Sfida dagli obiettivi incrociati quella di San Siro fra il Milan ed il Chievo, in palio punti importanti sia per l'Europa che per la salvezza, novanta minuti fondamentali per entrambe le sfidanti di giornata.

Gattuso conferma le scelte previste alla vigilia con Borini dietro a destra, Zapata al fianco di Bonucci, Suso regolarmente al suo posto e Cutrone al centro dell'attacco anziché Silva. Risponde Maran con Tomovic e non Dainelli a formare il tandem difensivo con Bani, Jaroszynski sull'out di sinistra sempre sulla linea arretrata, a sorpresa fuori Hetemaj e Birsa per lasciar spazio e Depaoli e Stepinski.

Partono subito bene i padroni di casa, già al 10' cambia il risultato: Kessie trova spazio a destra, palla forte in mezzo sulla quale Sorrentino pasticcia, la sfera arriva fra i piedi di Calhanoglu che controlla ed insacca a porta sguarnita. La reazione gialloblù è tanto sorprendente quanto producente: al 33' distrazione di Borini che lascia campo a Giaccherini, il cross basso di quest'ultimo è deviato da Bonucci, Zapata perde la marcatura di Stepinski, per il polacco è facile toccare dentro a porta ormai sguarnita. Neanche un giro d'orologio ed arriva l'1-2 di Inglese: ancora qualche problema sugli esterni, stavolta a sinistra con Rodriguez che non riesce a chiudere su Depaoli e Cacciatore, sul cross basso Zapata va in affanno su Stepinski, la palla carambola verso Inglese che non si fa pregare nel calciare di prima intenzione sotto l'incrocio alla sinistra di Donnarumma. Si va dunque al riposo sull'1-2.

Al rientro in campo la reazione degli uomini di Gattuso è prepotente: Suso e compagni chiudono il Chievo nella propria metà campo, numerose le occasioni reali e potenziali, al 53' arriva il 2-2. Conclusione da fuori di Biglia, Sorrentino respinge centralmente, Jaroszynski tiene in gioco tutti, Cutrone brucia Tomovic e deposita dentro il gol del pareggio. Non si può accontentare del pari il Milan, continua a forzare anche con i cambi, all'82' il coraggio rossonero è premiato: corner da destra con Bani e ancora Jaroszynski a fare il cattivo tempo, il più lesto ad approfittarne è il neo entrato Silva che non si fa pregare per concludere dentro di potenza. In pieno recupero l'occasione del poker: rigore concesso con VAR per mani di Tomovic, dal dischetto va Kessie, ma Sorrentino stavolta è bravo a dire di no. Prodezza che però non vale alcun punto per il Chievo, il risultato non cambia più.

Tre punti fondamentali per il Milan che così continua la rincorsa alla Champions, per il Chievo la situazione resta difficilissima seppur dietro nessuna delle inseguitrici sia riuscita a far punti importanti.