Incolpevole sui gol subiti oggi, stavolta resta concentrato in tutte le altre circostanze, prezioso anche sul giro palla della sua difesa dal quale nascono spesso buone iniziative della squadra rossonera.
- Calhanoglu 10’
- Stepinski 33’
- Inglese 34’
- Cutrone 53’
- Andre' Silva 82’
Prestazione disordinata quella del capitano rossonero che comincia svirgolando il cross di Giaccherini che porta al gol di Stepinski, poi nella ripresa perde un paio di palloni potenzialmente sanguinosi non sfruttati a dovere dagli avversari.
Parte bene con un paio di chiusure prepotenti, poi si perde Stepinski in occasione dell'1-1, lo marca fiaccamente nell'occasione che porta al gol dell'1-2 siglato da Inglese. Nella ripresa è più attento.
Non riesce ad incidere come dovrebbe, timido anche in fase difensiva: dal suo lato nasce la combinazione Depaoli-Cacciatore che porta al secondo gol del Chievo.
In difficoltà per gli alti ritmi sul quale si gioca il match, cerca il jolly dalla distanza senza trovarlo, si rende utile soprattutto nella ripresa quando la velocità della sfida scema, e lui riesce a far girare meglio la squadra.
Prestazione senza infamia e senza lode nella quale non riesce mai a trovare la giusta posizione per far male al Chievo, non commette tantissimi errori, ma la sua è una prestazione davvero quasi anonima.
Prestazione senza infamia e senza lode nella quale non riesce mai a trovare la giusta posizione per far male al Chievo, non commette tantissimi errori, ma la sua è una prestazione davvero quasi anonima.
Gli manca la ciliegina sulla torta, manca il gol e manca l'assist, ma è comunque un pericolo costante per la difesa gialloblù che, di fatto, riesce raramente a prendergli le misure.
Parte bene con l'inserimento che porta al gol di Calhanoglu, ha tanto spazio concessogli puntualmente da Jaroszynski, lo sfrutta male e finisce anche sbagliando il rigore che avrebbe chiuso le ostilità qualche minuto prima del fischio finale.
Parte bene con l'inserimento che porta al gol di Calhanoglu, ha tanto spazio concessogli puntualmente da Jaroszynski, lo sfrutta male e finisce anche sbagliando il rigore che avrebbe chiuso le ostilità qualche minuto prima del fischio finale.
E' il ritmo rossonero, subito decisivo col gol che sblocca il match, poi ci prova anche dalla distanza. Nella ripresa cala un po', ma cerca sempre di dare una mano ai suoi anche in fase di ripiego.
Le occasioni che gli capitano fra gambe e testa sono tante, ne spreca qualcuna di troppo, ma quando c'è da rimettere in carreggiata il match arriva puntuale la sua firma, per quanto metterla dentro in quel frangente era tutt'altro che impossibile.
E' la mossa della disperazione, una mossa che vale tre punti: pericoloso prima con un colpo di testa, poi trova la via del gol per gentile concessione di Bani e Jaroszynski.
Gioca in una posizione che evidentemente non gli appartiene, non riesce a proporsi coi giusti tempi davanti, dietro va in tilt soprattutto quando viene infilato da Giaccherini in occasione del gol dell'1-1.
La prima frazione è tutt'altro che indimenticabile, il Chievo regge bene e rischia di far male al Milan in ogni momento: quando Ringhio sbilancia la squadra in avanti arrivano i risultati. Milan pericoloso, capovolge il match e la missione è compiuta.
Poteva fare decisamente meglio sia sul gol di Calhanoglu che su quello di Cutrone, ma ha il merito di non fare uscire la sua squadra dal match anche in pieno recupero quando respinge il rigore calciato da Kessie.
E' l'unico a non andare in tilt nella retroguardia veronese, ma è costantemente nervoso, fattore che gli toglie lucidità nella maggior parte delle occasioni. Dal suo piede nasce il gol di Inglese.
Non è una prestazione disastrosa la sua, ma due episodi macchiano l'intero tabellino: il gol del 2-2 sul quale si fa bruciare da Cutrone e il rigore procurato per il fallo di mano per rimpallare il tiro di Calhanoglu.
Non è una prestazione disastrosa la sua, ma due episodi macchiano l'intero tabellino: il gol del 2-2 sul quale si fa bruciare da Cutrone e il rigore procurato per il fallo di mano per rimpallare il tiro di Calhanoglu.
Parte con un cartellino giallo, mostra carattere, bravo in un paio di circostanze poi non sfruttate alla perfezione, non riesce però a piazzare mai la giocata di qualità che sconvolge il match.
Parte con un cartellino giallo, mostra carattere, bravo in un paio di circostanze poi non sfruttate alla perfezione, non riesce però a piazzare mai la giocata di qualità che sconvolge il match.
Evidenti limiti per il terzino clivense che si fa saltare facile da Kessie sull'1-0, tiene in gioco Cutrone sul 2-2 e serve l' "assist" del 3-2 a Silva. Di contro in zona offensiva non riesce mai a rendersi utile.
Prestazione ordinata per l'intera durata del match meno un momento: la parabola del corner che lo scavalca all'82', alle sue spalle Jaroszynski si fa sorprendere, e Silva sigla il 3-2.
Poco più di un quarto d'ora di gioco durante il quale il Milan preme ed i suoi si limitano a difendersi: non riesce a contribuire ad alzare il baricentro della squadra, ma la responsabilità non è di certo la sua.
Poco più di un quarto d'ora di gioco durante il quale il Milan preme ed i suoi si limitano a difendersi: non riesce a contribuire ad alzare il baricentro della squadra, ma la responsabilità non è di certo la sua.
Poco più di un quarto d'ora di gioco durante il quale il Milan preme ed i suoi si limitano a difendersi: non riesce a contribuire ad alzare il baricentro della squadra, ma la responsabilità non è di certo la sua.
Probabilmente ancora in ritardo di condizione, non trova mai l'inserimento giusto o la fisicità giusta per creare problemi al centrocampo avversario. Non riesce mai ad essere decisivo.
Probabilmente ancora in ritardo di condizione, non trova mai l'inserimento giusto o la fisicità giusta per creare problemi al centrocampo avversario. Non riesce mai ad essere decisivo.
Il suo ingresso in campo serve al Chievo per chiudere gli spazi che Jaroszynski non riusciva a chiudere sulla sua fascia di competenza, ma questo non gli consente di dare una mano in altri contesti del match.
Il suo ingresso in campo serve al Chievo per chiudere gli spazi che Jaroszynski non riusciva a chiudere sulla sua fascia di competenza, ma questo non gli consente di dare una mano in altri contesti del match.
Gli manca il dinamismo e la giusta velocità per dominare in mezzo al campo, ma quando ha spazio fa vedere buone giocate: sono suoi i lanci a cambiare campo in occasione delle due reti del Chievo.
Gli manca il dinamismo e la giusta velocità per dominare in mezzo al campo, ma quando ha spazio fa vedere buone giocate: sono suoi i lanci a cambiare campo in occasione delle due reti del Chievo.
Si accende a fasi alterne, in una di queste occasioni crea il gol dell'1-1 siglato da Stepinski, col passare dei minuti si innervosisce sino a raccogliere un giallo e la giusta sostituzione.
E' un pericolo costante per la retroguardia rossonera, la palla giusta gli capita nella fase finale del primo tempo e lui non si fa pregare trovando l'angolo giusto in alto alla sinistra di Donnarumma.
Si muove tanto e non è tanto lucido nelle giocate, ma la palla giusta riesce a spingerla alle spalle di Donnarumma. Nella ripresa è quasi un corpo estraneo al match, anche se fisicamente regge sino all'ultimo istante.
Ritrovarsi quasi casualmente in vantaggio a San Siro è una situazione che non si poteva far scappare, forse è questo il suo errore odierno in una partita comunque ben gestita: cambi tardivi e che forse fanno perdere sicurezza alla squadra.
Ritrovarsi quasi casualmente in vantaggio a San Siro è una situazione che non si poteva far scappare, forse è questo il suo errore odierno in una partita comunque ben gestita: cambi tardivi e che forse fanno perdere sicurezza alla squadra.