giocata di qualità più dal punto di vista delle idee che da quello tecnico.
Dà tranquillità alla manovra biancoceleste facendo sfogare gli esterni in fase offensiva, e facendo da cerniera di centrocampo nella maniera più ordinata possibile.
E' il solito cecchino: gli arrivano pochi palloni giocabili, allora lui prova ad uscire dalla zona calda per andare a giocare di più in rifinitura. Ha due occasioni per calciare a rete: un gol annullato dal VAR, un rigore realizzato.
E' il solito cecchino: gli arrivano pochi palloni giocabili, allora lui prova ad uscire dalla zona calda per andare a giocare di più in rifinitura. Ha due occasioni per calciare a rete: un gol annullato dal VAR, un rigore realizzato.
Entra quando la Lazio è già in vantaggio, mette la propria esperienza al servizio della squadra con il Venezia che comunque non spinge particolarmente, e i ritmi sono di nuovo molto bassi per incidere davanti.
La sua squadra viaggia a ritmi troppo lenti nella prima frazione, nella ripresa riesce a dare la scossa giusta per alzare la velocità, gestisce bene con le sostituzioni.
La sua squadra viaggia a ritmi troppo lenti nella prima frazione, nella ripresa riesce a dare la scossa giusta per alzare la velocità, gestisce bene con le sostituzioni.
La Lazio non arriva alla conclusione con continuità, lui è presente con un paio di uscite interessanti. Non poteva fare nulla sul gol annullato a Immobile, figuriamoci sul rigore.
La Lazio gioca in costante proiezione offensiva, ma la difesa arancioneroverde regge grazie alla regia e alle chiusure dell'ex Atalanta. Bravo e fortunato su Zaccagni nelle due simulazioni che generano il giallo del laziale.
L'attività di Zaccagni lo porta spesso fuori zona, prova a restare concentrato, ma il cartellino giallo poco prima della mezzora lo condiziona particolarmente. Da qui la sostituzione nell'intervallo.
L'attività di Zaccagni lo porta spesso fuori zona, prova a restare concentrato, ma il cartellino giallo poco prima della mezzora lo condiziona particolarmente. Da qui la sostituzione nell'intervallo.
Senza infamia e senza lode, ha la pecca di non provare neanche a rendersi pericoloso con più incisività contro un centrocampo di qualità, ma che lascia giocare.
Senza infamia e senza lode, ha la pecca di non provare neanche a rendersi pericoloso con più incisività contro un centrocampo di qualità, ma che lascia giocare.
Così come il compagno che gli lascia il posto, soffre la vivacità di Zaccagni, anche se l'ex Verona non è nella sua miglior serata. Nel finale ha un po' di spazio per spingere, ma è troppo timido.
Fisicamente se la gioca bene contro l'attacco avversario, ma la palla fra i piedi gli scotta causando qualche problema alla squadra in uscita.
Probabilmente il migliore fra i suoi, il duello con Felipe Anderson è interessante da osservare. Non ha particolare sfogo nelle proiezioni offensive, ma la responsabilità è di un baricentro di squadra troppo basso.
Zanetti lo manda dentro nella ripresa per provare a dare più velocità ed imprevedibilità al Venezia, ma il risultato è molto lontano dal realizzarsi.
Il Venezia difende bene, ma il centrocampo fa poco filtro soprattutto dal suo lato. L'equilibrio, fra l'altro, si rompe dopo una sua ingenuità che causa il rigore dell'1-0 finale.
Il Venezia difende bene, ma il centrocampo fa poco filtro soprattutto dal suo lato. L'equilibrio, fra l'altro, si rompe dopo una sua ingenuità che causa il rigore dell'1-0 finale.
Dovrebbe essere la carta utile per dare la scossa a sorpresa, ma non riesce a fare particolarmente male al centrocampo avversario.
Schierato sulla trequarti, il centrocampo e la difesa della Lazio lo lasciano a bagnomaria senza mai dargli lo spazio di cui avrebbe bisogno per incidere.
Sembra l'unico in fase offensiva a poter creare qualche problema alla Lazio, ma è sempre distante dai compagni finendo per restare incastrato dalla tela biancoceleste.
Entra poco dopo il gol della Lazio in una fase di gioco durante la quale il Venezia ci prova, ma con troppa confusione: Acerbi e Luiz Felipe lo limitano senza particolari problemi.
Avrebbe anche lo spazio per provare a dare fastidio alla difesa della Lazio, ma lascia a desiderare tecnicamente finendo per portare in bocca agli avversari praticamente tutti i palloni.
Avrebbe anche lo spazio per provare a dare fastidio alla difesa della Lazio, ma lascia a desiderare tecnicamente finendo per portare in bocca agli avversari praticamente tutti i palloni.
Guida la squadra a distanza e forse è per questo che, soprattutto nella prima frazione, la squadra va a ritmi troppo bassi. Dà qualche indicazione per le sostituzioni che forse arrivano anche tardi, ma il carattere lagunare stasera ha lasciato a desiderare.